stem cell (2021)

Il film è strutturato come un giallo classico, per cui la trama si snoda nella scoperta di un assassino che uccide medici di un ospedale che facevano ricerca sulle staminali. Il clima quindi prende anche pieghe di una guerra intestina sotterranea all'interno del corpo medico. Tecnicamente il film ha una certa cura, tuttavia è carente nei dialoghi che ho trovato piuttosto banali e di conseguenza non aiutano gli attori nel loro compito. Di Giorgio oltre che regista si riserva il ruolo di protagonista del commissario Aliprandi: possiede volto e fisico adatti, ma quando apre bocca purtroppo parla con la "zeppola" e mi ha fatto sorridere più di una volta. Si lascia vedere pur avendo qualche lungaggine di troppo, ma non raggiunge la sufficenza.

In un Paese che si vanta d'avere ottimi giallisti, il whodunit scritto da Paolo Gaetani nel 2020 affibbia al/ai serial killer motivazioni di plausibilità scarsa o nulla, e partendo da un soggetto così maldestro l'adattamento cinematografico di Giuseppe Di Giorgio aggiunge una realizzazione di stampo televisivo: fotografia, recitazione, dialoghi. Forse è decente giusto il montaggio.