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Anche non originalissimo, per essere un corto, ha un breve prologo ed è capace di proiettare subito dopo nell'azione, in uno scenario post-apocalittico. Resta poco chiaro, se non per qualche indizio, cosa sia effettivamente successo, sembra più che altro uno spunto per un telefilm o un lungometraggio ancora da realizzare o non più realizzato.
Ciò che colpisce di questo cortometraggio svedese è la resa scenica di una Stoccolma del dopo apocalisse. Una città fantasma resa molto realistica da effetti visivi ben congegnati, capaci di disegnare uno scenario desolante all'interno del quale si muove una squadra di militari impegnati in un'operazione di routine. Da subito è intuibile il pericolo dal quale i protagonisti si devono guardare: zombie. Entrati in una torre adibita a centro per le comunicazioni capiranno di avere a che fare con una minaccia ben più pericolosa del classico cadavere ciondolante e poco arguto. Nullo lo splatter, ma la tensione non manca come la cura delle locations. Dialoghi di prassi, mentre lo spiegare poco acuisce la curiosità. Del resto sin dall'incipit si possono avanzare diverse ipotesi su ciò che è successo, poco però viene chiarito e quel "to be continued" lascia presagire un progetto futuro più esauriente e teoricamente interessante.
Niente male questo corto svedese. La scelta delle location è uno degli aspetti migliori, considerando che sono abbastanza naturali senza eccessivo uso di CGI. Strizza l'occhio a certa fantascienza distopica anni settanta e la regia è attenta e sicura nei momenti più action, sia nella tensione dell'attesa. Soggetto che rimane volutamente sospeso, anche per volontà di proporre un seguito. Così è abbastanza intrigante.