stalker regia di Andrei Tarkovskij URSS 1979
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stalker (1979)

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locandina del film STALKER

Titolo Originale: STALKER

RegiaAndrei Tarkovskij

InterpretiAleksandr Kajdanovsky, Anatoli Solonitsyn, Nikolai Grinko, Natasha Abramova

Durata: h 2.43
NazionalitàURSS 1979
Generefantascienza
Al cinema nell'Agosto 1979

•  Altri film di Andrei Tarkovskij

•  SPECIALE STALKER

Trama del film Stalker

Un metorite caduto sulla terra ha prodotto strani fenomeni in una zona, prontamente protetta e recintata dall'esercito. Per entrarci esistono però delle guide clandestine, chiamate "Stalker", capaci di condurre chiunque lo richieda fino alla "camera dei desideri". Uno scrittore, uno scienziato e uno stalker partono verso la misteriosa zona. Ne torneranno profondamente cambiati.

Film collegati a STALKER

 •  SPECIALE STALKER

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Voto Visitatori:   8,70 / 10 (279 voti)8,70Grafico
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Voti e commenti su Stalker, 279 opinioni inserite

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76mm  @  23/10/2018 16:25:18
   8 / 10
Grande film di Tarkovskij.
Visione estenuante ma che ripaga appieno la fatica.
A patto ovviamente di essere non dico esperti ma quantomeno un minimo appassionati di una (o meglio più) materie fra filosofia, teologia, arte, poesia, letteratura e cinema d'autore.
Per tutti gli altri un sonnifero naturale di sicura efficacia.

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Ultima risposta 15/01/2019 22.56.17
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antoeboli  @  29/08/2016 22:36:22
   8 / 10
Primo film che vedo di questo regista russo , e devo dire non so il perchè mi sia piaciuto,
Partendo dal presupposto che ci troviamo di fronte a un prodotto che può piacere o non piacere , non ci sono versi .
E' un vero e proprio viaggio affascinante sul fronte scenegrafico e fotografico , in quello che è l animo umano, e le storie e i caratteri dei tre protagonisti ti catturano , anche se la regia di Tarkowski risulti più lenta di un vaporetto a pedali .
Si regge molto sul fronte dei filtri fotografici che danno quel senso di vecchiume e di degrado totale degli ambienti esterni .
Le inquadrature però hanno proprio un senso di antico , con dei campi allargati fissi per veri e propri minuti e minuti , dove i primi piani sono una rarità , e spesso risulta un poco fastidioso capire chi parla con chi .
Alivello recitativo questo film ha comunque degli artisti sconosciuti che reggono molto bene per tutta la durata che non è per nulla esigua se non fosse per la lentezza in cui accadono le varie situazioni .
Consigliato agli amanti di cinema di autore ...

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Ultima risposta 30/08/2016 01.43.31
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Horrorfan1  @  17/01/2014 21:53:43
   4 / 10
Il mio non è un voto provocatorio, ma corrisponde alla "sensazione" che questo film ha lasciato su di me.

Sono riuscito a vederlo sino alla fine solo una volta su 3 o 4. Le altre volte che ho tentato di rivederlo, perdevo la battaglia verso la fine ed ero costretto a spegnere, per non soccombere in preda alla noia.
Non voglio dire con il mio voto che il film valga poco (non voglio né posso farlo), ma la sensazione che mi è sempre rimasta in bocca dopo la sua visione è sempre stata molto "spiacevole", di noia profonda, mista ad incomprensione.

Mi riprometto talora di rivederlo con calma, dopo qualche tazza di caffé, di analizzarlo con più attenzione, ma so già che verrei nuovamente sconfitto, e il Dvd da qualche anno non si muove più dallo scaffale...

Che sia lento nessuno può negarlo.
Che possa risultare noioso/pesantissimo per lo spettatore "medio", pure.
Che sia di difficile comprensione anche.

Per me risulta di così difficile comprensione, che non riesco neppure a capire se la vedo o la sento come il regista oppure no... Non capisco neppure cosa mi si vuol raccontare con questo film... sarà un mio limite, ma così è!

Per me risulta quindi un film davvero poco empatico, ma, ripeto, il mio è un voto soggettivo, e non vuole essere una valutazione obiettiva ed assoluta sul valore intrinseco del film.

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/09/2014 17.25.53
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giraldiro  @  06/01/2012 17:41:40
   5 / 10
La trama è piuttosto interessante e la colonna sonora è splendida, ma la regia è troppo, troppo statica, e consideriamo pure che dura quasi tre ore. Un film può anche essere lento; non c'è bisogno per forza di azione ed effetti speciali, a patto però che vi sia una certa intensità nel modo in cui è girato e nello sviluppo della storia.

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Ultima risposta 23/10/2013 22.00.12
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cultmovie  @  14/12/2011 03:47:11
   10 / 10
Capolavoro (leggete lo spoiler se volete una spiegazione sintetica)

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Ultima risposta 31/01/2012 20.10.22
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  24/10/2011 11:47:59
   10 / 10
Il Capolavoro assoluto di Tarkovskij. È inutile sprecare parole sull'Ineffabile. La Zona è una delle personificazioni dell'Interiorità umana più affascinanti, se non la più affascinante, della storia dell'Arte. Personalmente l'ho trovato superiore a Solaris, sia esteticamente, sia contenutisticamente.
In Stalker c'è davvero tutto. È un film completo. È un film che tratta di ciò che a mio parere è più importante: la spiritualità. E Tarko chiedeva tanto agli uomini del suo tempo. La critica feroce (addirittura destabilizzante a livello fisico) che lo Stalker rivolge allo Scrittore e allo Scienziato ("che gente, che gente! Non credono in nulla!"), se guardata con gli occhi di oggi, in parte fa sorridere amaramente. Se Tarko avesse visto l'Oggi, cosa avrebbe detto? In realtà lo Scrittore e lo Scienziato sono personaggi profondi e intelligenti. Ma sono ossessionati. Strepitoso a questo proposito il monologo della moglie, personaggio solo apparentemente secondario. La semplicità della donna-popolo, la semplicità di un amore, che forse è l'unica via di salvezza. L'amore che genera e rigenera. Ma in questo lo Stalker è colpevole. La bambina con gli occhi tristi è l'unica nota vera di colore, è un finale di Speranza assoluta. Ma lo Stalker non vede, esattamente come i Discepoli di Emmaus, con gli occhi accecati. Per Tarkovskij l'opera d'Arte, la Ricerca della Verità scientifica non hanno senso se non rette da un credere in un valore eticamente superiore, quale la Spiritualità. La Spiritualità sola ci rende liberi, ci fa toccare l'essenza più profonda e vera della nostra Vita. E dio solo sa quanto avesse ragione. Tarkovskij per ora è l'unico regista che mi abbia saputo dare una visione della vita aderente alla realtà, sfruttando la Concettualità di un'immagine, di una parola. In lui l'allegoria, la metafora, l'immaginario non sono compiacimenti estetici e intellettualistici senza significato, sono semplicemente Arte, sono Vita.

5 risposte al commento
Ultima risposta 29/10/2011 09.19.13
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secondanatura  @  04/09/2011 02:47:46
   2½ / 10
Premetto che quando lo vidi avevo l'influenza, quindi non potevo fare molto altro. Sostanzialmente una noia allucinante condita con quei fraseggi pseudo-intellettuali che tanto piacciono ai radical chic. Di tanto in tanto mi addormentavo e, una volta risvegliato credevo di essermi perso chissàche. E invece no.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Un film sostanzialmente depensato nel quale un insieme di idee nebulose prendono forma in maniera pateticamente lenta e dozzinale.

11 risposte al commento
Ultima risposta 25/10/2013 18.26.38
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Leonardo76  @  05/07/2011 21:22:36
   4 / 10
Serve un'ottima conoscenza cinematografica e filosofica per poterlo apprezzare veramente. Da evitare per chi nn ha questi requisiti.

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Ultima risposta 25/10/2013 18.30.12
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Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  21/03/2011 15:38:33
   7½ / 10
Il testo originale si potrebbe trasporre in un classico film d'azione, ma Tarkovskij preferisce un approccio intensamente meditativo. I personaggi spesso costretti a tornare sui propri passi a causa degli evanescenti sentieri della Zona, vengono inquadrati soprattutto da lontano. Ai lunghi momenti senza dialoghi, caratterizzati da una musica ammaliante e dai rumori di fondo, si alternano conversazioni intense e frenetiche. La Zona é uno dei luoghi magici del cinema: verde, umida e boscosa e poi più fangosa, man mano che i tre si avvicinano alla fatidica camera. Come ne "Il mago di Oz" (1939) , la parte a colori sulla Zona si distingue dalla monotonia della realtà quotidiana, descritta in bianco e nero. Solo la figlia dello stalker - la cui malformazione deriverebbe dall'esposizione del padre alla Zona - ha un colore tutto suo, soprattutto nel sorprendente finale, dove i suoi poteri telecinetici vengono rappresentati in modo semplice ma ugualmente stabilizzante.

32 risposte al commento
Ultima risposta 31/07/2011 13.42.29
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  08/03/2011 22:50:20
   10 / 10
"Che si avverino i loro desideri
che possano credere
e che possano ridere delle loro passioni.
Infatti ciò che chiamiamo passione
in realtà non è energia spirituale
ma solo attrito tra l'animo e il mondo esterno.
E soprattutto che possano credere in se stessi
e che diventino indifesi come bambini:
perché la debolezza è potenza
e la forza è niente.

Quando l'uomo nasce è debole e duttile
quando muore è forte e rigido
- così come l'albero:
mentre cresce è tenero e flessibile
e quando è duro e secco, muore.
Rigidità e forza sono compagne della morte
debolezza e flessibilità esprimono la freschezza
dell'esistenza. Ciò che si è irrigidito non vincerà."

Arsenij Tarkowskij,
padre di Andreij Tarkowskij
(citazione da "Stalker")

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Ultima risposta 15/01/2019 22.42.32
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Oskarsson88  @  24/01/2011 20:15:24
   4 / 10
forse non sono abbastanza maturo per capirlo, ma mi ha solo annoiato... lo rivedrò (forse) tra una decina d'anni...

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Ultima risposta 25/10/2013 18.33.02
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Tanner  @  08/01/2011 14:45:39
   9 / 10
Anche io come altri ho aspettato a lungo di prima di vedere questo film. Sapevo nel mio intimo che la sua visione richiedeva una preparazione, un'attesa o comunque un ammorbidimento dei canoni cui siamo abituati per poterlo apprezzare.

Pensate che ho persino giocato prima al videogame, abituandomi quindi all'idea di un posto in cui anomalie e rispetto delle leggi fisiche non contano più.

A chi vuole avvicinarsi a Stalker do questi consigli
1) non aspettatevi un film di fantascienza costruito con il lessico abituale del genere
2) siate calmi e abituatevi alla non-fretta, poichè le inquadrature e le scene sono molto lente e introspettive, si soffermano sui dettagli, sui suoni, etc
3) non aspettatevi nulla, chi non ha aspettative non avrà delusione

Credo davvero che Stalker sia uno dei film di fantascienza più belli che il cinema ha saputo regalarci, nell'olimpo assieme a Odissea nello Spazio.

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Ultima risposta 08/01/2011 14.48.59
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7219415  @  10/11/2010 13:52:17
   1 / 10
E poi ci sono questi "film" che ti chiedi con che coraggio sono stati realizzati, come siano potuti finire su un cinema per poi finire su cassette e dvd, ma sopratutto ti chiedi come possano piacere...
Generalmente non voto film...perchè mi fa fatica..ma questo mi vedo costretto a votarlo sia perchè mi ha fatto buttare via 154 minuti, in cui ho proprio sofferto sperando che prima o poi sarebbe divenuto un po' più veloce e meno soporifero, sia perchè voglio aiutare (per quanto il mio unico voto ci riesca) ad aiutare quei poveracci che troveranno questo film e diranno "cavolo...8,8 deve essere un gran capolavoro" e poi resteranno delusi profondamente...a meno che non siano come tutti quelli che gli hanno dato 10 dicendo "di una profondità incredibile e tutte le solite cavolate".
Questo è il film più SOPORIFERO che ho mai visto...arrivare in fondo senza addormentarmi è stato un miracolo (e avevo dormito fino a mezzo giorno il giorno in cui l'ho visto)...è di una lentezza estenuante...ogni mezz'oretta il professore e lo scrittore (i due protagonisti) dicono qualche bella frasetta "filosofica"....quindi se non volete buttare via la serata...vi consiglio vivamente di evitare questa tortura...
Ora tutti i fans più accaniti si scaglieranno contro di me...dicendomi che sono un idiota e che non ci capisco nulla..e che devo vedere solo film stupidi...
Li saluto in anticipo...e mi scuso per aver abbassato la media a questo "capolavoro"

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Ultima risposta 15/12/2011 07.07.40
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/08/2010 18:24:06
   9½ / 10
Si sa che nel cinema esistono quegli esempi non proprio numerosissimi di film che si elevano al di sopra del proprio genere fino a diventare un'entità propria,ad avere un proprio linguaggio e un proprio senso non proprio riconosciuto da tutti. Stalker è uno di questi esempi.
è la seconda e ultima incursione nella fantascienza per il russo Tarkovskij dopo Solaris; Un progetto,quello di Stalker,che riesce a prendere vita grazie al successo ottenuto dal regista nonostante i continui dissidi con il regime russo e l'ostracismo che ne rovinò praticamente la carriera in patria per tutta la vita,non a caso cominciò l'esilio subito dopo Stalker.
E ancora una volta i punti di contatto con Solaris ci sono tutti: Tarkovskij prende la fantascienza ma ne dà una visione personale e intimista,rinuncia del tutto ad adottare un linguaggio accomodante ma al contrario carica anche Stalker di toni e temi pesanti e universali,con uno stile tutt'altro che cinematograficamente appetibile. Perlomeno a chi è abituato ad altro,questo suo ultimo film girato in madrepatria può sembrare il nulla travestito da cinema pieno di significato perché lunghissimo,indecifrabile (se uno non ci mette la testa è chiaro),soprattutto pesantissimo. E Tarkovskij lo sapeva e lo considerò un difetto non da poco nei suoi ultimi anni,dicendo di aver troppo caricato i suoi lavori.
Da qualunque lato si voglia vedere,dunque,non esiste nel cinema un film come Stalker per significato e regia perché naturalmente non esiste un altro Tarkovskij.

Allegorico,pieno di simbolismi e con un'atmosfera ipnotica e significativa,Stalker può diventare veramente un viaggio nell'animo più intimo dell'uomo,come difatti è. Cosa è il viaggio nella Zona,perciò,se non un esplorazione di sè stessi? A compierlo sono lo Stalker (l'accompagnatore),uno Scienziato e uno Scrittore.
Dal punto di vista dello svolgimento narrativo tradizionale il film non rispetta nessuna regola,la trama si può racchiudere in neanche due righe volendo. Ma è quello che succede durante che interessa lo spettatore. Lente carrellate,dettagli su cui la macchina da presa si fissa per minuti e minuti come acqua e altri elementi,dialoghi filosofici e profondi.
Tutto ha un suo senso,checchè ne dicano i detrattori,tutto è costruito in maniera che lo spettatore lo attribuisca (il senso) nella maniera più congeniale perché il risultato finale è tanto ermetico che sarebbe impossibile sviscerare ogni sua componente come Tarkovskij l'aveva esattamente pensata. Eppure,conoscendo anche supeficialmente il suo pensiero,si può tranquillamente dire che Stalker è un film spirituale e sullo spirito,sulla Fede e su Di0.
Cosa farebbe l'uomo se potesse realizzare il suo più grande desiderio,quello più intimo e nascosto? La risposta è che l'uomo non lo realizzerebbe,perché l'uomo senza desiderio è nulla,è spento. Ciò comporta che i tre protagonisti della vicenda non siano proprio quei protagonisti al quale affezionarsi pur avendo tutti e 3 le loro caratteristiche e prerogative. Sono Uomini,spaventati da loro stessi e da ciò che vogliono,sono contraddittori come solo gli uomini possono essere. Il viaggio si risolve in un viaggio a vuoto,quindi. Ma non per Tarkovskij che per l'ennesima volta riesce,con una sequenza apparentemente slegata da tutto il resto,a rifondere nuova linfa in tutto ciò che si è visto. Conoscendo appunto in maniera supericiale le sue interviste e cosa pensava, è probabile che nella sequenza finale la speranza del regista sia rivolta verso l'innocenza dell'adolescenza e la sua forza. Quindi la fine del viaggio apre nuovi scenari e possibilità.
Questa ovviamente è l'interpretazione di una persona che questo pezzo d'arte lo ha visto solo una volta,attentamente certo,ma ancora non basta. Si potrebbe rivederlo cento volte e trovarvi significati nascosti e nuove emozioni ogni volta.
E bisogna aspettarsi che possa venir dileggiato,perché in realtà Stalker riesce a far paura per quello che rappresenta e per come lo rappresenta,in maniera diretta e senza pudore di nascondere la vera essenza dell'uomo secondo Tarkovskij.

Personalmente ho preferito Solaris,più diretto e funereo,più pessimistico anche nella sua totalità mentre forse Stalker riesce ad avere dentro la speranza,cosa che a Solaris mancava. Ma siamo su livelli tanto alti che le preferenze si annullano al confronto di tale livello artistico.

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Ultima risposta 04/09/2010 11.53.06
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sonoalessio  @  23/07/2010 01:24:02
   2 / 10
E vai! Finalmente i miei problemi di insonnia sono finiti. Consiglio vivamente a chi non riesce a dormire la notte di procurarsi questo film e metterlo ogni sera prima di andare a letto. L'ho visto 15/30 minuti alla volta circa ogni sera dell'ultima settimana. Ho dormito come neanche il protagonista di Fight Club quando andava alle riunioni dei malati di cancro. Tutto nel film concorre a farti addormentare: una frase detta ogni 10 minuti, la musica ipnotica (comunque suggestiva) ma soprattutto l'evolversi del film. chi scrive non è totalmente estraneo a mattoni russi avendo letto abbastanza di recente Guerra e Pace e Dottor Zivago.Perciò ero partito con le migliori intenzioni. Aspetti che accada qualche cosa di particolare per tutta la durata ma in pratica non accade mai nulla per due ore e trentaquattro minuti davvero interminabili. Cerchi di resistere (quasi sempre invano) e pensi: chissà quante cose belle accadranno quando i tipi entreranno nella stanza. E invece NO.Non ci entrano neppure in quella schifo di stanza. Insomma trattasi di film totalmente inutile giustificato dagli espertoni pseudo intellettualoni con commenti del tipo: tu non l'hai neppure capito. Accodandomi all'utente precedente chiedo cosa ci sia da capire. Qui non si sta dimostrando l'ultimo teorema di Fermat. In tal caso sì che più di uno non capirebbe Qui si sta passando un film SECONDO ME ridicolo e pesante come il più grande o quasi capolavoro del cinema. A breve darò una telecamera al mio falegname.Vedrai che con 30 mila lire lo fa meglio. e poi commenterò la sua (del mio falegname intendo)introspezione psicologica e il suo bieco cinismo.

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Ultima risposta 15/12/2011 12.24.46
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kossarr  @  06/07/2010 01:52:56
   5 / 10
L'ho visto tutto di un fiato, in russo e sottotitolato ( non so se esiste anche un doppiaggio ) e il film è interessante, la fotografia è particolare ma affascinante, i dialoghi colti e incredibilmente lenti, come tutto il film.
Intendiamoci, non disprezzo i film intellettuali e che fanno riflettere, ad esempio Mulholland drive è uno dei miei film preferiti ma questo l'ho trovato veramente stancante.
Sì può far durare una scena più di 5 minuti solo inquadrando 3 volti che guardano il paesaggio viaggiando su un carrello treno?
Se basta questo per fare un opera d'arte filmo il mio vicino di casa che sta 4 ore a guardare dalla finestra e ve lo vendo come capolavoro.
Tutto sommato merità a parere mio il voto che potete leggere.
Sconsigliato a tutti, a meno che non vogliate far credere di essere critici internazionale di cinema apprezzando un film solo perché qualcuno dice che è un capolavoro...

P.s. ho letto che molti hanno detto a chi ha messo voti bassi che non hanno capito la pellicola.
Cosa c'è da capire? è chiaro come il sole il film, il problema è che il regista ci mette 3 ore per mandare un messaggio che un buon regista di corti farebbe in 30 minuti.
Capisco che in Russia non hanno niente da fare e i ritmi di vita sono questi ma perché devo apprezzarli e non disprezzarli?
Peace

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Ultima risposta 11/07/2010 03.07.08
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bebabi34  @  27/04/2010 00:12:31
   4 / 10
Mi spiace abbassare la media di questo film puramente intimistico e meditativo. Fasi puramente teatrali si alternano a visioni mistiche, ma la vena filosofica non è supportata (a mio avviso) da scelte stilistiche adeguate. Un finale intrigante non aggiusta il resto della pellicola che sta insieme con troppa approssimazione.

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Ultima risposta 25/11/2010 18.38.25
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/11/2009 16:48:47
   10 / 10
Stalker è una delle opere più affascinati ed enigmatiche che abbia mai visto. Una riflessione sulla condizione esistenziale dell'uomo, sul suo rapporto fra la sua razionalità e il suo inconscio. E' un'opera estremamente complessa che offre una quantità di spunti che non possono essere colti in un'unica visione. Questo è uno di quei pochi film in grado di offrire nuove riflessioni in successive rivisitazioni. Data la sua estrema complessità e durata, vedere Stalker non è facile, può risultare anche noioso, ma se venite presi dal suo fascino è difficile staccare gli occhi e vorrete continuare il viaggio sino alla fine.

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Ultima risposta 12/11/2009 02.33.44
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Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  23/10/2009 19:33:55
   10 / 10
Una delle visioni più difficili, più ermeneutiche ed ermetiche. Ossessivamente lento, ma mai superfluo. Una discesa negli inferi, in cui non bisogna voltarsi indietro. Ma se la superficie è una prigione in cui i secondini sono le leggi infrangibili della natura, l'ottusità degli uomini, la noia e il senso di abbandono... allora La Zona si tinge dei colori del mistero, delle infinite possibilità. Non a caso le scene quotidiane, le zone civilizzate sono prive di colori, a differenza della natura verde e rigogliosa della Zona. Che, parole del regista, è la Vita. E bisogna essere deboli, flessibili, indifesi e umili per attraversarla senza farsi spezzare.

Il Desiderio è la colonna portante di questa opera. Il desiderio più profondo, che coincide con la nostra natura più segreta, che ride delle maschere e delle bandiere che un'uomo può portare. Come la storia del Porcospino vuole dirci.
Ed è buona cosa riuscire a capirlo, a capirsi, prima di implorare o di ricercarne la soddisfazione.

Il trio che si cala nell'impresa è portavoce delle tre risposte dell'uomo occidentale (di cui fa parte la russia pre (contadini cristiani) e post ( marxisti utopici e burocrati dittatori) rivoluzione) :
da una parte uno scrittore vissuto, disilluso, triste, privo di ispirazione perchè ormai ha viaggiato in tutte le acque navigabili, e nessuna isola deserta ha mai serbato alcun tesoro veramente nuovo o misterioso.
Sua controfigura uno scienziato, professore, l'uomo faber che cerca di imbrigliare la verità in postulati matematici e in macchine per far lavorare di meno l'uomo e concedergli la felicità dell'agiatezza. Anch'esso tuttavia pessimista nei confronti dell'umanità, egoista a proprio modo e spaventato da un mistero che possa distruggere il proprio paradigma.
Per ultimo lo Stalker, il pastore, da una parte un "umiliato e offeso" dannato e dall'altra un uomo di fede, che fugge il grigiore industriale alla ricerca di una terra promessa, dalla quale si sente però escluso.
Qualcuno di loro è nel giusto?

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Ma questa è la mia risposta.
Il film è così ben strutturato che porta lo spettatore a interrogarsi e dare una risposta propria, personale.

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Ultima risposta 24/10/2009 12.07.47
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nick9001  @  14/10/2009 15:38:03
   1 / 10
Questo non è un film di fantascienza. Non mi è piaciuto.
Per lo staff: create il genere "opera d'arte" e/o "filosofico".

8 risposte al commento
Ultima risposta 17/11/2014 16.36.21
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  05/08/2009 20:24:00
   9 / 10
E qua ci siamo invece. "Stalker" potrebbe essere un capolavoro solo per il fatto che Tarkovskij abbia deciso di girare un film di fantascienza ribaltandone le convenzioni sulle ambientazioni. Mentirei se dicessi di averlo compreso anche solo a metà. Da seguire anche le virgole. Lo spoglio coi piani-sequenza della coscienza umana.

4 risposte al commento
Ultima risposta 10/08/2009 10.06.25
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Tautotes  @  01/08/2009 11:50:44
   9½ / 10
Assoluto capolavoro. Secondo me, però, Tarkovskij non affonda definitivamente il colpo. Lo stalker è un condannato a morte, è la fede che nel mondo moderno è definitivamente rigettata e abbandonata. Lo scrittore è la parte più artistica e filosofica (direi nietzschiana) del rifiuto (e difatti è il personaggio meglio riuscito), mentre il professore rappresenta la parte della tecnica scientifica contemporanea, che non ha più bisogno di Dio, e che anzi tende a voler distruggere questa illusione (la zona deve essere distrutta, altrimenti tutti i più sprovveduti, "creduloni") potranno accedervi.
Non è che l'uomo contemporaneo abbia perso la fede, o si sia trasformato in un vanitoso relativista, bensì l'uomo di oggi porta a compimento coerente la sua essenza, il suo "voler dominare il mondo", ed è per questo che "uccide" il Dio.
Film superbo, merità il voto più alto che ho dato fino ad ora.

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1 risposta al commento
Ultima risposta 23/10/2009 18.41.15
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bulldog  @  16/07/2009 01:08:36
   10 / 10
Il capolavoro di Tarkovsky

2 risposte al commento
Ultima risposta 07/09/2009 14.18.23
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Apocalypse_Now  @  14/07/2009 21:16:38
   7 / 10
Solito Tarkovskij. Cinema come poesia, piani sequenza che stimolano la vista, un viaggio introspettivo silenzioso e complesso. C'è chi lo definisce il 2001 odissea nello spazio in versione URSS, sinceramente non colgo la possibilità di paragone. Come sempre nei film del russo ci si sforza tanto per arrivare in fondo, stavolta l'appagamento non è dei più deficitari, ma neanche del tutto esaustivo.

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Ultima risposta 02/08/2009 16.43.33
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  14/07/2009 10:58:51
   7 / 10
Abbastanza interessante film dai risvolti psicologici e filosofici in una trama che all’apparenza è un fantascientifico, ma non è così. Ottima l’atmosfera algida e decadente grazie anche ad una scenografia scarna ma particolare.
Poteva durare di meno però.

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Ultima risposta 26/07/2009 17.52.49
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babalone  @  16/06/2009 11:04:05
   5½ / 10
ll regista con questa opera, intende sottilmente anche un messaggio di scelta piace o non piace si il film fa vivere un viaggio interiore alla ricerca di se stessi, ma anche l'eccessiva lentezza potrebbe non fare capire bene la ricerca dell'interiorità spirituale

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Geoff  @  30/03/2009 17:22:57
   10 / 10
beh... potrei stare ore a digitare le riflessioni ed i pensieri che la visione di questa pellicola mi ha generato.
Oppure potrei invece tenerle per me, rispettandone la (a mio parere) sensibile profondità.
Potrei invece fare come esattamente sto facendo, e cioè invitare chiunque, tramite un incompleto ammasso di parole inconcludenti a vedere questo capolavoro.
per gli occhi e per la mente.

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Developer  @  13/10/2008 17:40:19
   10 / 10
Sono da poco iscritto a FilmScoop e sto votando i miei film preferiti. Eccomi giunto a Stalker.

E' possibile fare un film avvincente, affascinante, mai noioso in cui la maggior parte del tempo tre personaggi girano tra campi e ruderi, privilegiando la parola all'azione? Vedere per credere.


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Erroneamente considerato un film di fantascienza.

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Ultima risposta 28/08/2010 14.05.16
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Sgt. Pepper  @  16/07/2008 16:36:11
   8 / 10
Un viaggio lento e profondo nelle diverse concezioni dell'uomo sulla vita. Non sono riuscito ad apprezzare al massimo questo film, che come ho detto è molto lento, perchè purtroppo non sono abituato a film di questo genere e capisco che per comprenderli appieno bisogna avere un pò di pratica ed esperienza; Ma cmq molto bello lo stesso anche per chi, come me, non è avvezzo a questo genere film. Consigliato

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Ultima risposta 27/04/2009 22.11.56
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Qualcuno  @  20/03/2008 20:24:45
   5 / 10
Tecnicamente molto buono, ma lento ci mette un po' per spiccare il volo, discutibili alcune scelte come quelle del bianco e nero per la prima parte, a tratti sembra quasi un cortometraggio, atmosfera un po' troppo vera reale poco fantascientifica, film dedicato più alla riflessione che nn all'azione, nn mi è piaciuto molto..., ma tecnicamente molto importante.
Voto severo per la tecnica indiscutibile, ma reale per giudizio ed emozioni che nn mi ha trasmesso.

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Ultima risposta 11/03/2009 18.23.42
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RedMosquito79  @  03/08/2007 13:42:22
   10 / 10
“Lentezza”?
Perché si parla di lentezza riguardo alle opere complesse. Forse siamo noi che, rendendoci conto della nostra incapacità di cogliere un racconto lineare, ci giustifichiamo. Ma come reagiremmo allora di fronte a certi movimenti pittorici senza esserci prima informati tramite i libri di critica? Esiste veramente la necessità di creare dei costrutti mentali, dei pattern stilistici? O sono semplicemente delle bariere alla comprensione vera? Quella individuale.
Spesso quando si discute di un lungometraggio si usa questo aggettivo con accezzione negativa. Si instaura un movimento bipolare tra i pro e i contro, molto netto. C’è la tendenza ad annullarele sfumature, le tonalità meno abusate, i bellissimi tratti di grigio o l’allegorico filtro di seppia.
Ma cosa sarebbe l’arte se la privassimo dell’aspetto riflessivo; se non ci facesse più sognare e pensare, e modificare continuamente le nostre sicurezze.
Allora, forse, sarebbe più giusto distinguere tra gioco, passatempo fragile, commedie e opere d’arte tout court. Ma non si può: non esistono confini o muri invalicabili. Il cinema non è forse gioco e presunzione al tempo stesso?
Vi propongo un semplice esercizio: vedete prima 2001 di kubrick e poi 2020: l’anno del contatto. Cinema e anti-cinema: ha importanza svelare i misteri, prima descrivere e poi spiegare tutto, procedere in maniera lineare e continua, elaborando un noioso resoconto dei fatti, secondo uno stile scolastico e rigidamente standardizzato? Dal canto mio preferisco la discontinuità.
L’uomo in genere non conosce le risposte a numerosi quesiti; ha una natura complessa e misteriosa. E allora perché ostacolare la riflessione sulla percezione di fatti e racconti complessi e non univoci?
Il cinema è un artefatto, un costrutto che da sfogo ai nostri bisogni di fuga dalla realtà prevedibile; e in alcuni casi colpisce dritto all’animo, lasciando anche interrogativi, a cui si può rispondere o dare semplicemente sollievo grazie alla soggettività di ognuno, al proprio bagaglio culturale e all’esperienza.
Cosa sarebbe il cinema, l’arte in genere se lo privassimo di tutti questi aspetti, seguendo dei percorsi già preestabiliti? cosi si rischierebbe di distruggere la fruizione sinestetica, annullando l’immaginario che solo esso può regalarci…

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Ultima risposta 08/08/2007 16.51.07
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nodonodello  @  10/07/2007 01:03:15
   4 / 10
Non è male ... l'idea è originale ma il film è un po asettico... sembra la lettura di un'opera più una storia da pellicola. Non lo ritengo un capolavoro ma un film come tanti.

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Ultima risposta 14/12/2011 03.53.58
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Crimson  @  06/06/2007 14:29:58
   9½ / 10
'La vita mi prendeva,
sotto l'ala mi proteggeva,
mi salvava, ero davvero fortunato.
Eppur questo non basta.'

Il desiderio e la ricerca, ma anche l'insoddisfazione, ed è questo il tema sul quale mi piace riflettere maggiormente. 'Stalker' è un film che cattura lentamente le proprie emozioni e riflessioni, ed evoca un processo di introspezione notevole, che và di pari passo a quello che avviene nei tre personaggi.
Tarkovskij sembra far di tutto per rendere insopportabili lo scrittore e lo scienziato, inappagati e miscredenti, e per questo arrendevoli difronte al passo decisivo. Non credo che lo stalker faccia molto di più. Si pone il limite morale a qualcosa che rientra nell'inspiegabile, e francamente arrivo persino a detestare, nel corso della terza visione del film, i tre personaggi. Sarà probabilmente che in ognuno di essi scorgo una parte della mia personalità, e il riflesso della più profonda insoddisfazione. E' questo caleidoscopio a rappresentare per me la più grande fonte di attrazione e di passione che questo film ha progressivamente svelato dentro me. Lo stalker è colui che pone interrogativi e riflessioni esacerbanti sulla vita, sull'arte, che ha trovato un senso nella sua funzione ma che non trova appagamento perchè non ha nessun feedback dagli altri, e si tormenta perchè non capiscono. Lo scrittore lo colpevolizza costantemente, ha dei saltuari pentimenti che non appaiono veraci ma come subdola autocommiserazione. Ha perso l'ispirazione, ha perso tutto, non crede che ci sia altro dopo aver verificato che tutto ciò che è tangibile non ha significato. Lo scienziato ha sentimenti di rivalsa, anche lui divorato dall'insoddisfazione. Confonde la propria aspirazione per il libero arbitrio e decide di far saltare tutto, perchè se entrassero nella stanza persone che celano desideri nascosti malvagi che cosa accadrebbe? ma anche lui cade vittima dell'incompiutezza della propria scelta.
Il personaggio che ammiro di più è così la moglie dello stalker, che secondo il mio modesto parere accetta e si rassegna agli avvenimenti, accetta la propria mediocrità, la propria incompiutezza, e vive ciò che le spetta. Ma prova insoddisfazione?
Per il resto, parlano da sole le immagini, i silenzi, i vuoti, e le parole meravigliose che si rincorrono nelle poesie di Tarkovskij padre.
Questo film è un'opera d'arte.
Per favore, se qualcuno fosse in possesso della strepitosa poesia che recita la bambina nel finale me la riporterebbe nella risposta al commento?

'I try to see the real me, but there's someone else in here'

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Ultima risposta 02/08/2007 12.55.00
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Invia una mail all'autore del commento robocock  @  02/06/2007 15:50:46
   9 / 10
8= 8= 8= 8= 8= 8= 8= 8= 8=

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Ultima risposta 13/06/2007 00.37.17
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AKIRA KUROSAWA  @  29/05/2007 12:53:13
   10 / 10
chissa quale filmetto hollywoodiano commerciale sarebbe uscito da una trama come quella di stalker, magari una zona piena di trappole assurde mostri , sangue.... sarebbe uscito di tutto , invece per fortuna cosi nn è successo. stalker sicuramente è uno dei film piu affascinanti che abbia visto, mentirei se dicessi di averlo completamente compreso , ma sicuramente nessuno puo comprendere pienamente un film cosi , simbolico e allegorico, forse l unico è lo stesso tarkowskij. la fotografia iniziale e finale, il bianco e nero come dice il grande cash color seppia , è qualcosa di una bellezza veramente unica , come la colonna sonora perfettamente in sintonia con l atmosfera naturale della zona. un capolavoro assoluto, meglio a mio avviso sia di solaris che di andreij rubliov. grazie paul per avermi fatto conoscere adrej tarkowskij

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Ultima risposta 29/05/2007 12.54.28
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Bukkake  @  11/04/2007 15:45:28
   5 / 10
non ci siamo..bella la fotografia ma il resto non convince!

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Ultima risposta 14/12/2011 03.56.06
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avastreg  @  07/04/2007 15:03:15
   6½ / 10
Dai contenuti notevoli e dalla fotografia brillante, il film non è abbastanza "universale" da essere considerato un capolavoro. E' eccessivamente lento in alcuni punti e in generale molto criptico, forse troppo ambizioso da non mantenere le promesse (a mio parere).

Per questo neanche io lo rivedrei: è da ammettere che pero' anche se non piace è un lavoro molto ben fatto e curato, e molto profondo (1 o 2 non se lo merita dai).

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Ultima risposta 15/04/2007 16.23.36
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Filippo82  @  02/04/2007 22:51:05
   6 / 10
Di Tarkovskij ho visto due film: Stalker e Solaris.

Questo a differenza del secondo (durante il quale non ho resistito he mi sono addormentato) mi ha tenuto interessato fino alla fine e sono rimasto incuriosito per tutta la durata del film.

La fotografia è veramente bella, e anche l'uso del colore nei punti chiave del film mi ha colpito positivamente.

Però se devo essere sincero non mi è piaciuto.
Riconosco il valore che il film può avere, ma se devo dare un giudizio soggettivo allora entrano in gioco i gusti personali.
Lamentarsi che è lungo non ha senso perchè tutto è funzionale alla storia, infatti durante le lunghe pause senza un dialogo ci pensano le immagini a parlare.

Comunque non c'è dubbio che sia un film poetico e con un contenuto notevole, ma non lo rivedrei neanche sotto tortura.
E' come una canzone di Battiato: bella la musica ma il testo è (volutamente?) troppo criptico, tanto da sembrare, in certi punti, fine a se stesso.

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Ultima risposta 23/04/2009 18.08.18
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Ch.Chaplin  @  19/02/2007 23:06:55
   10 / 10
completamente d'accordo con speciale e recensione e buona parte dei commenti qua sotto. un film ke ogni volta ke lo si guarda può far scoprire qualcosa di nuovo, sia sul film stesso, sia sull'esistenza umana. ero indeciso se dare 9 e mezzo xkè la prima parte è un po' incomprensibile e piuttosto noiosa, ma appena ci si abitua al ritmo è un piacere godere delle immagini e dei dialoghi ke tinteggiano la pellicola.le interpretazioni sono utili ma allo stesso tempo anke inutili, xkè secondo me ognuno di noi sarebbe in grado di trovare significati diversi, non solo alla "zona", alla camera dei desideri o alla scena finale, ma all'intera pellicola, allo stesso concetto del dover/poter "credere"..eccezionale.. una vera opera d'arte
ps: una sola cosa, x favore non paragonatelo a 2001, quello è un granello di sabbia a confronto di stalker (opinione personale)

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Ultima risposta 19/09/2008 17.31.44
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APone  @  15/01/2007 02:15:45
   2 / 10
Ho scoperto questo film sulla top 25.
Ho letto commenti estasiati.
Più ci penso + mi pare di aver buttato 2 ore e 34 minuti.

Non è un film. E' un esercizio di fotografia.

E' un monologo dietro l'altro, talmente lento da farti implorare per una fine.
Sicuramente strò dicendo un eresia ma....
Forse il regista è un genio, forse in russia piacevano così i film, forse negli anni 80 i film piacevano così.
Avrei preferito che la sceneggiatura fosse rimasta sulla carta, IN UN LIBRO!
la parte + emozionante del film è la ragazzina con la telecinesi. ULTIMI 2 minuti di film.
Forse è tra i peggiori 5 film che abbia mai visto. Sicuramente uno di quelli che pagherei per NON rivedere.

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Ultima risposta 14/12/2011 04.06.01
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uplifting  @  02/11/2006 18:17:47
   4 / 10
Ho visto questo film spinto dai grandi apprezzamenti che ho incontrato nel leggere i vari commenti, visto che grazie a questo forum ho potuto conoscere alcuni capolavori che altrimenti non avrei mai visto. Purtroppo in questo caso sono dispiaciuto ma mi tocca andare contro la stragrande maggioranza dei votanti: l'idea è bella, l'impatto visivo è forte, ma il film è davvero di una lentezza che non sono in grado di reggere; soprattutto certi dialoghi che sono dei veri e propri monologhi filosofici per i quali è necessaria una predisposizione che mi chiedo in quanti abbiano. Molti han detto che il film non è per tutti, ed è verissimo (non è neanche per me, evidentemente), quindi spero di non essere aggredito per avere una opinione diversa dalla maggioranza, rimanendo questo un giudizio personale. Penso però che quando un film è realizzato in maniera tale da essere apprezzato solo da un pubblico "specifico" (al di là della distinzione tra i vari generi, non è questo ciò che intendo) allora già in partenza perde di quella universalità che lo può collocare tra i capisaldi del cinema. Quest'ultima considerazione vale per qualsiasi film, non per Stalker in particolare. Pieno rispetto per chi la pensa diversamente da me.

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Ultima risposta 24/10/2009 11.23.15
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slint  @  27/09/2006 00:27:15
   6 / 10
forse come è stato scritto la visione di questo " capolavoro " rikede veramente una preparazione intellettuale adeguata,xkè io nn sono un ragazzino,ho addirittura i capelli bianki ;-) anke se ho solo 30 anni.

e qualke film credo di averlo visto,e non impazzisco sicuramente x matrix o superman,ma questo film,l'ho trovato hai limiti della sopportazione.
apparte qualke dialogo interessante e si,profondo,qualke ricercata immagine... veramente non capisco xkè questo film sia quassu' in cima,ma il mondo è bello xkè è vario...

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Ultima risposta 08/10/2006 23.00.29
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cieloduro  @  28/08/2006 20:46:49
   10 / 10
Appena visto, sono rimasto sconvolto ed affascinato da questo film. Ermetico, mistico, dalla fotografia che ti lascia a bocca aperta. La durata certo si sente ma non incide sul giudizio finale dell'opera. Un capolavoro ricco di significati e dalle immagini incredibili.

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Ultima risposta 22/08/2012 23.29.28
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pietroilgrande  @  10/08/2006 11:49:14
   10 / 10
Geniale. Come scritto per altri film, la lunghezza non incide sulla qualita' di un film.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.06.23
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Titto  @  08/08/2006 03:33:56
   10 / 10
Assoluto capolavoro di tutti i tempi. Forse il film piu bello e sconvolgente che abbia mai visto.
E' ovvio che per vedere un film del genere bisogna essere preparati sia culturalmente che intellettualmente. Questo non è un film per tutti quindi i ragazzini non si facciano influenzare dai voti alti per poi rimanere delusi. Non guardatelo!!!
Ci sono tanti film alla vostra portata ma non questo. E' incredibile che esista gente talmente presuntuosa da appioppare voti bassi a questa opera d'arte e screditare un genio, sia come regista che come uomo, come Tarkovskij.

Il cinema non è fatto solo di inseguimenti e effetti speciali, ci sono dei film, come questo, in cui è obbligatorio saper ragionare ed essere maturi.

Ma siamo realisti, stiamo chiedendo l'impossibile

25 risposte al commento
Ultima risposta 06/10/2006 00.11.34
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Sampey  @  07/08/2006 01:55:01
   8 / 10
Non mi meraviglio che un film come Stalker riceva dei voti bassissimi quali 3 o 2.
Certi film non sono per tutti, bisogna avere una certa predisposizione, spirito d''osservazione e interesse cinematografico per apprezzarli.

Ps: A chi ha fatto schifo:
Non preoccuparti, a me fa schifo Picasso, ma non capisco niente di pittura.

5 risposte al commento
Ultima risposta 10/08/2006 15.19.56
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dv77  @  05/08/2006 20:41:51
   3 / 10
Come il 99,9% delle persone che hanno visto questo film, mi sono lasciato incuriosire da un giudizio generale molto alto.
Convinto inizialmente di essermi perso una delle pietre miliari del cinema, mi sono reso conto, dopo una ventina di minuti, di quanto fosse noiosa questa pellicola: un'autentica fustigazione.
Daccordo, il messaggio trasmesso è di una profondità immensa, ma ci sono parecchi punti davvero incomprensibili e poi i dialoghi, sono a dir poco soporiferi, tanto che arrivare alla fine... è un'impresa!!!
Non lasciatevi condizionare dal voto medio.
Film per pochi.

10 risposte al commento
Ultima risposta 05/09/2009 01.28.36
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Diames  @  03/08/2006 12:31:39
   9½ / 10
Un film che sfiora la perfezione (molto profondo e fotografato magnificamente), ma che è indubbiamente un po' prolisso (e verboso). Un film che va visto, almeno una volta, a tutti i costi; certo, non è detto che poi vi venga la voglia di rivederlo. Rimane comunque un capolavoro. La vostra concentrazione, messa forse a dura prova qua e là (quasi fossimo nella zona pure noi), verrà indubbiamente ripagata.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.06.55
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rovers  @  31/07/2006 12:07:02
   10 / 10
Non posso che accodarmi ai commenti precedenti. Uno dei migliori film mai realizzato, profondissimo, con una fotografia impareggiabile. Davvero alla fine ti lascia qualcosa dentro. Chi di noi avrebbe avuto il coraggio di entrare nella camera segreta? Notare che anche che non ci sono effetti speciali, ma non è per nulla un difetto nonostante si tratti di un film di fantascienza. Unico difetto, che non inficia sul voto e nel giudicare Stalker un capolavoro: forse un venti minuti in meno e sarebbe stato non perfetto ma perfettissimo.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.07.31
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Invia una mail all'autore del commento montecristo  @  23/07/2006 11:30:32
   10 / 10
Film ipnotico, magico e suggestivo. Un emozione intensa

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Ultima risposta 30/08/2006 19.07.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR matteo200486  @  22/07/2006 12:33:53
   10 / 10
...10 è poco... Il film più profondo che abbia mai visto... Ci sono così tanti spunti di riflessione da riempirci un libro... Veramente incredibile.... Forza Tarkovskij

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Ultima risposta 04/09/2006 10.51.08
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Tino Tinone  @  20/07/2006 01:01:11
   10 / 10
Un film che si eleva rispetto agli altri, e che puo' essere amato e capito solo da chi vuole pensare.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.08.01
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viagem  @  10/07/2006 09:56:46
   8½ / 10
Epico film sul desiderio di felicità delle persone e più in generale sulla facoltà di saper "credere", di avere una fede.
Come ho letto da qualche parte quest'opera richiede uno spettatore con ruolo "attivo": non vi è da afferrare un concetto, ma da scrutare il proprio animo; le riflessioni scaturiscono durante il film dalle sollecitazioni dei punti di vista dei 3 personaggi principali: lo Scrittore (la figura dell'intellettuale), lo Scienzato (il punto di vista razionale) e lo Stalker (colui che agisce comandato dal cuore).
Allora ben venga la lunghezza, perchè il viaggio verso la Zona è anche il viaggio dello spettatore dentro i propri desideri e la propria disperazione. Tarkoski lancia il nastro col dado e ognuno di noi trova un percorso diverso dentro sè che lo porta a comprendere cosa desidera e che speranze nutre per sè ed il mondo.
Alla luce di tutto ciò mi ha un po' disturbato l'eccessiva lunghezza di alcuni monologhi, soprattutto quello dello Scrittore, utilizzati dal registra per illustrare più chiaramente i differenti punti di vista. La forza delle immagini e la chiarezza dell'allegoria di questo film, espressa principalmente negli efficacissimi dialoghi che avvengono di fronte alla Stanza, è tale che non c'era bisogno di eccedere con queste presentazioni statiche. Lo spettatore non aveva bisogno d'altro che di ulteriore silenzio e nuovi lanci di dadi.
Ho visto il film in lingua originale che è sicuramente da preferire alla versione italiana principalmente per la voce dello Stalker, davvero accorata nell'originale russo.

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Ultima risposta 10/07/2006 19.51.08
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preston  @  27/06/2006 19:33:34
   10 / 10
Come ha scritto controsenso, un capolavoro, ma non alla portata di tutti. A chi non è piaciuto, e magari gli ha dato un voto negativo, il miglior suggerimento sarebbe di non votarlo. Farebbe una migliore figura.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.08.28
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controsenso  @  26/06/2006 09:06:13
   10 / 10
Opera di Tarkovskij davvero sublime e matura. I temi anticipati in Solaris qui trovano spazio e profondità.
Il conflitto interiore e la ricerca della felicità, la speranza e la disillusione verso l'umanità, l'aridità e la mortificazione della spiritualità e della vita, la ricerca disperata della fede, sino all'autoflagellazione... questi ed altri temi traspaiono in questa opera, ossessionata dalle piccole e grandi simbologie racchiuse in una fotografia creativa, allucinata e davvero superba. Davvero difficile raccogliere e ridire compiutamente l'infinita quantità di messaggi che travolgono lo spettatore e che maturano e si moltiplicano ad ogni visione.

Certamente un capolavoro ma non alla portata di tutti.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.08.39
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lukemccaine  @  24/06/2006 18:11:45
   10 / 10
Capolavoro, semplicemente un capolavoro. L' effettiva lunghezza e il budget stringato con il quale è stato realizzato scompaiono davanti all' importanza delle tematiche trattate e al modo in cui vengono esposte. Da non credente, posso dirvi che questo è uno straordinario film sulla fede ( degno di fare il paio solo con blade runner ) o meglio un film sulla necessità della fede che alberga nell' anima umana. La zona è il simbolo di ciò che per definizione non può essere capito, ma solo creduto. Lo scrittore e lo scienziato non capiscono, hanno paura di ciò che alberga nelle loro stesse anime e quindi non possono essere liberi. Rimangono in bianco e nero, rimangono senza futuro. lo stalker viene invece premiato per la sua fede con la nascita della figlia, considerata dapprima una maledizione perchè mutante come tutti i figli degli stalker ma in realtà una possibilità unica speranza ( non a caso le scene con lei presente sono a colori come nella zona) per un' umanità prossima al collasso, se non propriamente evoluzionistico quantomeno spirituale. ripeto, capolavoro

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Ultima risposta 14/06/2007 00.05.18
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ITA - AUS 0-2  @  24/06/2006 16:29:11
   7 / 10
carino, vale la pena vederlo, anche se un po' prolisso

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Ultima risposta 10/07/2006 19.30.46
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tavullia86  @  22/06/2006 20:06:24
   6 / 10
è molto difficile dare un voto a questo film.....l'idea è originale e molto buona...la fotografia e l'ambientazione davvero molto belli e molto curati....ma non si può non considerare l'estrema lentezza del film(penso sia l'unico film della storia del cinema che possa essere visto a velocità doppia per più della metà della durata)...e a tratti è davvero incomprensibile....il finale poi è un pò deludente a mio parere.....6 politico

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Ultima risposta 11/09/2006 23.37.05
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Kobe  @  14/06/2006 11:58:15
   8 / 10
Sicuramente è un film dia ltissimo livello. Ciò detto ha delle pause troooopppoooo lunghe e cade spesso nel torrone pazzesco...Cmq se si è appassionati di cinema va assolutamente visto!!

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Ultima risposta 22/06/2006 01.33.24
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biobio  @  28/05/2006 22:27:01
   10 / 10
Ragazzi... questo film mi ha distrutto. E' come una bella donna. Me ne sono innamorato dopo pochi minuti. Primo film di Tarkovsky che ho visto e al momento il più bello. Premetto che amo la filosofia e la via del pensiero. Amo anche Dostoevskij... Per chi ha voglia di sentirsi grande e sentire un fluire di amore e di vera carità cristiana, Stalker vi porterà alla scoperta di voi stessi, con semplicità disarmante. Questo film non è per niente difficile da comprendere. Il film è falsamente ermetico ma se voi vi mettete nelle condizioni di poterlo vedere con cuore aperto e pronti a farvi inondare dall'amore puro dei bambini, vedrete che Tarkovsky parla in modo assolutamente chiaro e comprensibile. Lo stalker è il bambino. Lui crede. Lui sente la speranza che gli uomini (e gli adulti) hanno perso.
Non faccio alcuna critica alla pura tecnica filmica (che è totalmente meravigliosa, in ogni suo aspetto), bensì voglio puntare al messaggio del film, messaggio che parla all'uomo, nel suo vero intimo. Tarkovsky espone un nuovo codice di pensiero, un nuovo vangelo (: forse ho detto una cosa troppo grossa...).
Questa opera mi ha così impressionato e fulminato che ho dovuto fare un lavoretto via pc, estraendo l'audio in italiano dal dvd, e creando 41 "canzoni" della durata totale di 1 ora e 45 in cui ho condensato i dialoghi e musiche del film. Poi l'ho compresse in mp3 e..... ora io ascolto stalker in auto con la mia autoradio mp3. Vi rendete conto?!?!? Io praticamente mentre guido, io viaggio, viaggio non sulla strada, ma viaggio lì, dentro L'OPERA e mentalmente rivedo tutto il film, tutte le inquadrature, le atmosfere, i dilemmi, "gli abissi psicologici", le forze deboli e forti, la flessibilità dei giovani alberi!!!!! (potete trovare il lavoretto su emule: "stalker mp3" ).

Tarkovsky e Dostoevsky sono diventati per me dei nuovi padri, dei nuovi amici che mi hanno insegnato a non avere paura degli uomini ma anzi credere ed avere speranza, proprio perchè noi uomini siamo fondalmentalmente uguali, pieni di debolezze e paure. Questa intima uguaglianza ci dovrebbe rasserenare e darci nuova forza per creare un mondo migliore.
Adesso basta. Qui si parla di STALKER!
Se avete bisogno di un sussurro d'amore per la vostra anima, guardatelo, magari di domenica mattina, belli freschi e riposati, ma guardatelo. Vi farà sentire bene.
A presto
Fabio

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Ultima risposta 01/07/2006 23.31.17
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lucakaos  @  24/05/2006 14:36:39
   10 / 10
E' estremamente ermetico e difficile, mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse, perchè molti simboli e significati per me rimangono inspiegabili.
Tipo: il lupo (che c'entra?), ikl finale (perchè la bimba muove gli oggetti?), il perchè suona il telefono, oppure lo scienziato vuol far saltare la stanza. Ad ogni modo un'opera d'arte.

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Ultima risposta 30/05/2006 14.02.23
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quaker  @  19/05/2006 21:59:36
   10 / 10
Perchè questo film è un capolavoro assoluto (e perchè merita, comunque, il massimo dei voti).
Soprattutto perchè fa discutere e anche litigare. Le opere mediocri suscitano tiepidi giudizi, ed anche quando le valutazioni divergono, nessuno si accapiglia; basta invece vedere quanti commenti ci sono sui voti (specie quelli bassi) dati a Stalker, per rendersi conto che siamo di fronte ad un lavoro fuori del comune. Appunto ad un capo lavoro.
Inoltre, mentre tanti film, che, appena usciti, hanno fatto discutere, per essere poi dimenticati dopo pochi anni (o qualche mese) questo (che non mi risulta passi spesso in Tv, e di cui non credo sia facile procurarsi una copia) a quasi trenta anni dalla sua prima programmazione, viene visto e commentato da tanti e continua a suscitare contrasti (veri: non i soliti flames internettiani), amore assoluto, critiche aspre, specie per la durata e la lentezza, ma non lascia indifferenti.
Personalmente ritengo un falso problema quello della lentezza di un film, mentre credo che, come per tutte le opere d'arte, non sia l'altezza del tema affrontato ad imporle come capolavori.
Certo è che la non immediata percpibilità del messaggio rende un'opera comunque adatta a pochi, e che l'indugiare della macchina da presa su inquadrature fisse non sempre equivale a profondità della scelta registica.
E Stalker è, in più di una occasione, confuso narrativamente e falsamente profondo.
Il che esclude che sia un film (secondo il collegamento voto/giudizio del pannello di filmscoop) eccellente (e dunque da 9) o anche solo magnifico (e dunque da 8) ma non che sia un capolavoro e dunque che meriti il massimo.
Non è un film da consigliare, anzi è decisamente da scondigliare allo spettatore medio.
Vero infine ciò che ho letto nei commenti, e cioè che è un film da vedere diverse volte; io l'ho visto un sola volta e mi rendo conto della provvisorietà del mio giudizio. Una sola visione è del tutto insufficiente, i dialoghi sono, in particolare, estremamente complessi, il rapporto fra essi e le immagini non immediatamente comprensibile. Perciò occorre armarsi di pazienza e rivederlo più volte: senza porsi appunto il falso problema della lentezze della durata; e comunque due ore e mezzo non sono che una goccia nel mare della vita di un uomo, ed anche il più vasto oceano è una goccia nell'universo.

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Ultima risposta 13/06/2006 19.22.07
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karaberto  @  18/05/2006 16:21:27
   9½ / 10
mamma mia quant'ha fatto scrivere questo film, e quanti animi ha aizzato!

e visto quanto già è stato scritto mi limito a giustificare il mio voto per:
- lo sviluppo della storia, già di per sé profonda, che lascia molto da scoprire o indovinare
- i contenuti espressi efficacemente in ogni modo (immagini, linguaggio, suoni, simbolismo...)
- la fotografia eccellente
- la semplicità apparente della realizzazione
- la sensazione non di vuoto anche quando proprio non succede niente
e quel senso di rimanere "stalkerizzati" anche quando il film è finito da un pezzo rivela che il film ha trasmesso qualcosa

2 risposte al commento
Ultima risposta 18/05/2006 18.10.04
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nives_b  @  01/05/2006 22:54:43
   10 / 10
Come tutte le opere d'arte che si rispettano, film accessibile a pochi, a menti elevate che sanno cogliere l'ermetismo dietro il capolavoro.

19 risposte al commento
Ultima risposta 24/05/2006 15.21.19
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pardossi  @  20/04/2006 11:12:36
   5 / 10
Rispetto e ammiro la capacità altrui di trovare questo film un capolavoro, ma per quanto mi riguarda visto che di film ne ho visti a milioni di ogni genere credo proprio che esista una sorta d'influenza nel dare il voto, che si scosta dal reale valore oggettivo della pellicola.

Il film non è male come idea e le tematiche affrontate sono tuttaltro che leggere, il messaggio che passa è molto profondo e sicuramente fa riflettere e ti lascia la consapevolezza della visione anche attuale che il regista vuole trasmettere.

Ora veniamo al film nella sua forma fisica; La prima parola viene pronunciata dopo 10 min, i primi colori dopo circa 35min(la speranza), le lunghe inquadrature e la lentezza della camera ti mettono a dura prova (stile tanto amato dai registi russi), la miseria si palpa ad ogni inquadratura quasi a volerti far sentire sporco e pieno di insignificanti valori, infine è veramente troppo lungo e snervante anche per chi ha visto la corazzata potemkin.

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Ultima risposta 17/05/2006 13.42.47
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Invia una mail all'autore del commento Proto Sul Pero  @  08/04/2006 20:25:04
   10 / 10
Sensazioni.
Solo nella mia stanza buia, cerco un mondo che sappia d'altro e mi appoggio sconsolato su quel lavoro di Andrei Tarkovskij.
Subito mi perdo nella suadente placidità del non-spazio, dimensione esterna, nel vuoto denso, lasciando a terra ogni possibile legame logico per innalzarmi nell'estasi propria di quella splendida fotografia color seppia.
Mi muovo leggero, qui e altrove nello stesso istante, per irradiarmi ovunque e ovunque annullarmi.
Viaggio senza meta nella Zona, non-luogo dove volteggiare senza fiato, lasciando i neuroni liberi di vagare e riempirsi di elegante estasi, sintetica sensazione di libertà.
Ed ecco, luminose le traiettorie di quella stanza mi proiettano su distanze sconosciute, in un universo sempre più rarefatto.
Pulsazioni e freddi gemiti, voci fuori campo.
Sospeso mi osservo mentre lento mi scompongo e divento io stesso impalpabile, pura energia, non-umana condizione, ma qualcosa oltre, qualcosa di inafferrabile e remoto.
Mi propago e capto, ondeggio in un cielo spaziale colmo di vibrazioni spezzate.
Stato di trance.
Delirio tarkovskiano.

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Ultima risposta 27/04/2006 20.03.47
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Rusty il Selvag  @  06/03/2006 19:46:56
   10 / 10
In una città degradata dove la vita puzza di morte e miseria,

l'esistenza umana ormai si è fatta malata di un colore cadaverico,

il viaggio, la fuga dalla morte, l'unica strada la conosce lo Stalker

colui che guida verso il mistero e la risposta, la speranza,

il ritorno verso l'albero della vita (o la caverna platonica) è pieno di ostacoli

che assumono forma umana e sovraumana, ma la fuga, è una fuga non solo

dalla società ormai logora e stanca, ma anche da se stessi, dalle miserie

della propria esistenza forse però le miserie possono nascondere realtà a

noi ignote e le risposte a volte possono essere più vicine di quanto

credevano.


- Questa è la fine mia unica compagna - Jim Morrison

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Ultima risposta 12/04/2006 09.40.57
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rep01  @  07/02/2006 00:42:12
   9 / 10
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?". Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.

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Ultima risposta 07/02/2006 19.51.30
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Invia una mail all'autore del commento emmanuelec  @  06/02/2006 23:48:18
   9½ / 10
Straordinario film. E' vero... è lento, ma questi rirmi fanno parte della cultura di un cinema che ha fatto scuola. Veramente bello.

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Ultima risposta 10/02/2006 01.23.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  31/01/2006 13:45:29
   5 / 10
per capire a fondo questo film si deve guardare almeno piu di una volta ma visto che sicuramente non lo faro do un voto di mezzo...e non lo faro proprio per la cosa peggiore del film...la lunghezza.
si poteva ridurre di mezz'ora...e non mi venite a dire che il silenzio a volte è meglio di mille parole perche qui si esagera...ci sono sequenze tirate troppo per le lunghe come quella sul carrello o quella del temporale davanti alla stanza...il pubblico vuole sentire parlare o almeno vedere immagini diverse...secondo me una buona idea è stata resa infelice da un regista che purtroppo ha seguito le orme di tutti i registi russi come lui...
rimane cmq buona l'ambientazione e la fotografia e ottima la scelta dei colori...

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Ultima risposta 02/10/2010 00.31.57
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the.beatles  @  28/01/2006 18:14:34
   10 / 10
Un film geniale, profondo, ricco di significati. Con una fotografia impareggiabile, e dei movimenti di mdp e piani sequenza anticipatori. Per intenditori. Chi non ama il cinema o non lo sa capire si astenga dal vederlo.

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Ultima risposta 28/01/2006 18.23.40
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Eastwood  @  24/01/2006 23:23:06
   2 / 10
grazie per avermi fatto vedere questo film, si è addormentato anche il mio pappagallo, film per intenditori, ma esistono persone come me che preferiscono la pizza al caviale. Il film nonostante l'ingannevole voto alto è risultato molto lento e noioso. Pefino la storia del meteorite... bella c*****a.

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Ultima risposta 02/06/2007 15.35.49
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lucalore  @  08/01/2006 21:28:18
   7½ / 10
A me il film è piaciuto, però a tratti è davvero troppo lento.

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Ultima risposta 09/01/2006 16.33.52
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Godzilla  @  31/12/2005 11:07:37
   9 / 10
onestamente preferisco altri film di Tarkosky, ad esempio lo specchio... questo film l'ho trovato leggermente prolisso...
Trattasi cmq di un capolavoro assoluto

23 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2006 19.41.34
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al_pacino  @  26/12/2005 17:43:15
   8 / 10
Per giudicare questo film occorre tener conto che è del 1979, ed anche se in alcuni tratti è di una lentezza estrema, è pieno di significati e di pensieri profondi sulla vita umana

4 risposte al commento
Ultima risposta 09/01/2006 20.06.33
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yellowcard  @  26/12/2005 12:47:50
   6½ / 10
molto ma molto prolisso in alcuni punti. Comunque da vedere

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/12/2005 15.06.34
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FrancisBegbie  @  17/12/2005 23:46:58
   10 / 10
Davvero un film molto bello e pieno di fascino. Veramente stupende la scenografia e le locazioni. Ottima le scelte dei colori. Molto commovente la storia. Da vedere!

6 risposte al commento
Ultima risposta 12/01/2006 17.04.41
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polbot  @  02/12/2005 09:14:21
   7 / 10
Si intuisce il capolavoro, ma è dura arrivare svegli sino alla fine. Da non vedere sdraiati su un divano, anche perchè difficilmente un rumore o un grido degli attori vi sveglierà. Un film non per tutti (fors'anche non x me...), geniale, simbolico. Però bisogna aiutare lo spettatore ad arrivare sano alla fine (vedi Wenders...)! E'sorprendente come dopo 100 voti sia ancora nella top25 addirittura al sesto posto! Ancor di+ che l'abbiano visto in 100 ...io nn ne avevo mai sentito parlare...E ' INCREDIBILE ANCORA ANCORA ANCORA DI + CHE MISSION ABBIA COSI' POCHI VOTI! VI PREGO: VOTATE MISSION! e ora tocca a te viagem de me cojoni guardar sto "capolavordercinema" Stalker! P.s la scena finale della bambina è la metafora dello spettatore alla fine del film?

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Ultima risposta 08/01/2006 13.31.18
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  18/11/2005 10:51:17
   10 / 10
sicuramente un capolavoro... certi voti dati solo per abbassare la media dovrebbero essere eliminati... perchè non sono oggettivi... rispetto il punto di vista di ognuno... ma dare 1 a Stalker mi sembra solo una provocazione...

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Ultima risposta 08/01/2006 11.56.39
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Brohymn  @  14/11/2005 00:43:11
   6 / 10
Ho visto questo film perchè si trova nella top25.

Ottima l'idea del film, davvero splendida la regia e la fotografia.
Il film tuttavia è troppo lento (e troppo lungo...) e rimane alquanto inconcludente.
Inoltre una cosa è lasciare il filnale aperto, un'altra è NON fare il finale...

Vorrei dire un'altra cosa:
Noto ormai troppe volte che chi dà pareri in controtendenza diventa immancabilmente oggetto di insulti continui. Una cosa è la provocazione pura di certa gente che mira solo a seminar zizzaniza (come "la mia opinione", per esempio), un'altra è chi esprime il proprio punto di vista con onestà, argomentandolo, come spero di fare io.
Desidero ricordare a tutti coloro che hanno l'insulto facile ( come ho visto in alcuni commenti sottostanti....) appena qualcuno non è d'accordo con loro, che la regola base di un forum, dove tutti sono invitati ed hanno uguali diritti, E' DI RISPETTARE IL PUNTO DI VISTA ALTRUI.
In caso contrario non vedo proprio a cosa possa servire un sito come questo.


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Ultima risposta 08/01/2006 17.00.10
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