southpaw - l'ultima sfida regia di Antoine Fuqua USA 2015
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southpaw - l'ultima sfida (2015)

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locandina del film SOUTHPAW - L'ULTIMA SFIDA

Titolo Originale: SOUTHPAW

RegiaAntoine Fuqua

InterpretiJake Gyllenhaal, Rachel McAdams, Forest Whitaker, Oona Laurence, Naomie Harris, Rita Ora, 50 Cent, Clare Foley, Beau Knapp

Durata: h 2.03
NazionalitàUSA 2015
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2015

•  Altri film di Antoine Fuqua

Trama del film Southpaw - l'ultima sfida

Detroit ai giorni nostri. Billy "The Great" Hope (Jake Gyllenhaal) è un campione di boxe. E' un "southpaw", un pugile mancino, dallo stile aggressivo e brutale. E' all'apice della sua carriera, ha una moglie che adora, Maureen (Rachel McAdams), e una figlia piccola. L'incontro con il suo rivale Miguel "Magic" Canto cambierà la sua vita per sempre. Durante una violenta rissa Maureen viene uccisa e da quel momento l'esistenza di Billy è sconvolta: la sua carriera è finita, la figlia è affidata ai servizi sociali. Billy deve ricominciare dal nulla, con l'aiuto e gli insegnamenti del vecchio pugile Tick (Forrest Withaker). Giorno dopo giorno inizia la dura risalita...

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Voto Visitatori:   6,40 / 10 (49 voti)6,40Grafico
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Voti e commenti su Southpaw - l'ultima sfida, 49 opinioni inserite

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ValeGo  @  23/04/2020 23:30:26
   8 / 10
Veramente un bel film, una storia di riscatto, con il giusto ritmo e un buon cast. Ha decisamente una media inferiore a ciò che merita.

Interista90  @  13/04/2020 19:55:37
   6½ / 10
Luci ed ombre. Forse essendo abituati a Rocky, è difficile che questi film colpiscano eccessivamente. Al di là di questo, qualcosa non mi ha convinto...sopratutto nella prima parte... meglio nella seconda metà, dove si salva un pò il film.


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gemellino86  @  21/10/2019 16:17:25
   6 / 10
Bravo il protagonista ma il film mi ha un po' deluso. Tratta delle tematiche troppo delicate e mette quasi in secondo piano il pugilato. Sinceramente mi aspettavo di più. Non male la fotografia.

mauro84  @  02/03/2019 15:51:06
   7 / 10
Oggi recupero sto piacevole film sulla boxe, tra sport e drammatico, dall'incubo di perder tutto all'apoteosi della stessa vita, gran musiche alla fine e belle scene. Location americane nella norma, buona fotografia. Un sorriso sul finale.

Jake Gyllenhall, gran interpretazione, fino alla fine, convinto!
Rachel McAdams, veloce comparsa per la diva, bella e carismatica, forse lascia troppo presto il tutto...
Oona Laurence: una piccola "diva" che prenderà il suo spazio, ha sorriso ed fascino.. cresce bene!

Il regista confeziona un ottima pellicola, una bel dramma sportivo, sembra realistica la storia in effetti, con data ed luoghi sportivi veri, gran boxe, inizio e alla fine, in mezzo un gran dramma, ottimamente girato e svolto, manca qualche dettaglio, carenze ma non ne si sente la necessità di sapere... Buona scelta musicale ed fotografia. Ci sa fare!

Film consigliato.. la boxe per noi italiani è uno sport secondario, ma questo film ha la capacità di trascinarti, ad indurti ad incitare... Meritevole!

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horror83  @  25/11/2018 18:53:01
   7½ / 10
Mi è piaciuto molto questo film, e mi ha anche sorpresa perché i film sulla boxe non sono proprio il mio genere e poi penso che nessun film possa eguagliare la saga di Rocky, però devo ammettere che questo film mi ha coinvolta e ha catturato la mia attenzione dall'inizio alla fine. E' una storia molto drammatica. E' vero che si parla sempre di un uomo che ha una disgrazia e poi rinasce, (un classico nei film sulla boxe) però è raccontato in una maniera appassionata. Bravissimo l'attore protagonista.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  26/09/2018 19:01:03
   6 / 10
Classico film sulla boxe che vede un protagonista tormentato dai suoi drammi personali trovare la gloria e la liberazione dai suoi mostri grazie ai pugni tirati sul ring.
Si fa guardare ma è roba già vista e rivista tante volte.

DogDayAfternoon  @  02/05/2018 13:22:46
   6 / 10
Ennesimo film sulla boxe, di gran lunga lo sport più bistrattato dal cinema americano. I primi 20 minuti sono pessimi, non c'è una virgola o sequenza che sia una che si discosti minimamente dai milioni di film del genere venuti prima.

Poi accade qualcosa che fortunatamente porta il film su un binario diverso, neanche tanto ma quel che basta per renderlo sufficientemente gradevole. Merito anche di un Jake Gyllenhaal in formissima.

Pieno zeppo di stereotipi, uno dei tanti (ormai troppi) film sulla boxe ma, come quasi tutti gli altri, alla fine lo si guarda senza patemi.

floyd80  @  23/02/2018 17:32:54
   6 / 10
Il film è il classico film da boxe con rivalsa inclusa. Quindi il campo lo conosciamo bene ma sono quei tipi di film che nonostante sai già dove vanno a parare continui a vedere.
Ottime le interpretazioni Gyllenhaal migliora in ogni film, le scene sul ring sono d'impatto e la sceneggiatura fila via liscia.
Però guardando il nome del regista mi aspettavo quel qualcosa in più che qui non c'è stato.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  29/11/2017 18:08:25
   6 / 10
Va bene che non è un mostro di originalità ma si fa guardare. E' come mangiare un buon piatto di spaghetti col pomodoro. Ne conosciamo il profumo, il gusto, e la digestione.

AMERICANFREE  @  03/11/2017 10:55:23
   6½ / 10
Mi trovo d'accordo con la media di filmscoop, storia vista e rivista, da sottolineare i combattimenti molto realistici, bravi gli attori. Per gli amanti del genere lo consiglio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/10/2016 09:52:12
   6 / 10
Era giusto aspettarsi di piu' da un regista come Fuqua capace di girare ottimi film d'azione. Qui fa il suo compitino ai minimi termini raccontando l'ennesima storia di redenzione di un pugile passato dalle stelle alle stalle.
Anche le sequenze di boxe non sono memorabili e tutto scorre sulla linea della previdibilita'.
Senza infamia e senza lode.

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/11/2016 19.13.04
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Sestri Potente  @  19/08/2016 15:30:48
   8½ / 10
Jake Gyllenhaal sta tirando fuori davvero degli ottimi film, qui lo vediamo nei panni di un pugile in cerca di riscatto dopo aver perso moglie.
Forest Whitaker un po' ai margini ma in un ruolo ritagliato su misura.
Ottimo film!

marcogiannelli  @  10/03/2016 10:10:28
   7 / 10
classico film sulla boxe con caduta e redenzione, fa il compitino ma funziona grazie alla coppia Gyllenhaal, Whitaker

Strix  @  10/02/2016 02:12:45
   7 / 10
Nulla di trascendentale, ma prodotto di pregevole fattura: comparto tecnico eccelso, attori e regia in grande spolvero;

combattimenti iper-realistici che neanche per un secondo ti fanno storcere il naso, sembra quasi che lo spettatore si trovi a guardare un vero incontro di boxe in tv;

c'è molto dramma, e la sceneggiatura sicuramente è basilare (con annesse forzature) e ricalca il classico percorso in salita da parte del protagonista, ma il bello di Billy Hope è che alla fine non torna sul ring per vendetta ma per redimersi, nonostante abbia tutti i motivi per odiare a morte il suo avversario.

Ottimo per una visione non troppo impegnativa, magari anche in compagnia.

Jolly Roger  @  27/01/2016 01:51:26
   7½ / 10
Buon film, che avrebbe potuto essere molto potente, ma che non ha però saputo sviluppare tutti i suoi punti di forza.
Sicuramente la realizzazione è uno degli aspetti più positivi. La produzione, la scenografia, gli ambienti, la fotografia, tutto risulta molto ben confezionato.
La recitazione è l'altra punta di diamante. Jake Gyllenhaal regala un'interpretazione straordinaria: riesce a rappresentare in modo ottimale tutte le sfaccettature del proprio personaggio, il campione di box Billy Hope, che nel corso del film attraversa una transizione molto significativa, sprofondando dal successo e da una vita invidiabile giù fino ad un completo fallimento umano, fino a toccare il fondo e lottare poi per un riscatto, una rinascita. Billy Hope è davvero un personaggio molto intenso e le sue emozioni sono umane e comprensibili a livello empatico: Impossibile non sentirlo profondamente vicino in tutto quello che fa, quando non riesce a trattenere la rabbia, quando si trova perduto, quando si aggrappa alla vita con i denti, quando ingoia l'orgoglio e trova le energie per combattere.
Molto brava, oltre che bellissima, Rachel McAdams – ben lontana da essere la bambolina di turno: qui risulta anch'ella molto intensa e credibile nella parte della moglie innamorata, ma anche molto preoccupata e sofferente a causa del mestiere del marito.
Infine, c'è l'allenatore Forest Whitaker, l'occhio "pigro" più penetrante del cinema, un attore una garanzia, anche lui in una parte che gli calza a pennello.

La storia, seppur semplicissima, è di quelle che coinvolgono, forse proprio a causa di questa sua semplicità (alcuni potrebbero dire banalità), o, meglio, per un aspetto simile, che potrebbe però sfuggire: è una storia molto comune.
Ovviamente dico "comune" intendendo con ciò al netto della boxe, dell'incontro per il titolo, della ricchezza e del successo. Al netto di queste cose, dico, è la pura e semplice storia di un uomo che perde la bussola della propria vita e si trova, da un giorno all'altro, distrutto e solo, costretto a ricominciare tutto da capo. Questa non è certamente una condizione poi così rara ed è comunque una deriva a cui tutti noi, sotto sotto, ogni tanto pensiamo, ovviamente con timore. Ma se realmente imboccassimo tale deriva, questo timore può, anzi deve, trasformarsi in speranza - quella stessa speranza che non a caso dà il cognome al campione, HOPE.

Southpaw mi ha emozionato. Se si mette insieme una storia intensa e degli attori che ci credono, capaci di interpretarla e di mettere tutto quello che hanno, l'effetto è garantito. Tuttavia, non si può non tacere sul fatto che alcune cose proprio non funzionano.

-------------------presenti spoiler da qui in poi------------------------

Innanzitutto, la trama diventa confusa proprio nel punto cruciale, quello in cui avrebbe dovuto essere quanto più chiara possibile: la scena dell'omicidio della moglie di Billy.
Non si capisce nulla.
Un tizio spara a caso senza un motivo valido, il proiettile vagante colpisce la moglie, la pistola sparisce e la polizia brancola nel buio. La scena è molto confusa ma non è colpa della regia, bensì della sceneggiatura, che è troppo debole e superficiale su questo punto. La vicenda subisce sviluppi fumosi: l'omicidio, lo sbadato assassino, il ruolo del pugile antagonista Miguel, le provocazioni tra bande rivali, la mafia della boxe…tuttavia si ha la sensazione che tutto sia lasciato cadere nel vuoto, perché il film non calca per niente la mano sull'aspetto della vendetta, che però è un elemento fondamentale se vuoi coinvolgere lo spettatore in una vicenda simile.
Lo spettatore, dopo l'omicidio della moglie, si aspetterebbe un Billy che si allena con la potenza di un Tirannosauro, uno il cui unico scopo nella vita è salire sul ring, sbranare il Nemico e brindare in mondovisione con il suo sangue.
Invece no.
Billy Hope è un bravo ragazzo.
Il suo riscatto esistenziale ha una connotazione esclusivamente positiva, politically correct: egli è motivato dal desiderio di riemergere nello sport che ama e soprattutto di riconquistare l'amore della figlia, piuttosto che dal desiderio di polverizzare il nemico...
Ma quanto era invece più umano, più comprensibile, più vicino a noi comuni mortali, il grande Balboa di "Rocky IV", che voleva salire sul ring soltanto per uccidere Ivan Drago?
No soldi, no titolo in gioco. Solo Vendetta.
Se Southpaw voleva davvero giocare soltanto sul dramma di un uomo che sprofonda nella disperazione per la morte della moglie, beh, potevano farla morire in altro modo. In un incidente, o a causa di una malattia incurabile.
Invece, l'introdurre nella trama un elemento così forte come l'omicidio della moglie, da parte della gang del pugile antagonista, genera l'aspettativa di una portata emotiva molto più forte (pregna di rabbia, odio, vendetta) rispetto a quella che poi la vicenda manifesta nei fatti.
Si resta appesi, da un film che è troppo sbilanciato sulla figura del protagonista buono – e persino troppo sbilanciato sul fatto stesso che è buono. Ne risente, dall'altro lato, anche la figura del "cattivo", che non è costruita in modo efficace, è smorzata, poco convincente, insipida, poco odiosa. Questo Miguel, più che atterrire, irrita. E' un nerd fattone.
Un piacione antipatico.

Tutti i film della saga di Rocky hanno una visione decisamente manichea della realtà: il bene contro il male, il pugile buono che uccide il Drago cattivo.
Qui, nulla di tutto ciò. Tutto è appiattito sul Buono, che combatte più che altro contro sé stesso che non contro l'avversario.
Eppure, la contraddizione sta proprio nel fatto nel fatto che Southpaw ha una struttura narrativa similissima ad un qualsiasi Rocky: 1) un avversario cattivo 2) un evento negativo, la sconfitta dei "buoni" 3) un allenamento "naturale", diciamo alla vecchia maniera 4) la grande rivincita finale.
Specialmente poi se pensiamo alla fase di riabilitazione di Billy, quando cerca lavoro nella palestra e si adatta a fare l'aiutante, sembra in tutto e per tutto quel "Rocky 2", proprio quello che, dopo aver legnato per 15 round il campione del mondo Apollo Creed, tornò nella vecchia palestra del vecchio Mickey per fare l'inserviente, per raccogliere in un secchio gli sputi degli altri pugili.
La scala della palestra!
Praticamente è identica a quella dove Rocky venne malamente allontanato da Mickey, perché quest'ultimo non lo considerava capace di sostenere una rivincita con Apollo, a cause dell'occhio, ormai compromesso dalle botte ricevute.
Quella scala è uguale.
Stretta uguale, buia uguale. Malandata e triste, ma allo stesso tempo carica di fascino, di grandezza: essa è l'inizio della risalita, il punto di partenza per la riscossa.

Non puoi citare un film, peraltro una delle scene più intense di quel film, e poi beneficiare dell'esenzione dai paragoni. Southpaw è e resta un ottimo film, costruito e recitato benissimo, ma manca quel non so che…quella specie di pathos esasperato, che un film così dovrebbe avere. Quel pathos, forse un po' grossolano e puerile, che quando c'è fa un po' storcere il naso, ma quando manca lascia il brodo insapore.


mandrake1927  @  06/01/2016 01:47:08
   6 / 10
Diciamo che riuscire a fare un film sulla boxe che non faccia subito venire in mente Rocky non è per niente facile, Antoine Fuqua ci ha provato, non proprio con risultati eccelsi, ma almeno la trama è stata in parte stravolta con molteplici "colpi di scena" ( anche se a tratti risulta un vero e proprio dramma continuo) l'allenamento prima del grande incontro mi ha deluso, mi sarei aspettato molto di più , come nella scelta dell'avversario sia del nome (Miguel "Magic" imbarazzante) sia che nella scelta dell'attore ( i particolari sono tutto e non accetto un attore che non dia un minimo senso di vittoria, vedere e imparare da Rocky 4).
Per il resto c'è da annotare la prestazione molto ma molto positiva di Jake Gyllenhaal come di Rachel McAdams. Un grande applauso anche a Forrest Withaker prestazione sublime(pare proprio cucirsi a pennello su di lui).
Le due ore del film passano veloci e alla fine ti resta il sapore un pò agrodolce per un film che poteva essere molto di più.

lupin 3  @  02/12/2015 16:31:48
   10 / 10
Media un pó bassina dal mio punto di vista.
Lo consiglio vivamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  15/11/2015 19:33:29
   7 / 10
Niente di nuovo per chiunque abbia visto uno a caso della saga dei Rocky..(quindi tutti).. Qualche piccola variazione sul tema ..qualche innesto sull'allenamento tecnico della boxe per stare al passo coi tempi..poi la tram scorre lineare e politicamente corretaa come si può facilmente intuire.
Film salvato dalla noia da una grandissima interpretazione di Gyllenhall,davvero bravo, mezzo punto in più solo per lui.

rikpse  @  28/10/2015 19:24:29
   7 / 10
originalità 0 , ma l'interpretazione salva questo film , alla fine scorre bene

Trixter  @  27/10/2015 09:24:11
   7 / 10
La boxe come rabbia, sconfitta, redenzione e purificazione. La rinascita di Billy Hope passa attraverso un volto sfigurato e l'incapacità di difenderlo dai colpi altrui, la drammatica perdita della moglie, sulle cui spalle poggia la propria esistenza, e l'amore per la figlia da riconquistare.
Come già detto da tutti i commentatori precedenti, Southpaw è una minestra riscaldata mille volte, pieno di clichè e di scene già viste e riviste (troverete varie analogie con Rocky) eppure le spalle di Gyllenhaal e di Whitaker sono sufficientemente salde da reggere alla grande l'intera pellicola. Che, in fin dei conti, riesce ad intrattenere, coinvolgere ed emozionare. Nel complesso, un buon prodotto.

alberto9  @  18/10/2015 11:55:50
   7 / 10
Non é il miglio film di boxe della storia ma si fa comunque rispettare ed apprezzare. Jake Gyllenhaal in grande forma

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  16/10/2015 23:15:51
   6 / 10
Redenzione e formazione in Southpaw. Billy Hope è rabbia pura da addomesticare e sfogare nel quadrato di un ring, ricoprire il ruolo di marito e padre. Quando però mancheranno le basi, cioè la moglie, il re sarà nudo perchè riveleranno le sue debolezze di uomo, come un pugile incompleto capace solo di picchiare ma incapace di difendersi dagli eventi avversi da cui verrà travolto. Aldilà di queste considerazione il film di Fuqua è la solita ricetta precotta, diversamente da esempi recenti come Warrior, per esempio. Il film si lascia seguire, Gyllenhall e Whitaker hanno spalle forti per reggere da soli le sorti di un film dalla trama prevedibile e scontata e sufficiente per portare la pagnotta a casa.

atreides  @  02/10/2015 19:16:41
   6 / 10
ben confezionato, ben interpretato, ma…………………nulla più, le mie aspettative erano alte, e sinceramente sono rimaste tali, forest whitaker e jake gyllenhaal, seppur bravissimi da soli non bastano

john doe83  @  01/10/2015 18:48:13
   6 / 10
Film che non aggiunge assolutamente nulla al filone delle pellicole sul mondo della boxe. Comunque ben interpretato

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  21/09/2015 21:24:27
   6½ / 10
Film ben realizzato ma per nulla originale. Bravi i protagonisti e ben girati gli incontri; buon ritmo.

Marco247  @  20/09/2015 13:10:54
   6 / 10
tutto sommato guadabile, avrei dato di più se non fosse un po' banale in alcune parti e, soprattutto, aleggi una chiara sensazione di deja vu


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TheLegend  @  17/09/2015 04:11:21
   6½ / 10
Sicuramente nulla di nuovo o di minimamente originale ma la realizzazione è buona e si segue con interesse fino alla fine.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  16/09/2015 09:30:48
   7 / 10
tutto già visto un milione di volte, ma se non altro ben realizzato.

Febrisio  @  12/09/2015 14:12:36
   6 / 10
Vuoi essere davvero il primo e vero film sulla boxe? Bene, esci da questo corpo e umanizzati Fuqua.

Southpaw, che non so, e non cerco nemmeno, cosa significhi questa parola, titolo della pellicola presentata anche al Festival di Locarno. Punta troppo al melodramma, escludendo di quest'ultima una parte importante, i rapporti umani, qui farciti di discorsi assai superficiali, finti profondi. Quando questo capita, alla lunga anche le cose più banali vengono a galla, e purtroppo mi rimane il ricordo di una farsa. Mi vengono in mente ora a caso, una serie di gesti che ne abbassano la credibilità.

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Insomma in pentola bollono tante cose

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Per ognuno di questi, si riuscirebbe a farne un film, ma Southpaw riesce bene a fare tutto, non vi annoierete... in modo compresibilmente superficiale.

Darksyders77  @  11/09/2015 20:17:57
   8 / 10
Pellicola davvero sorprendente,dove la boxe,passa in secondo piano,dove sentimenti ben più forti dettano legge e danno la forza per andare avanti,per ricominciare,per ricostruire.Recitazione superlativa per Gyllenhaal,davvero un film da seguire tutto d'un fiato,con momenti drammatici e temi toccanti-Assolutamente consigliata la visione-

lucki71  @  11/09/2015 14:10:02
   7 / 10
E' un film in cui la boxe è marginale ma che va dentro il personaggio e alle sue debolezze (tante), devo dire che nonostante tutto il film mi ha preso in molti momenti e una lode ai combattimenti che non sono niente male.
Da vedere

Federico  @  09/09/2015 09:08:50
   7½ / 10
certi voti qui sotto non hanno proprio senso.

il film, è vero, è un po' il solito film sulla boxe vista come metafora della vita e naturalmente c'è un po' dei vari altri film sull'argomento ma, cavolo, è fatto davvero bene anche se mancano quei momenti carichi di pathos come in rocky, ad esempio. Non che questo sia un difetto (sarebbe stato semplice allungare il brodo facendoci magari assistere alla tragica

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER che viene invece solo accennata.

Gyllenhaal è un grande attore e qui lo conferma, aiutato da un sempre bravo Whitaker.

Le immagini degli incontri sono semplicemente splendide.

genki91  @  09/09/2015 01:13:39
   7 / 10
Jake Gyllenhall e Forest Whitaker sollevano quello che è un normalissimo film sulla boxe, di quelli che se ne sono visti a centinaia.
Non fosse stato per loro due, questo prodotto senza infamia e senza lode che vede una buona fotografia e una bella scelta della color, a mio modesto parere, poco altro avrebbe avuto da raccontare.
Invece un film che sfiora la sufficienza, viene salvato dai due ottimi interpreti che rendono una storia che fa sussultare solo per un attimo, un discreto prodotto godibile.
Bravi ai due.

Schmitt  @  08/09/2015 21:03:49
   7 / 10
Ho trovato " THE FIGHTER" di categoria migliore a questo film sulla boxe, ma non capisco come la media in questo forum possa essere cosi´bassa. Jake ha superato se stesso. Prova molto convincente di 50 cent, a cui ha partecipato in diversi film d´azione, acquisendo un profilo di nota importanza.

Voto 8 anche alla colonna sonora dell´illustrissimo EMINEM, ripeto EMINEM, le cui canzoni s´intitolano " IM PHENOMENALAL" e "KING NEVER DIE", scrivendo e rappando anche quella per il film " THE EQUALIZER" (GUTS OVER FEAR.

Curiosita´: EMINEM era favorito inizialmente rispetto a JAKE GILLENHAAL, come attore protagonista

Manticora  @  07/09/2015 16:12:07
   7 / 10
Va bene si,ma comunque non è che ci voleva molto,Fuqua si risolleva dopo the equalizer e olympus e confeziona un discreto film sulla boxe,che parte in un modo (prevedibile) e finisce in un altro(prevedibile) la speranza che perde tutto e poi si prende la rivincita,un pò rocky,un pò cinderella man,certo Gyllenhaall funziona, ma la vera spalla e Rachel McAdams,l'attrice canadese dimostra di avere una marcia in più,peccato che scompaia dopo poco più di mezz'ora,il suo omicidio e tragico ma serve fondamentalmente ad innescare gli eventi che verranno.Infine entra in scena Forest Whithaker che come anche in Rocky 3 dà un nuovo metodo ad hope, LA DIFESA.Per il resto combattimenti ben fatti,colonna sonora idem,attori più che buoni ma manca quel qualcosa in più per elevare il film a più di un incontro tra pesi medio-massimi.

lucasssss  @  06/09/2015 22:22:43
   8½ / 10
Gran bel film, grandi gli attori protagonisti e regia impeccabile di un Faqua al massimo

forse gli incontri troppo forzati, alla Rocky tanto per intenderci, non rispecchiano la realtà ma la storia è avvincente ed anche se si immagina come va a finire il film ti tiene sempre attaccato alla poltrona

da vedere

ciao

641660  @  06/09/2015 21:16:45
   6 / 10
Filmetto che si lascia guardare con le solite esagerazioni e la solita boxe finta di turno. Tutto scontato dall'inizio alla fine, i truccatori mi pare abbiano fatto un bel lavoro, gli attori molto meno.

Giovans91  @  05/09/2015 11:50:41
   7½ / 10
Antoine Fuqua ha abituato lo spettatore ad un cinema dal forte impatto visivo, realistico, crudo e metropolitano. Fuqua ha dichiarato fin da subito la sua intenzione di voler creare il primo film "vero" sulla boxe, una pellicola accurata, realistica e adrenalinica fin nei dettagli, che restituisce allo spettatore la sensazione di ritrovarsi davvero su un ring, in mezzo ai pugili intenti a boxare, percependo realmente il sudore, il sangue, la rabbia che irrompono sulla scena: e proprio grazie alla fotografia e alle inquadrature che il film acquisisce un gusto eccessivo e spettacolare, restituendo la stessa sensazione di un incontro "live" di pugilato, di un match senza esclusione di colpi tra rabbia ed equilibrio, vita e morte, odio e amore.
Interpretazioni memorabili per Forest Whitaker e Jake Gyllenhaal che danno una grande prova di talento ed intensità, entrando entrambi nei loro personaggi senza perderli per un attimo. Colonna portante dell'intera opera è indubbiamente Jake Gyllenhaal, mostruoso prima di tutto per bravura e poi per stazza; attore a tutto tondo di elevata dote recitativa.
Sulla melodia del brano inedito del rapper Eminem 'Kings never die', Southpaw si chiude e colpisce, appassiona e dà la carica, perché finchè sul ring c'è Billy, c'è speranza.

Hyogonosuke  @  04/09/2015 11:32:57
   6 / 10
Film che fa il percorso inverso rispetto ai soliti basati sulla vita del boxeur, ovvero la caduta di un povero divenuto campione e ritornato allo stato di povero.
Il film è anche ben fatto, ma la sceneggiatura non offre veramente niente di nuovo, nessuno spunto....niente.
Si lascia guardare ma niente più.

Wilding  @  02/09/2015 22:38:14
   8½ / 10
Impossibile non pensare a Balboa, e troppe volte durante il film... Sarà perchè io sono di quella generazione!! Resta un bellissimo film, appassionante e commovente.

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