somewhere regia di Sofia Coppola USA 2010
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somewhere (2010)

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locandina del film SOMEWHERE

Titolo Originale: SOMEWHERE

RegiaSofia Coppola

InterpretiBenicio Del Toro, Michelle Monaghan, Stephen Dorff, Elle Fanning, Robert Schwartzman

Durata: h 1.38
NazionalitàUSA 2010
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2010

•  Altri film di Sofia Coppola

Trama del film Somewhere

Un attore vive una vita sregolata ed eccessiva al Chateau Marmont, fino a quando non riceve la visita inaspettata di sua figlia, una ragazzina di undici anni. L'uomo si trova così costretto a fare il punto della situazione sulla propria vita.Un'impegnatissimo attore di Hollywood ri-esamina la sua vita dopo una visita a sorpresa fatta dalla figlia di undici anni.

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Voto Visitatori:   5,61 / 10 (83 voti)5,61Grafico
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Voti e commenti su Somewhere, 83 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  12/05/2018 15:01:42
   4 / 10
inutile ,banale e noioso, a parte la scena iniziale e finale è un condensato di luoghi comuni e con alcuni momenti pessimi come la buffonata dei telegatti.
La Coppola vorrebbe fare una denuncia sulla sciatteria di plastica di una Hollywood da prima pagina , non ci riesce mai e le situazione si susseguono piatte come la vita del protagonista.
Manca anche una buona interpretazione ,Doorf non da mai l'idea di essere pienamente annoiato all'inizio , ne rinfrancato alla fine .

Invia una mail all'autore del commento RubensB  @  20/01/2014 13:18:57
   5 / 10
Inconcludente, spocchioso. Noioso quanto basta.

Ciaby  @  12/09/2013 20:25:11
   3 / 10
Personaggi piatti e orrendi condiscono un film inutile che non meriterebbe di vivere neanche come esperimento estetico, visto che non è appagante neanche da quel punto di vista (bella solo la scena in cui al protagonista viene applicata la maschera con tanto di zoom lentissimo a condire).

Sconforto e tristezza nella scena con Valeria Marini e Simona Ventura.

kako  @  17/08/2013 19:24:24
   5 / 10
un film forse troppo pretenzioso, mi ha fortemente deluso. La regia è indiscutibilmente buona, ma le scene sono troppo lunghe, lente e statiche, non succede quasi niente degno di rilievo, l'introspezione dei personaggi latita, non c'è analisi innovativa ne la focalizzazione su qualcosa di veramente degno di nota. Belle ambientazioni e brava Elle Fanning, ma è tutto qua. L'idea di analizzare la decadenza e il vuoto di una vita hollywoodiana e la presa di coscienza delle proprie responsabilità di fronte alla figlia era molto buona e la Coppola aveva sicuramente le potenzialità per farlo bene, ma qui pervade la noia e la pellicola risulta priva di spessore e di mordente. Speriamo in The Bling Ring, perché gli altri film della regista mi erano molto piaciuti.

Matteoxr6  @  28/06/2013 10:58:09
   4½ / 10
Si vedono le buone intenzioni, ma non va.

topsecret  @  11/09/2012 17:22:03
   4½ / 10
Quando la prima mezz'ora è trascorsa priva di un qualsiasi sussulto narrativo, ho visto i miei testicoli chiedere asilo politico al pavimento e ho capito di non avere più scampo: le mie aspettative per un film interessante e brioso erano andate a farsi benedire.
La Coppola presto o tardi si dovrà mettere in testa di non essere all'altezza del nome che porta e prima lo farà meglio sarà per tutti.

Rockem  @  26/03/2012 10:47:33
   5 / 10
E' un vero peccato come questo film abbia sprecato un'idea molto interessante: nelle intenzioni della regista, esso avrebbe dovuto mettere in luce l'estrema divaricazione tra la vita rilassante e stucchevole, ma anche monotona e ripetitiva, di un attore famoso, messa in subbuglio dall'arrivo della sua figlia, finora mantenuta dall'ex moglie. Purtroppo, però, la pellicola non riesce a trasmettere quel cambiamento di ritmo, quell'accelerazione di stile che avrebbe potuto caratterizzare le due parti in cui la storia è suddivisa. Ripeto, un peccato: le buone intenzioni c'erano tutte e anche una regia innovativa e claustrofobica. Occasione mancata.

marimito  @  02/01/2012 00:03:55
   5½ / 10
In effetti nessuna nota di merito.. eccessivo il leone d'oro..una sceneggiatura che vuole colpire la vita dissoluta delle star hollywoodiane.. situazioni che possono accadere ovunque ed in nessun luogo.. il tentativo spinto ed ostentato di indugiare sulla coscienza del protagonista solo ritardando la ripresa rende il film una lezione morale fuori tempo.

JB488  @  24/08/2011 19:48:08
   5 / 10
di originale "somewhere" ha ben poco,metti una storia medicore qualche buon attore,ritmo lentissimo ed un messaggio che andrebbe letto fra le righe,ed ecco che qualche idiota lo definisce un prodotto d'autore !ma anche no !!! sinceramente mi aspettavo di piu da sofia coppola,semplicemente una serie di eventi che dimentichi ancor prima di averli visti,unica nota positiva elle fanning.

nick9001  @  19/07/2011 14:35:43
   1 / 10
ZZZzzzzzzzzzz........ronf.....ronf.... ZZZzzzzzzzzzz........ronf.....ronf....
Scusate, mi ero appena appisolato, ma che ora è?
A si….. il film, …..ottimo…., con poco ho fatto una bella dormita, …ricordo che ho sobbalzato una volta quando hanno chiuso una porta,….chissà come è finito!!
Aspettate che lo voto: 10 come sonnifero, 1 come spettacolo!

pat3  @  05/05/2011 16:38:53
   5 / 10
Leone d'oro alla mostra di Venezia come miglior film!!! si presuppone che sia degno del premio ricevuto....e le mie aspettative erano abbastanza alte. una giuria presieduta da un regista come Tarantino....mi ha fatto sperare in un film decisamente di qualità! e invece...
pensavo di trovarmi di fronte a un'analisi sincera, penetrante, magari anche cinica e cruda dell'universo di un attore di Hollywood. purtroppo niente viene approfondito veramente. ho trovato solo un mix noioso fatto di alcool, droghe, festini porno e auto lussuose. il tran-tran quotidiano del nulla viene spezzato dall'arrivo inaspettato della figlia adolescente .questo fa smuovere la patina di torpore che copre la vita del padre "obbligandolo" a riflettere e a mettere in discussione le scelte fatte ma purtroppo la piccola (una bravissima Elle Fanning, l'unica degna di nota...oltre allo splendido hotel ) non riesce altrettanto bene a spazzare via la noia che serpeggia nello spettatore per tutta la durata del film

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  30/04/2011 16:23:26
   3 / 10
Quando si vuole fare un film "impegnato" senza aver nulla da dire e le capacità per farlo questo è il risultato. Un'interminabile sequenza di inutili lungaggini che dovrebbero rappresentare l'apatia e la noia del protagonista ma l'unica emozione che riescono a suscitare è l'irritazione dello spettatore. Persino la Ferrari è di una lentezza esasperante! Durante la visione si rimane in attesa di una bella scena, un bel dialogo, una bella inquadratura che non arriveranno mai. Ed è così che dopo un'ora e mezza di nulla, passando anche attraverso un'imbarazzante parentesi italiana, si arriva ad uno dei finali più stupidi mai visti.
Cara Sofia, questo è il primo tuo film che vedo e molto probabilmente sarà anche l'ultimo.

ifry  @  11/04/2011 11:33:47
   5 / 10
una delle registe più sopravvalutate del momento.
vuole costruire un film minimalista, ispirandosi ai film francesi, polacchi o al cinema europeo in generale.
Ma non ha capito che lo stile non si copia. lo si ha. lo stile europeo è una cultura cinematografica che non può essere "importato".
la coppola realizza scene inutilmente lunghe per cercare di cogliere i dettagli intimi dei protagonisti. Invece si ha solo vuoto, freddezza, nessuna caratterizzazione.

Tarantino ha premiato immeritatamente, la sua fidanzatina. Nel suo contesto una tristezza di premiazione, ed una tristezza di film.
Merita di essere visto solo per capire che non sempre vincono i migliori.

edwood  @  23/02/2011 17:59:45
   4½ / 10
Se fosse stato ridotto a uno spot di 5 minuti della ferrari, sarebe stato un capolavoro.

calso  @  15/02/2011 11:00:45
   5 / 10
Un finto film impegnato che come risultato ottiene solo quello di essere veramente palloso...senza un perché e senza un motivo per nessun evento...è semplicemente uno spaccato noioso di un attore che non riesce a comunicare veramente niente a chi guarda il film...

vale1984  @  12/02/2011 13:11:56
   4½ / 10
mamma mia...lento e inconcludente...forse non ho capito la storia ma questo film sembra non avere uno scopo se non quello dell'infinita tremenda lentezza...
un attore con donne in ogni luogo che passa qualche giorno con la figlia, viaggia in italia, dove peraltro vede 5 secondi una laura chiatti vomitosa...insomma banalità e nessuno scopo...bah

Wally  @  15/01/2011 02:06:22
   4 / 10
Niente da dire sulla lentezza del film... Per quello che è magari ci sta anche tutta! L idea è buona ma forse poteva essere resa in maniera migliore! Gli attori sono buoni tutti a parte le parti Italiane che come al solito sono allucinanti! Poi La Marini deve MORIRE!

Sul film... Beh non l ho sopportato! Per come la vedo io questi ricconi pieni di soldi che fanno i depressi proprio non esistono! Sei depresso? bene prendi un caz.zo di aereo e vieni a casa mia una settimana! Solo una settimana e sarai strafelice di tornare alla tua vita e alla tua Ferrari!
E' di un ipocrisia assurda questa cosa! Questo uomo che arriva a casa sempre triste e depresso! Non ha un modo per divertirsi, non riesce ad essere felice nemmeno con sua figlia a quanto pare! Ma vai a ****** abbelinato!
Prendi parti, vai a fare della beneficienza, godi della vita e pensa a quante schifezze ci sono nel mondo e a quanto a te non ti sfiorano neanche!!!
Ogni tanto ho i complessi io... CHe sono uno straccione come Aladdin... Quando mi compro un paio di scarpe che costano dei soldi e le trovo un insulto alla povertà e questo invece che ha tutto dalla vita non riesce a goderne per niente!

Chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane! e che la Coppola se ne vada a quel paese!!!

PS prima di commentare dicendomi che mi brucia ve lo dico già io! MI BRUCIA E ROSICO COME UN PAZZO! Datemi a me i miliardi e vi faccio vedere come si vive veramente e come si fanno anche buone azioni

folco44  @  30/12/2010 10:10:39
   4 / 10
Concordo con chi dice che il messaggio del film poteva essere espresso moooolto meglio. Quindi, la Coppola non mi piace, "Lost in traslation" docet, ma questo è peggio, per no parlare della parentesi italiana, veramente imbarazzante. Si salva solo la bambina.

RHCP  @  30/11/2010 13:27:24
   4½ / 10
Leone d'oro IMMERITATISSIMO a mio avviso.
Il film è di una lentezza allucinante e immotivata.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/01/2011 13.48.32
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Carlitos_83  @  01/11/2010 20:03:13
   4 / 10
Era parecchio tempo che non mi addormentavo al cinema. Toccasana per chi ha problemi di sonno. Ancora mi chiedo come abbia fatto a vincere a Venezia...la risposta forse non la sapremo mai...

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/12/2010 12.10.53
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White Boat  @  17/10/2010 20:00:58
   4 / 10
La lentezza di alcune scene ha forse lo scopo di far comprendere il vuoto della vita del protagonista.
Il film però è molto noioso e scontato.
Come ha fatto a vincere il Leone d'oro?

7 risposte al commento
Ultima risposta 25/12/2010 12.12.09
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  04/10/2010 12:11:14
   4 / 10
Son contento che di tanto in tanto gli inganni vengano svelati. I miei dubbi riguardo l'osannitissimo "Lost in translation" rivelavano perplessità su una regista che mi sembrava decisamente sopravvalutata. Tali perplessità vengono finalmente rese palesi da questa sozza pellicola senza anima che non fa altro che esasperare tutti i difetti del precedente film.
Scandaloso il Leone d'oro. Inconcepibile.
Un'ora e mezza di nulla con drammatizzazione assente. Questo è finto minimalismo o, come mi piace chiamarlo, è furbismo. Si maschera il vuoto con il vuoto stesso.
La signora Coppola farebbe bene a riguardarsi i film di Antonioni o di Bergman per capire cosa vuol dire "minimalismo".
E la giuria che ha premiato questa.... porcata dovrebbe vergognarsi della propria ignoranza e della poca stima nei confronti dei veri autori e del pubblico.

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Ultima risposta 12/08/2011 15.01.31
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sestogrado  @  03/10/2010 12:20:48
   4 / 10
fortemente noioso. ora capisco che sia un vizio della regista, ma quando la noia è fine a se stessa, di una storia potenzialmente interessante, non se ne cava niente di buono. una macchina che gira in un autodromo, due ballerine di lap dance che per ore si esibiscono in una camera d'albergo. e non venite a raccontarmi che si doveva riproporre la noiosa vita del super attore hollywoodiano perchè mi addormento all'inizio della frase. se le scopate con Quentin Tarantino valevano il leone d'oro, tanto vale che si inventavano un premio diverso... non so, la "coppola" d'oro?

john_doe  @  02/10/2010 20:22:16
   3½ / 10
Visto a Venezia: qualche applauso e molti fischi, i commenti più disparati tra i presenti (da 'molto interessante,lento ma toccante' a 'porcheria assoluta'); sicuramente Somewhere è un film che ha diviso pubblico e critica, molto discusso, ma che, come diceva qualcuno prima di me, dopo aver vissuto poche settimane di ribalta mediatica (qualcuno mi spieghi per quale motivo ha vinto il Festival!), mi auguro finisca presto nel dimenticatoio, poiché, dietro alla patina raffinata, al tentativo di far credere che la noia, il piattume, la ripetitività, le scene più patetiche siano frutto di una ricerca meticolosa, espressione della vita del protagonista, ecc., sono abbastanza convinto che vi sia il nulla più assoluto, l'assenza di idee, la necessità di prolungare allo strazio quello che avrebbe potuto essere al massimo un simpatico corto.
Si salvano la giovane attrice e alcune scenette divertenti.

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Ultima risposta 03/10/2010 23.12.43
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Gabo Viola  @  23/09/2010 01:58:18
   1 / 10
Film che pretende di essere vuoto quando invece e' soltanto superficiale.

Sofia Coppola ci offre una galleria di quotidinanita' che dovrebbe mostrare il senso di desolazione e vacuo: Ferreri ? Antonioni ? Fellini ? No, Nino Frassica.
Lo stile registico amorfo e' la caratteristica principale della pellicola, assieme al gusto del dettaglio patinato. Mi pare che il film sia girato da una *****tta milanese che sceglie le scarpe in Via Montenapoleone e poi si guarda dentro "Oh Dio, quanto sono fatta male, quanto sono fatta male". La parte con la Ferrari sembra attingere a piene mani dagli speciali del dopo pranzo su Raiuno (anche io amo camminale in una vale verde), la scena finale ricorda le pubblicita' di profumi etc etc etc. "Stile" video clippetaro/televisivo, grandi, bisogna ammetterlo, Laura Chiatti, Simona Ventura, Nino Frassica e Valeria Marini. Hai mancato pure il grottesco, Sofia.
Sharm El Sheik merita una visione piu' accurata.

Ps: scusate i vari errori ma scrivo da una tastiera canadese...e con Nino Frassica vicino.

marcodinamo  @  22/09/2010 11:55:38
   3 / 10
Sarò prevenuto verso la Coppola, ma è veramente un'agonia!

Massacratore  @  22/09/2010 10:05:20
   5½ / 10
L'avessero tagliato un bel po' gli avrei dato molto di più...
La fatica per non addormentarmi è stata grossa ma alla fine non l'ho trovato pessimo.
Grandissime le apparizioni degli "italiani"

Invia una mail all'autore del commento Michylino  @  21/09/2010 15:54:05
   5½ / 10
Non capisco quali eccelse menti hanno deciso che dovesse vincere il leone d'oro a Venezia.

Se dovete pagare per vederlo...risparmiatevi sti soldi!

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Ultima risposta 11/12/2010 17.16.50
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redbird899  @  20/09/2010 13:25:10
   2 / 10
Non posso dire che sia uno dei film più brutti che abbia mai visto perchè qualcosa di buono c'è, certi spunti di riflessione la Coppola riesce a farli passare. Peccato che per comunicarle basterebbero 5 minuti, i restanti 90 sono pura AGONIA in cui non accade nulla, pellicola buttata via! c'è chi dice "bisogna guardarlo senza grosse aspettative, lasciandosi trasportare dal film". Allora io vi dico ascoltate una canzone di 30 minuti in cui 28 sono di silenzio e di tanto in tanto si sentono delle melodie armoniose che durano pochi secondi. Ora quei due minuti di melodie armoniose sparsi per la canzone sono sicuramente soavi, ma è inconcepibile dover ascoltare mezz'ora di silenzio. La soluzione più logica è di eliminare i silenzi, magari non tutti. Probabilmente facendo questa Operazione la Coppola non sarebbe riuscita a produrre un film di tale durata, ma il risultato sarebbe stato un corto, o al massimo un mediometraggio, che avrebbe reso giustizia a questo sfortunato film.

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Ultima risposta 21/09/2010 15.48.18
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forzalube  @  18/09/2010 19:22:12
   5½ / 10
Va bene che si vuol rappresentare una vita vuota ed un protagonista in crisi di identità, ma a vedere un film "vuoto" e noiosetto poi alla fine ci si annoia (o ci si addormenta addirittura).
Francamente questo film non mi ha detto granché.
Qualcuno mi spiega il senso della scena finale?

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Ultima risposta 19/09/2010 12.05.53
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shep  @  18/09/2010 13:06:28
   5 / 10
molto deludente, anche se comunque ben esemplifica la vita tipica(superficiale frenetica e viziata) di una star

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  17/09/2010 12:56:05
   4½ / 10
Somewhere inizia, passano i minuti e capisci che non succederà altro. L’ossessione della Coppola è il personaggio di questo film, ed è talmente ossessionata e concentrata su di lui che la storia non decolla, non funziona, non dice nulla perché non c’è nulla, se non una noiosa quotidianità.. che sinceramente non mi coinvolge e non mi trasmette emozione.
Troppe situazioni lasciati lì, troppe cose non sviluppate.
Primi piani focalizzati sul nulla fino ad arrivare al momento più drammatico: il circo del telegatto italiano e la cagna di Laura Chiatti (ha ragione Renè è proprio na' cagna).

Certo la bambina è bravissima ma non basta a placare quella sensazione molesta di aver visto un film così.

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Ultima risposta 17/09/2010 14.45.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  17/09/2010 12:00:08
   4 / 10
Sono perfettamente in linea con il commento al piano di sotto, le impressioni a fine proiezione sono state pressochè le stesse: un film vuoto e insulso incentrato su un personaggio completamente privo di fascino e phatos. Cinema minimalista che gioca di sottrazione senza riuscire minimamente a graffiare.
Praticamente in un quasi due ore di film non succede nulla, l'analisi del personaggio è appena abbozzata, manca la giusta empatia, il rapporto con la figlia non tocca le giuste corde emotive - deliziosa cmq Ellis Fanning - e il siparietto dei telegatti è di un trash indescrivibile - nonostante l'intento fosse propio quello di descrivere lo squallore di certi siparietti televisivi -
Poche le scene davvero riuscite, fra le tante cito quella del trucco: unico momento in cui l'incomunicabilità del protagonista con il mondo intero mi è arrivata forte e chiara.

Due righe le spreco per contestare per la scarsa originalità del soggetto: ragazzi, il film è una sintesi riuscita male del personaggio interpretato da David Duchovny in Californication, con la differenza che qui si parla di un attore mentre nella serie tv di uno scrittore. Stesse location con un paio di citazioni ai limiti del plagio - vedi le partite padre-figlia a guitar hero. Me qui c'è la telecamera fissa e tutti imbocchiamo con la storiella del cinema d'autore. Ma percarità.

Per il resto non posso non pensare che il premio ricevuto a Venezia non sia figlio di un cognome tanto pesante come quello dei Coppola.

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Ultima risposta 17/09/2010 13.11.33
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  17/09/2010 10:33:12
   4 / 10
Ok, a me Sofia Coppola non piace. Per niente. La trovo sempre troppo dedita a far dimenticare il proprio cognome piuttosto che a raccontare una storia.
"Somewhere" ha lo stesso problema: vorrebbe essere una storia minimalista ma è solo sciatta, inconcludente e quasi snervante.
La storia della solitudine dell'attore di hollywood è completamente priva di punti di rottura, di analisi, di empatia con il pubblico: Johnny Marco si sveglia, mangia, tromba, esce in ferrari, beve, si addormenta e ricomincia così. Geniale, mi dirà qualcuno, il vuoto dell'esistenza dell'attore strapagato reso attraverso la banalità della sua quotidianità. Eh no, belli miei: rivedetevi "Io la conoscevo bene" per capire come vada girato un film che proceda per immagini raccontando il quotidiano di una persona che si vuole mostrare come (apparentemente) "vuota". Per non parlare del rapporto con la figlia (una straordinaria Elle Fanning): anche in quel caso, nessun contrasto, nessun punto di rottura, nessun approfondimento. La figlia è solo una figurante, proprio come l'amico inutile, che ad un certo punto lascia presagire sviluppi pedofili che in realtà non ci sono. E non ci sono perché non c'è niente, niente di niente, solo mangiate, bevute, Ferrari, Guitar Hero, Wii, poi di nuovo Ferrari e trombate. Un velo pietoso poi sulla parentesi italiana con Telegatti e Simona ventura: imbarazzante.
Vabbe', insomma, un film che ha fatto la fortuna degli addetti al product placement ma che verrà dimenticato (fortunatamente) tra non più di un mese. Con buona pace di Sofia, Roman, Francis Ford e tutto il cucuzzaro.

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Ultima risposta 22/08/2011 10.11.36
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ingsissi  @  13/09/2010 23:47:42
   4½ / 10
Ma di cosa stiamo parlando? Pronto! Qualcuno risponde al telefono di casa Coppola? C'è qualcuno? Forse sono tutti usciti per accompagnare in elicottero i figli al campo estivo. Ma Tarantino, per farle vincere tale onorificenza, o è ancora innamorato di lei o forse vuole ottenere il contatto delle due lap dancers ( l'unica scena divertente). Per non parlare della colonna sonora, tutti brani già presenti nell'i-pod di tutto il mondo da anni.
E allora? un segnale di vita anche minino sarebbe stato apprezzato dal pubblico pagante!

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Ultima risposta 15/09/2010 12.09.56
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  13/09/2010 11:29:33
   3 / 10
Eh no! Ma che stiamo scherzando? Cara Sofia, un film sull'alienazione contemporanea di un divo hollywoodiano è una zuppa che si fa con ben altri ingredienti. Già l'argomento non è propriamente di interesse universale, ma qualcosa per suscitare l'interesse dello spettatore lo vorrai fare! Ritmo di lentezza esasperante, attori imbambolati, luoghi comuni a go-go. Forse tra addetti ai lavori....... Compito a casa: rivedersi 10 volte a fila viale del tramonto

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Ultima risposta 15/09/2010 12.09.02
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HHughes  @  09/09/2010 14:54:34
   5 / 10
Vacuità e vanità.

Storie di tappeti intrisi di gin rimasto dal festino del giorno prima, l'amaro in bocca del risveglio il mattino dopo e tra le braccia stringi niente.

Johnny Marco, acclamato personaggio dello star system hollywoodiano si trova solo, spaesato, in una Los Angeles che lo ingloba, coi suoi confini così indelimitati ma terribilmente opprimenti.

Johnny vive allo Chateau Marmont, hotel-leggenda di Sunset Boulevard, tra shooting fotografici e dopo-concerti delle ultime indie rock band del momento. Alienazione, noia, desolazione scandiscono il passare delle ore nella sua vita. Il "Somewhere" del titolo starà forse ad indicare una location curiosa ed indefinita quale può essere un albergo (luogo di passaggio, posti vissuti ma che non sono di proprietà di nessuno, dove si sta-si lascia il segno-ci si rimette in viaggio) oppure la vaga idea di una fuga, l'istinto al movimento, il moto circolare suggerito dalla scena introduttiva del film?

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  09/09/2010 10:56:19
   5 / 10
Stagione cinematografica che comincia con i peggiori auspici se una regista talentuosa come Sofia Coppola dimostra di aver già cominciato una fase discendente.
Spiace dirlo ma, anche le buone speranze riposte per il suo futuro vengono meno.

Perchè qui non siamo solo in presenza di un film malriuscito ma siamo parlando proprio di un lavoro che denota una mancanza di idee.
Somewhere è un film distante dove non accade praticamente nulla.
Certo questa è una caratteristica dei film minimali ma in genere anche storie piccole lavorano molto sul non detto, sulla psicologia dei personaggi, qui in somewhere è tutto molto abbozzato.
L'attore protagonista sembra essere uscito dal solito clichè dei divi maledetti e la figura della figlia è troppo stridente, positiva, bidimensionale, per creare il minimo pathos.
In conclusione i personaggi non evolvono in modo significativo e sopratutto non coinvolgono, restano sospesi ma sopratutto distanti.

Troppo giovane la Coppola per ricorrere all'autocitazione e sopratutto all'autobiografia, il solito fumo per nascondere la poca ispirazione.

Classico film da festival.

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Ultima risposta 17/09/2010 15.00.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  06/09/2010 16:01:55
   5 / 10
Torna sempre in mente il precursore delle telenovelas in Italia: "Anche i ricchi piangono". Magari in una sequenza sola.
Non basta chiamarsi Coppola per poter impunemente campare di rendita su due bei film riproponendo le stesse tematiche con tanta stucchevolezza in più!
Se il giro in tondo della Ferrari nera prometteva il fascino di un film sulla più profonda solitudine; se, nonostante tutto, il film mi ha fatto sospirare per l'intero arco della visione: "Dio mio, se avessi una vita così vuota penso che sarebbe meglio ammazzarsi", il che è positivo perché significa che la regista ha fatto centro sul messaggio che voleva dare; se tutta la pellicola è una discesa agli inferi nel vuoto interiore più pneumatico e dunque più insopportabile possibile, rimangono però tutte le perplessità su una messa in scena che non si capisce mai se vuol parare verso un parossismo interiore delle immagini o verso la loro parossistica trasandatezza (come interpretare la presenza della giraffa su buona parte del girato, per esempio?). E l'incontro del protagonista con la bimba, lungi dal migliorare le cose, sembra accomunare due adolescenti con età anagrafiche diverse, più che un padre con sua figlia: due adolescenti che, in quanto tali, possono solo abbandonarsi appena la vacanza concessa dalla mamma è finita.
L'ambientazione "stralusso" scelta dalla Coppola risponde ai suoi ricordi di infanzia, ma accentua la distanza con lo spettatore medio che proprio fa una fatica immane a riconoscersi in uno solo dei personaggi: troppo finti per essere credibili, o troppo credibili -nel loro contesto- da essere finti.
La fotografia "sporca" (oggi tanto di moda) non riesce ad aggiungere quel necessario tocco di poesia che invece impregnava "Lost in Translation", segno preoccupante che il filone "la-solitudine-dei-poveri-ricchi" è in via di esaurimento precoce in Sofia Coppola (o in generale?). Speriamo davvero che la regista sappia guardare altrove e ci sappia narrare altre storie. E che sappia stupirci più e meglio delle sue perfette bamboline che ballano professionalmente la lap-dance mostrando accuratamente ciò che devono e non un millimetro in più. Da una persona sensibile come Sofia Coppola è lecito pretenderlo.

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Ultima risposta 18/09/2010 20.15.13
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Invia una mail all'autore del commento logical  @  06/09/2010 00:59:17
   5 / 10
I primi 5 giri in Ferrari nera sono divertenti. Sembra l'inizio, versione per adulti, di Mister Lonely di Harmony Korine, gusto arty, impostazione avanguarde-pop. Poi con la scena delle gemelline dal palo portatile e radiolone soundtrack, si guadagna tutti e 5 i punti che merita.

Ma dopo, che succede?

L'improbabile mito di qualche film d'azione prova la sua assoluta e richiesta inespressività ciabattando tra cliché e cliché, con la chicca del passaggio a Milano dove incontra i produttori stile Medusa e conosce il bel mondo del Telegatto (il nano lo fa il povero Maurizio Nichetti e la ballerina è Valeria Marini). E' troppo anche per chi non sa cuocere un piatto di spaghetti e quindi corre in taxi verso Malpensa.
A Los Angeles che cosa lo aspetta, oltre all'instacabile ferrarino nero? incredibile... piscine e ragazze dal c_ulo d'oro, Las Vegas e videogames, quadri-poster di Ed Ruscha e sms nel blackberry, tutto da dividere con la viziatissima figlia che sembra uscire dal suo - tragico - precedente Maria Antonietta.

Non succede a s s o l u t a m e n t e nulla, ma non nel senso Antonioniano, Moraviano, Ellissiano del termine: nulla nella trama, nulla nel cervello, nulla nel sogno. Proprio come il pedantissimo ferrarino nero ripreso sempre di spalle, girata la chiave, semplicemente si spegne. E allora?

"Un'impegnatissimo attore di Hollywood ri-esamina la sua vita dopo una visita a sorpresa fatta dalla figlia di undici anni"?
"Un attore qualunque è impegnatissimo a vivere la sua vita in modo talmente prevedibile da essere indistinguibile dalla sua figlia di 11 anni", questo ok.

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Ultima risposta 15/09/2010 12.14.36
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donzauken  @  05/09/2010 12:17:40
   5 / 10
Mi aspettavo molto di più, almeno un film di pari livello con "Lost in translation". Un film fiacco e troppo compiaciuto, alla lunga Sofia Coppola si dimostra ripetitiva e incapace di rinnovarsi, probabilmente vive di rendita con il nome che si ritrova e solo per aver azzeccato un film in vita sua. Per la prima mezz'ora del film non accade nulla e non vola nemmeno una parola. Forse perchè Sofia Coppola ormai ha davvero poco di nuovo da dire.

gabriele  @  05/09/2010 01:19:07
   4 / 10
Non è possibile che solo perchè la regista si chiama Coppola questo film debba per forza essere un capolavoro, in realtà questo è un film brutto, davvero tanto brutto.
I primi 20 minuti sono: inquadratura fissa su una pista e circa 6/7 giri della Ferrari del protagonista, un paio di balletti di lap dancer con il personaggio che prima si addormenta e poi dice brave. Scena di sesso con lui che si addormenta di nuovo.
Personaggi di contorno? Inutili ed insignificanti (vedi, per citarne uno Laura Chiatti).
Dialoghi? Imbarazzanti e involontariamente comici. Esempio: La Chiatti che parla con la figlia del protagonista: Quanti hanni hai? Undici Ce l'hai il ragazzo? (proprio così il ragazzo, non il fidanzatino). Risposta: No Io alla tua età avevo un ragazzo con il motorino, ti piace il motorino? Fine. Il personaggio della Chiatti finisce qui.
Altro esempio: Telefonata del protagonista alla ex moglie o compagna. Piangendo le dice di sentirsi un niente e di essere inutile. Risposta: perchè non fai volontariato (testuale).
Dirò di più, almeno 3 volte la giraffa è entrata in scena, questo per dire il livello della pellicola.
Il top si raggiunge con le scene girate in Italia, in cui per far capire agli americani il livello della tv nostrana chi ci infila la Coppola? Ventura Frassica e udite udite un bel balletto di Valeria Marini.
Davvero poche le note positive, tra cui la bravura della Fanning che continua la tradizione iniziata dalla sorella maggiore.
Tirando le somme, film pienamente insufficiente.
P.S. Se volete commentare questo mio giudizio siete liberi di farlo evitando però il solito paragone: questo ha dato 7 a Natale a (non ricordo) e 4 a questo.
Ogni serata ha il suo film e se una sera uno ha bisogno di fare due risate può essere utile anche il cinepanettone pur nella conapevolezza della pochezza del genere da un punto di vista di tecnica e stile.
Ovviamente molti non saranno d'accordo, basti vedere i voti altissimi dati fino ad ora a questo film, ma questo, a me, non ha lasciato niente niente.

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Ultima risposta 18/09/2010 19.37.35
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