solaris (1972) regia di Andrei Tarkovskij URSS 1972
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solaris (1972)

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locandina del film SOLARIS (1972)

Titolo Originale: SOLARIS

RegiaAndrei Tarkovskij

InterpretiDonatas Banionis, Natalya Bondarchuk, Juri Jarvet, Nikolai Grinko

Durata: h 2.45
NazionalitàURSS 1972
Generefantascienza
Al cinema nell'Agosto 1972

•  Altri film di Andrei Tarkovskij

•  SPECIALE SOLARIS (1972)

Trama del film Solaris (1972)

Sulla stazione scientifica orbitante attorno al pianeta Solaris c'è qualcosa che non va: dei tre scienziati che vi lavorano uno si è suicidato, gli altri due danno segni di squilibrio mentale. Il dottor Kris Kelvin, noto psicologo, viene così incaricato di indagare ed inviato sul pianeta. Il dottore scopre che Solaris è in realtà un pianeta vivente, in grado di materializzare i sogni ed i ricordi degli uomini; questo è proprio ciò che ha fatto impazzire gli scienziati della base. Quando anche lo psicologo crede di incontrare sua moglie, morta suicida sette anni prima, inizia a sentire ancora di più la responsabilità della sua morte.

Film collegati a SOLARIS (1972)

 •  SPECIALE SOLARIS (1972)

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Voto Visitatori:   8,50 / 10 (104 voti)8,50Grafico
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Voti e commenti su Solaris (1972), 104 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  12/01/2013 20:23:53
   9 / 10
"Solaris"...un oceano nello spazio capace di ricreare fobie, ossessioni o amori di chi si accosta ad esso.Un viaggio nella propria coscenza e nei propri desideri...puo' uno scenziato accettare l'irrazionale anche se questo rappresenta il ritorno alla vita di un caro morto da tempo?
E' un po' quello che si chiede il protagonista che inizialmente cerca di uccidere questa "visione" poiche troppo lontano dalle sue idee o dalla sua missione.
Un bellissimo viaggio nella coscienza dell'uomo costretto sempre a fare i conti con il proprio Padre che, ovviamente, è quello che ha ragione su tutto!
Incredibile lo scempio che hanno fatto del film qui in Italia togliendo una parte fondamentale del film che si lega al finale...chi ha visto la versione ridotta non puo' capire il messaggio di "Solaris".
Sono uno dei pochi che ha apprezzato piu' questo che "stalker"...

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Ultima risposta 29/01/2013 22.55.45
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  28/03/2011 17:53:34
   7½ / 10
Molto più piatto rispetto a "Stalker", a cui ho dato l'unico dieci che abbia mai dato (finora). Questo film di Tarkovskij, dunque, mi sorprende un pò negativamente, nonostante sia un gran bel film, non lo metto in dubbio. Però non è pregno di significati come "Stalker". Più debole rispetto a "2001: Odissea nello spazio", a cui viene accostato da chi ha realizzato la locandina. Inoltre, i significati "profondi" lasciano qui spazio alla vera e propria fantascienza e ad una "love story". Comunque sia sette e mezzo non è un brutto voto. Spero che il prossimo film del cineasta russo che gusterò sarà migliore.

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Ultima risposta 05/01/2012 15.35.01
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Guy Picciotto  @  06/09/2009 17:40:07
   10 / 10
Questo film mi ha commosso, é un buco nero così ambiguo da poterci vedere assolutamente tutto dentro, ogni tuo incubo o sogno, questo penso sia il film di una certa levatura più ambiguo mai concepito (assieme a Inland Empire di Lynch e Satantango di Tarr), l'equivalente musicale di opere quali irrlicht e cyborg del maestro Klaus Schulze

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Ultima risposta 06/09/2009 20.10.17
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Tautotes  @  02/08/2009 16:39:11
   7½ / 10
Premessa: è decisamente difficoltoso seguire un film di questo genere con un doppiaggio a spezzoni, ed è questo un limite della trasposizione italiana che fa veramente infastidire.

Diciamo che questo film lo ritengo inferiore a Stalker. Tarkovskij ci ripropone un ente metafisico (la fantascienza fa solo da sfondo) come l'Oceano di Solaris, simile alla Zona in Stalker, ove l'uomo incontra, sostanzialmente, il suo limite: in Solaris, tuttavia, l'Oceano agisce materialmente sull'uomo, facendogli materializzare i suoi ricordi, e tutto questo porta nei protagonisti diverse reazioni. C'è l'uomo di scienza (Saltorius) fermamente convinto della necessità di preservare la verità scientifica, e che di fatto finisce per costruire un oggetto che annichila le visioni dei protagonisti (in Stalker, l'uomo di scienza, il professore, voleva addirittura distruggere la Zona stessa, la culla dell'irrazionale e della divinità); abbiamo poi Snautz, il quale sembra porsi in una posizione di equilibrio tra l'assolutismo scientifico e la volontà di abbandonarsi all'irrazionalità di Kelvin (difatti è il mediatore tra le liti di Saltorius e Kelvin); qlo psicologo è l'unico realmente consapevole del "limite" umano alla conoscenza dell'aspetto irrazionale e divino, che comunque viene desiderato dallo psicologo se non altro perchè gli restituisce l'amore. Ci sarebbero molte altre cose da dire, comunque in definitiva abbiamo un altro ottimo film di questo regista, ma l'incisività raggiunta in Stalker è maggiore.

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Ultima risposta 31/12/2009 00.06.24
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bulldog  @  16/07/2009 10:57:20
   9 / 10
Secondo solo a Stalker

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Ultima risposta 05/09/2009 09.39.49
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  04/08/2008 16:25:40
   9½ / 10
Quando il cinema diventa arte. Un film indimenticabile di Tarkovskij, un viaggio nella mente dell'uomo, e sul suo destino.
Si è un film di fantascienza ma tocca temi molto profondi. Il pianeta Solaris è una scusa per far compiere al protagonista un viaggio interiore, dove dovrà confrontarsi con i suoi ricordi, le sue paure e i suoi desideri, un viaggio che durerà per l'eternità.
Definito come il 2001-Odissea nello spazio in versione sovietica, è comunque inferiore all'odissea di Kubrick, ma solo perchè quest'ultimo rappresenta la perfezione.
La regia è geniale, nella sua lentezza e nella sua capacità di tramettere angoscia e solitudine. Da brividi moltissime sequenze condide con una colonna sonora eccezionale. Consiglio assolutamente di vedere la versione integrale completa di sottotitoli, per apprezzare anche la splendida prova del cast.
Questo film mi è entrato nell'anima.

" E' l'Uomo che rende la scienza morale o immorale"

"La Vergogna... È il sentimento che salverà a noi tutti"

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Ultima risposta 23/12/2009 00.28.26
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Jude  @  18/07/2008 17:52:19
   9 / 10
Premettendo che ho visto il film in versione integrale, ovvero con le parti tagliate riaggiunte e sottotitolate. Il film è un riuscito film anche se lo si volesse vedere come solo di fantascienza, tuttavia definirlo solo di fantascienza sarebbe un errore. Nel film si indaga la psiche umana, i ricordi e i dolori ad essi annessi. Bellissime le ambientazioni e la tensione che si "respira" in alcune parti del film. La caratterizzazione dei personaggi è evidente, le loro differenze lampanti: il cinico scienziato, dedito in tutto e per tutto alla scienza e ricercatore di una verità "assoluta", lo scienziato ormai disilluso dalla "tecnica" (come può un uomo conoscere la verità se conosce a malapena se stesso?) e infine il protagonista, un uomo infelice, quasi inetto nel film, indeciso, disperato forse. Molto bello anche il finale.

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Ultima risposta 04/08/2008 16.13.31
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Beefheart  @  08/01/2008 12:03:01
   6½ / 10
Quella che, al momento dell'uscita, venne denominata come "La risposta della cinematografia sovietica a 2001: Odissea nello spazio", non mi ha del tutto convinto. Allora la principale destinazione delle critiche negative fù la sconsiderata opera di taglio e cucito imposta dalla distribuzione italiana, ma, a mio avviso, anche la versione integrale (di 2 ore e 40 minuti circa) è ben lontana dall'evocare le atmosfere ipnotiche e lisergiche del mitico film di Kubrik. Non che Tarkovsky non sappia il fatto suo in materia cinematografica e nemmeno che in questo "Solaris" non se ne veda l'impronta, eppure trovo che il risultato sia meno suggestivo ed avvolgente di quanto avrebbe dovuto o potuto essere. Il soggetto, fanta-coscientifico, della materializzazione dei pensieri (che siano ricordi piacevoli o paure) dell'uomo, è di una certa efficacia (tanto che in seguito verrà più volte ripreso e riproposto) e nelle mani del cineasta bielorusso si carica ulteriormente di pathos, fornendo l'occasione per riflettere sull'uomo e la sua condizione di solitudine e fragilità. Condizione dalla quale esso cerca di fuggire attraverso l'innaturale compagnia di riproduzioni, repliche, idealizzazioni materializzate, di figure che animarono il suo passato ed alle quali esso si appoggia per non fronteggiare la dura realtà del presente. Non solo: se l'uomo, reale, cosciente, fatto di atomi, si arrende alla debolezza e si rifugia tra le braccia di un ricordo animato, quest'ultimo, teoricamente immateriale, composto da soli neutrini, che nella realtà terrestre non avrebbe ragion d'essere, su Solaris prende coscienza di sè e della situazione, si arma di coraggio e consapevolezza e si sacrifica per il bene del suo involontario creatore, debole e spaventato. Insomma: un film dai contenuti social-filosofici assai pretenziosi e dalla forma virtuosa sia in termini di sceneggiatura, lentissimissima e faticosa, che di fotografia, pesante ed opprimente nei suoi colori desaturati, che di inquadrature, lunghe e fisse su particolari non preponderanti (immancabili i particolari su scrosci, o rivoli, o pozze d'acqua e gli scorci di vegetazione selvaggia). Le scenografie ovviamente futuriste, dalle geometrie abbastanza rigide, con una netta prevalenza di rosso, bianco e marrone, che, a turno, si contendono il dominio cromatico della scena, effettivamente richiamano parecchio gli ambienti dell'astronave kubrikiana e fanno un certo effetto. Non male la prova degli attori, praticamente sconosciuti, che riescono a mantenere un livello di trasporto ed emozione tale da rislutare credibili. Peccato per la scarsa fruibilità di un'opera che richiede un certo sacrificio, forse non ripagato a dovere.

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Ultima risposta 17/07/2008 13.14.11
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  31/12/2007 12:07:45
   10 / 10
Sono stato molto colpito da questo film. Mi è sembrato perfetto nella sua tematica molto profonda, nella sua resa visiva affascinante, con la sua atmosfera rarefatta e suggestiva. Questi temi generali o che possono sembrare astratti, sono invece vissuti sulla pelle e nelle emozioni di personaggi veri, naturali e paradigmatici allo stesso tempo. Ogni parte quindi è ben equilibrata con il tutto per fare quello che secondo me è un capolavoro di quel periodo eccezionale a cavallo fra anni 60 e 70, in cui i temi universali erano all’ordine del giorno nelle opere d’arte.
In Solaris si respira l’atmosfera di 2001 Odissea nello Spazio. Anche qui l’ambientazione fantascientifica rarefatta serve per evidenziare i quesiti cardine della conoscenza umana, riflettendo sui suoi limiti, i suoi scopi e il suo significato. La conoscenza è etica dice il padre di Chris e quindi perché volere a tutti i costi scoprire i segreti dell’universo e volersi sostituire alle sue leggi? Chris giustamente dice che la conoscenza è conoscenza e che sono le convenzioni umane che le danno senso. Involontariamente individua la falla nella gestione umana della conoscenza che anche lui sperimenterà sul pianeta Solaris. Il punto debole è la parte “altra” rispetto alla razionalità: i sentimenti, l’amore, la solitudine, la pietà, la nostalgia.
Solaris è un plasma vivo e intelligente e reagisce alle sollecitudini degli umani rendendo concreti il desiderio e il bisogno segreto che stanno nel loro animo. Così a Chris appare la moglie morta da tempo: un essere non umano fisicamente ma che in tutto e per tutto (pensieri, dolori, amore) è tale e quale a una persona e forse ancora più perfettamente umana degli umani veri. La figura della moglie è trattata in maniera molto delicata e intensa, finendo per essere il personaggio più bello del film. Questo tema verrà ripreso in Blade Runner anche se in maniera più inquinata dalle convenzioni filmiche e spettacolari. Qui è tutto molto poetico e riflessivo.
Va così a finire che l’illusione sopperisce e scardina il reale, sostituendosi a esso. Chris cede all’illusione e preferisce vivere per essa su Solaris. L’importante è la felicità, il sentimento, non importa la sua natura, questo è quello che in definitiva interessa all’uomo.
In Solaris si accenna a una tricotomia di personaggi che sarà tipica dei film successivi di Tarkovskij. Oltre a Chris c’è Sartorius, che rappresenta il fanatismo integralista scientifico. Ha un carattere freddo e impietoso e vorrebbe distruggere tutto quello che non è alla sua portata intellettiva. Il personaggio è comunque schematico e non sviluppato, come pure Knut, che sembra essere la persona più equilibrata e ferma della stazione spaziale, anche lui però vittima dell’agrodolce incantesimo di Solaris.
In questo film Tarkovskij misura bene la durata delle scene (sempre molto suggestive) e non indulge nelle sue simbologie ermetiche. La resa è coronata da una splendida colonna sonora. Insomma un capolavoro, secondo me.

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Ultima risposta 01/01/2008 15.30.46
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AKIRA KUROSAWA  @  05/06/2007 16:48:12
   8 / 10
il film tratto dal romanzo di fridrich gorenstejn fu pubblicizzato cm la risposta sovietica a 2001:odissea nello spazio di mr. stanley kubrick; tuttavia i film sono molto diversi, infatti aa adreij tarkovskij cio che interessa nn è il mistero dell universo, cosa che invece interessava a kubrick, ma è l ignoto che è in noi ad interessarlo, tuttavia anche per il regista sovietico la fantascienza è un pretesto per riflessioni filosofiche.
il regista sovietico usa in continuazione simboli ed allegotrie per parlare dell uomo e della sua condizione cm del resto anche in stalker, tuttavia ho preferito di gran lunga il secondo.
bella la musica , ma nn raggiunge in bellezza neanche lontanamente quella di stalker. bellissimo il finale e la fotografia. uno dei film piu difficili che abbia mai visto.quello sciagurato di de laurentis ha fatto accorciare il film a 115' minuti e nella versione integrale , le scene " in piu" sono in lingua russa sottotitolate in italiano. che peccato, cm rovinare un capolavoro..........
inguardabile il seguito , molto piu commerciale con un mediocre attore quale è george clooney che nn è neppure adatto a quel ruolo, un film a mio avviso rovinato dalla commercializzazione che oggi sta davvero superando tutti i limiti........

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Ultima risposta 20/07/2007 13.45.51
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Crimson  @  10/12/2006 20:51:18
   8½ / 10
"Perchè esplorare l'universo quando non conosciamo noi stessi?". L'interrogativo di Kris è solo una delle molteplici sfaccettature di un film di grande fascino quale è 'Solaris'. Personalmente il punto di vista del regista è molto distante dal mio, tuttavia i suoi film sono sempre fonte di tantissime riflessioni e introspezioni. Questo è un dato di fatto che mi spinge ad amare il suo cinema, e al tempo stesso a violentare me stesso perchè in realtà odio il suo 'solito' protagonista ricco di fede, in netto contrasto con altre figure dipinte maliziosamente come prive di spessore perchè 'colpevoli' di annientare tutto ciò che non sia razionale, che rifuggono e anzi sembrano aver paura dei propri desideri, della memoria, delle pulsioni più profonde. Mi sembra di rivedere il trittico di 'Stalker', e in particolare in Kris l'uomo che cerca solamente di essere felice ne 'lo specchio'. Eppure è enormemente affascinante interrogarsi su questioni che riguardano i sensi di colpa, il rapporto tormentoso con la memoria, la nostra coscienza nuda e cruda. Quale sia realmente, che importanza abbia e che peso deve assumere nelle nostre riflessioni e azioni, nella ricerca o meno del senso di ciò che facciamo.
Molti dialoghi mi son rimasti in mente. In particolare quelli che intercorrono tra i protagonisti durante il compleanno di uno degli scienziati.
Avrei voluto scrivere tante altre cose, ma francamente il turbine di riflessioni è talmente allucinante che faccio fatica io stesso a uscirne fuori.
Devo aver passato dei giorni a interrogarmi su alcune sequenze del film. Bonariamente, " 'maledetto' Tarkovskij, te e i tuoi trip!".

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Ultima risposta 31/12/2007 16.27.35
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Tino Tinone  @  20/07/2006 12:26:31
   10 / 10
Un capolavoro, gli e' superiore come fantascianza solo 2001.

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Ultima risposta 10/12/2016 10.58.39
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Rusty il Selvag  @  09/06/2006 08:21:08
   10 / 10
Catalogare questo film, solo come film di fantascienza mi sembra riduttivo

proporrei di inserire accanto un: - FILOSOFICO

lo stesso discorso vale per: 2001 odissea nello spazio,Arancia Meccanica,La sottile linea rossa,Stalker,Il settimo sigillo,Il posto delle fragole,Rashomon...

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Ultima risposta 18/10/2006 20.44.32
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  01/10/2005 09:01:06
   10 / 10
Ho visto Solaris in edizione integrale in lingua russa (30 minuti in più).
Qualcuno vuole paragonarlo a tutti i costi a 2001 Odissea nello spazio ma ciò non ha nessun senso a meno che non si vogliano fare delle classifiche storiche. I due film hanno scopi e intenti diversi, 2001 è un film che cura molto le percezioni sensoriali visive e auditive della propria storia, Solaris è un film che cura di più i contenuti filosofici e psicanalitici, concetti che vuole comunicare con proiezioni fantascientifiche e dialoghi prolungati , l'aspetto visivo è molto meno ricco di 2001.
Solaris è uno splendido film di dialoghi ed espressività di volti, ha tratti stilistici più vicini al teatro che al cinema.
Solaris pone la questione dell'Altro, il senso della ricerca di altri mondi. Cercare veramente altri mondi o ricercare eternamente qualcosa di sè che ci riporta al nostro stupido narcisismo?

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Ultima risposta 01/10/2005 23.09.49
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Iris '91  @  13/06/2005 21:31:33
   1 / 10
sul serio, 1 film + noioso nn l'ho veramente mai visto, lento, lento, lento e ancora lento, nn guardatelo xkè vi rallenta la vita

18 risposte al commento
Ultima risposta 19/11/2005 12.59.33
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Invia una mail all'autore del commento cochise81  @  18/01/2005 15:58:45
   2 / 10
mi ricordo la prima volta che vidi codesto capolavoro , ero appena arrivato da parigi con il mio concorde privato dopo aver fatto visita al mio amico il presidente della repubblica per prendermi un caffè quando arrivato a casa ebbi voglia invece di leggere un libro ( o di scriverlo) di vedere uno di quei film poco inpegnati che danno su italia uno il sabato sera quindi dissi al mio amato assistente di accendermi il proiettore e di mettere il film con mio grande gaio invece che mettere su italia uno misi prima su odeon tv e data l'ora tarda vidi un cortometraggio di una certa cicciolina , poi sarà stato il jet-lag, piuttosto che il mio status di uomo importante pieno di impegni (premesso che sto dettando alla mia segretaria e amante in differita satellitare e delegando il mio cuoco a responsabile alle relazioni pubbliche) che spostando il mio regale e per quanto nobile didietro toccò il telecomando mettendo su Raitre e li vidi solaris film che trovo tuttora interessante , anche se un poco corto un paio di giorni fa ne parlai con il mio amico professor pico de paperis e pensandoci adesso sono giunto all inevitabile conclusione che il film non sia adatto alle maestanze o a chiunque non abbia una o due lauree o non abbia insegnato ad Harvard almeno come supplente.
Spero di aver scritto in maniera chiara in modo che le masse operaie possano capire
cordiali saluti "il professore"

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Ultima risposta 23/03/2005 15.33.49
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Il.Dottore.  @  03/01/2005 18:59:53
   10 / 10
Cosa dire di questo solaris.
Quando feci la tesi di laurea e intervistai l'amico andrei tarkoskij nella sua casa
in russia in 5 ore di dialogo sul film la cosa che mi rimase più impressa fu che questo film non è per tutti ma viene capito e apprezzato da poche persone
che hanno l'amore della solitudine, conoscono e sanno amare la solitudine.
Solaris resterà sempre un film per pochi e non stupisce il fatto che gente nella norma un po in tutto il pianeta lo disprezzi o gli dia come in questo sito,sintomatico appunto, un giudizio negativo. E' perfettamente normale che sia cosi e anzi aggiungo come han detto anche altri esperti tra cui il mio amico enrico ghezzi che questo film è giusto che sia precluso alla massa perchè se non fosse cosi non sarebbe solaris. Quando proiettai nella clinica psichiatrica questo film di mosca, notai come molti pazienti risposero positivamente alla visione, formulando pensieri retroattivi positivi e alcuni di loro guarirono grazie alla profonda sensazione di solitudine creativa che il film trasferiva nei soggetti con una forte collaborazione da parte loro nel processo di guarigione
tentata.Si potrebbe dire di più ma mi fermo qui e concludo che il film resta giustamente escluso dalla gente e verrà ricordato appieno da quel mondo a parte che non si percepisce nemmeno cosi sensi ma che esiste nella mente di pochi eletti.


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Ultima risposta 18/01/2005 15.52.35
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killer  @  31/12/2004 19:25:01
   2 / 10
A confronto a 2001,solaris e davvero una schifezza.
Ma come si può paragonare solaris a 2001?

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Ultima risposta 03/01/2005 20.14.54
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Dragon  @  26/12/2004 19:36:57
   4 / 10
mea culpa sine excusatio ( et sine accusatio )

a questo film dovete fare solo 3 cose:
1) prendere il titolo
2) togliere la scritta 1972 e RIS
3) ammirare il risultato ottenuto

La risposta russa a Star Wars? a 2001? certo che per pubblicizzare i lassativi si farebbe di tutto, eh?

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Ultima risposta 04/01/2005 17.03.10
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pacotorres  @  25/12/2004 19:21:48
   10 / 10
In questo caso non mi trovo d'accordo con Master Cash. Secondo me dopo Stalker è il migliore del grande Tarkovskij. Ad ogn maniera, non all'altezza di 2001 (anche se resta un capolavoro).

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Ultima risposta 26/12/2004 19.40.18
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  23/12/2004 14:46:14
   6 / 10
PAUL NON LEGGERE; a mio avviso il film più famoso di tarko è anche il più sopravvalutato. la dilatazione dei tempi qua non ha nulla del fascino di stalker, ma induce a noia pura. Come risposta russa a 2001 è semplicemente ricola, anche se alla fine ci sono molte analogie. Lo so che tarko è un grande e tutto il resto, ma vorrei proprio essere lì con voi mentre lo guardate. Voglio vedere che lo guardate realmente estasiati. Non ci crederò mai.

32 risposte al commento
Ultima risposta 27/12/2004 14.28.31
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Ken ilguerriero  @  17/11/2004 20:45:38
   6 / 10
Purtroppo non mi è piaciuto,non lo trovo un gran film.
Ho visto prima quello originale, e poi il remake.e non mi è piaiuto neanche questo.
Gli dò un 6 per rispetto.

8 risposte al commento
Ultima risposta 18/11/2004 20.40.55
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Hideo Kojima  @  08/10/2004 12:57:28
   9 / 10
Vedetelo a tutti i costi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/10/2004 20.52.26
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Alessio  @  24/09/2004 14:55:24
   10 / 10
cosa c'e la fuori che vale la pena di conoscere o conquistare? nulla,non serve a niente. siete voi quelli che volete cercare qualcosa,i vostri valori sono quelli di guardare al futuro di fare soldi. state tutti sbagliando,non sono queste le vere cose della vita. il regista di solaris ha solo usato la parola di gesù per creare il
film,l'unico vero insegnamento,conosci te stesso ,ritorna anche alle origini delle cose più vere che hai vissuto e non potrai mai sbagliare o rischiare di soffrire.
è quel che fa il protagonista del film,arriva su solaris e che vede? l'oceano che non è altro che il suo inconscio. egli desidera le cose più felioci della sua fanciulezza di quando viveva fuori dal tempo in una terra fatta di sicurezze e tranqullita'.egli rinuncia cosi alla possbilità di conoscere cose esterne prive di anima e vuote che non fanno parte dei suoi ricordi.Non ci sarebbero soldati ne guerre ne violenze se tutti tornassero alle origini,bambini e felici con i propi genitori!!. solo attraverso i ricordi vissuti di un tempo che non c'e più si ritorna gentili e buoni. il protagonosta difatti ritrova la sua fidanzata che è l'anima femminile,poi trova la sua casa avvolta da piante che sembrano avvolgerlo in un grembo materno,e cosi vede anche la madre.kelvin non vuole più sottrarsi a questo benessere e si accorge che la vera vita sta in quel che abbiamo vissuto,nei momenti intensi con i nostri cari.conosce questo e rimane per sempre in quel tempo che era anche senza tempo fatto di cose vere.Cacchio cosi si deve fare!!!.ci ho messo un po di tempo per capirlo dopo tante visioni del film ma ora è chiaro. Per essere felici si deve tornare dentro il mondo,sempre di piu,sempre di piu,dentro.
cosa vale di più,siate sinceri cazzarola,una carezza che vi ha dato vostra mamma prima della buona notte o i vostri soldi e ville e barche che avete ora? siete feilci? o vorreste anche voi trovare vostro padre o vostra madre vicini a voi? lo potete fare,andando su solaris e ritornare a quel tempo sempre piu,fino al grembo della mamma dove eravate puri e felici.

18 risposte al commento
Ultima risposta 10/01/2012 09.10.02
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Invia una mail all'autore del commento pastapasta  @  22/09/2004 17:36:19
   9 / 10
m mancava ecco ki intendeva paul e aveva ragione davvero bellissimo

16 risposte al commento
Ultima risposta 14/10/2004 18.18.06
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Simon  @  22/09/2004 17:09:19
   1 / 10
Film veramente orrendo , ho visto anche il remake con George C. ed è anche peggio. non consigliato. neanche da noleggiare.

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Ultima risposta 27/09/2004 19.26.25
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Matthias  @  21/09/2004 18:01:48
   10 / 10
Questo è uno dei più grandi capolavori della fantascienza. Stalker gli è superiore, ma anche Solaris merita il massimo voto.

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Ultima risposta 23/09/2004 14.35.46
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Etta  @  21/09/2004 14:45:01
   9 / 10
Anche per Tarkovskij, la fantascienza è un ottimo pretesto per speculazioni filosofiche ad altissimo livello; è l'ignoto che è proprio dell'essere umano ad interessarlo, e nn il mistero dell'universo.
Equilibrio ed incanto unici, purtroppo distrutti nella versione italiana dai tagli sconsiderati di De Laurentis. Infatti, è da vedere la versione originale.
Bellissimo, ma preferisco Stalker.

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Ultima risposta 28/09/2004 01.36.49
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harvey  @  17/09/2004 17:24:34
   7 / 10
Non amo Tarkovskji ma non mi reputo così ignorante da dargli un voto negativissimo, anche per rispetto di gente che ha votato precedentemente e sicuramente più preparata di me..

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the beast  @  16/09/2004 21:15:44
   10 / 10
Vale la stessa cosa che ho scritto per 2001.

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Ultima risposta 28/09/2004 01.39.32
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  11/09/2004 16:22:00
   10 / 10
Vorrei prima scrivere il commento fatto a Solaris dal mio caro amico JP, che ora purtroppo non c'è più:

"Visto finalmente nella versione integrale, e senza l'orrendo doppiaggio italiano, questo film si libra nell'aria, nella coscienza, nella fantasia, con tutta la forza e la lievità del suo carattere metafisico, della sua riflessione filosofica e teologica, della sua profonda spiritualità. Ma anche del suo desiderio "terreno", fatto di paesaggi terrestri ad ampio respiro, di incubi urbani, di melanconia densa, di miasmi lacustri. Tarkovskij cerca Dio, e Dio cerca l'uomo nei meandri del proprio animo e dei propri turbamenti. L'uomo è fragile creatura, sembra dire l'autore, e forse non ha ancora la forza e i mezzi per cercare l'oltre, per andare dove nessuno può andare se non coi mezzi della fede. Contrapposto a Kubrick, per certi versi simile, per altri distante, è uno dei rari esempi in cui la fantascienza assume il suo giusto compito di indagare l'animo umano. Dove la forza dell'immaginazione non ha bisogno degli orpelli ingombranti degli effetti speciali."

Che aggiungere di Solaris, uno dei capolavori della cinematografia mondiale?
Una seduta di psicanalisi, un viaggio nello spazio che c'è stato, ma potrebbe non esserci mai stato allo stesso tempo. Il finale, con il ritorno da parte del protagonista al padre, classico di ogni seduta freudiana che sia finita (o segno analitico di rinascita) spiega tutto, e si collega direttamente ai finali di alcuni movies bergmiani.

Spazio e tempo sono rivoluzionati secondo un'ottica tarkvoskiana, il ritorno dalla morte (direttamente preso dal teatro di Kantor, di cui Tarkovskij era un grande ammiratore) serve a liberare l'animo ed avere una visione leggera del mondo, ma anche dell'Universo (vedi scena del compleanno di Sartorius).
Secondo T. l'uomo è libero di volare, e sarebbe in grado di farlo sempre, ma solo grazie ad una fede artistica, ad un coraggio interiore che , come si vedrà nel successivo Stalker, è stato perduto dall'umanità modernizzata.
T. "l'uomo che non ha paura dell'ignoto scientifico, ha paura dell'ignoto morale".

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Ultima risposta 14/10/2004 18.23.38
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dragonfly  @  03/09/2004 17:51:51
   10 / 10
Capolavoro assoluto, la versione italiana è assurdamente tagliata. Consiglio la versione russa sottotitolata del DVD. Film coperto comunque da critiche, forse troppo lungo e indefinitamente ambiguo, ma il finale le vale tutte.
Iniziamo ad analizzare noi stessi grazie anche al grande Tarkovskji.

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Ultima risposta 05/09/2004 23.11.47
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  25/08/2004 22:35:36
   10 / 10
'Perchè perdiamo tempo a frugare l'Universo, quando non conosciamo nulla di noi stessi?'
( Solaris di A. Tarkovskij)

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Ultima risposta 06/11/2009 13.00.52
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