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Probabilmente le ambizioni c'erano ed il regista avrebbe voluto rifare "La mia Africa", però alla fine non si salva quasi niente, Hudson compreso che sembra aver dimenticato totalmente come si confeziona un film del genere (eppure il suo "Greystoke" non era affatto male). Banale, tedioso, con inascoltabili dialoghi da soap opera e senza il minimo pathos, anche l'ispirata Basinger sembra abbandonata ad una storia che non parte mai. Un deludente fumettone turistico in stile Club Med, a sua volta tratto da un ingiustificato best seller di Kuki Gallman che almeno qualche sana emozione 'africana' la dava.
Per la Gallman, immagino, sarà stato motivo di vanto la trasposizione della sua biografia sul grande schermo, interpretata nientepopodimenochè dal premio oscar Kim Basinger. invece per noi che ce lo siamo (volontariamente) sorbito è risultato essere un calcio circolare nei testicoli, di quelli che necessitano un po' di tempo per essere assorbiti.
il voto dato al film mi pare troppo penalizzante. E' un buon film, recitato bene, belle atmosfere, fotografie e una regia buona. Un film di buon livello.
Visto che alcune sequenze di questo film sono state girate nel mio posto di lavoro (nel 1998, quando ero stato appena assunto) dovrei ricordarlo unicamente per aver visto quasi da vicino Kim Basinger... ma in realtà è un polpettone imbarazzante (mai il regista di "Revolution" era sceso tanto in basso) e delirante di cui è difficile salvare qualcosa. Neanche le poche scene girate - con tanto di budget promesso alla direzione - in un celebre ospedale veneto