shutter island (2010)

...avevo intuito che il paziente n.67 era Teddy Daniels.
Tuttavia il finale mi ha colpito ugualmente perchè non capivo ancora bene cosa fosse la "legge del 4",non sospettavo minimamente che Daniels fosse in realtà Andrew Laeddis,ne tantomeno credevo che il suo "collega" fosse il dottor Sheehan(anche se avevo capito che non era chi sosteneva di essere).
Quindi,per quanto prevedibile in alcuni elementi,la parte conclusiva riesce ugualmente a spiazzare lo spettatore...

...poi ho pensato che forse era sempre legato alle allucinazioni di Laeddis,e quindi intenzionale....bhò,va bhè...ma si tratta di una pignoleria...

Fin dove è disposta ad arrivare un imponente manicomio criminale per far guarire le sue vittime??!!Beh..Daniels lo sa...

Durante interrogatorio nella sala con tutti gli inservienti, le inquadrature mostrano un orologio sullo sfondo che non cambia mai l'orario.

Durante interrogatorio al tavolo di una paziente, questa scrive una parola sul libretto del protagonista, per poi essere letta in seguito nella pagina opposta (destra sinistra).
La stessa paziente chiede un bicchiere d'acqua e beve con la destra, cambio inquadratura ripone il bicchiere con la mano sinistra sul tavolo.

Di Caprio alle volte non ha la fede al dito.

La fede al dito del militare nazzista è su anulare della mano sinistra, ma in passato regime era messa su anulare della mano destra.

La scritta in ferro battuto del cancello del campo di concentramento sognato dal protagonista non è dove si dice, ma è tristemente posta sul cancello di Auschwitz.

Ma se nel cervello di DI caprio era finzione la visita dentro quella specie di caverna infestata da topi con quella cosidetta Dottoressa, come mai quando lui dorme la macchina da presa inquadra la dottoressa che sta per svegliare DI caprio? se è finzione e lei non esiste, perchè la macchina da presa inquadra lei? mica Di caprio era sveglio, se era sveglio ci stava tutta!!
Molto bella la parte finale dove Di caprio fa finta di essere ancora del tutto malato

Memento è venuto prima

Veramente la terapia del Role Play non ha funzionato su Di Caprio oppure lo finge lui volontariamente per far sì che lo liberino dal fardello della morte dei suoi figli e della moglie???

.. il solito colpo di scena alla "Sixth Sense" dove tutto ciò che si è visto nella 1 parte di film diventa illusione, sogno, fantasia

Infatti man mano che la vicenda và avanti si capirà che fra tutti è quello non solo più sciroccato, ma pure il più pericoloso ( con tutto quello che gli è capitato con la moglie....., poverino).
Infatti, nel finale assisteremo all' impossibilità di Teddy di poter guarire a tutti gli effetti nonostante gli sforzi fatti, con conseguente camminata che porta verso il faro.................

Potevano chiamarlo "A beautiful mind in a shutter island" e facevano prima.

x poi comprendere negli ultimi 5 min del film, che la vicenda intera si tratta di pura invenzione appurando il fatto ke e' malato un di mente, infatti pone la domanda al collega: meglio vivere da mostro, morire x bene????

dove il dottore offre l'aspirina per la seconda volta a Di Caprio.

Di Caprio, parlando di sua moglie, dice che lei all'interno della sua testa sentiva come un insetto, che tirava i fili e si divertiva a manovrare le sue azioni.

fatta eccezione per i primi secondi in cui appare tipo foto ricordo illuminata di magica luce le successive apparizioni della biondina di dawson creek m'ha fatto abbastanza ******... cioè quando brucia con la bambina nella vampata dell'incendio dell'auto pensavo fosse toxi-avenger.. si lo so non c'entra una cippa ma pure quella scena era mediocre ai livelli di mediocricità absoluta (si si si si dice mediocrità)

solo una cosa..
non male..
il finale aperto
la frasuccia sua
fingeva per essere lobotomizzato e dimenticare
o veramente aveva scordato tutto?

Errori pacchiani, chi ha il divx guardi al minuto 39.40 circa quando sfondano la porta di un edificio e Di Caprio cade dentro con la porta aperta in senso opposto e fatevi 2 risate...
Ma Scorsese prima di mandarlo nei cinema l'ha rivisto???
Sicuramente basato su un libro capolavoro (che non ho letto) ma anche "IT" lo era e quelle 4 ore di film sono da suicidio...

Non ho approfondito con i miei amici il vero significato del finale, secondo me lui decide di farsi lobotomizzare e fa finta di essere ricaduto nel vortice della follia perchè cosciente che non sarebbe guarito mai e che sarebbe sempre stato sul baratro della pazzia, e come dargli torto dopo quello che ha vissuto.

Il film inizia con un battello che attraversa un fiume, Di Caprio, che si saprà subito dopo essere quasi un eroe, un pluridecorato in guerra, poi agente federale, addirittura una leggenda ...sta molto male perchè soffre di mal di mare, cos'è ...uno scherzo?? Immediatamente vede un collega che non conosce, ma come cavolo è possibile che siano imbarcati da chissà quanto e non si erano incontrati prima? e Di Caprio che fa? gli chiede se gli sa dire qualcosa sul posto dove stanno andando, da considerare che Di Caprio è il capo...per me è iniziato davvero male!!
Il film si perde sempre di più man mano che si va avanti con troppi ricordi che affliggono il protagonista in maniera troppo ossessiva come la moglie che spesso "lo va a trovare" e si comincia a capire che qualche problema questo lo ha e guarda caso dove si trova? in un manicomio!! in 15-20 minuti diventa troppo prevedibile.
La situazione addirittura si capovolge quando incontra la psichiatra sulla scogliera, lui, a quanto lei gli dice, da investigatore sembra diventato un topo in trappola sull'isola e che lo stiano drogando impedendogli di andare via sfruttando un suo passato per giustificare il ricovero .....lo spettatore che si era convinto che in realtà lui fosse un paziente potrebbe cominciare a ricredersi giustificando le sue allucinazioni a causa di droghe che gli stanno propinando......ma poi, immediatamente dopo, mentre mettono in dubbio che lui avesse un partner, e lui si presta al gioco per poi passare all'azione, si trova al faro con lo psichiatra e col collega poliziotto che dice di essere in realtà il suo psichiatra che lo cura da oltre due anni. Lui cerca incredulo di reagire ma lo mettono con le spalle al muro facendogli rivivere il suo passato e su quello le droghe non c'entrano di certo.
Dopo avergli dato una chance lui sceglie di "morire"...." sai questo posto mi fa pensare....cosa sarebbe peggio, vivere da mostro o morire da uomo per bene?", non si capisce cosa si intende per morte a questo punto, la lobotomia? nel senso che dopo di quella, non essendo più pericoloso per gli altri, morirà senza fare del male agli altri ?? ma allora cosa è nascosto negli strofinacci che gli infermieri portano mentre lui se ne va con loro? non di certo attrezzi per la lobotomia, quella mica la si fa come si fa una siringa!!

finale shock del Sesto Senso e da allora sono sempre pronta a tutto :P Voglio dire che già nella prima parte del film si aveva chiaro sentore (secondo me) che il povero di Caprio fosse in realtà un internato. Onestamente credo che se Scorsese avesse voluto celare davvero questo fatto per rivelarlo poi nel finale, ci sarebbe riuscito benissimo. Se lo spettatore lo intuisce è perchè il regista vuole che lo intuisca. Probabilmente vuole rendere lo spettarore così certo da farlo infine dubitare.

Come ha fatto ad essere trasferito l'uomo che trova nel padiglione C che cosa aveva fatto per essere considerato un "paziente"?

Difatti quando sono nella barca e il suo partner gli dice che rubano le sigarette, lui (DiCaprio) accetta un altro pacchetto offertogli dall' "amico"....

Quando il protagonista crede che sua moglie sia morta in un incendio per colpa dell'uomo sfigurato e poi gli dicono che si è data fuoco perchè non ce la faceva più e, infine gli fanno credere che lui aveva tre figli per farlo andare via di testa (ci sono riusciti)

Una volta si esce ma due no...

Come gli ultimi 5 minuti dove danno una spiegazione al problema mentale dell' ispettore Leo che non ho gradito molto (potevano occupare anche altri 2-3 minuti per farci capire perfettamente tutto!!)

Bellissime le scene finali dove inquadrano il faro al tramonto

unico dubbio, l arrivo in nave di Di Caprio e collega sull isola è tutto partorito dalla sua mente?

1- Di Caprio porta a riva la figlia morta e la mette in fila con gli altri bambini che hanno le braccia conserte, quando appoggia a terra la figlia le braccia sono distese lungo il corpo e nello stacco seguente sono conserte come tutte quelle degli altri figli morti.

2- Quando il dottore di cui non ricordo il nome prova a fare una ignezione a Di Caprio, lui lo sbatte contro un muro e lo minaccia di trafiggerlo a sua volta, nel campo contro campo il braccio di Di Caprio è una volta alzato una volta abbassato e così via.

quando Di Caprio interroga la vecchia pazza che gli suggerisce sul taccuino di scappare, lei chiede un bicchiere d'acqua, gli viene dato ed è pieno, lo avvicina alla bocca ed è vuoto e quanto lo riappoggia sul tavolo è di nuovo pieno.

quando Di Caprio scavalca un muretto e c'è una mezza panoramica verso l'alto, questa è molto incerta perchè evidentemente gli operatori di macchina non avevano ben capito i tempi del movimento dell'attore.

1 Quando il protagonista si ritrova nella grotta a parlare con la Psicologa immaginaria

2 Quando il paziente nell'ala C aggredisce Di Caprio e gli urla frasi del tipo:"Ho sentito che fuori stanno costruendo bombe all'idrogeno, sai cosa fanno? IMPLODONO e moltiplicano i danni in maniera esponenziale, IO VOGLIO RIMANERE QUI DENTRO!"

imho bruttissima la scena finale, forse era meglio chiudere in modo più dolce a prescindere dal tipo di finale, il pessimo 10sec finale pseudo-shining proprio non mi è piaciuto

far intuire sin da metà film che tutta la vicenda sia una ricostruzione nata dalla folle mente del folle Leo che mira a esorcizzare i suoi devastanti sensi di colpa per la morte della moglie e dei figli.. E così non è lui ad avere ucciso la donna che ama ma un suo alter ego nato dall'anagramma del suo nome, così come non è stata lei ad uccidere i figli, ma una donna ricoverata sull'isola nata anch'essa, guarda caso, da un anagramma del nome della moglie.. La regola del 4 insomma..
In tal modo nasconde a sè stesso ed al suo incoscio malato, oltre all'omicidio diretto, anche e sopratutto quello indiretto scaturito dall'essere stato incapace di far ricoverare la moglie prima che avvenisse la tragedia..ed annegare la sua frustazione nell'alcool..

lo spettatore nello stesso tempo non potrà mai avere la certezza che sia andata effettivamente così.. E quindi Leo potrebbe davvero non essere pazzo, ma essere vittima degli esperimenti perversi degli scienziati dell'isola, esserne vittima (e quindi indotto a credere attraverso sostanze allucinogene e droghe pian piano assunte nel suo periodo di isola) perchè personaggio scomodo che ..stava scoprendo troppo..
Non si spiegherebbe, o meglio si spiegherebbe in maniera troppo semplice e semplicistica, la presenza ed il dialogo con l'infermiera nascosta nella grotta (e la sua osservazione sul fatto che una volta che sei considerato pazzo qualunque cosa tu dica,faccia o non faccia può essere usata contro di te come dimostrazione della tua pazzia)
e così, paradossalmente, la ricostruzione finale di come "siano davvero andati i fatti" potrebbe non essere la realtà.. ma tutto lo sviluppo ed i cambiamenti sulla vicenda passata del protagonista che sembrerebbero arrivare ad una conclusione logica (la pazzia di Leo) potrebbero essere invece cambiamenti indotti e modificati da Campley and company.. e così il rovesciamento e la spiegazione finale potrebbe rivelarsi il falso costruito dall'isola e non il vero.. Leo era sano ed è stato costretto a credere ad una realtà che tale non è...per indurlo a dimenticare e a vivere da fantasma..

certo è grande l'abilità del regista di non far uscire dalla sala con una verità assoluta (certamente regge più la prima, più logica e sequenziale.. ma è un film sulla follia e quindi il confine tra la sanità e la follia vive di un equilibrio molto sottile..).. e tale dubbio permane fino alla scena finale in cui Leo guarda il suo finto-socio e gli chiede se "sarebbe peggio vivere da mostro o morire da persona per bene" alimentando il dubbio che la scelta della lobotomizzazione sia una scelta lucida, non dettata (come da intreccio base ci si spetterebbe) dal continuo reset della mente del protagonista..
Una scelta che porterebbe il protagonista a fingere nella finzione per fare in modo una volta per tutta di liberarsi di un senso di colpa del quale, se pazzo, avrebbe cercato di fuggire per due anni...

potrebbe essere quindi vero il tutto ed il contrario di tutto..

sarebbe stato diverso, forse più originale che dopo aver ricostruito la scena sul lago Di Caprio fosse stato davvero manipolato e che in realtà quello che avevo visto non erano allucinazioni, ma tutto vero. Un finale in cui vince il cattivo.

Non dico sia migliore anke xk nn mi chiamo scorsese, ma x me sarebbe stato forse più originale che ricondurre tutto alla pazzia del protagonista.

1) Vorrei capire la sigaretta che lascia il compagno sulla scogliera, e il corpo che vede da sopra da dove sono usciti (allucinazioni)
2) La dott.ssa che incotnra nella caverna racconta tutte stronzate? (allucinazioni)
3) Non si può dare "la soluzione" in 15 min "dicendo è pazzo"

Se la spiegazione a tutto ciò è la pazzia/allucinazione allora il film è una grande cagata perchè con "la scusa" della psicopatia il regista poteva inventarsi qualsiasi cosa da far fare al proprio attore...e in 15 minuti dimostrare che era pazzo...
personalmente il film vuole stupire ma invece lascia un senso di insoddisfazione....

Io mi ero fatto un film nel film: ero convinto che in realtà lui fosse un prigioniero di un lager nazista dove si facevano esperimenti sugli esseri umani, e che in realtà neanche l'isola esistesse. Forse anche io avrei bisogno di un ricovero a Shutter Island :-)

4 righe giusto così per dire ke secondo me la trama e gli sviluppi sono cose diciamo già viste in film come The others o fight club , ki ha visto questi film sikuramente capirà il perkè soprattutto nel ribaltamento della situazione cn relativo colpo di scena ke si presenta nel finale... altra cosa secondo me nel dialogo finale il protagonista fa finta di esserci ricascato di nuovo poikè l'interrogativo ke pone al proprio psichiatra "meglio vivere una vita da mostri, o morire da persona per bene?" mi lascia un pò perplesso... secondo voi ha voluto beccarsi una lobotomia per nn vivere con la consapevolezza del rimorso di aver ucciso la moglie o per nn ricascarci un altra volta e tornare afarsi i film mentali e quindi morire da persona perbene??? mah...

Forse non avrò capito io il film, ma secondo me Di Caprio non è affatto pazzo! Vi spiego perchè.

Di Caprio è un agente federale e sta indagando, a titolo personale, su quanto accade a Shutter Island. Sta cercando il piromane che ha scatenato l'incendio in cui è morta sua moglie (perchè così è morta, NON è STATA AMMAZZATA DA DI CAPRIO!) e alcuni elementi gli lasciano pensare che si trovi proprio sull'isola (questo è chiaro a tutti credo). I suoi superiori lo mandano (non per una fatalità) a Shutter Island per risolvere il giallo della scomparsa di una internata. In realtà è chiaro che si tratta di una trappola, è un pretesto per fare arrivare Di Caprio sull'isola. Lo mandano lì perchè le sue indagini sull'isola erano diventate pericolose: un luogo semisconosciuto in cui si effettuano esperimenti sull'uomo evidentemente fa comodo allo Stato. A questo proposito l'intento era quello di spedirlo sull'isola per non farlo più tornare indietro.
L'agente che è con lui è chiaro sin dall'inizio che non è un poliziotto (molti hanno notato il modo in cui si è tolto la pistola), ma un collaboratore del dottor Camley che gestisce il manicomio criminale, il quale ha organizzato nei minimi dettagli un piano per far passare Di Caprio come un pazzo, in modo da chiuderlo in una cella e buttare via le chiavi. E ci riesce. Ecco gli altri elementi che mi hanno lasciato optare per questa versione del film:

- Innanzittutto la scena iniziale della nave. Se fosse vero quello che il dottor Cawley dice a Di Caprio verso la fine del film, ovvero che è ricoverato nell'isola da almeno due anni, che senso avrebbe quella scena? E' anche questo frutto della sua immaginazione? Potrebbe anche essere, ma che senso ha inserirla così?
- E' evidente che l'internata scomparsa, che poi viene ritrovata, non è mai esistita. E' tutta una messa in scena per mettere in Di Caprio i primi dubbi sulla sua sanità mentale. Addirittura, non so se qualcuno l'ha notato, ma la donna che impersona l'internata non è altro che una infermiera del manicomio, che ricompare verso la fine del film in una scena, proprio con il camice da infermiera.
- L'elemento più importante forse è questo: gli incubi di Di Caprio partono dopo che il dottor Camley gli offre i primi bicchieri di whisky e le prime sigarette, ovviamente drogate come farà notare a Di Caprio una dottoressa che si nasconde in una grotta dell'isola. Infatti gli incubi iniziali, quando ancora i farmaci non fanno il loro effetto completo e prima che il dottor Campley lo accusi di aver ammazzato la moglie (questo avviene nel faro), riguardano la sua vita reale. RIPENSATE AL PRIMO INCUBO CHE FA, IN CUI LA MOGLIE SI SGRETOLA E DIVENTA CENERE. Questo perchè effettivamente la moglie è morta in un incendio. Col passare del tempo gli incubi cambiano. Questo perchè il dottor Camley e i suoi collaboratori cercano di intervenire sui suoi ricordi per farlo sembrare pazzo e per toglierlo di mezzo, anche attraverso le droghe e i farmaci che continuano a somministrargli a sua insaputa. Questo processo ha il suo culmine alla fine, quando in una delle sue crisi più profonde Di Caprio immagina invece di aver ucciso la propria moglie dopo che lei ha affogato i loro figli. In realtà questo non è mai successo. Lei è morta come si dice inizialmente in un incendio, ma il dottor Campley è riuscito nel suo intento di modificare i suoi ricordi convincendolo nel faro che è stato lui ad ammazzarla.
- Il biglietto con il numero 67. Nessuno ha pensato che possa essere stato il dottor Camley a lasciarlo lì di proposito nella stanza dell'internata che non è mai esistita? Verso la fine infatti gli dirà: "Teddy sei tu il numero 67". Anche questo per minare la sua sanità mentale.
- Nella scena in cui c'è la tempesta come mai Di Caprio e l'altro agente, che in realtà è un collaboratore del dottor Campley, sono chiusi dentro una chiesetta sperduta e vengono subito ritrovati dagli agenti della sicurezza? Di Caprio è sotto stretta osservazione, vogliono in tutti i modi incastrarlo e sono in attesa dei suoi passi falsi.
- In una scena del film Di Caprio e il finto agente discutono sulla cima di una scogliera. Di Caprio litiga con il finto agente e si allontana per un po'. Quando torna sul luogo in cui aveva lasciato il finto agente non lo trova e ha subito un presentimento: guarda giù in basso e sugli scogli scorge un corpo che evidentemente dovrebbe essere quello del finto agente. In realtà quest'ultimo è vivo e vegeto e ricompare nella scena seguente. E' anche questa immaginazione di Di Caprio oppure è sempre una messa in scena per minare la sua sanità mentale?
- Di Caprio è convinto che nel faro avvengano gli esperimenti di lobotomia e lì cerca la verità. Fatalità riesce ad arrivare al faro nuotando da una scogliera all'altra senza che nessuno lo noti o lo blocchi e quando arriva in cima si ritrova davanti il dottor Campley. In quel frangente gli comunica che in realtà lui è lì da due anni, che ha ucciso la moglie etc etc. Qui il film subisce un'accellerata. Difatti nell'incubo successivo Di Caprio sogna proprio di aver ammazzato la moglie, ma solo perchè gliel'ha inculcato il dottore, grazie anche ai farmaci. In realtà ripeto sua moglie è morta in un incendio. Con la mia immaginazione ora provo ad azzardare: nel faro avvengono veramente gli esperimenti, ma il dottor Campley ha fatto momentaneamente togliere i macchinari per riuscire a minare ulteriormente la sanità mentale dell'agente federale. Che senso ha mettere dei poliziotti a sorvegliare un faro vuoto? Anche questa era una messa in scena dunque.
- Di Caprio verso la fine del film capisce che non ha più speranze di scappare dall'isola, mentre continua il piano del dottor Campley per farlo sembrare pazzo. Nella scena del faro infatti registra tutte le contraddizioni di Di Caprio, impotente di fronte a questa macchinazione ordita nei suoi confronti. Come gli ha fa notare la dottoressa che trova nella grotta è inutile controbattere a chi ti accusa di essere pazzo perchè può apparire una conferma a quanto asseriscono i medici. Ecco spiegata anche la presenza del registratore.
IL FINALE:
- A questo punto Di Caprio ha l'incubo più doloroso, quello in cui immagina di ammazzare la moglie, cosa che non ha mai fatto. Il piano del dottor Campley è riuscito in pieno. O FORSE NO. Nella scena finale Di Caprio dice al finto agente: "Ce la faremo a scappare dall'isola". In quel frangente il finto agente fa un cenno al dottor Campley, come dire è il momento di fare il trattamento (la lobotomia?). In realtà qui Di Caprio finge, è consapevole di quanto gli sta accadendo e si prende una piccola rivincita quando dice al finto agente: "Cosa sarebbe peggio: vivere da mostro o morire da persona per bene?". Nel primo caso il riferimento è appunto al dottor Campley, ai suoi collaboratori e anche al finto agente, che infatti ha un sussulto, mostrato da Scorsese. La persona per bene, dunque, è Di Caprio, che si lascia volontarimente e tragicamente andare al suo destino. Infatti lo prendono e lo conducono verso il faro. Quel faro che nella scena del film è vuoto, ma in cui in realtà avvengono quei crudeli esperimenti sull'uomo.

Questa è la mia versione. Chiunque abbia voglia di dibattere lo faccia pure. Dal mio punto di vista Scorsese ha volutamente realizzato scene in grado di mettere dei dubbi negli spettatori, divertendosi all'idea che potessero crearsi diverse interpretazioni.

... avrei preferito che Di Caprio si "resettasse" di nuovo anzichè fingere di essere ancora pazzo e scegliere la lobotomia... ma chi mai lo farebbe ?

ovvero,lui è davvero pazzo oppure sull'isola lo hanno in qualche modo plagiato?io propenderei più per la prima ipotesi visti i sogni che fa,il suo partner che alla fine è lo psichiatra che lo segue,il suo esser stato in guerra che lo ha reso fragile emotivamente,le sue visioni con la moglie e la figlia che lo rimprovera di non averla salvata,gli interrogatori agli altri pazienti che in qualche modo lo assecondano..

di caprio sceglie la lobotomia per dimenticare il fatto di aver ucciso la moglie e non esser riuscito ad impedire la morte dei suoi poveri figli,le cure non sono sufficienti e visto che dall'isola non si può andar via sceglie il "faro"