sette uomini d'oro (1966)

Classica pellicola sul colpo perfetto dalla sceneggiatura banalotta riscattata fortunatamente da una regia con un gran senso del ritmo,umorismo e da un cast che sa il fatto suo.
Le musiche sono quelle del periodo,un film forse non invecchiato benissimo ma che ha il gran pregio di non prendersi troppo sul serio,ancora gradevole.

Bel film di Marco Vicario sul colpo perfetto ad una banca

Avrà tanti film che si ispireranno ad esso(da Operazione San Gennaro in chiave diversa, a 7 volte 7 di MIchele Lupo prodotto dallo stesso Vicario fino a Come Svaligiammo la banca d'Italia di Fulci con Franco e Ciccio)


Gran cast con l'ottimo Philippe Leroy,la bellissima Rossana Podestà, Gastone Moschin e Gabriele Tinti.


Musiche molto azzeccate di Armando Trovajoli


Scritto e prodotto dallo stesso Vicario. Da vedere grande successo all' epoca in tutto il mondo

Un bel giocattolino giallo-rosa, con un colpo ben coreografato. Vista la durata ridotta non ha tempo per mettere a fuoco i personaggi che restano così subalterni alla storia, con il racconto che perde quindi di profondità. Divertimento superficiale quindi, ma ottimo per una serata di puro svago.

Quando lo vidi la prima volta ero un ragazzo e rimasi molto colpito. La storia del colpo in banca è ben strutturata e raccontata con allegra frivolezza e simpatica ironia, ma quello che in questo film incanta e non si dimentica facilmente, è il fascino di Rossana Podestà che era di una bellezza folgorante e in questa pellicola si propone con conturbante malizia, della serie "sotto il vestito niente"

Malgrado possa risentire il peso degli anni, Sette uomini d'oro è ancora un film godibilissimo, dal gran ritmo e con buoni momenti di suspence. Vicario punta decisamente sulla leggerezza e sull'intrattenimento, riuscendoci pienamente e ottenendo all'epico un grosso successo commerciale. Ci sono i modelli come il cinema di Dassin (Rififi o Topkapi) che fanno da riferimento, ma nessunissima pretesa autoriale.

Buon film di Marco Vicario con un Leroy da manuale e tanti altri bravi attori (spicca un Moschin germanizzato); forse sin troppo calcolato, meccanico, studiato a tavolino, però senza dubbio un film d'effetto.

Alfonso Brescia (La bestia nello spazio) ne farà un semisequel ambientandolo sempre e comunque nello spazio, o almeno credo (!?).

Stile freddo e distaccato ma molto divertimento per un'originale commedia italiana fatta all'italiana.

Questo di Vicario non è solo un film di grande successo popolare, ma uno dei più divertenti film sui furti che siano mai stati fatti in Italia... c'è uno stile molto "francese", degno delle commedie di Louis De Funes, Leroy è perfetto e la Podestà era davvero bella
Un film che si dovrebbe assolutamente rivedere, per capire cosa sia realmente la "commedia all'italiana", anche la (come in questo caso) meno tradizionale