session 9 (2001)

Piu' che lento o noioso e' un thriller che per arrivare al nocciolo se la prende volutamente con calma; infatti se per gran parte della durata non succede praticamente nulla (e lo spettatore qui sarà ansioso o snervato a seconda del soggetto) negli ultimi venti minuti ci si ritrova davanti ad un delirio di colpi di scena che lasciano spiazzati e, diciamocelo, un pochino confusi (pochino e' detto con sarcasmo). Per tutto il film stai li ad aspettare uno scossone che non arriva mai, e poi eccolo che alla fine ti prende alla sprovvista senza lasciarti il tempo di elaborare e mettere insieme i vari pezzi del puzzle. Esattamente le stesse sensazioni (sta voglia di non decollare di cui sopra) che a suo tempo riscontrai durante la visione di "Transsiberian" dello stesso Anderson.
Tolto questo, che anche qui puo' essere un pro o un contro a seconda dei gusti di chi guarda, va dato credito ad Anderson di saper trasmettere come si deve tensione ed attesa nello spettatore: la location inquietante, al fine di suggestionare, e' sfruttata benissimo fino in fondo (le inquadrature ed i piani sequenza congeniali allo scopo si sprecano, anche se qualcuno potrebbe trovare la cosa eccessiva) e il non sapere niente di quello che succederà contribuisce molto al fattore suspense tanto quanto la natura ultra-ambigua dei cinque protagonisti (interpretati da un cast di perdenti ben calato in parte); per dirla tutta infatti non e' il solito film dove i cinque restano vittime o si ritrovano a combattere contro chissà quali entita' maligne insidiate nel manicomio, al contrario la suspense deriva, come gia' detto, dalla natura estremamente ambigua di ciascun personaggio, dal cercare di capire le loro motivazioni, di capire chi e' il buono e chi e' il cattivo. Tutto il film in effetti si regge sull'atmosfera dell'ambientazione e sul rapporto tra i personaggi; i dialoghi infatti sono tanti e forse e' per questo la gente si e' annoiata in generale, ma non e' stato preso in considerazione il fatto che si tratta di un thriller psicologico e non del solito horrorino.

Insomma escluso il finale che a mio avviso poteva essere snodato in maniera meno contorta, "Session 9" rimane un thriller diverso dal solito che grazie ad un perfetto uso della location ed un'ottima caratterizzazione dei personaggi risulta teso ed inquietante dall'inizio alla fine (si, anche alla fine nonostante la confusione); certo non mancano i momenti da horror puro, ma attenzione a non lasciarsi ingannare dalle premesse.
Avere un proprio stile, l'ho sempre detto, non significa essere automaticamente dei geni; Anderson pero' e' sicuramente un regista originale che sa il fatto suo, e anche se i suoi film non mi hanno ancora soddisfatto al 100%, ammetto che il suo stile mi piace assai (qui il suo modo di muovere la cinepresa mi ha spesso ricordato quello di Kubrick in "Shining"). Un'artista che d'ora in poi terrò d'occhio.

Ad ogni modo un buon thriller, raccomandato a chi cerca qualcosa di diverso dal solito.

Notevole horror d'atmosfera, di quelli che dimostrano come le idee e le capacità possono ancora sopperire alla mancanza di grandi budget. Magnifico.

Bellissima sorpresa questo film trovato per caso, un piccolo gioiellino thriller che tiene incollati allo schermo per tutto il tempo.
Come detto dal precedente commento sarebbe potuto essere ancora più bello se fossero state approfondite meglio alcune cose su tutte la figura di "simon" e delle personalità multiple.
Davvero davvero bellissima la location che già da sola mette inquietudine, ottimi gli attori nel mettere in scena l'influenza che questo manicomio ha su di loro, ognuno ha qualcosa da dire e si finisce col trovarseli un pò tutti l'uno contro l'altro, pianopiano i tasselli vanno al loro posto e ci troviamo davanti ad un film duro e violento, non nelle scene ma a livello psicologico.
In pratica un pò tutti abbiamo dentro di noi la parte malvagia che talvolta si risveglia e prende il controllo sulle nostre azioni, ecco questo film colpisce proprio su questo fatto.
Davvero molto consigliato anche se, come detto, poteva essere addirittura migliore con qualche spiegazione in più. Ho una domanda per l'utente del commento precedente

SPOILER

Trovo assolutamente perfetta la media dei voti di questo film.

Session 9 è un bell'horror psicologico, che nonostante qualche piccolo clichè (il luogo abbandonato che fa impazzire la gente, i disturbi di personalità), si lascia guardare più che volentieri, mantenendosi sempre su alti livelli di suspence.
Il film centra assolutamente i suoi obbiettivi principali. Il primo è senza dubbio quello di incutere ansia e claustrofobia, grazie soprattutto alla location inquietante e claustrofobica, le cui potenzialità sono sfruttate abbastanza bene (indimenticabile quando le luci iniziano a spegnersi una dietro l'altra, lasciando al buio il ragazzo nictofobo). L'altro obbiettivo è quello di mostrare la debolezza della psiche umana, e la potenza della suggestione su di essa. E infatti voci registrate, antiche storie ed elementi minacciosi (la sedia a rotelle) iniziano ad influenzare i nostri cinque amici, con conseguenze, ovviemente, non molto piacevoli.
Molto bravi gli attori, a mio parere il migliore è Peter Mullan. Ottima anche la fotografia, molto pulita e curata.

Il film ha solo un difetto, ma che in questo caso è piuttosto fastidioso: la sceneggiatura presenta molti punti interrogativi, sparsi durante lo svolgimento del film, che poi vengono chiariti nel colpo di scena finale. Questo, putroppo, è abbastanza prevedibile, anzi: a volte neanche i vari enigmi della trama riescono a suscitare curiosità, perchè la loro soluzione è facilmente intuibile.
Della serie "scommetto che succederà questo e in realtà..." e poi alla fine scopri che hai indovinato.

SPOILER
Comunque, Session 9 è uno psico-horror ben riuscito, dall'atmosfera cupa e angosciosa.
Faccio notare che il film è stato girato con un budget minimo. Ecco cosa significa quando un regista ha talento.

uno dei film più inutili che io abbia visto nella mia vita, ma come diavolo fa ad avere una media così alta???

Non mi è piaciuto, la prima oretta è lenta e blanda e non è assolutamente convicente o minimamente interessante. Nel finale le atmosfere diventano più oscure e surreali ma non si capisce dove il film vuole andare a parare. Mi è piaciuto il taglio semi-documentaristico della vicenda e la prova del cast, ma manca la trama, il nesso, la sostanza, il succo della vicenda, della struttura logica. E' un film senza logica. Di Brad Anderson mi è piaciuto moltissimo L'uomo senza sonno che reputo un capolavoro, nonchè uno dei migliori incubi horror mai visti, neppure quello ha tanto senso ma è molto più intrigante di Session 9.

John.

Come scrive la trama qui sopra....
Grande, imponente... abbandonato, diroccato....
L'atmosfera c'è tutta e Brad Anderson ci regala una ottimo thriller.

Quasi privo di senso. poi devo cercare la spiegazione.....

Bella sorpresa quando vidi questo film. Affascinante e inquietante la location, ritmo scandito dal passare dei giorni. Un esempio come si possa fare un bel film con pochi mezzi ma idee valide.

Due considerazioni:

SPOILER

insulso!

Thriller psicologico disturbante e suggestivo.
Un manicomio abbandonato da ristrutturare e cinque operai che devono completare il lavoro in una settimana. E, nel corso della settimana, ognuno di essi mostrerà una patologia differente con cui confrontarsi.


SPOILER

Non trovo risposte per alcune situazioni


SPOILER

ma nel complesso credo che la sceneggiatura sia formidabile e che ogni tassello occupi il proprio posto a fine proiezione.
Applausi per Anderson.

Penoso.

Non avevo mai visto un film cosi inutile è senza senso senza capo nè coda senza colpi di scena praticamente piatto.

Peccato annoveri un'attore del calibro di David Caruso.

Lento e insignificante, si cercava una trama originale ma ne viene fuori NOIA ALLO STATO PURO, noia dal primo all'ultimo minuto nonostante i colpi di scena finali a dir poco scontati!!!
Il film parla della follia della psiche umana, ma qui purtroppo ne viene fuori un film troppo lento e banale!!!

Ottimo horror, questo esordio del prometentissimo Anderson, non sono d'accordo con chi lo definisce un thriller. I mostri sono i cervelli degli umani, e poi l'intero edificio manicomiale. Teso, angosciante, ed anche abbastanza profondo nell'indagine introspettiva dei personaggi (cosa rara in un'horror).
Nessuna scena splatter (in questo tipo di film, non avrebbe avuto alcun senso).
In poche parole, un piccolo capolavoro, purtroppo quasi sconosciuto.
Lemming

Thriller dalle tinte horror talentuoso, magnetico, suggestivo, ipnotico, con un finale

SPOILER

Ho rivisto proprio ieri sera "Session 9" e l'ho trovato, come la prima volta, di una bellezza allucinante.
Bravissimi gli attori, soprattutto Peter Mullan che ha negli occhi qualcosa di davvero distorto. Bella la sceneggiatura, che si dipana lentamente, inesorabilmente, in un crescendo, fino agli ultimi cinque minuti che senza esagerare considero, per costruzione e realizzazione, uno dei migliori che abbia mai visto. Davvero agghiacciante la colonna sonora, che riesce benissimo a moltiplicare la tensione nei momenti più cupi del film.
Splendido il parallelo Presente/Passato con il racconto, spesso interrotto, della paziente sofferente di personalità multipla, che viaggia sulla stessa folle corsia degli avvenimenti dei cinque protagonisti. Una ambientazione davvero claustrofobica quella del manicomio abbandonato (un vero manicomio tra l'altro).
Un triller/horror che gode di pochissima popolarità ma che merita davvero di essere visto. E rivisto.
Personalmente uno dei miei film preferiti.

SPOILER

Come al solito noto in molti commenti la preponderanza a buttare 8 e 9 ad un film solo quando è passato in sordina e nessuno se lo è filato. Un pò come tutte quelle persone che si credono superiori perchè ascoltano gruppi musicali che nessuno conosce. Questo film è totalmente insignificante, mi ha lasciato di un apatia e di un cinismo assoluti. Gli attori fanno pena e la loro caratterizzazione e pressochè pari a zero. La regia e la fotografia sembrano da telefil americano o tedesco stile derrick. Lento ed infarcito di clichè e banalità in modo pauroso, clichè che tra l'altro vengono esternati pure male. Idea del manicomio interessante, l'unica cosa che si salva, il resto è pure noia. Della tensione di cui parlano qui dentro i cinematografi, non vi è traccia, se non per i primi 20 minuti, poi dopo lo sbadiglio diventa insistente, per non palrare di quando si inizia a dipanare il mistero, qualcosa che fa scappare un paralisi facciale tra il basito ed il divertito. Squallido. Se volete un pò di sana tensione, anche se condita dai soliti clichè del genere, guardatevi FRAGILE, dove l'atmosfera è davvero lugubre e raccapricciante, e la storia se non altro è molto più originale di questa porcheria. Sono molto deluso da questi voti, soprattutto da quelli dello staff.

Ma...
Ma mi sembra ci siano troppi buchi... o forse sono io che stavo rin********to...
Tutta la pazziella delle monete, a che serve?
Perchè il ragazzo vede Hank sopra le scale?
Perchè Hank è ancora vivo alla fine, con quella cosa nell'occhio?
Perchè il tizio quando parla a telefono con l'ex ragazza poi spara quella *******ta su di Hank?
Perchè l'altro tizio ascolta ossessivamente quelle registrazioni?
Che c'entra la storia di Mary Hobbes con quella di Gordon????
C'è qualcuno che può spiegarmi?

pochi triller occidentali riescono a trasmettere un forte senso di angoscia come in questo.

peccato per la parte finale

cercare di copiare i film di genere non serve...ci vuole anche una buona trama e soprattutto una sceneggiatura...
il film si puo vedere fino a un certo punto...poi quando si comincia a capire il "perche" tutte le aspettative vanno perdute in un mare di banalita e luoghi comuni...peccato

Purtroppo ragazzi, questo è un film che mi ha messo un sacco di casino in testa, facendo fatica a mettere in cronologia tutti gli eventi che ti avrebbero fatto capire la storia. Gli dò un 6, nahc eperchè la pellicola, i colori e il modo di girare le scene non mi ha entusiasmato piu di tanto. Un saluto a tutti

ottimo thriller più che horror.
Ottimo sotto diversi punti di vista: l'inquietudine e l'angoscia montano dentro piano piano, filtrano attraverso le crepe, si nutrono dell'ombra, hanno voci sopite e dimenticate.
Le atmosfere avviluppano lo spettatore e benchè per tutta la prima parte non si faccia che cercare il bandolo della matassa il film avvince con lentezza ma inesorabilmente.
forse però è proprio nel disseminare di elementi da annodare alla fine che sta la debolezza del film... personalmente l'ho trovato un po' sbilanciato: molto criptica la prima parte, con pochissimi spiragli interpretativi in mezzo alla confusione di echi, quanto eccessivamente esplicativa la fine.
Comunque nel complesso un film davvero davvero buono, spero che anderson continui su questa strada.

SPOILER

ottima film,compensa la lentezza del ritmo con la costante tensione della storia

Chiarisco subito che non ci troviamo di fronte ad un film horror perchè manca quel minimo di splatter che caratterizza il suddetto genere (per cui gli amanti del genere sono avvertiti), addirittura in certi polizieschi c'è più sangue. Io personalmente catalogherei questo film come thriller psicologico, molto ispirato al mitico shining (dove però il sangue c'era eccome).

Il punto forte del film stà nel cast(ridotto all'osso 5 o 6 attori in tutto) di buon livello, un sonoro molto tetro e adatto all'ambientazione in questione (un vecchio manicomio abbandonato), il tutto forma un mix perfetto per creare una certa tensione che però alla fine non sfocia in niente.
Peccato per la storia abbastanza banale e scopiazzata. Mi aspettavo un finale col botto con coinvolgimenti vari invece così non è stato.

Per chi ama il cinema e non la playstation un film dove l'angoscia ti cresce dentro, lentamente, senza l'uso di trucchetti digitali o scene 'de paura'.
Da vedere

Ha un buon ritmo ma il film è abbastanza noioso, solo gli amanti del genere pobabilmente possono apprezzarlo, a me personalmente non mi è piaciuto, l'ho trovato anche molto povero di contenuti e di sostanza.

Ma.. ma... la voce narrante alla fine conclude la sceneggiatura dicendo che questo qui che uccide poi tutti vive nei deboli e negli umiliati. Mi sembra un concetto anche abbastanza banale su cui impiantare un intero film, insomma si poteva fare di meglio. Non piu di 5.

il film promette molto ma mantiene poco

Buona la prima parte, anche abbastanza inquietante, ma il film delude progressivamente verso un finale piatto e assai scontato.

sembra tutto scollegato e alla fine ti chiedi: che c'entra?