Galleria di 8 episodi boccacceschi con altrettanti ritratti femminili, ha per filo conduttore il camaleontico pluriprotagonista: "A tutto Gassman" diceva la frase di lancio.
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L'esordio alla regia per Ettore Scola non poteva essere più scoppiettante; rifacendosi a "I Mostri" di Risi uscito l'anno prima (e riprendendone pure la colonna sonora), dirige una commedia costituita di episodi secchi, spietati e cattivi dove però le donne hanno un ruolo preponderante. Si, perchè, dimostrandosi già all'avanguardia Scola non solo mostra una società moderna ed automatizzata ma ruota tutto intorno al tema del sesso, dell'amore libero, dei tradimenti, della prostituzione etc...argomenti per l'epoca scabrosi che crearono non pochi problemi di critica alla pellicola ma che vengono trattati con grande disinvoltura grazi anche alle splendide attrici che costituiscono lo specchio di una varietà di esemplari femminili dalla libertina, alla finta tonta, all'eterna indecisa, alla spregiudicata. Mattatore assoluto è un Gassman in piena forma che sciorina il meglio del suo repertorio; uno di quei film da tramandare ai posteri. Primo ruolo per Gigi Proietti.
Dopo tante sceneggiature scritte, ecco il primo film firmato e diretto dal regista Ettore Scola. Una commedia ad episodi (classico film del periodo) carina e molto divertente, mette in risalto alcuni atteggiamenti probabili delle donne di quel periodo, e come unico protagonista l'immortale Gassman, in una prova eccelsa e indimenticabile. Nel film si nota parecchio l'impronta di DIno Risi, soprattutto nell'episodio 5, l'odioso (almeno per me) clacson ricorda inevitabilmente il sorpasso, scritto appunto da Scola. L'epsiodio migliore? forse il terzo, ma tutto sommato sono tutti sullo stesso livello, il peggiore il settimo episodio, l'ho trovato inutile. Scola avrà fatto certamente di meglio, ma come film sarebbe da riscoprire.
Classico film ad episodi nostrano tipico di quel periodo, ancora vergine dai vari riferimenti frivoli e volgari sul tema sessuale che nel decennio successivo corruppe questo tipo di frammentazione narrativa. Debutto alla regia per Scola tra una sceneggiatura e l'altra, a quel tempo collaborava spesso per Pietrangeli, uno che a proposito di donne ne ha costruito l'intera carriera ad indagare con rara sensibilità la psicologia femminile, l'anno successivo Scola ne avrebbe poi firmato la sceneggiatura dello splendido 'Io la conoscevo bene', infatti qui Scola mantiene , pur con un canovaccio costruito ad hoc su Gassman, la tematica femminile, presa con molta leggerezza ed ironia nel suo contesto.
Gassman è come sempre un idolo ed è duttilissimo nel districarsi in tutti i vari personaggi. Quello che mi è piaciuto di più è stato l'ultimo, con la Koscina, e con tanti riferimenti a Il Sorpasso con il clacson e se non sbaglio anche qualche luogo e qualche sketch famigliare col film di Risi. Per il resto questo film a episodi è molto simpatico e tranquillo anche se non eccelle per particolari battute o trovate, ma è interessante vedere i vari atteggiamenti possibili delle donne dell'epoca. Insomma non un capolavoro, ma sinceramente godibile!
Otto episodi che mettono in risalto la grande verve e capacità comica di un Vittorio Gassman assoluto protagonista, abile nel far risaltare i vari profili femminili che si alternano al suo fianco, avendo come unico scopo quello di intrattenere con un pizzico di malizia e tanta ironia lo spettatore che ha voglia di divertirsi.