senza lasciare traccia (2018) regia di Debra Granik USA 2018
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senza lasciare traccia (2018)

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locandina del film SENZA LASCIARE TRACCIA (2018)

Titolo Originale: LEAVE NO TRACE

RegiaDebra Granik

InterpretiBen Foster, Thomasin McKenzie, Dale Dickey, Isaiah Stone

Durata: h 1.49
NazionalitàUSA 2018
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2018

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Trama del film Senza lasciare traccia (2018)

Un padre e una figlia conducono un'esistenza perfetta ma misteriosa a Forest Park, una bellissima riserva naturale nei pressi di Portland, in Oregon, entrando raramente in contatto con il resto del mondo. Un piccolo errore li porterà al cospetto delle autorità, iniziando un viaggio sempre più imprevedibile alla ricerca di un luogo da considerare proprio.

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Voti e commenti su Senza lasciare traccia (2018), 14 opinioni inserite

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mauro84  @  28/05/2023 20:56:49
   7 / 10
Stasera mi sono recuperato questo interessante, quanto di una lentezza disarmante dramma famigliare che a differenza di quanto pensavo, mi ha intrattenuto parecchio, forse perchè mi son lasciato coinvolgere dal padre e dalla figlia che hanno recitato in modo "naturale" qualcosa che non può esserlo. Un sorriso alle famiglie considerate invisibili d'america.

Ben Foster: gran personalità e freddezza nell'interpretare un ruolo così "importante" nell'economia di un film. Tutto sù sulle sue spalle.
Thamosin McKenzie: Notevole la "bambina" all'epoca. oggi adulta, capace di scrivere l'ennesima pagina della sua carriera, molto bella e promettente. Piace!

Il regista, già capace di lanciare altre attrici in altri film di pregevole freddezza, qua si mette a pari degli Invisibili e crea una Storia, capace di trasmettere tanto e render "realistico" qualcosa che per tanti è Utopia. Notevole!

Un film "lento" e drammatico che racconta la sopravvivenza degli Invisibili.

Una must visione! Consigliato.

Manticora  @  21/11/2020 16:03:30
   8 / 10
il terzo film di Debra Granik ha il sapore del secondo, un gelido inverno. Qui manca la J. L. ma in compenso il cast si appoggia sulle solide spalle di Ben Foster, ottimo caratterista qui al suo meglio e soprattutto su quelle della giovanissima promessa Thomasin McKenzie che dimostra carisma e empatia. La vita di padre e figlia, nascosti nel bosco di Portland è una parabola che analizza la società americana, in cui chi non possiede una casa anche se vive nel bosco automaticamente diventa un SENZATETTO anche se è una sua scelta. La storia è semplice ma credibile, e certo nella narrazione della Granik non c'è un vero è proprio lieto fine, per i protagonisti, che continuano a vivere senza lasciare traccia in una società che ovviamente li ha già giudicati ed etichettati, sinceramente da vedere, si trova su Netflix.

Noodles71  @  25/02/2020 18:16:49
   6 / 10
Il rapporto tra padre ex veterano di guerra e figlia isolatisi dal mondo esterno causa il disturbo post traumatico di lui. Tom la figlia accetta suo malgrado a vivere nei boschi per stare accanto al padre che non riesce a sopportare la presenza di altre persone. Film molto lento ottimo rimedio per l'insonnia... Buona interpretazione dei due interpreti principali, Ben Foster perfetto per il ruolo ma adatto per un pubblico esigente.

Thorondir  @  12/01/2020 15:01:47
   7½ / 10
Sui temi di "Captain fantastic", storia di un padre e una figlia che decidono di vivere nella foresta per esorcizzare la sindrome di stress post traumatico di lui, incapace di relazionarsi con altri esseri umani (eccetto sua figlia) , incapace di rientrare nella routine che per un breve periodo gli viene imposta.
La Granik si rituffa nel mondo freddo e provinciale di "Un gelido inverno" per raccontarci ancora di vite borderline, conflitti interni (con chiare venatura politiche e di denuncia), dilemmi personali e ricerca del proprio posto nel mondo. Ci invita a riflettere sulle scelte individuali e ci spinge ad accettarle, proprio perchè bagaglio unico di ognuno.

Il realismo che la Granik ricerca in questo film, la semplicità della messa in scena, la splendida resa della coppia di attori sono elementi che lo elevano a film che pur andando ad indugiare su temi che sono passati spesso ultimamente sul grande schermo, ha una sua forza intrinseca, un mondo da raccontare, storia di uomini da condividere nella loro solitudine, incertezza e debolezza.

axel90  @  12/01/2019 00:31:26
   7½ / 10
Interessante questa pellicola della Granik che ricorda vagamente "Into the wild" ma con un'identità ancora più forte. Non è interessata a giudicare o ad enfatizzare la scelta del ritorno alla natura come via preferenziale, un modo di vivere morigerato e lontano dagli eccessi consumistici, ma lascia che siano i due protagonisti a decidere quale sia l'opzione migliore senza eccessi di retorica o moralismi di sorta. Il padre, ancorato alla sua ideologia solitaria, spronato da un trauma passato che ha difficoltà a dimenticare, rifiutando a più riprese l'aiuto della comunità e della società, vista come prigione possessiva e invadente, mentre la figlia, adolescente, sempre più incuriosita, affascinata da un mondo visto solo da distante, pronta ora a tuffarsi e provare nuove esperienze. Non c'è mai un vero nemico da affrontare e non ci si imbatte mai in uno scontro emotivamente fuori luogo tra i personaggi (è impressionante come il tratteggio di tutte le comparse sia sempre moderato, sempre pronto ad aiutare anche lo straniero). L'intermediazione tra questi due modi diversi di concepire l'esclusione, la sottrazione della vita "pubblica" si sviluppa lentamente lungo tutta la pellicola, trovando forse una possibile risoluzione solo nel finale. La regia minimale e le ottime interpretazioni del duo padre/figlia completano un'opera di notevole fattura.

jek93  @  08/12/2018 00:37:53
   6½ / 10
Buon film drammatico, che però rimane piuttosto piatto dall'inizio alla fine, senza particolari scossoni, o emozioni, o accadimenti. Forse è stata una scelta voluta, ma la sensazione che rimane è che la pellicola verrà dimenticata nel giro di qualche mese...

topsecret  @  02/12/2018 22:14:46
   6½ / 10
L'incapacità di un padre nel garantire alla propria figlia la vita che desidera.
Incapacità dettata da un malessere esistenziale evidente che lo porta a isolarsi da tutto e tutti, nella convinzione, sbagliata, di proteggere la figlia dalla società.
Personaggi ben caratterizzati, esaltati dalla prova degli attori, storia semplice ed essenziale, dotata di una discreta resa emozionale e di una sceneggiatura che non ha bisogno di dare tanti indizi, riuscendo ugualmente a convincere e coinvolgere chi guarda.
Una visione non eccezionale ma interessante quanto basta.

saffanu  @  26/11/2018 10:47:35
   8 / 10
una storia particolare raccontata con grande sensibilità, azzeccati e bravissimi i due protagonisti, come del resto i vari comprimari. Raramente al cinema l'amore tra un padre e una figlia è così ben descritto.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/11/2018 21:54:56
   7 / 10
La Granik prosegue con questo suo particolare percorso nella descrizione di individui o piccole collettività che sono ai margini della società come lo era Un gelido inverno. Un racconto semplice ed essenziale su un padre che rifiuta il vivere all'interno di un normale contesto sociale, proteggendo da quest'ultimo sua figlia. Mai viene spiegato il perchè di una scelta così radicale, ma non è importante perchè ciò che viene sottolineato è che tale scelta in qualche modo destabilizza, nella sua apparente stranezza, un modo di vivere "normale" e consolidato. Ciò che è quasi un dogma per il padre non lo è per la figlia, perchè a contatto con una comunità più allargata, vede alternative diverse ed è disposta a rischiare di intraprendere un percorso diverso dall'autarchia quasi assoluta del genitore. I due protagonisti sono straordinari, tengono vivo il racconto attraverso l'evoluzione del loro rapporto e la scena finale è veramente toccante. Un ottimo film.

TheLegend  @  02/11/2018 15:15:18
   6 / 10
Film molto lento ma tutto sommato piacevole.

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