Nella puntata successiva, i quattro sopravvissuti agli omicidi di Ghostface lasciano Woodsboro alle spalle e iniziano un nuovo capitolo a New York City
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Forse il più violento della saga, dispiace veramente che non sia stata sfruttata a dovere New York: non esiste che le uniche scene in cui si capisce che siamo nella grande mela siano quelle della metro. Assurdo. Pellicola che come mio personale gradimento è in linea con il quinto capitolo, forse un pelo sotto,
Continua la serie dedicata al serial killer mascherato da "Ghostface", cambia l'ambientazione in una suggestiva New York che permette di variare con le scene ed i vari omicidi. "Scream" nei vari capitoli non ha avuto mai l'intenzione di mettere paura ma creare un pò di tensione esaltando la parte ironica e stuzzicando l'interesse dello spettatore per indovinare chi fosse l'assassino o gli assassini di volta in volta. Rispetto alla quadrilogia diretta da "Wes Ceaven" i due sequel sono senz'altro più sanguinari e più cupi. L' "initial girl" stavolta è Samara Weaving in un contesto totalmente differente rispetto alle altre pellicole della saga. Ritornano nel cast le sorellastre Carpenter interpretate dalla Barrera e Jenna Ortega con l'immancabile Courteney Cox nel ruolo della reporter d'assalto "Gale Weathers" che compare in tutti i film. Il finale come al solito che svela le intenzioni del serial killer e stavolta direi abbastanza sorprendente pur rimanendo nella falsariga del franchise. Il settimo capitolo è in fase di lavorazione, finchè gli incassi soddisfano non si molla.
Ormai lo si guarda solo più per sapere chi sono gli assassini dell'episodio in quetione,comunque sia le due protagoniste che le scene splatter mi sono molto piaciute,certo però che l'assenza sia di Sidney che di Linus si fanno sentire .
Diciamo che in questo capitolo hanno cambiato l'ambientazione e NY è sempre affascinante. Per il resto la saga gioca su personaggi e soprattutto situazioni note ai più. Film di genere gradevole.
Con il killer che adesca su un simil Tinder e il primo Ghostface (Zero di Gran Budapest Hotel) subito fatto fuori da un altro Ghostface.
E l'ambientazione Newyorkese ha un certo fascino da film metropolitano anni '80. Però boh, i pregi finiscono qui: il film prosegue stancamente suddiviso a livelli, a mo' di videogioco. Il killer attacca, ammazza qualcuno, qualcuno si salva, i superstiti chiacchierano e il killer attacca di nuovo. Con l'aggiunta che tutte le vittime sono personaggi meno che monodimensionali, alcuni sono semplici comparse o personaggi di cui a malapena conosciamo il nome. Semplice carne da macello verso cui è impossibile qualsiasi forma di empatia o coinvolgimento. Mentre invece i protagonisti si salvano puntualmente, nonostante la mole di coltellate. Tra le vecchie glorie, Kirby non fa sto gran figurone, era più simpatica nel 4. Ma è la Gale Weathers della Cox a rubare la scena a tutti, Ghostface compreso, confermando per l'ennesima volta che il suo è senza dubbio il personaggio meglio riuscito della serie. E la sua lotta col killer è probabilmente la scena più spaventosa del film.
Sull'identità dei killer stendiamo un velo pietoso. Il poliziotto è l'unico sorprendente. Del ragazzino non frega niente a nessuno. La bionda invece ce l'ha scritto in faccia, specie quando se ne esce con la storia del fratello morto. Perché far raccontare quell'aneddoto a un personaggio così secondario? È ovvio che fosse un'informazione scritta solo in funzione del disvelamento finale. La sua finta morte poi è un buco abenorme della trama.
Abbastanza divertente, intrattiene il giusto anche se forse ormai la saga ha poco da dire. L'idea di fondo può anche essere valida ma mi pare un modo leggermente goffo per continuare ad allungare il brodo. L'ambientazione della metropoli è un piacevole diversivo rispetto al solito tran-tran di un film del franchise. Solite sparate meta-narrative, condite da un livello di sangue e violenza particolarmente alto. Tutto considerato, rimane comunque un'americanata fine a se stessa.
Il film e' buono pero' sinceramente a me ha un po' stufato questo cliché di tutte le persone che Ghostface accoltella e che non muoiono mai, anzi non si fanno praticamente niente. Alla fine Mindy dopo svariate coltellate, saltella come una cerbiatta. Un'altra cosa che non mi va giù e' il fatto che quando Ghostface attacca delle persone al chiuso, in un appartamento o in un negozio, riesce sempre a scappare senza essere mai beccato: arriva la polizia, l'ambulanza, un sacco di gente, e mai nessuno lo becca? Possibile che non si incrocino mai sulle scale? Magari si smaterializza - ecco l'elemento soprannaturale.
Cambia la location e vi sono scene un po' più spinte,alcune buone altre meno,il finale ormai si è capito dai sequel che gli assassini possono essere uno due o più, e che possono essere chiunque!!!sufficiente ma basta cosi
Da vecchio appassionato della saga di (in realtà apprezzo soprattutto l'originale ed il secondo film), il precedente capitolo, ovvero il 5, non mi aveva fatto impazzire. Questo seguito cerca di cambiare le carte in tavola con l'ambientazione sempre affascinante di New York, dove tutto è amplificato. Ci sono diverse sequenze ottimamente realizzate nella tensione e nella violenza, peccato che i personaggi siano caratterizzati poco e le loro interazioni non siano eccezionali (i dialoghi poco ispirati), oltre al fatto che perdono il confronto con i vecchi Sydney, Gale, Dewey, Billy, Randy, ecc.. Finale non esaltante in cui non mancano forzature, comunque in generale questo "Scream VI" è un capitolo dignitoso, meglio del precedente.
Scream arrivato al suo sesto capitolo si rivela ancora una saga che ama osare, nel bene o nel male. Il suo metacinema infallibile, il suo essere un riuscito equilibrio tra commedia ed horror, ma soprattutto il suo riuscire ad avere un pretesto di trama genuino quanto funzionante: il killer è sempre un comune umano che cambia ad ogni film, rendendo il tutto sempre diverso nel suo insieme. Anche questa volta, seppur non ci sia nulla di troppo innovativo, lo scopo del film viene a compimento, mostrandoti un Ghostface che ha il pretesto di buttare in scena un fanservice intelligente, godibile nel suo piccolo ed allo stesso tempo piuttosto furbo. La presenza scenica del killer è stavolta addirittura un po meglio dei precedenti, mostrandoti un Ghostface con una sua identità, ben più sfaccettata, facendoti rusltare difficile chi ci possa essere dietro la maschera.
Non cambia nulla, a parte l'ambientazione più metropolitana, di una saga che i fan attendono sempre. Al solito interpretazioni al limite, regia sbrigativa, ma sempre godibile per i fan del genere.