salo' o le 120 giornate di sodoma regia di Pier Paolo Pasolini Italia, Francia 1975
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salo' o le 120 giornate di sodoma (1975)

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locandina del film SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA

Titolo Originale: SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA

RegiaPier Paolo Pasolini

InterpretiPaolo Bonacelli, Giorgio Cataldi, Umberto Paolo Quintavalle, Aldo Valletti, Caterina Boratto, Hélène Surgère, Sonia Saviange

Durata: h 1.57
NazionalitàItalia, Francia 1975
Generedrammatico
Tratto dal libro "Le centoventi giornate di Sodoma" di Marchese Donatien Alphonse François De Sade
Al cinema nel Settembre 1975

•  Altri film di Pier Paolo Pasolini

Trama del film Salo' o le 120 giornate di sodoma

Ambientato nel 1944 nello stato fascista di Salò, il film narra le vicende di quattro Signori che si chiudono in una villa decadente con quattro Megere e una schiera di giovani ragazzi e ragazze, figli di partigiani. Le loro giornate, divise in una struttura da inferno dantesco si dividono in un Antinferno e tre gironi: Girone delle Manie, Girone della Merda e Girone del Sangue e sono una discesa senza ritorno nella perversione e nella crudeltà umana.

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Voto Visitatori:   7,84 / 10 (190 voti)7,84Grafico
Voto Recensore:   9,50 / 10  9,50
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Voti e commenti su Salo' o le 120 giornate di sodoma, 190 opinioni inserite

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lotus  @  26/09/2023 09:06:06
   5 / 10
Cercare di commentare un film come Salò credo sia piuttosto complicato.Partiamo dagli inizi,undici anni fa capitai per caso ma in realtà perchè sono un curiosone su un sito dove lessi una trama piuttosto approfondita delle 120 giornate di sodoma di Sade,e ovviamente ne rimasi sconvolto.Allo stesso tempo scoprii che Pasolini ha girato un film basandosi su quel libro e cosi andai a leggermi anche quella trama,Saò appunto,e vidi qualche "spezzone".Sarà stata la giovane età avevo 21 anni fatto sta che mi promisi di girare al largo da quel film o da qualunque cosa riconducibile ad esso,mi promisi di non parlarne con nessuno per non coinvolgere altri nel disagio che provai io.Ma quest'anno,superati abbondatemente i 30 anni decisi di approcciarmi lentamente a De Sade e al film..Non è stato facile,la mia immaginazione correva e pensare di rovinarmi le notti o i pasti non era il massimo,ma la tentazione era troppo forte,cosi iniziai piano piano ad avvicinarmi alla visione,lessi prima Sade,pensando che almeno leggendo potessi avere piu il controllo della situazione rispetto alla visione di un film..poi lessi tutte le possibili recensioni e commenti presenti sul web,comprese le vostre,in modo da essere il piu preparato possibile,infine l'ultimo passaggio,la visione di alcuni spaccati del film,che ormai anche se non l'avevo visto conoscevo a memoria,in tutta sincerità il girone che mi spaventava di piu era quello del sangue,le torture sono proprio una cosa che non mi piace e l'unica parte in cui non ero diciamo preparato.Fino a che una sera prendo il coraggio a quattro mani e decido di vederlo.Devo dire che mi aspettavo moolto peggio,il fim a tratti è noioso,soprattutto il girono delle manie in cui i racconti della Vaccari non sono cosi scabrosi,bellissima la scelta dell'attore che recita la parte di quello che rapisce e sequestra i ragazzi e le ragazze,con quel faccione pelato terribile sembra il personaggio del postiglione del film disney pinocchio.Di notevole impatto la scena in cui la Vaccari s'avvicina e fa qualche passo danzando verso uno dei signori,non ricordo chi,la cinepresa la riprende solamente dalle ginocchia in su e lei con quel ondeggiare sembra sospesa da terra e i contrasti dei colori dell'abito,della stanza ecc la fanno sembrare una specie di demone dell'inferno.Stessa sensazione nel vedere i ragazzi al guinzaglio salire le scale "piuttosto velocemente",non sembrano neanche umani ma demoni deformi che camminano a quattro zampe...Mi ha sorpreso il notevole silenzio tra una battuta e l'altra,essendo abituato a film dove i dialoghi sono veloci e quasi ininterrotti..la scena dove la Moar mangia la ***** a terra del Duca è forte ma stemperata dal commento della signora Maggi che dice che non è sopportabile che la bambina si rifiuti di mangiare simili prelibatezze,li mi ha fatto ridere,perchè le avrei risposto "allora se ti piace tanto mangiala tu!"..Anche la scena dove Valletti va a controllare i pitali dei ragazzi,appena entra si nota subito il "poco rispetto" che hanno i ragazzi che lo guardano come se fosse un deficiente,mentre data la condizone lui li in quel momento ha potere di vita o di morte su di loro..La scena ambigua dei matrimoni con simboli esoterici,massonici ecc li non capisco effettivamente cosa Pasolini abbia voluto dirci,forse che ai livelli di alta finanza mondiale fanno riti esoterici?tipo il famoso party degli illuminati del 1972?può essere..la scena delle torture poi è molto meno impattante di quello che mi aspettavo,quando viene aperto il cranio della ragazza legata a terra si può notare il trucco cinematografico.In conclusione Pasolini ha fatto di tutto per rendere questo film il meno disturbante possibile,perchè credetemi il libro è infinitamente peggio,secondo me già solo leggere Justine è piu pesante di Salò,mi rendo conto però che affrontare un film simile senza leggere un minimo di trama e senza mai aver letto nulla di Sade può sconvolgere non poco,ma mai piu di quanto non possono fare i libri di Sade.Non dico che ho dormito come un angioletto dopo la visione,mi sono svegliato un paio di volte e avevo immagini infernali che si sovrapponevano nella mente,ma appena riprendevo sonno di incubi veri e propri non ne ho avuti.Non saprei se consigliare questo film,di sicuro non vado in giro parlando di Saò o di Sade,anzi,però un confronto qui non mi dispiacerebbe.Di sicuro non adatto a chi è nato nella famiglia del mulino bianco o a chi il peggior male che ha visto è il fallo della partita della domenica.

outcast  @  08/06/2016 13:43:06
   5½ / 10
Attenzione, la tanto decantata critica al potere era solo un astuto - forse inconscio? - depistaggio. Rimane comunque una visione valida, ben confezionata, e molto interessante, ma l'unico testamento lasciato da questa finale pellicola di Pasolini sono le affinità elettive tra lui e il marchese de Sade. Quasi come a dire: "Il potere? Ecco, cosa avrei fatto io."

Project Pat  @  15/01/2014 03:52:36
   4 / 10
Sinceramente, un Pasolini talmente oltre che sembra fine a sé stesso. Il film puzza e sono molti gli interrogativi, primo fra tutti se si tratti di onestà o furbizia di quello che fu indubbiamente un grande regista (per rimanere nella storia bisogna oltrepassare i limiti e quest'opera lo dimostra appieno) e poi, se davvero c'era bisogno di due intere ore per rappresentare quel che alla fine è lo stesso concetto (ed è proprio da ciò che a mio parere scaturisce maggiormente la malafede del film). Tuttavia, la prova del nove è a parer mio ciò che si ricorda quando tutto è (finalmente) finito: a parte 120 minuti di scene strappavomito, cosa resta? Il nulla, solo il disagio, il malessere interiore, il rimpianto di aver visto una simile mostruosità. Si vuol così fuggire la realtà? Assolutamente no, ma questo è cinema e dovrebbe insegnare, arricchire culturalmente di qualcosa; personalmente, se avessi voluto testarmi e misurare la mia resistenza allo schifo più assoluto fino a farmi male, avrei fatto prima attingendo facilmente da una miriade di altre fonti, di certo non cinematografiche e non centra una mazza se si trattava del 1975, dopotutto si parla di nemmeno tanto tempo fa e di raccapriccianti sipari come questo, da reperire un po' qui e un po' lì anche allora ne era già pieno il mondo.
Per concludere, una mera oscenità portata al cinema, l'opera più furba e in malafede di tutta la cinematografia. Questo è solo la mia opinione, non voglio certo criticare chi ci ha visto di più ma bisogna riconoscere che, per i motivi anzidetti, le opinioni discordanti e più denigratorie possibili siano da ritenere perfettamente legittime.

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Ultima risposta 06/06/2014 02.15.53
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Invia una mail all'autore del commento mattia87  @  03/07/2013 15:16:03
   2½ / 10
Secondo me questo film è un insulto al cinema, ci sono registi e sceneggiatori che lavorano sodo per fare bei film, con questo film si sminuisce tutto il lavoro di queste persone che si impegnano per l'arte e si riduce il cinema ad una semplice gara tra intellettuali che vogliono dimostrare il loro spessore e distinguersi discutendo su lavori palesemente brutti.
Anzi forse Pasolini è proprio questo che voleva dimostrare, ossia la pochezza di una critica che mette su un piedistallo qualsiasi film di m***a purché firmato come d'autore.

Il problema non è il film, ma chi gli da credito

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Ultima risposta 09/10/2013 15.52.29
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  28/05/2013 09:59:28
   5 / 10
Tolto l'effetto shock di certe immagini che provocò all'epoca e che potrebbe provocare ancora oggi sul pubblico, questo film di Pasolini, per la gran parte, lascia abbastanza indifferenti (ma qui si parla già a titolo personale).
Sequenze potenti e disturbanti sicuramente difficili da digerire che però, a lungo andare, rendono il film noioso e ripetitivo; forse un maggior approfondimento psicologico su vittime e carnefici avrebbe dato al film uno spessore, almeno a livello di contenuti, un pò più interessante e sostanzioso. Dico forse perchè non ne sono tanto sicuro (anch'io mi trovo in difficoltà nel commentare un film simile)...
Chiaro che due ore di fellatio, incùlate e cene a base di mèrda, atti e perversioni che racchiudono quanto di più squallido e malato possa raggiungere l'animo umano (a subire queste torture fisiche/psicologiche sono dei poveri adolescenti), non è nè roba per bambini nè tantomeno un "capriccio" di depravazione messo su pellicola dati i gusti sessuali del trasgressivo regista (per questo film definito ingiustamente da molti come un sadico); però ripeto, se a legare certe sequenze non c'è nulla di curioso o coinvolgente, per me il film non può funzionare...

Perciò non condanno "Salò" per ciò che mostra, ma solo per come lo racconta. Va comunque premiato il coraggio di Pasolini, che fino ad oggi credo sia stato l'unico ad avere le palle di trattare senza censure e con una crudezza fin troppo verosimile un argomento tanto delicato che era, è e resterà sempre tabù.

Ad ogni modo non ho avuto difficoltà, al contrario di quanto pensassi inizialmente, nello stabilire che il film non mi è piaciuto (e le ragioni le ho già spiegate più in su). Da uno dei film più controversi e maledetti della storia del cinema, sinceramente, mi aspettavo molto di più che cercare di trattenere di tanto in tanto dei conati di vomito.

Voto 5, insufficiente, ma mi dissocio dal pensiero di tutti gli utenti che l'hanno condannato solo perchè disgustati da ciò che mostra. Non viviamo nel mondo delle favole ragazzi, questa è la realtà e dovete imparare ad accettarla (il che non vuol dire farsela piacere).

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Ultima risposta 24/10/2013 20.31.20
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celestevale  @  05/02/2013 18:04:00
   2 / 10
Il film peggiore di Pasolini. Non è che perchè è stato girato da Pasolini che deve essere una genialata per forza. Storia impossibile, scene raccapriccianti e dialoghi senza senso. Violenza e scene disgustose senza nessuna morale o contenuto ma solo fini a se stesse. Dicono comunque che il libro da cui è tratto sia peggio, fortunatamente quello me lo sono perso.
Da perdere o da vedere per curiosità ma con grandissimo distacco.
Per un pubblico dai 30 anni in poi.

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Ultima risposta 13/06/2013 12.29.49
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superprunz  @  29/10/2012 18:00:32
   1 / 10
Volevo vedere se lo stesso identico film fosse stato realizzato da un pinco pallino qualsiasi, ma siccome si tratta del "grande" Pasolini (con la complicità dello psicopatico De Sade), fermi tutti, deve essere un capolavoro per forza, e quindi sono scesi in campo i filosofi del cinema con le loro grandiose recensioni che devono trovare a tutti i costi qualcosa di buono nell'ennesimo film pervertito e malato di Pasolini, dove viene inneggiata la pedofilia, coprofagia, la tortura, la violenza, la morte, la sodomia e ogni altra perversione malata umana. Curatevi e preoccupatevi di voi stessi

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Ultima risposta 18/10/2014 16.32.35
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C.Spaulding  @  25/06/2012 15:26:21
   1 / 10
Uno dei peggiori film di tutti i tempi. Una serie di scenette atroci, volgari e perverse messe li senza senso. C'è di tutto perversioni di ogni genere compreso la coprofagia....che schifo !!!. Da EVITARE !!!!!!

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Ultima risposta 27/06/2012 13.26.30
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mac lane  @  24/06/2012 16:01:18
   1 / 10
Essendo un film tratto da un "romanzo" di un criminale malato (De Sade appunto) il film altro non poteva che essere un "opera" infarcita di violenza gratuita priva di qualsiasi morale. Penso ci sono ben altri modi di fare critica al sistema, non mostrando nefandezze simili....mi stupisco che un film del genere abbia riscosso tale successo (chiaramente successo nell ambiente underground)....stessa cosa vale per "l opera" da cui e' stato tratto...un racconto volgare, violento...ma sopratutto INUTILE...purtroppo utile solamente a chi ha una mente malata...ed oserei dire pure un racconto pericoloso...non a caso la parola sadismo viene dal nome di questo "genio".
Comunque fortunatamente il film in questione non raggiunge i livelli di violenza del racconto di De Sade...anche perche' sarebbe impossibile.
Bocciatissimi entrambi e spero vivamente che nel futuro vengano dimenticate porcherie simili!

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Ultima risposta 02/11/2015 13.30.18
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Oskarsson88  @  22/12/2011 15:41:25
   5 / 10
E' un film faticoso da digerire. Due ore pressochè uguali, se non per il cambiamento delle perversioni e delle sevizie. E' un tipo di cinema difficile da giudicare, dato che avrà tutti i suoi messaggi dietro da interpretare... però visivamente non entusiasma, perciò il voto è negativo.

7219415  @  22/12/2011 14:16:49
   5 / 10
Non voglio dare di meno perchè mi dispiace abbassare troppo la media...

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Ultima risposta 22/12/2011 20.17.49
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Fratuck89  @  11/12/2011 23:13:21
   3 / 10
è un film pessimo, di cattivo gusto, che crea solo emozioni negative essendo un ritratto dello squallore, della perversione, della volgarità e del disgusto, non riesco a comprendere quale spettatore ami provare simili emozioni, gli attori sono uno peggio dell'altro, ma è comprensibile, deve essere stato difficile trovarne che si prestassero a recitare in un abominio simile.
è un film che colpisce, ma in negativo, e quindi negativo è il mio voto.

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Ultima risposta 12/12/2011 21.30.15
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Niko.g  @  04/10/2011 13:12:07
   3½ / 10
Qual è il significato di tutto ciò? L’identificazione del potere con l’orrore e la depravazione? Se fosse così, sarebbe una pretesa ideologica sconcertante, perché questo film, al limite, descrive un certo tipo di potere, anzi una sua degenerazione. A quanto pare, invece, nelle intenzioni di Pasolini, il messaggio vuole essere ben più ampio e rivolto alle principali categorie di potere (giudiziario, aristocratico, economico e religioso).
Ora, ponendoci in questa chiave di lettura, mi pare che l’associazione potere-violenza non sia per nulla scontata come il regista vorrebbe far credere. Pasolini, infatti, strumentalizza il potere a suo piacere, buttando nel calderone dell’orrore tutto ciò che egli odia e che identifica con ordine, istituzione, regola, mercato: tutte realtà perfettamente conciliabili con l’etica, la civiltà e il rispetto umano. Ecco allora che questa conclusione diventa oltremodo eccessiva, abnorme, a tal punto da implodere su se stessa. Insomma, non sta in piedi.
Di questa implosione non resta che la semplice sequenza delle aberranti giornate di alcuni criminali depravati, rappresentati da quattro fascisti (ma qui il fascismo non c’entra nulla, se non come pretesto). Uno spicchio di umanità deviata e perversa. E’ difficile andare oltre questo inutile e disgustoso quadretto, che avrebbe lo scopo di scuotere lo spettatore di fronte al potere che diventa "*****" da mangiare, il cui sapore sapevamo essere nauseante e vomitevole già prima della gustosa visione offertaci dal regista bolognese.
Un film svuotato di ogni contenuto, piatto anche nello squallore che vorrebbe trasmettere, tronfio di uno schifo ininterrotto e gratuito.
Si salva un certo pregio stilistico della scenografia e della fotografia, ma tutte le denunce al potere capitalistico che Pasolini avrebbe voluto lanciare con questo film metaforico, non si colgono assolutamente. Una metafora, che dire azzardata, è dire poco. Pasolini va letteralmente fuori strada, trascinando con sé tutti i significati anticapitalisti e anticonformisti che si era proposto e che finiscono per essere talmente pretestuosi, da svanire prima di essere colti.
Del resto, non è certo nel pensiero e nelle interviste di Pasolini, che va cercato il significato del film, quanto piuttosto nel film stesso, che deve poter parlare "da solo" e che invece si limita, con un’insistenza molto sospetta, direi patologica, a sguazzare nelle feci e nel sangue, senza raggiungere un senso compiuto, senza un’alternanza emotiva dei personaggi (necessaria per creare empatia e partecipazione nello spettatore), senza pulirsi di riscatto o di speranza, perché inchiodato da una critica sociale pretestuosa e debole quanto autocompiaciuta e masochista.

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Ultima risposta 03/01/2012 18.32.56
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DonzyLeeJones  @  21/08/2011 11:27:10
   3 / 10
Film disgustoso, non tanto per i contenuti (e alcuni sono realmente forti, come ad es. la ragazza che mangia per terra e nel cibo sono presenti chiodi) quanto per le situazioni e i dialoghi veramente senza senso.
Se l'idea era quella di far vivere allo spettatore il dramma dei soprusi che sono stati commessi a quelle donne e uomini, ci riesce nelle immagini, non certo nella narrazione, spesso troppo "complicata".
4 deviati mentali "giocano" con delle persone. Le abusano. E fino a qua film del genere ne abbiamo visti, ma che senso ha il rito del matrimonio per esempio?
E le vecchie meretrici che raccontano di esperienze passate?
Pessimo. Non sono riuscito a vederlo fino alla fine.

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Ultima risposta 04/10/2011 13.17.42
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ifry  @  14/08/2011 17:22:36
   4½ / 10
l'ho trovato banale ed a volte comico.
so quale fosse l'intento del regista e lo scopo del film, ed ho messo 4 1/2 in quanto pasolini non vi è riuscito.
Non vi è riuscito in quanto non ho provato nessun tipo di emozione nel vedere le immagini.
ho letto il libro (quasi tutta l'opera di de sade) e sapevo a cosa andavo incontro, ma il distacco dato dal regista verso lo spettatore è enorme. non mi ha dato nessuna emozione.
le perversione ci sono, mi hanno dato fastidio ma non più di tanto, in quanto non c'è stato nessun tipo di coinvolgimento. spessore psicologico dei protagonisti, o almeno il senso delle perversioni.
la perversione esiste se ha un senso. nel film, questo senso è assente.
de sade spiegava la perverzione con una prosa che raggiunge livelli altissimi di letteratura, dando anche un minimo di psicologia e storia ai protagonisti.
pasolini si limita ha mettere una accozzaglia di scene raccapriccanti, per carità, ma totalmente asettiche. nessuno sa nulla di nessuno.
anche la metafora dei nazisti la trovo inutile e fatta male. ci stava. magari poteva sfruttarla meglio.
mi aspettavo molto, ma molto di più.

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Ultima risposta 22/12/2011 14.40.34
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sonoalessio  @  08/08/2011 17:31:11
   4½ / 10
Film insulso ma di sicuro non banale. molte scene del film sono proprio raccapriccianti. fuori luogo inoltre addossare a dei gerarchi fascisti la colpa di queste angherie. E non perchè non siano stati capaci di nefandezze simili, ma solo perchè ho avuto l'impressione che il loro coinvolgimento sia del tutto gratuito. Chissa perchè i fascisti sono sempre il capo espiatorio usato da molti intelletuali o aspiranti tali dal dopoguerra ad oggi. Nel film rappresentano chi detiene il potere e ne abusa come vuole. In questo senso forse, Pasolini era più fascista di tanti altri. Infatti, sebbene non si abbia la certezza assoluta, è quasi sicuro che trovò la morte per mano di un ragazzo che si era rifiutato di sottostare alle sue sevizie sessuali. Quasi una rivincita nella vita reale, da parte di una delle giovani vittime del film. Al destino non manca il senso dell'ironia.

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Ultima risposta 19/10/2011 12.49.47
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Clint Eastwood  @  26/12/2010 17:10:17
   2 / 10
Guardo a sinistra guardo a destra e dico rispetto. Guardo avanti e dico solamente che l'ho visto. Mi giro indietro da ciò che ho visto - una schifezza senza scopo né fine, improponibile.

Considerato tra i maggiori film scandalo del secolo. Censurato per quasi quindici anni e ancora e ancora ... una storia alle spalle. Ho guardato il film in compagnia di qualche birra e un pugno di pistacchi ascoltando storielle di "dita nel ****"/"vagina bagnata"/"ingoiare la piscia"/ecc e assistendo a torture disumane a rimanerne inalterato per tutta la visione.
Certo, l'idea di un potere anarchico/manipolatore rende bene il concetto e mi trovo d'accordo. Le scene, i dialoghi sullo sfondo sessuale come metafore sulla mercificazione dei corpi/abuso senza una logica, è accettabile. Il peccato più grave è che te lo sbatte in faccia per 111 minuti e tu paziente, tranquillo a trovare l'unica consolazione nella bottiglia di birra sottomano che ti tiene ancora a gala per non troncare la visione di un non-sense.

Probabilmente Pasolini sfrutta (anche) il periodo di alcuni temi tabù e gira un "qualcosa" che dura quasi due ore per decorarne il proprio mito. Ma adesso, oggi che n'è rimasto ? Niente, un'idea che vacilla, che vola da una parte all'altra senza ottenere un suo posticino preciso nel contesto storico. Non mi sono mai piaciuti i film estremi, rare occasioni forse. Questo film, che ha dell'estremo, voleva/vuole risvegliare l'indifferenza di quella base piramidale che tiene l'intera struttura sulle proprie spalle dove solo quelli in cima sono propensi a ricevere la luce del sole e il suo calore. Non proprio. Inconsapevolmente il regista sbaglia totalmente la mira perché nell'acquisire un maggior pubblico, un maggior consenso e di conseguenza un risveglio sperato, il popolo non ha bisogno di pippe mentali e pseudo intellettualismo che solo 2% riesce a cogliere e ne fa tesoro, ma di vere presentazioni, fatti veri, quotidiani, umani e alla portata di tutti al costo della banalità e della retorica. Non del "più bel deretano" e via dicendo.

Manco fosse girato da Madre Teresa in persona non posso attribuire alcun merito poiché non fornisce un riflessione degna di essere sviluppata e in qualche modo applicata nel piccolo mondo di ognuno di noi, poi se a qualcuno piace vedere/ammirare ciò che mostra diventa un altro discorso.

Rimpiango Seagal e Norris che nella loro tamarraggine, banalità, assenza di un qualsiasi significato cinematografico (se non l'azione fine a se stessa) almeno sono sinceri in quello che fanno ed è ciò che andrebbe apprezzata, la sincerità. Non la presunzione di un incubo protratto negli anni senza una visione futura. Pienamente bocciato.

Il cinema che non fa per me, il film che ho sbagliato a vedere ma che ci tengo a dare il mio contributo come utente con un commento e un voto. Voto tra l'altro regalato nel rispetto di quelli che hanno fatto parte del film come attori. Non condanno ma sconsiglio.

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Ultima risposta 15/01/2011 16.08.06
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  04/12/2010 15:28:37
   4 / 10
Film malatissimo. La prima mezz'ora la si riesce a digerire, poi degenera peggiorando sempre più. Bocciatissimo!

Stunter  @  04/12/2010 14:24:14
   4½ / 10
Cattivo e perverso al massimo , crudeltà assoluta , forse fin troppa ...
Non mi è piaciuto un gran chè ...

Dosto  @  19/08/2010 01:09:51
   4 / 10
A me Pasolini non piace(nè come regista, anche se questo è il suo unico film che ho visto, nè, soprattutto, come scrittore). Questo Salò, ispirato al romanzo di De Sade, ha dalla sua una recitazione pessima. Non mi è piaciuto quasi per niente(anche il libro è ripetitivo e sfiaccante fino allo sfinimento).

Hokuto88  @  22/07/2010 17:17:38
   5 / 10
Inutile commentare ( 121 persone prima di me hanno già detto tutto ), dico solo che non lo riguarderei per una seconda volta. Gli dò 5 perché è un volto intermedio ( mi astengo dal dare un giudizio obbiettivo all' opera ), per me il film è inclassificabile...

LEMING  @  07/04/2010 08:22:14
   3 / 10
Io penso che questo film non sia altro che una rappresentazione delle fantasie sessuali fetish deviate del regista al suo canto del cigno (credo che questo sia stato il suo ultimo film), io non sono assolutamente un bachettone ne uno che si scandalizza facilmente, ma pretendo specialmente se sto vedendo un film che mi spacciano per capolavoro, di non vomitare nel salotto di casa mia, per favore!!
Certo mi si risponderà che questo film è una condanna per gli orrori dei poteri e delle sevizie che questi perpetuano costantemente in tutta l'umanità, ovviamente come potere il regista identifica una congrega di signorotti e prelati fascisti (guarda caso) corrotti e depravati in ogni forma possibile ed immaginabile, ma se io assisto ad un film impegnato, come vorrebbe essere questo, e non ad un fetish-porn, non accetto assolutamente certe immagini e certe situazioni.
Per tutti quelli che considerano questo film un capolavoro, propongo un soggiorno nel girone della mèrda (quelli che hanno visto il film, capiranno quello che intendo).....certo il ragazzo che viene trucidato con il pugno chiuso rivolto alla telecamera avrà di sicuro fatto "venire" molti compagni utenti.
Infine quale logica conseguenza, il regista non poteva finire la sua vita se non nel modo tragico in qui è avvenuto, ma non da un signorotto, ma da un ragazzo di borgata, un proletario, guarda te la vita alle volte.....

24 risposte al commento
Ultima risposta 17/04/2010 11.41.41
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Tony yogurteria  @  27/11/2009 18:58:57
   4½ / 10
...un eccesso pauroso del potere, supera ogni limite di umanità, appunto questo non è un film è un'eccesso. certe scene sono talmente ributtanti che non si pensa più a quanto schifo fa il potere, ma il pensiero è finalizzato al non vomitare sul divano, quindi distoglie completamente il pensiero di fondo. mi dispiace. lo condanno

andreapuma@hotm  @  26/11/2009 01:55:54
   3 / 10
Mi dispiace contraddire di nuovo le menti geniali delle che hanno dato un voto alto a questo film, ma io non riesco a vedere dove sia il capolavoro......la violenza esiste certo ma non a questi livelli, cioè i ragazzi e le ragazze erano di gran lunga superiori di numero alle guardie e degli otto signori, come mai non si sono ribellati????
Ora ditemi pure che non capisco niente di cinema e che non si può dare tre a un capolavoro ma questo è il mio voto punto e basta.

16 risposte al commento
Ultima risposta 12/12/2009 01.51.34
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Triglia  @  28/09/2009 23:03:12
   3 / 10
Film pessimo!!! Veramente orribile!! con tutto il rispetto per Pasolini, ma questo film mi ha fatto ribrezzo!!

9 risposte al commento
Ultima risposta 11/12/2011 23.17.43
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Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  27/01/2009 19:54:10
   4 / 10
Perverso....Fin troppo perverso per i miei gusti.
Mi dispiace abassare la media ma veramente ho trovato questo film inutile,irreale e ben oltre i limiti della decenza.Pasolini avrà pur voluto rappresentare l'inferno come da sua visione....ma se il risultato è questo poteva risparmiarci quasi 2 ore di Troi@te......

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Ultima risposta 26/11/2009 01.56.52
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NandoMericoni  @  16/02/2008 16:41:17
   3 / 10
film penoso e malato, il peggiore di pasolini senza dubbio...

sonhador  @  19/01/2008 01:10:49
   4 / 10
un film orrendo e inutile.. Non c'era bisogno di riprodurre un tale orrore per mostrare fino a dove può arrivare la crudeltà di molti uomini. Da parte di Pasolini mi è sembrato un ignobile tentativo di infondere nello spettatore lo stesso odio che lui nutriva per l'umanità intera. E' la mia opinione, vi prego di rispettarla.

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Ultima risposta 06/03/2008 14.13.41
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Invia una mail all'autore del commento piernelweb  @  29/11/2007 21:47:30
   3 / 10
Visto ad oltre 30 anni dalla sua uscita nelle sale, l'ultimo film del Pasolini regista è faticosamente distinguibile da una qualunque moderna pellicola porno feticista di amatoriale livello. Le metaforiche allusioni ad una società contemporanea dedita alla completamenta mercificazione dell'individuo divengono facili pretesti per mostrare con occhio compiaciuto ogni sorta di perversione e violenza gratuita. Lo scontato pessimismo dell'autore, enfatizzato dai toni grotteschi della narrazione, da un deviante perseguimento del libero arbitrio e ad una deumanizzazione esasperata, non riesce a rapportare l'opera ad un contesto compiuto nè a ad affondare veri colpi bassi in maniera credibile ad una qualsivoglia entità sociale. L'attacco al potere e ad ogni forma di sopraffazione, debole e generalista, finisce con il somigliare molto più una ribellione maldestra alle regole dell'etica e alle convenzioni morali. Il film che ha una nutrita schiera di sostenitori, anche tra i critici, è divenuto un (s)cult soprattutto per via della sua ostentata volgarità e truculenza.

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Hilarion89  @  27/06/2007 13:25:35
   5 / 10
Questa ultima opera di Pasolini è quella che divide la fetta di pubblico perfettamente in due parti.Da un lato c'è chi parla di moralismi e bigottismi,dando per scontato il fatto che Pasolini abbia fatto questo film solo per descrivere il suo animo e il suo pensiero nei confronti di vittime e carnefici della guerra e"non",mentre l'altra fetta di pubblico è quella che urla al capolavoro,quella che ritiene che il nudismo sia arte durante il soggiorno nella villona padana e che gli escrementi non suscitano nient'altro che interesse o messaggio politico.
Io personalmente non faccio nè moralismi e nè mi schiero contro nessuna opposizione critica.D'altronde si parla di un film che all'epoca,ma ancora oggi,fa scalpore in tutte le sue fasce.
E' il film più crudo di Pasolini ma anche fra i più maledetti del cinema italiano.
La storia narra dell'epoca nazi-fascista dove quattro donne e quattro uomini vengono portati in questa enorme villa nell'italia Settentrionale,rinchiusi e ammaestrati da quattro signorotti della borghesia e quattro megere di alto borgo.
Le vicende si dividono in quattro parti:
L'antiferno che rappresenta le virtù e le capacità di ogni giovincello/a rinchiuso nel casale e ogni perversione nichilista dei signori fascisti e dei loro militari.
Poi successivamente c'è l'era dei gironi.Il primo è quello delle manie.Ogni signora pian piano racconta le sue esperienze sessuali più perverse e sporche che ci siano all'intero pubblico nel casale,tutto ambientato in una sala chiamata"di orgie"e dove i ragazzi e le ragazze sono tenute nude e buttate sul pavimento,pronte per essere sfruttate come meglio si crede.
Il girone della ***** è invece rappresenta il rifiuto del genere umano,lo sporco che c'è in ognuno di noi e l'ipocrisia che uccide.Infatti non si fa altro che mangiare i propri escrementi o di quelli altrui.
Mentre l'ultimo girone,quello del sangue,rappresenta la mort,la sofferenza,la perdizione eterna di ogni essere vivente ormai condannato a soffrire per sempre,senza contare i loro peccati o le loro innocenze,facendo regnare solo l'indifferenza(così come si vede nell'ultima scena del ballo fra i due uomini).
Insomma un film sicuramente interessante su tutti i punti di vista,sia sul lato umano che sul lato filosofico e letterario,si parla di De Sade(autore sove si è ispirati a fare il film),si fa riferimento a Baudelaire,alle politiche chiavi di Voltaire,Artaud,Nieschte e l'ambientazione boccacesca che richiama maggiormente la cultura illuminista,dove regnava chi era padrone e chi invece doveva sottomettersi alle regole.
Regole che valgono anche in questo casale lontano dal mondo esterno,dalle macerie e dalle vicende che porta la guerra.Un regolamento che se si infrange puù causare spudoratamente la morte o chissà quale desiderio perverso dei signorotti.
Un film sfrontato che parla liberamente di omosessualità,e quì bisogna dirlo che Pasolini ha trovato pane per i suoi denti,forse non c'era bisogno di mostrarsi così tanto attraverso un semplice film politico(ricordiamo che Pasolini nella sua vita è stato accusato di pedofilia e prostituzione),due argomenti ricorrenti del film,forse fin troppo ricorrenti che possono dare facilmente fastidio,chissà forse si tratta di un castigo a sè stesso o di pura casualità?
Inoltre il film all'epoca fu enormemente accusato dalla Chiesa e denunciato sempre da essa,furono cancellate le versioni integrali perchè accusate anche di facile"pornografia"(che del tutto è anche vero),addirittura ci si mette in discussione anche l'entrata in scena di minorenni che urta non poco l'animo dello spettatore.
L'odio,la cattiveria,la sopraffazione di ogni singolo intervento,questa eccessiva voglia di far notare il lato così meschino dell'uomo,forse arrabbiato per quello che succede nel mondo e quindi colto dalle sue perversioni più sadiche e maledette.
E'recitato molto bene,i dialoghi sono di una complicità che va dalla classe al"kitch",dal gusto della borghesia fino al disgusto delle scene.
Insomma un film da 1 o da 10,lo si ama o lo si odia.Io personalmente l'ho odiato per la sua cattiveria ma apprezzato per la sua compostezza e raffinatezza al tempo stesso.E'cinema d'epoca ed è difficile che ce ne siano di così ancora oggi,ma spero che questa grossa"cattiveria"interna del regista non sia contagiosa anche ad altri...

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Ultima risposta 15/03/2008 11.55.15
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renee  @  16/03/2006 17:01:14
   3 / 10
nauseante..

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Ultima risposta 13/08/2007 10.21.11
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la mia opinione  @  13/08/2005 01:03:25
   2 / 10
Pasolini dava piu forza al suo credo politico che all'obiettività artistica che conduceva. Crudo, inquitante, non si puo somministrare fino alla fine, mi fa male la pancia solo a pensarci. "Dio dio perche ci hai abbandonati" (diamine ci sono modi e modi).

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Ultima risposta 25/02/2008 23.47.39
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alesfaer  @  23/07/2005 19:43:04
   3 / 10
x me sto film fa skifo. nonostante la stima x pasolini, tanta crudità poteva risparmiarsela. i film traviano parekkia gente.

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Ultima risposta 29/09/2009 11.34.51
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droppy  @  19/06/2005 20:38:04
   1 / 10
Questo, è un film da pervertiti fatto da un pervertito! Al limite della istigazione alla violenza e alla sodomia! Lo cercavo carico di speranze ma invece è un film spaventoso, da bruciare e cancellarne ogni traccia!

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Ultima risposta 15/07/2007 14.46.43
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silvhia80  @  08/06/2005 23:10:27
   1 / 10
Salo' che schifo un film da perversi che non da nessun proposito, un film di corrente che ha nulla da dire

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Ultima risposta 27/05/2015 20.11.43
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pirulino  @  22/04/2005 14:45:24
   2 / 10
ma scusate il voto eccellente è perchè il film è targato pasolini production?un film peggiore nella mia vita mai visto. cosa pensate che per fare metafore sulla vita serva sbattere in faccia allo spettatore tale violenza?tali abusi?sarebbe uno schiaffo in faccia non solo all'intelligenza di chi guarda a tenta di capire pasolini ma un feroce attacco al senso critico di ognuno.

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Ultima risposta 13/08/2007 10.30.01
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