salo' o le 120 giornate di sodoma regia di Pier Paolo Pasolini Italia, Francia 1975
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salo' o le 120 giornate di sodoma (1975)

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locandina del film SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA

Titolo Originale: SALO' O LE 120 GIORNATE DI SODOMA

RegiaPier Paolo Pasolini

InterpretiPaolo Bonacelli, Giorgio Cataldi, Umberto Paolo Quintavalle, Aldo Valletti, Caterina Boratto, Hélène Surgère, Sonia Saviange

Durata: h 1.57
NazionalitàItalia, Francia 1975
Generedrammatico
Tratto dal libro "Le centoventi giornate di Sodoma" di Marchese Donatien Alphonse François De Sade
Al cinema nel Settembre 1975

•  Altri film di Pier Paolo Pasolini

Trama del film Salo' o le 120 giornate di sodoma

Ambientato nel 1944 nello stato fascista di Salò, il film narra le vicende di quattro Signori che si chiudono in una villa decadente con quattro Megere e una schiera di giovani ragazzi e ragazze, figli di partigiani. Le loro giornate, divise in una struttura da inferno dantesco si dividono in un Antinferno e tre gironi: Girone delle Manie, Girone della Merda e Girone del Sangue e sono una discesa senza ritorno nella perversione e nella crudeltà umana.

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Voti e commenti su Salo' o le 120 giornate di sodoma, 190 opinioni inserite

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JOKER1926  @  27/08/2008 15:54:47
   7 / 10
In una anomala classifica delle pellicole più orride, efferate, inumane, bestiali di tutti i tempi troviamo al vertice senza alcun dubbio "Salò o le 120 giornate di sodoma"...
Pier Paolo Pasolini si supera confezionando un Opera che ha fatto e farà per sempre scalpore…

Prima di penetrare nei remoti meandri del film è doveroso trattare (anche in modo superficiale) le "caratteristiche mentali" del regista…
Pasolini era sicuramente di sinistra, ma non doveva diffamare la destra, (il fascismo nel film non centra niente!) ma comunque viene clamorosamente infangato questo movimento…
Il "processo di diffamazione" continua… verso il finale perde la vita un ragazzo che era con la ragazza di colore (il pugno chiuso era davvero indispensabile!?!)…
Il regista introduce (per pure necessità si spera ) il fascismo come metafora del potere e poi la tralascia per riprenderla in modo fine e provocatorio verso il finale con la scena citata…
Su il tutto non sono assolutamente d' accordo, leggendo la trama (senza aver visto il film) si può attaccare gratuitamente il fascismo… Clamoroso Pasolini!

Quattro potenti fascisti (ripeto fascismo è solo metafora di potere, di supremazia…) imprigionano in una grandissima abitazione una serie di persone: vecchie putt.ane, giovani e giovane…
Lo scopo dei potenti è quello di "saziare" le proprie "voglie"…
In linea di massima lo spettatore potrebbe pensare ad un' orgia sensuale che inizia e si arresta al piacere di scopare…
Ma questa "ingenua " concezione è stroncata all'istante…
Dietro le mura della grande casa si genera l'impensabile…
I quattro "signori" circondati da giovani e giovane (alcune di esse molto piccole, quasi bambine), godranno in modo assai perverso…
Il sesso metaforicamente è il "punto di coesione" fra i potenti e i deboli…
Solo che i primi lo fanno con immenso piacere, la seconda classe è puramente costretta nell'agire in questo ambito (ovvero quello sessuale)…
Ma come detto il sesso è solo un "ritaglio" dell'intero catastrofico "mosaico" perverso…
I giovani devono mangiare addirittura i loro stessi escrementi, legati al guinzaglio leccano e mangiano cibo…
Questa pellicola è composta da scene al limite dell' immaginabile, la scena del chiodo "impastato" nella torta e poi dato alla ragazza è l' apice della violenza…(ma forse apice è esagerato! siamo solo all'inizio…)

Pasolini crea un film "Dantesco", in esso ci sono diversi richiami numerici (il numero 4), infatti su questo semplice numero si generano tutti i "tasselli" che compongono il Maestoso Ribrezzo…
Infatti sono quattro i "volti" della pellicola: il Potenti, I soldati, I servi e le vecchie "dame"…
Inoltre il regista "scompone" il film in quattro "porzioni": "Antinferno", "Prologo" , "Girone della mer.da", "Girone del sangue"…
Il film si "nutre" di violenza, mortificazioni e di meschinità allo stato Solenne…

Le vittime impotenti sono costrette a concedersi in ogni senso ai "Padroni"; la parte iniziale è molto interessante, c'è la "selezione" delle future vittime, dopo tutti sono trasferiti nel grandissimo luogo…
Ogni vittima è spaventata, incosciente di ciò che a breve si genererà dai corpi e dalle menti dei Padroni…

Pasolini esagera, i quattro potenti inglobano praticamente tutte le possibili ed immaginabili perversioni umane, sono pedofili, si eccitano nel vedere persone morire, sono omosessuali, e assurdamente malati…
Essi sono esseri ripugnanti, mangiano le feci delle loro vittime, si fanno scopare da giovani di 14/15 anni, ingeriscono urina di altri…
La cattiveria umana è illimitata, ma il regista supera questo "immaginario" limite e penetra incredibilmente nell'abisso dell'impossibile e della crudeltà assurda, impensabile , scioccante,traumatizzante …
Dopo la prima parte il film si "rassoda" e prosegue nella sua lunga "marcia" di disgusto…
"Il girone della me.rda" è una parte maledettamente crudele, le vittime ingeriscono (addirittura con cucchiai) le feci…
La tavolata "imbandita" dagli escrementi dei componenti della casa è disgustosa, a mangiare queste "delizie" sono in primis i quattro "signorotti"…
I giovani impotenti si lasciano andare fisicamente e psicologicamente, ormai sono costretti a morire (soprattutto sul piano mentale) e sottomessi non hanno assolutamente via di salvezza…
L'ultima parte della pellicola ("Il Girone del Sangue!) è la somma celebrazione della violenza allo stato Interstellare, i potenti si eccitano nel vedere ragazzi torturati; il fuoco sotto il pene, "cavate" di occhi , tagli da mattatori alle serve e torture inumane compongono l' enfasi di questa convulsa pellicola…
Le idee di Pasolini diventano pura e crudele realtà grazie agli egregi effetti speciali, fotografia buona e applausi al "maledetto" cast, gli attori praticamente inglobano l'essenza del male, della perversione…
Una mostruosa scena (durante il primo racconto della vecchia "dama") vede protagonista un Potente osannare allo spasimo la donna, l'uomo vuole tutti i dettagli sulla sua "avventura" sessuale…
"Salò" è un mosaico di scene crude e fuori da ogni logica, film destinato a poche persone (come Me), la pellicola è brutale è suggestiona a morte il pubblico…

All'epoca questa pellicola fu censurata e maledetta pressoché da tutti, numerosissimi tagli e varie animatissime discussioni…
I quattro maniaci nel film sono anche pedofili e diventano icone "mortali", estremamente pericolose per la massa (soprattutto quella giovanile)…

Pasolini dunque denuncia palesemente l'abuso di potere da parte dei potenti, il regista evidenzia in modo netto, limpido l'abisso sociale (fra ricchi e poveri)…
Come Lado anche Pasolini è spudoratamente contro la borghesia, molte le scene che lo fanno intendere…
I potenti sono persone apparentemente fini e istruite, abiti di classe nascondono i corpi malati di essi…
Ma ripeto il regista eccede generando un film mostruoso fuori da ogni canone di logica , lo spettatore sarà disgustato…

La scena finale è eloquente, Pasolini attacca nuovamente la borghesia, le giovani guardie ballano e pensano ad un roseo futuro con le rispettive ragazze…

"Salò o le 120 vittime di Sodoma" è un film che denuncia il potere (il regista comunque aveva delle idee estremiste di sinistra a Mio Avviso) dei potenti che si nascondono e si esaltano in un caldo ed elegante vestito nascondendo la loro insana voglia di perversioni e di uccisioni…
Oltre a questioni socio-politiche, Pasolini retrocede alle origini affermando con metafore e varie simbologie il male incurabile del mondo: La violenza…
Ma dietro questo grande e remoto problema ne nascono altri: la perversione, il senso di superiorità, la meschinità …
Viaggio nella massima esposizione della perversione che fa rima con Morte…
Il film quindi non si ferma all'effetto visivo (già sconvolgente) ma milita nel profondo e tratta argomenti pesanti e noti, anche se il tutto da Pasolini è amplificato in modo pazzesco, infatti il regista ha come obbiettivo soprattutto quello di denunciare le alti classi della società, potenti della politica rei di sfruttare i deboli,ma sbaglia celebrando la (presunta)c attiveria dell'alta classe in modo catastrofico, spropositato e illogico…

Comunque la pellicola bene o male impressiona lo spettatore e rimane impressa nelle menti della massa, il sangue, le violenze psico-fisiche, e le più indicibili perversioni si aggregano in questa bestiale pellicola degna di una totale e irrevocabile censura…

17 risposte al commento
Ultima risposta 09/09/2008 21.33.16
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