rosso sangue (1986)

Cinema poetico e apocalittico per Carax, in questa pellicola di metà anni '80 dove si respira lo spirito dei tempi, tra paura per l'AIDS e un disinteresse per i temi socio-politici che sfocerà in un totale nichilismo.
Carax è un autore che ha fatto scuola, ma senza allievi.

Esteticamente e visivamente straordinario. Anche la trama è molto interessante a metà tra sentimentale e intrigo noir in un mondo indefinito. La pecca principale sta nella esasperante lentezza di tutta la porzione principale della pellicola relativa all'amore non corrisposto del giovanotto vs la giovane. Peccato perché poteva essere una bomba assoluta e così rimane un po' incompiuto. Comunque meritevole di una visione, Carax ha veramente qualità.

Un personalissimo noir visivamente straordinario e suggestivo. Carax sorprende praticamente ad ogni scena con il suo stile citazionista e sperimentale, anche se l'assunto (e lo stile) è fin troppo programmatico e si ha la sensazione che sia un film fatto più con la testa che con il cuore.

La trama procede a sbalzi, a quadri anche suggestivi ed intimi, raccontando in modo non banale l'incomunicabilità dell'amore a vent'anni, pur lasciando qualcosa sul piano del ritmo.

Bravissimi i due protagonisti, Denis Lavant (quasi un sosia di Nick Cave) e la giovanissima e splendida Binoche,

Carax è poesia travolgente e destabilizzante. Ulteriori parole risulterebbero superflue. Leos Carax è tra i migliori registi in vita (attivi). Nonchè tra i miei 5 registi preferiti.

un cinema di forte impatto visivo, 'debordante', lo definirei, tanto da valicare i confini del genere per influenzarne altri, quello di Carax... un noir dallo scheletro melò... il fotogramma che diventa vignetta (non è un caso il cammeo di Hugo Pratt, l'inventore di 'Corto Maltese')... il regista fa tesoro dell'esperienza di mostri sacri come Godard e Welles e, accompagnato dalle note di Prokofiev e David Bowie (altrettanto mostri), da vita ad un qualcosa di assurdamente ipnotizzante... L

Leos Carax mette in scena un film molto ricco visivamente, quasi irreale, pieno di citazioni colte: dall'espressionismo tedesco a Chaplin fino a Welles. Quello che non ho sopportato è una certa prolissità dell'opera ai limiti dell'indigeribile. Rivederlo a distanza di molti anni non ha cambiato granchè riguardo il mio giudizio. Probabilmente non è una pellicola sulle mie corde. Giova ricordare che Carax era un regista molto apprezzato dalla critica d'oltralpe (direi quasi pompato oltremisura), ma dopo il fiasco degli amanti di Pont Neuf e Pola X è praticamente scomparso.

film di una forza visiva straordinaria, così come la colonna sonora e gli interpreti. da vedere assolutamente, perchè è originalissimo e bellissimo.