rosso come il cielo regia di Cristiano Bortone Italia 2005
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rosso come il cielo (2005)

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locandina del film ROSSO COME IL CIELO

Titolo Originale: ROSSO COME IL CIELO

RegiaCristiano Bortone

InterpretiLuca Capriotti, Simone Gullì, Andrea Gussoni, Alessandro Fiori, Michele Iorio, Francesco Campobasso, Paolo Sassanelli, Marco Cocci, Rosanna Gentile

Durata: h 1.36
NazionalitàItalia 2005
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2007

•  Altri film di Cristiano Bortone

Trama del film Rosso come il cielo

1970. Mirco Mencacci é un bambino appassionato di cinema. Un giorno giocando con un vecchio fucile, parte inavvertitamente un colpo che lo colpisce in pieno facendogli perdere la vista. All'epoca, ai bambini non vedenti non era permesso frequentare la scuola pubblica, così i genitori furono costretti a metterlo in un istituto specializzato, dove, grazie ad un vecchio registratore sviluppa la passione per il montaggio del suono che lo farà diventare uno dei più rinomati esperti del settore del cinema italiano.

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Voto Visitatori:   8,15 / 10 (33 voti)8,15Grafico
David giovani (Cristiano Bortone)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
David giovani (Cristiano Bortone)
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Voti e commenti su Rosso come il cielo, 33 opinioni inserite

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AMERICANFREE  @  14/12/2019 18:09:28
   7½ / 10
Molto toccante questo film, non conoscevo questa storia , mi sono emozionato. Regia e recitazione di buon livello.Nota di merito per il protagonista

yeah1980  @  04/07/2017 10:54:08
   7½ / 10
Bello e commovente, stranamente non mi ha convinto molto la recitazione...

topsecret  @  28/08/2015 19:56:32
   7 / 10
Favola o verità romanzata che sia il film di Bortone esplora quello che era il mondo dei bambini con l'handicap della vista (negli anni '70) in maniera sincera e libera, sottolineando con una forza velata la critica nei confronti di istituzioni e società che ancora oggi non sempre mostrano grande apertura verso il diversamente abile.
Un buon film, forte e delicato allo stesso tempo, capace di emozionare e coinvolgere grazie ai temi trattati ma anche grazie alla forza emotiva (ed interpretativa) del cast, quasi tutto composto da bambini, con l'apporto di un Paolo Sassanelli sempre versatile e bravo, che assistono la regia nel racconto di una storia interessante e capace di far riflettere senza banalità, nonostante un uso massiccio (ma necessario e non fastidioso) di retorica.
Da consigliare.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  06/02/2014 22:41:00
   7½ / 10
Bel film che racconta le esperienze di un bambino diventato cieco, all'interno di un istituto per non vedenti di stampo conservatore-autoritario nell'irrequieta Italia di inizi anni '70.
Il vero protagonista del film è il mondo infantile, di cui si celebra la fantasia, la forza vitale, la creatività, la voglia di esprimere, creare, scoprire. Gli attori-bambini di questo film sono veramente bravi e spontanei e ci fanno sentire bene la magia di quel mondo, di cui noi un po' tutti proviamo nostalgia.
L'ambiente del collegio è quello più adatto su cui impostare anche il discorso universale del contrasto libertà-imposizione (vedi il capolavoro "Zero in condotta" di Jean Vigo). "Rosso come il cielo" è certamente molto più tradizionale rispetto a Jean Vigo, forse troppo. Si utilizza in partenza un protagonista "dotato", speciale, non uno qualsiasi (stratagemma tipico per portare lo spettatore dalla propria parte ideologica), si indulge un po' sui buoni sentimenti (non poteva mancare anche l'amore fra bimbi), con tanto di canonica vittoria finale.
A parte queste "forzature" (anche se si tratta in ogni caso di una storia vera), il tema trattato è sempre dei più attuali e mai bisognerebbe scordarsi di come sia ingiusto tarpare le ali, togliere la libertà, comprimere l'iniziativa e la fantasia di chiunque, soprattutto di un bambino. Quindi ben vengano film su questi temi, soprattutto se ben girati e recitati (molto bravo e convincente l'attore che recitava il direttore "cattivo").
"Rosso come il cielo" si pone in qualche maniera nel filone "nostalgico" dell'Italia solidale e libertaria come solo nei primi anni '70 nella sua lunga storia lo è stata. L'iniziativa di solidarietà di categorie sociali organizzate oggi sarebbe inconcepibile. Lo stesso risultato lo si potrebbe ottenere adesso solo con una campagna di stampa o televisiva, quindi non più tramite esseri umani ma attraverso media di comunicazione di massa (visto che noi attualmente viviamo in epoca postmoderna).
E' anche un film "ottimista", che insegna a inseguire i propri progetti e le proprie idee con coraggio e ribellione, senza rinunce o compromessi. Realizzarsi e vivere come si sogna è possibile, basta volerlo, nonostante tutte le difficoltà o le limitazioni.

il_drugo  @  16/05/2013 16:28:03
   8 / 10
Un film serio ben interpretato e ambientato.

barone_rosso  @  02/07/2012 22:55:19
   7½ / 10
Un gran bel film, che fa riflettere e commuove. Anche se, essendo un film, ha il difetto di risultare un po' piatto a lungo andare...

Larry Filmaiolo  @  04/05/2012 21:59:21
   7 / 10
splendida e commovente la storia, ma dopo aver assistito

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, sommando il tutto alla recitazione non proprio fenomenale, viene da dire "ma sì, dai, carino..." ma niente di più.

-Uskebasi-  @  26/04/2012 20:48:22
   7½ / 10
Purtroppo per non rischiare si è buttata via un'occasione unica che avrebbe reso il film un capolavoro senza se e senza ma. Una storia vera stupenda, che ti regala momenti come l'ascolto della registrazione della tempesta di Mirco. Molto meglio i bambini come attori rispetto agli adulti.
Il SE gigante è:
Se nel finale al momento in cui mettono tutti le bende ci fosse stato soltanto lo schermo nero, e si udivano solo i suoni dei bambini, così da capire quello che provavano tutti in quel momento, per poi rivedere al termine della recita...? Al pensiero mi vengono i brividi...

Fratuck89  @  28/12/2011 00:20:13
   8 / 10
Per non smettere mai di credere nei propri sogni, perchè con la passione e la voglia si possono spostare le montagne, ottimo film, esteticamente ben fatto, una bella fotografia, un film italiano vecchia scuola, che commuove per le situaziuoni umane che si creano, è una storia vera quindi è ancora più interessante da vedere, consigliato.

DarkRareMirko  @  04/12/2011 23:39:48
   8½ / 10
Dal Bortone di Sono positivo, un altro buonissimo film con il bravo Paolo Sassanelli (che pure qui, seppur molto meno rispetto al film appena citato, fa un pò l'effemminato).

La vera vicenda di Mirco Mencacci (tecnico del suono responsabile, tra gli altri, di consulenze riguardo La meglio gioventù di Giordana e Notte prima degli esami di Brizzi) viene qui romanzata in modo magistrale pescando a piene mani dai migliori De Sica, Tornatore, Benigni, Salvatores.

Tra un pò di buonismo e retorica (non credo poi che la realtà dei fatti sia così zuccherosa e zelante) passa comunque una riuscitissima e sempre attuale critica ad un sistema scolastico ignorante ed intransigente, che di fronte ai problemi tende sempre a isolarli e a mandarli via più che a risolverli.

Ottima la scena dei suoi della natura registrati e presentati in aula.

Forse un pò lento qua e là, è ad ogni modo una prova di cinema molto matura, poetica e sentita.

Bravissimi tutti, bambini inclusi (certi dei quali realmente ciechi); indicatissima anche la fotografia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  02/11/2011 23:24:36
   9 / 10
Mirco Mencacci ha 10 anni e un amore per il cinema grande così quando inaspettatamente incontra il suo Destino. Il fucile del padre è lassù in alto, Mirco è incuriosito. E' facile cadere da una sedia a quell'età ma un conto è rompere il vasetto della marmellata, un altro venir colpiti in viso dai pallettoni esplosi dal fucile caduto.
Mirco Mencacci ha 10 anni. E non vedrà mai più.
Mirco Mencacci non è un nome di fantasia ma quello di uno dei migliori montatori del suono nel cinema italiano. Questa è la sua meravigliosa storia.
La sfortuna di Rosso come il cielo è l'esser stato girato nel 2005 anzichè nel 1946 altrimento parleremmo di un nuovo Sciuscià. E Cristiano Bortone non è (ancora) diventato Giuseppe Tornatore altrimenti parleremmo di un altro Nuovo Cinema Paradiso. Perchè questo è un piccolo capolavoro, inutile girarci intorno.
E se la scuola italiana credesse soltanto un filino di più al cinema questa sarebbe una delle visioni obbligatorie, imprescindibili.
Perchè è un film che insegna molto di più di un ermo colle imparato freddamente a memoria.
Insegna che l'handicap a volte non è una mancanza, una privazione, ma un valore aggiunto, un dono. Mirco quasi se ne frega della vista perchè conosce la bellezza dei suoni e in questo senso il non vederci più diventa soltanto un ulteriore stimolo a scoprirne la magia. Il primo "montaggio" che crea oltre a dimostrare empiricamente quello che è un talento immenso è anche la prova che l'handicap può esser superato, quasi sublimato nell' arte.
Perchè l'arte, la creatività, e questo è il secondo insegnamento del film, sono istinti che non possono, non devono essere ingabbiati, trattenuti. La scuola per ciechi dove Mirco, suo malgrado, è costretto a stare (per una legge dell'epoca i ciechi non potevano studiare in scuole normali) rappresenta quel mostro burocratico ed istituzionale che in nome delle regole, della forma e della tradizione vieta a qualsiasi ragazzo di esprimere al meglio le proprie inclinazioni, i propri talenti, o semplicemente impedisce loro un naturale desiderio di vivere una vita normale. In questo senso la recita "istituzionale" poi modificata in quella del meraviglioso finale non poteva essere scelta più bella ed originale per trattare questa tematica.
Ma Rosso come il cielo ci parla anche dell'amicizia e di come questa possa portare a risultati straordinari, individuali quanto collettivi. Quando i ragazzini dell'istituto (un gruppo di giovani attori incredibile, quasi tutti veri ciechi) riescono, grazie a Mirko, ad innamorarsi del Cinema e della magia dei suoni, scopriranno quella felicità che per anni era repressa nei rigidi protocolli della scuola. Perchè fare le cose insieme, collaborare, creare, divertirsi e giocare porta nei bambini a risultati che noi adulti non abbiamo la benchè minima possibilità di ottenere. L'unica cosa che dobbiamo fare è permettergli tutto questo, aiutarli. E in questo senso spicca nel film la figura dello straordinario insegnante, uno di quegli adulti notevoli che ogni bambino dovrebbe aver la fortuna di incontrare nel proprio cammino di vita. (in questo senso il film mi ha ricordato anche lo splendido Les Choristes).
E sottotraccia il film è anche un grande omaggio al Cinema nel suo senso primario, quello della lanterna magica, quello delle emozioni, quello dei rumori, quello che sa ancora sorprendere e far sognare, quello che, ahimè, soltanto un bambino può vivere.
Un film che non cerca mai la lacrima facile o il pietismo ma che, al contrario, attraverso la speranza, la gioia di vivere, l'ottimismo, il lieto fine, ci porta più volte anche a divertirci.
Che dire della sceneggiatura? Prima scena: bimbi che giocano a mosca cieca. Seconda: Mirco al cinema col padre. Terza: Mirco con forbici e nastro che ripara una biglia. In 3 pennellate c'è tutta quella che sarà la sua vita: montatore del suono non vedente. E' una scrittura che trasuda dolcezza, tenerezza, sobrietà e amore per il proprio lavoro.
E soltanto una scrittura così può portare alla scena capolavoro della recita finale, una scena simbolo di tutto quello che abbiamo detto finora: l'esaltazione della creatività, il rifiuto delle regole, il valore dell'amicizia, il superamento dell'handicap, l'omaggio al cinema. E anch'io, come gli spettatori della recita, ho preferito vederla con gli occhi chiusi.
Per due motivi.
Apprezzarla di più.
Trattenere le lacrime.
Poi ho riaperto gli occhi e quello che trattenevo è uscito fuori.
E ridestandomi da quel magnifico buio, uscendone fuori, sono io quello ad essermi sentito handicappato.

Jumpy  @  26/09/2011 23:06:11
   7 / 10
Molto delicato e dai toni poetici, offre inoltre uno spaccato molto realistico dell'Italia degli anni '70.
Ho avuto però l'impressione che il regista si lasci un po' prendere la mano e che alcuni passaggi siano un mero esercizio stilistico.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  07/04/2011 18:20:48
   8 / 10
E' la storia vera di Mirco Mencacci un non vedente che, partendo da un limite sensoriale, è riuscito a sviluppare un udito sopraffino e diventare il migliore montatore del suono italiano.
Il film di Cristiano Bortone, vincitore del David Giovani nel 2007, tratta di un handicap fisico estremamente invalidante: la cecità, problema rimosso dall'attuale società basata sull'immagine, l'apparenza.
Questo è un film bello e necessario che indica ad ognuno di noi l'unica via percorribile per contrastare l'arroganza di chi cerca di esercitare una qualsiasi forma di controllo e di potere sull'altro: credere nelle nostre risorse interiori, diventando soggetti creativi.

Lucya  @  16/01/2011 15:37:12
   8 / 10
Una storia molto bella, un modo interessante per mostrare come i ciechi affrontano la vita nonostante la loro disabilità

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  01/05/2010 13:11:27
   8 / 10
Una piacevole sorpresa questo film che tratta un tema come quello della cecità con estrema delicatezza senza cadere nel retorico o nel patetico. Anzi la forza di questo film è nel riuscire a ribaltare un destino avverso in qualcosa di speciale grazie alla forza della fantasia e dell'immaginazione che sopperisce alla forzata privazione sensoriale. Ottimi i bambini e bravo il giovane Luca Capriotti che si cala nel ruolo con la credibilità di un attore navigato. Leggermente didascalica la figura del direttore. Eccellente la regia di Bortone con sequenze che rimangono ben impresse (la fuga in bici, il cinema e il finale).

TheLegend  @  19/11/2009 00:01:31
   6½ / 10
Carino ma mi aspettavo di più.
Non mi ha emozionato molto e non ho trovato la recitazione convincente.

Jambo  @  21/04/2009 22:49:29
   9½ / 10
Veramente un bel film..molto poetico..assolutamente da vedere!!!!!!

ronaldinho80  @  03/04/2009 01:55:28
   10 / 10
Mi è piaciuto moltissimo questo film. Poetico, semplice, mai caduto nella banalità. Bravissimi i bambini, molto bravo l'attore che interpreta il prete insegnante dei ragazzi. Fa rivivere la freschezza e la curiosità dello scoprire le cose che si aveva da bambini. Lo consiglio a tutti.

HeathLedger9  @  07/02/2009 09:29:11
   8 / 10
ero indeciso se dare 7 e mezzo o 8, pero ho deciso 8 perche il film non è entusiasmante come i film che piacciono a me ma è commovente triste e ti fa riflettere, il prof di italiano ce l'ha fatto vedere.. stavo quasi per piangere,

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  16/12/2008 17:39:24
   8 / 10
Può un grave incidente,causa di conseguente handicap,essere un nuovo ed insperato punto di partenza?La risposta,dopo aver visto questo piccolo ed emozionante film italiano, non può che essere positiva.La storia è infatti realmente accaduta e narra dell’infanzia di Mirco Mencacci,rimasto cieco all’età di dieci anni,sistemato in un istituto per non vedenti lontano dalla natia Toscana e divenuto attualmente un apprezzato montatore del suono.
Il film tocca argomenti scottanti con grande leggerezza,non scade mai nel banale o nel patetico ed illustra con forza il dramma di questo bambino.La sua rabbia e relativa negazione della sua condizione iniziale si tramuteranno in una forza interiore sfogata nella capacità di cogliere,creare e quindi registrare suoni per metterli al servizio di una storia.L’amicizia con il simpatico Felice e la dolce Francesca,la complicità con Don Giulio,l’insofferenza alle regole vetuste ed oppressive atte a tarpare la creatività di questi ragazzi sono il fulcro di questo percorso di crescita ed accettazione di una nuova condizione.Non sono tralasciate accuse nei confronti di un sistema ghettizzante che costringeva i genitori a portare i loro figli in istituti appositi,in quanto la scuola non accettava l’iscrizione di ragazzi non vedenti.
“Rosso come il cielo” non è un film perfetto,ma profondamente sentito dal bravo Cristiano Bortone,la sua innegabile voglia di parlare di Mirco e del suo passato coinvolgono ed emozionano lo spettatore,cui si stringe il cuore più volte senza che si scada mai in facili scorciatoie lacrimevoli.

sweetyy  @  05/12/2008 02:44:22
   8½ / 10
Ogni tanto un buon film italiano si trova... e quando lo trovo non mi trattengo coi voti. Mi è piaciuto moltissimo.

lupin 3  @  05/12/2008 02:30:04
   6½ / 10
Caruccio...
Mi sarebbe piaciuto vederlo anche in versione adulta, forse un'ora e trentasei minuti sono pochi...

Cuoreimpavido  @  01/12/2008 14:44:12
   8½ / 10
bellissimo film, commovente con una storia stupenda

Invia una mail all'autore del commento nettuno  @  18/10/2008 09:42:56
   9 / 10
Un gioiello nel desolante panorama del cinema italiano. Tratto da una storia vera, ti coinvolge senza mai scendere nel banale.

edegoal  @  15/04/2008 22:02:32
   9½ / 10
Alla faccia di chi dice che il cinema italiano regala solo film trash e al limite della sopportazione!Incredibile come un film del genere sia stato distribuito così poco.Bellissimo,dolce e soprattutto commovente.
Stupenda la parte della recita.Da vedere assolutamente lasciandosi trasportare dalle emozioni che riesce a trasmetterti.

renee  @  27/03/2008 18:18:52
   8 / 10
ottima pellicola con un tema delicato e ben affrontato..anche molto commovente nel finale..promosso a pieni voti

mettichezzi  @  14/02/2008 22:23:55
   9½ / 10
davvero ma davvero un bellissimo film. mi ha commosso tanto sopratutto alla fine quando fanno la recita. davvero da vedere assolutamente!

tarantino92  @  23/06/2007 21:45:41
   10 / 10
qeusto film è unico....moooooolto poetico.....
l'ho visto con la mia classe,con la prof. di psicologia....io questo film non lo conoscevo e avevo chiesto alla prof. che al posto di vedere rosso come il cielo si poteva vedere qualcuno volò sul nido del cucul.....ma lei mi ha detto:"per un amante del cinema come te,amerà di certo rosso come il cielo".
e aveva ragione.....
grande film poetico.
purtroppo è sconosciuto,ma è lo stesso veramente un bel film.
da guardare.

Bobber  @  07/06/2007 14:50:49
   8½ / 10
Commovente, tenero e dolce............e il dialetto rende il film unico.....Guardatelo!!!!!!!

johncrew  @  29/04/2007 00:13:05
   9 / 10
Finalmente un bel film su una condizione, quella dei ciechi, della quale nessuno o quasi sembra parlare ai vari mass media...
Unica pecca: la nota politica, un po' forzata alla fine...
Penso che ogni "vedente" dovrebbe vedere questo film e magari anche commuoversi proprio com'è successo a me.

Ma perchè la maggior parte dei bei film non passa per i circuiti multisala delle nostre città? Perchè ci sommergono di film trash e delle solite americanate trite e ritrite quando il cinema italiano sa ancora regalare certe emozioni?

akiastyle  @  27/03/2007 07:40:31
   8½ / 10
Film delicatissimo, una storia piccola piccola, ma di una bellezza notevole.

giumig  @  17/03/2007 14:14:51
   7½ / 10
Davvero un bel film, raccontato in modo dolce e poetico e recitato magnificamente dal piccolo protagonista. Bellissimo poi il modo in cui sono state raccontate le stagioni. Da vedere.

Iol1234  @  11/03/2007 08:34:59
   8 / 10
Il film e' di una poesia immensa.
Il piu' grande handicapp raccontato dalla vita di molti ragazzi.
Mi ha emozionato e commosso.
Un bellisssimo Film

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