Robert Wolf è un nativo americano che viene inseguito dall'FBI perchè ha deciso di vendicarsi dei delinquenti che hanno stuprato e ucciso sua madre nella loro riserva. Wolf incrocia la strada di Cash (Mollohan), un musicista squattrinato, con cui forma un
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Un film molto particolare, sicuramente non per tutti, realizzato tramite un progetto indipendente finanziato quasi interamente da Momoa stesso. Lento ma allo stesso tempo estremamente affascinante, ricco di emozioni, la storia narra della fuga di un uomo, che dopo aver giustiziato personalmente l'assassino di sua madre, salta in sella alla sua motocicletta (una splendida Panhead del '56) e intraprende un viaggio verso il nulla, in fuga non solo dalle autorità ma dal mondo intero, alla ricerca di sè stesso e del significato della vita, ben consapevole che quella sarà la sua ultima avventura da uomo libero. Così, assistiamo ad una serie di avvenimenti che ci porteranno a conoscere sempre più a fondo l'essenza e lo spirito del protagonista (Momoa perfetto per la parte), attraverso svariate vicissitudini, conoscenze casuali ed una serie di ostacoli che si infittiscono sempre più mano a mano che la fuga giunge al capolinea. Il tutto accompagnato da delle atmosfere cupe, a tratti mistiche, rese indimenticabili dalle stupende locations notturne dei deserti californiani e dal sound inconfondibile del chopperino cavalcato da Momoa. Una storia sincera in un film poetico, passionale, che sa catturare e stregare lo spettatore come pochi.
Ammetto di essere un po' di parte in quanto grande appassionato di motociclette e di film "on the road", ma questo Road to Paloma riesce a trasmettere qualcosa di unico, di speciale, che colpisce nel dritto nel cuore e lascia una sensazione di appagamento profondissima, quasi di liberazione totale. ....Bellissimo.