rapunzel - l'intreccio della torre (2010)

L'unica cosa che si salva di questo film è la grafica ma per il resto:la sceneggiatura è terribile,sembra di rivedere in tutto e per tutto Shrek solo molto più edulcorato e noioso,la trama ricalca appieno altri film su principi e principesse già visti e per giunta in una maniera ancora più banale,i personaggi sono senza carattere,non hanno mai il giusto approfondimento che meriterebbero per essere apprezzati o almeno compresi appieno,le canzoni hanno motivi talmente sentiti e risentiti che diventano fastidiose da ascoltare ogni tre minuti,per tutto il film non c'è mai un momento d'amore,di paura o di rabbia che si senta,l'atmosfera di questo film è piatta,insipida,non c'è mai quell'esagerazione che ti fa provare qualche sentimento e una cosa che a me personalmente ha dato grande fastidio è il fatto che in questo film manca completamente la magia,ma non la magia in senso di incantesimi,stregonerie,ecc.. ma l'atmosfera magica,sognante che è tipica dei film della Disney e che mancando fa perdere molto al film secondo me (e non venitemi a dire che la scena delle lanterne è magica!E' visivamente bella ma anche quella è molto piatta e se i protagonisti non cantassero sarebbe ancora più piatta).

Concludo dicendo che mi meraviglia il fatto che questo prodotto così banale,scontato e secondo me anche molto brutto abbia avuto così tanto successo mentre il film precedente "La principessa e il ranocchio" che non era un capolavoro ma era fatto anni luce meglio di questo in tutti i sensi,è stato snobbato da tutti.
Forse aveva ragione Jeffrey Katzenberg quando disse che l'animazione tradizionale è morta:io non riesco a spiegarmi altrimenti il successo di questo film.Spero di non aver offeso i fan del film ma la mia opinione è questa e non può cambiare nemmeno tra cento visioni (e io per farmelo piacere sono arrivata già a sei visioni).

Incredibile quanto sia noioso questo film, incredibile quanto perda rispetto al precedente La principessa e il ranocchio. Già non mi aveva convinto del tutto dal trailer, ma non mi immaginavo certo questo schifo.
Partiamo dall'unica cosa che si salva del film: la storia. Brillante, originale, riesce a dare un perché a molti aspetti della fiaba cui Rapunzel si ispira (i capelli lunghi, la segregazione nella torre). Ma il vero problema è rappresentato da tutto il resto.
Lo sviluppo della trama è semplicemente banale e prevedibile: sono d'accordo che tutto il sottotesto riguardante le origini della protagonista devono essere messi subito in chiaro, ma sembra proprio che il mega-spiegone iniziale sia il modo più sbagliato o che si sarebbe potuto renderlo meglio, più coinvolgente, più ricco di emozioni e di pathos.


SPOILER

Per non parlare poi dei numerosi sensi di deja vu: troppe parti sono scopiazzate da altri ben più noti classici, dal Gobbo di Notre Dame (il rapporto Rapunzel-Madre Goethel) alla Sirenetta (la dimenticabile sequenza delle lanterne).
E poi c'è un problema ancora più grave: le musiche. Alan Menken è uno dei compositori che stimavo di più, creatore di score indimenticabili, una su tutti quella del sopracitato Gobbo di Notre Dame. Dico "stimavo", perché da un paio di anni il suo talento deve averlo gettato in un tombino, a giudicare delle oscenità presenti in Enchanted e, soprattutto, in Rapunzel: canzoni inascoltabili si sommano a una colonna sonora penosa e senza guizzi, che abbassano il livello del film infinitamente. Di questo passo, la carriera di Menken zeppa di Oscar sarà solo un ricordo.
Altro difetto è rappresentato dalla "cattiva". Nel corso degli anni, la Disney ci ha abituato a Jafar, Malefica, Crudelia De Mon e così via, e in questo caso, la villain è una strega...senza alcun potere. In tutto il film, mai una volta sola usa poteri di qualche genere,


SPOILER

cosa che, insieme alla sua poca presenza e a una canzone orrenda , la rende ben poco minacciosa e sicuramente il peggior villain di sempre (persino il Maestro Forte nel seguito della Bella e la Bestia era meglio!)


SPOILER

E infine passiamo all'animazione, che è insieme un pregio e un difetto. Un pregio perché è fondamentalmente impeccabile, quasi squisita. Tuttavia, sono dell'opinione che, senza l'animazione a mano, un Classico Disney non sia un Classico Disney fino in fondo, ma un ibrido che non ha appartenenza.
Mezzo voto in più per il personaggio del cavallo, che qualche volta mi ha fatto davvero ridere, ma è incredibilmente sottosfruttato, così come l'altro personaggio animale (cosa? Solo due in totale?)
Come ultimo argomento, mi viene da chiedermi per quale motivo questo film abbia avuto un successo spropositato, mentre La principessa e il ranocchio è stato meno fortunato. Non riesco a credere che l'unico motivo sia l'animazione computerizzata, ma se è così, allora mi rammarico che questa tendenza stia letteralmente uccidendo qualcosa che ha impreziosito le nostre vite per oltre mezzo secolo. Spero che succeda qualcosa per impedire che ciò accada davvero.

Ricordo con piacere "La Sirenetta", "La Bella e la Bestia", "Cenerentola", "Biancaneve e i sette nani" ecc... il target per questi film, ovviamente, erano i bambini ma avevano la capacità di far sognare anche un adulto, andavano bene per tutte l'età e il sesso.
"Rapunzel", invece, per i maggiori di 13 anni, disgraziatamente, c'è ben poco per cui appassionarsi: la storia è abbastanza fiacca e scontata, le spalle comiche di contorno non troppo divertenti e le solite canzoncine che accompagnano la vicenda a dir poco stucchevoli.
La Disney, ormai, senza la Pixar non va da nessuna parte, al botteghino tira ancora ma per quanto riguarda la qualità son anni che latita.

P.S.
Pessimo il doppiaggio di Laura Chiatti che ha influito nel voto, forse se lo guardo in lingua originale qualche voto in più lo prede, mah vedremo...
C'est la vie!

Sono rimasta abbastanza delusa dall'ultimo classico Disney. Sarà stato il trailer o i vostri commenti, non lo so; so però che è un netto passo indietro non solo rispetto ai "veri" classici Disney, ma perfino rispetto al classico precedente, ovvero "La principessa e il ranocchio". Quest'ultimo sì che poteva definirsi una favola moderna: non cercava fintamente di riprodurre la fiaba ma prendeva lo spunto del ranocchio che si trasforma in principe con un bacio, così come è entrato nella nostra cultura, per sviluppare una storia a sè stante ambientata in era contemporanea. Oltretutto, era splendidamente disegnato a mano, aveva un'ottima colonna sonora e dei personaggi di contorno davvero teneri e ben riusciti (vedi la lucciola, il coccodrillo, la nonnina vodoo, la migliore amica riccona ecc.).
Questo film invece, vuole essere ambientato nella fiaba stessa ma la cambia completamente, conservando solo il fatto di usare i capelli per salire sulla torre (perfino il riferimento alle rape non c'è, nonostante lei si chiami Rapunzel). Ne risulta una storia piatta, trita e ritrita, con pochi elementi caratterizzanti (sarebbe stata una buona idea se la protagonista usasse i capelli abilmente come arma come mostrato nel trailer, ma nel film questo avviene solo a metà).
Le canzoni non sono così memorabili; l'unico momento più emozionante è quello della barca e delle lucciole, ma solo per l'effetto visivo che creano; senza di esso, la scena non sarebbe paragonabile al ballo della Bella e la Bestia, al volo sul tappeto di Aladdin e Jasmine e così via.
I personaggi sono pochi e piatti, fa tenerezza (e strappa qualche sorriso) solo il cavallo. Lei sembra una bambola di plastica, lui è la brutta copia del principe Naveen del già citato classico precedente, e il loro doppiaggio ancora una volta affidato a gente famosa e non professionista è irritante.
Inoltre la Disney dovrebbe smetterla di cercare di copiare l'umorismo alla (bleah) Shrek, rovina solo il film.
Voto per quei pochi punti positivi che ho nominato e per la grafica che, considerata l'assenza della Pixar, non è male (anche se non la preferisco, personalmente). Non basta però alla sufficienza piena.
Mi spiace solo che la Disney sceglierà di produrre questi film che le fanno guadagnare più soldi, piuttosto che cose come La principessa e il ranocchio.
Consigliato solo ai bambini.

Un prodotto ben confezionato ma lontano dal capolavoro. Forse i commenti così entusiastici mi hanno creato aspettative troppe alte, è un buon film di animazione che fa divertire grandi e piccoli, ma con qualche pecca, i personaggi sono talmente stilizzati da risultare poco espressivi. Il doppiaggio di Laura Chiatti è insopportabile e fastidioso. I personaggi secondari divertono e fanno ridere, ma tante cose sono viste e straviste. Peccato, mi aspettavo di meglio.

Per nulla originale questa nuova favoletta della Disney.
Scontata e scopiazzata qua e la.

La Disney non è, ahimè, più la stessa.
Anche quando tenta di riproporre una fiaba dallo stampo classico, è fin troppo CLASSICA, e ben poco moderna. Quello che voglio dire è che Rapunzel (titolo sbagliato, tanto valeva mettere "Raperonzolo") non è altro che una copia/mix di molti classici Disney che però, nel 2010, risulta piatta e banale, e anche noiosa. Un film che si sarebbe potuto realizzare, pari pari, anche 50 anni fa. I personaggi sono stereotipati e con poche sfaccettature interessanti, la storia è trita e ritrita (l'ambientazione è proprio copia-incolla), oltre che scontata, le gag sono sempre le stesse e le canzoni non hanno più lo stesso fascino né lo stesso ruolo di quelle magnifiche dei vecchi classici.
Non c'è nulla di sbagliato in tutto ciò, in sè e per sè, il problema è che appunto nel 2010 un film del genere non può funzionare. Avrebbero dovuto darci un tocco in più di modernità, magari anche solo inserendo qualche elemento (non certo un palazzo di vetro al posto della torre).
Visivamente è coloratissimo e con una bella grafica, ma non basta ovviamente.

Insomma, è persino meglio la Dreamworks, che in alcuni caso è anche meno scontata e certamente più divertente (e mi fa fatica dire ciò).

Mi spiace rovinare la media di questo film, anzi no, mi spiace di aver speso 8 euro che è poi l'equivalente di due crepes alla nutella.
Direi che lo spunto è interessante, ma lo sviluppo ricalca a pieno l'andazzo dell'ultima produzione disneyana, e ci si potrebbe anche fermare qui.
Impostazione classica, e fin qui nulla di male, se non fosse che quando il classico diventa stantio qualcosa non va, ed ogni tentativo di avvicinarsi all'umorismo strampalato di Shrek risulta patetico. Stesso discorso fatto appunto per l'orco verde, giunto ormai alla frutta (se non al dolce), nonché per quello che avrebbe potuto (o dovuto) essere un capolavoro dell'animazione, e invece s'è rivelato un filmetto carino e nulla più: mi riferisco ovviamente al lungometraggio dei Simpson, .
Lungi da me paragonare la giovane racazza dai capelli biondissimi agli omini gialli, ma è comunque vero che, se si cerca di risultare auto-ironici, si rischia di essere irritanti nel momento in cui si è poi vittime dei cliché che si vorrebbe sfatare. La verità è che "Rapunzel" è un film assurdamente piatto e prevedibile, di spessore pari a quello di una punta da matita e divertente quasi quanto una botta in testa con una pala da agricoltore.
Se poi aggiungessimo che la morale, se così vogliamo chiamarla, risulta essere uscita da una frase in neretto di un paragrafo d'un libro di filosofia dedicato a Leibniz, che si risolve bellamente in un 'il mondo in fondo non è mica cattivo ma tanto bbuono', allora saremmo apposto. E dire che non tutto sarebbe poi da buttare: azzeccata è la caratterizzazione del rapporto matrigna/figlia, seppur banalizzato dalle velleità di cui sopra.
A tutto questo si aggiunge un treddì assolutamente inutile, che va a sommarsi al fastidio procurato dalla gente che canta e balla in sala.
La disney non ha assimilato la lezione pixar e "Rapunzel" resta, purtroppo, un film solo per bambini.