radio silence - morte in onda (2019)

Gagnon non è certo un regista con i fiocchi perchè di quello che ho visto, i suoi film sono sempre stati orientati verso un pubblico televisivo, influendo non poco sulla qualità complessiva. Come spunto Morte in onda può ricordare La leggenda del Re pescatore, cioè una situazione in cui un utente radiofonico interpreta troppo alla lettera i consigli di una terapeuta di coppia dal linguaggio molto secco e diretto, cioè sparandosi o almeno così sembra. Crisi della protagonista, con conseguente senso di colpa anche se l'identità di questa Alexis non verrà mai scoperta, tantomeno il suo cadavere. Dopo una pausa al suo ritorno riceve in diretta una telefonata di questa sedicente Alexis, solo che fioccano gli omicidi. Lo svolgimento è piuttosto canonico, senza pretese e senza particolari sorprese, però un minimo di tensione c'è. Sufficiente.

Mi è piaciuto. Ero partito con zero aspettative, invece mi ha preso. Non è banale o scontato... ed è anche molto psicologico. Una visione la vale.