racconti romani (1955)

Un quartetto di giovani romani con poca voglia di lavorare tenta in modi poco onesti di racimolare il necessario per l'acquisto di un camioncino.
Una commedia simpatica e ben interpretata da tutto il cast il quale può annoverare anche la comparsa di Totò e De Sica, protagonisti di un simpatico duetto che rimane impresso.
Il maggior limite della pellicola secondo me è da ricercare in una regia anonima ed incapace di dare il giusto ritmo e compattezza alla vicenda.
Nel complesso una visione gli si può anche concedere.

Tentativi maldestri di truffe e raggiri per poter fare soldi più in fretta possibile. Ambiente periferico e proletario che verrà tinto da colori più foschi e tragici da Pasolini anni dopo. Qui siamo ancora sul versamente del neorealismo rosa con un buon cast di attori dove spicca Fabrizi, da sempre uno dei migliori bad guy del cinema italiano e presenze illustri come Vittorio De Sica e Totò. Gradevole da rivedere.

Camei importanti come quelli di Totò e Vittorio De Sica si intersecano bene in una storiella classica di giovani romani non proprio grandi lavoratori ma con idee di riscatto che però sfociano in piccole truffe e raggiri.
Le interpretazioni sono il sale di questa commedia allegra e briosa, tutte o quasi simpatiche e frizzanti, il ritmo della storia è andante con brio e assicura una visione senza cali d'interesse.
Simpatica e gradevole, si lascia guardare con grande semplicità e nessuna pretesa.

Simpatica commedia di metà anni 50', nella quale tre ragazzi romani sono disposti a tutto pur di acquistare un camioncino che gli possa permettere di migliorare gli affari. Si rivolgono ad Alvaro, un giovane boss locale, interpretato da Franco Fabrizi, che li condurrà dopo truffe e raggiri direttamente in prigione.
Pellicola che non è nulla di imprescindibile ma assolutamente guardabile.
Piccole parti per Totò e Vittorio De Sica.

Non un granchè ma grandi Totò e De Sica

Il film di Franciolini è davvero carino e Cifariello, oltre che bravo, era davvero un bel figliolo... continuo però a trovare strana la collocazione Moraviana nel suo contesto. Un film che tenta di esulare dalla commedia popolare-tipo e per questo merita consensi, non è detto però che l'obiettivo sia perfettamente centrato.