racconti dalla tomba (1972)

Visto oggi non ha nessun valore tensivo, ma è apprezzabile l'intento critico sulle debolezze umane e sulla classica espressione che a ogni azione corrisponde una reazione.
Non tutti gli episodi appaiono dinamici e curatissimi ma in ognuno si percepisce una certa atmosfera emozionale che va dal tragico alla beffa.
E' però un lavoro invecchiato male.

Ormai un classico. Primo film (inglese) tratto dai famosi fumetti horror (americani) degli anni '50 e '60 ed ovviamente non poteva che essere la Amicus, specializzata in pellicole ad episodi, a portare sullo schermo le storie macabre, truculente. agghiaccianti ed intrise di una nera ironia che caratterizzavano quelle pubblicazioni. I fumetti americani erano però diretti e veloci, questa pellicola invece è caratterizzata da una flemma ed una calma tipicamente british che paradossalmente rende tutto più inquietante. Ci immergiamo in atmosfere nebbiose, cupe, buie, claustrofobiche, dove senza farsi sfuggire velate critiche sociali i protagonisti vengono puniti per la loro malvagità, il loro egoismo, la loro cupidigia. Sangue, morti viventi, psicopatici e corpi fatti a pezzi sono gli ingredienti di un'opera che riesce a spaventare senza essere costretta ad esagerare con il gore (ovviamente non parliamo di splatter) ma insinuando la paura quasi nel nostro inconscio e lasciandoci addosso un senso di angoscia. Capolavoro nel suo genere.
Credo sia anche in assoluto il primo film dove si vede una storia thriller ambientata nel dolce e caldo clima natalizio facendo così da apripista a pellicole successive come Black Christmas, Natale di sangue, Non aprite prima di Natale etc...

Ispirato ai fumetti della EC Comics di William Gaines "Tales from the crypt" e "The value of horror"(durati appena 5 anni poichè ampiamente ostracizzati dalla censura),un horror antologico tra i migliori del periodo.Come di consueto all'epoca,i protagonisti sono vittime delle loro stesse colpe,e subiscono la punizione adeguata(il tutto è esplicato nel prologo che fa da cornice agli episodi,e nel finale con sorpresa).Sebbene il peso degli anni si faccia sentire,è ancora piacevole nell'intrecciare poesia macabra e ironia acre.Il primo episodio è intrigante sulla carta,ma forse un tantino sbrigativo;più tradizionali ma non meno piacevoli il secondo e il terzo;allegramente grottesco il quarto e inquietante l'ultimo,con un finale giustamente crudele.Bella fotografia,cast in parte e qualche godibile tocco gore,all'epoca ancora trattenuto nelle produzioni importanti.Ha dato il via a tutta una serie di prodotti ispirati sempre agli omonimi fumetti.Da "Creepshow" di Romero al remake di Richard Donner dell'89,che ha dato a sua volta il via ad una serie protrattasi fino a metà anni '90.Più altri film indipendenti come "Il cavaliere del male" o "Delirio di sangue".

Buonissimo film a episodi diretto da Freddie Francis. Giustamente cult.

Bell'horror ad episodi diretto da Freddie Francis e prodotto dall'Amicus.......
Il film è composto da cinque episodi (dei quali due soli sono tratti dal comics) che vedono come protagonisti cinque sfortunati protagonisti che dopo essersi persi all'interno di una cripta verranno a scoprire.......

Il primo episodio nonostante la storiella sia facilmente prevedibile,grazie all'originale ambientazione natalizia è maledettamente efficace,ironico e diretto splendidamente..... VOTO: 8.

Il secondo episodio oltre che per la storia abbastanza simpatica rimane in mente per la spettacolare sequenza dell'incidente,girata in modo veramente eccezionale.......... VOTO: 7,5.

Il terzo episodio è secondo me il migliore,molto coinvolgente,sopratutto grazie alla recitazione di Robin Phillips (che interpreta alla perfezione il ricco e viziato rampollo) e quella di Peter Cushing (nei panni questa volta di uno sfortunato spazzino)........... VOTO: 8,5.

Penultimo episodio,sempre molto carino ed ironico,che si ispira fortemente al racconto di William Wymark Jacobs, "La Zampa Di Scimmia"........... VOTO: 7.

Di alto livello anche l'episodio finale che riprende la tematica già trattata nel terzo episodio,cioè quello della sopraffazione del più ricco e del più forte sui più deboli......trama interessante che si fa seguire senza grossi problemi fino ad un finale quasi disturbante (per la trappola)..... VOTO: 8.

Un vecchio classico,divenuto giustamente un cult,imprescindibile per l'amante del genere.

Questo film ad episodi di Freddie Francis rappresenta il capostipite di tutti i "Tales from the crypt"venuti successivamente....la musa ispiratrice nata a sua volta dai famosi fumetti editi alla fine degli anni 60...pellicola che successivamente partorirà il popolare guardiano delle tombe,noto in Italia,come "lo zio Tibia"....

Questa pellicola del 1972 offre un horror genuino ma funzionale;ogni singola storia gioca sul macabro ed il grottesco per mettere in evidenza il più grande dei flagelli:la giustizia.

Cinque persone,durante una visita a delle catacombe,si perdono all'interno di esse ritrovandosi davanti ad un misterioso uomo incappucciato che ricorda loro le colpe di cui si sono macchiati ;ogni singolo episodio è legato ad uno di questi personaggi...
Le varie storie non sono malaccio,ma di horror nel vero senso della parola se ne sente poco in verità(se non nel terzo e quarto racconto);inoltre la realizzazione tecnica non è delle più sorprendenti;il montaggio e la regia,di tanto in tanto,zoppicano un pò.
Tuttavia rimane un prodotto godibilissimo che rappresenta discretamente le tipiche storie orrorifiche degli anni 60/70,diventate poi fonte d'ispirazione per moltissimi sceneggiatori,registi ed autori di romanzi e fumetti.

Ottimo per passare una "tranquilla" serata all'insegna dell'horror "vecchia scuola"....

SPOILER

Cinque episodi veramente sfiziosi in cui viene rispettato nella sostanza lo spirito della EC comics, sposando bene il carattere british, abbastanza macabro, della pellicola. Non tutti gli episodi sono riuscitissimi: il primo, a mio parere, è un po' troppo breve ed il quarto (quello dei tre desideri) soffre una scarsa caratterizzazione del protagonista in sede di sceneggiatura. Comunque il livello è oltre la media. Se devo scegliere un episodio, direi l'ultimo, ambientato in un istituto per ciechi con buone trovate ed un finale di sicuro effetto.

Non avevo grandi aspettative da questo film a capitoli ed invece è un gioiellino del Cinema horror che va assolutamente riscoperto!
Il primo film ispirato dai fumetti "Tales from the Crypt" e da cui si svilupparono sia il film "Creepshow" che la famosissima serie televisiva...già in questa vetusta pellicola si può riconoscere la moralità che caratterizza anche gli episodi degli anni 90.
Attori molto capaci (su tutti un commovente Peter Cushing) ed una regia di grande qualità, fotografia splendida e buona colonna sonora ma anche il trucco è molto valido per essere un film minore di 40 anni fa!
Fin dai titoli di testa si capisce di avere di fronte qualcosa di buono con la camera che gira velocemente all'interno di un cimitero e una buonissima colonna sonora da funerale...poi si passa all'interno delle catacombe e per i protagonisti è il momento della verità!

Prima sequenza è quella di una moglie (la bella Joan Collins) che la notte di Natale uccide il marito e mentre cerca di nascondere le prove viene a farle visita uno psicopatico pluriomicida vestito da Babbo Natale.Una specie di film d'assedio in stile slasher (se non fosse che il Babbo non commette omicidi per quel che ci è dato vedere) carico di tensione e con un clima straniante che mescola il natalizio al terrore.
Nel secondo film si parla di un uomo che scappa con l'amante e ha un incidente stradale. Tra sogno e realtà il regista ci delizia con inquietanti inquadrature in prima persona, un vero incubo per il protagonista!
Il terzo è quello con Peter Cushing nella parte di un amabile vecchietto a cui viene tolto tutto da un uomo d'affari senza scrupoli. Poetico, triste e con un finale d'effetto che può far commuovere.
Poi abbiamo la rivisitazione della leggenda della "mano di scimmia" e dei tre desideri a cui bisogna fare molta attenzione. Macabramente divertente quanto terribile il finale.
Infine la vendetta di un gruppo di ciechi (che venivano fatti dormire al freddo e mal nutriti) nei confronti del direttore del centro. Forse è il più bello...cinico e con un giochino alla "Saw"!

Da notare come in questo film non si sono risparmiati nel mostrare morte, sangue (purtroppo di un colore improponibile), viscere ecc...alla faccia della tanto odiata censura inglese dell'epoca!
Finale geniale ed originale oltre che molto cattivo...
Direi un film imperdibile

Chi ha avuto la fortuna di leggere il glorioso fumetto edito dalla "EC Comics" sa già cosa aspettarsi. Ovvero storie del brivido ad episodi con malvagi che una volta messi in atto i loro piani diabolici verranno inevitabilmente puniti da una sorta di pena del contrappasso, per alcuni fin troppo censoria, per altri decisamente condivisibile e sadicamente appagante.
Lo specialista Freddie Francis in questi cinque racconti coglie splendidamente le atmosfere del fumetto rendendo la pellicola una leccornia per tutti gli amanti del vecchio horror di qualità. Gran regia e cura dei particolari, un ottimo cast e storie brevi ma graffianti fanno de " I racconti della tomba" una chicca imperdibile.
Si parte con la bellissima Joan Collins versione omicida del proprio coniuge, una volta fatto fuori il ricco consorte riceverà una visita quanto mai sgradita.
Tocca poi ad un marito fedifrago che fuggito con l'amante dopo aver mollato moglie e figli si trova coinvolto in uno spaventoso incidente stradale. Sopravviverà ma a carissimo prezzo.
Il terzo episodio è quello più strutturato e coinvolgente anche per la presenza di uno straordinario Peter Cushing. Si narra di un giovane riccastro che mal sopporta l'anziano e umile dirimpettaio. Il ragazzo non mancherà di perseguitarlo nei modi più crudeli sino a raggiungere estreme conseguenze.
Meno riuscito il seguente segmento con un uomo in crisi finanziaria che sembra ritrovare fortuna grazie alla possibilità di esprimere tre desideri. Ovviamente la fregatura è dietro l'angolo.
La citazione è chiara nei confronti del noto racconto breve "La zampa di scimmia" di William W. Jacobs.
A chiudere c'è la storia di un avaro direttore di un istituto per ciechi. Sarà costretto ad un atroce supplizio da parte dei degenti adirati per la morte di un compagno causata dagli stenti patiti.
Davvero una pellicola da recuperare, da non confondersi con la serie tv americana risalente agli anni '90 ugualmente ispirata ai fumetti di cui sopra con Zio Tibia nella versione italiana e Crypt Keeper in quella originale a fare da trait d'union tra i vari segmenti, in questa versione sostituito da un frate omonimo meno ributtante ma ugualmente sinistro.

Fà parte di una serie di film anche sempre diretti da Francis, col bravo Peter Cushing, e come sequel ha un film chiamato Valut of horror.

Mi pare sia diviso in 5 episodi, narrati dallo Zio Tibia di turno, proprio come succede più o meno in Il giardino delle torture.

I primi 3 episodi, come regia ed interpretazioni, non brillano particolarmente, rendendo il film anonimo e solo sufficiente; ciò che lo rende quasi un classico del genere cui appartiene son quindi gli ultimi 2 episodi, il quinto specialmente, cattivissimi e sadici in una maniera assurda; nel quarto mi pare di ricordare che, in qualche modo, tramite un desiderio, un uomo dapprima morto viene fatto rtornare in vita.
Solo che questo desiderio prende proprio alla lettera le volontà della persona che vuol far rianimare il cadavere ("lo rivoglio l'attimo prima di avere avuto l'incidente in auto"), e quindi il corpo viene rianimato in preda ad infiniti attacchi di cuore, visto che il tizio era morto di infarto, e non per uno scontro automobilistico come fin lì si era creduto!

Quindi per dar fine ai lamenti, nell'episodio i protaognisti provvedono, mi pare, a far a pezzi il corpo del non morto.

Il quinto episodio tratta mi pare di uomo e del suo cane; per una serie di vicende (forse perchè l'uomo maltrattava delle persone) questi 2 personaggi vengono rinchiusi in un posto incredibile, l'uno lontano dall'altro; l'uomo per recuperare il suo cane ne deve passare di tutti i colori, come per esempio passare per di uno strettissimo corridoio con ai lati delle lamette taglienti in modo assurdo conficcate nei muri, e quindi spesso l'uomo si taglia (in un trionfo di sangue, dolore e continui shock visivi); una volta riuscito a passare, il posto dove risiede il cane viene (vedi spoiler).

Vederli comunque è molto peggio che limitarsi a leggere ciò che ho scritto; consigliatissimo.

Nelgi ultimi 2 episodi poi, manco a dirlo, saltan meglio all'occhio la buona cura tecnica, registica e fotografica messe a disposizione per il lungometraggio.

SPOILER