qualcosa di speciale regia di Brandon Camp USA 2009
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qualcosa di speciale (2009)

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locandina del film QUALCOSA DI SPECIALE

Titolo Originale: LOVE HAPPENS

RegiaBrandon Camp

InterpretiJennifer Aniston, Aaron Eckhart, Martin Sheen, Sasha Alexander, Judy Greer, Dan Fogler

Durata: h 1.49
NazionalitàUSA 2009
Generesentimentale
Al cinema nell'Agosto 2010

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Trama del film Qualcosa di speciale

Burke Ryan (Aaron Eckhart) è un vedovo che ha appena pubblicato un libro che racconta come affrontare e superare la perdita di una persona cara. Il successo del libro è tale che Burke è diventato un vero e proprio guru dell'argomento. Durante un viaggio di affari a Seattle, s'innamora di una donna (Jennifer Aniston) che frequenta uno dei suoi seminari. La donna gli farà capire come, nonostante tutto, non sia ancora riuscito a confrontarsi con il proprio dolore.

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Voto Visitatori:   5,22 / 10 (16 voti)5,22Grafico
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Voti e commenti su Qualcosa di speciale, 16 opinioni inserite

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daaani  @  14/01/2018 09:56:40
   5 / 10
topsecret  @  26/03/2013 09:51:49
   6 / 10
I baci e abbracci finali sanno un po' troppo di zucchero e miele, ma appaiono inevitabili per quello visto prima.
La Aniston mi piace da sempre, ma quì lascia il passo a un Eckhart più prodigo di vigore e passionalità.
Non tratta argomenti originali ma comunque l'elaborazione del lutto e la difficoltà nel superare certe fasi tendono quasi sempre ad interessare e coinvolgere il pubblico, anche se alcuni momenti di stasi non garantiscono una fluidità eccelsa.
Sufficiente ma forse si poteva tentare qualcosa di più incisivo.

Sbrillo  @  01/08/2012 21:41:18
   8 / 10
media ingenerosa... il film è interessante, a tratti commovente.
E' sempre difficile parlare di un argomento come la morte o come il superamento di un dramma personale..Rischiava di essere un "mattone" invece grazie ad una buona colonna sonora e alla bravura di Eckhart e della Aniston supera a pieni voti l'esame...
Film drammatico e leggero allo stesso tempo e gli si può perdonare qualche scena finale forzata e melensa..

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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  27/10/2011 23:55:50
   3 / 10
Una storia d'amore in cui si parla continuamente di morte: insostenibile!
Scritto malissimo, dominato da momenti di invasamento da terapia del lutto di rara idiozia (una grassona confessa di masturbarsi con un calco del pene del marito morto per continuare a sentirsi legata a lui...brrrrr!), pervaso da un senso del macabro continuo e subdolamente proteso verso una speculazione del dolore altrui francamente oscena.
Due personaggi assurdi, nel frattempo, compiono gesti romantici da campionario dei ricatti emotivi. Eckhart e la Aniston sono del tutto sprecati.
Da evitare con cura, veramente brutto e mortalmente noioso.

Goldust  @  27/09/2011 14:51:21
   5 / 10
Perdibile dramma con risvolti da commedia, pieno di banalità anche se non completamente privo di elementi di interesse ( la storia d'amore a suon di parole sconosciute ). Purtroppo il regista pigia troppo sul pedale dell'elaborazione del dolore e della relativa autocommiserazione, una scelta che non paga e che tende a sfiancare lo spettatore.
Mezzo voto in più per la presenza della coppia Aniston - Eckhart, comunque affiatata.

Lory_noir  @  07/09/2011 23:01:04
   4 / 10
Dramma-commedia veramente insipida, senza punti forti, che schiaffa scene che dovrebbero commuovere ma che sembrano solo forzate e innaturali. Veramente bruttino, non fa né ridere né commuovere.

Wolverine86  @  31/10/2010 23:20:16
   4 / 10
Che tristezza. Film molto deludente, una noia spalmata in 2 ore di film.
Ottima la colonna sonora.

metathron  @  05/10/2010 00:26:44
   7 / 10
Non sono andato a vedere questo film veleggiando sulle ali dell'entusiasmo: la solita commediuccola sdolcinata sull'amore imperituro, yea e vai!! Pensavo.
Sì l'ho fatto per un bene superiore: fare felice un mio amico. Che odia la fantascienza (io guarderei solo quella).
Ehm invece devo dire che mi ha stupito, e anche un po' spiazzato.
Be' nessuno qua dice che il film è sul tema più tabu, sulla cosa più fraintesa, più temuta e assolutamente certa della vita: la morte. La morte in questo film non è il contorno per la nascita di una nuova storia d'amore. E' il tema principale.
Il film in questo rappresenta in modo mirabile la comprensione che la nostra epoca ha della morte, e con che strumenti la affronti.
Per prima cosa si tratta del modo in cui ognuno di noi si confronta con la morte di un proprio caro, quindi il film rappresenta, non lo spiega, lo rappresenta, il dolore di quest'uomo che ha perso il proprio amore. Trovo non una mancanza ma un'incredibile presenza, in un film usa, l'assenza di spiegazioni, di troppe verbalizzazioni. Il film sembra molto povero nell'affrontare la morte. E questo rappresenta in modo mirabile il silenzio doloroso che ci prende davanti alla morte.
Anche le varie dinamiche psicologiche, i gruppi di lavoro e di condivisione delle emozioni all'americana, non rivelano nulla di sconvolgentemente innovativo o significativo.
Il problema è come riuscire a digerire la morte di una persona cara. E la morte viene innanzitutto vissuta come la scomparsa e la mancanza della persona che se ne è andata. Questo è il problema.
Come seconda cosa manca qualsiasi interesse al destino della persona defunta. Cosa succeda a chi muore non è proprio neppure lontanamente accennato. Non compare neppure come interrogativo. Neppure come domanda. E questo è un carattere saliente dei nostri tempi: la nostra comprensione della morte è assolutamente mancante. E riguarda solo ed esclusivamente l'effetto psicologico che la morte ha su chi non muore, ma ha visto morire.
Della morte sentiamo solo il dolore per chi se ne è andato.
Nel film non c'è più nessun orizzonte spirituale o metafisico che ci aiuti a vedere la morte come una porta, una trasformazione che riguarda la coscienza e l'evoluzione del defunto. Il nostro pensiero, la nostra coscienza resta solo invischiata nel dolore della morte, dolore verso cui non riesce più a portare contenuti per una sua comprensione. Il dramma è accettare qualcosa che non si è minimamente più in grado di capire, perché addirittura mancano le parole e i concetti per definirlo.
Ma la morte ha una caratteristica fondamentale: è un evento poderoso quando riguarda sé stessi: quando l'Io attraversa la soglia della morte, e sorge alla vita del mondo spirituale. E' l'esperienza descritta da milioni di persone che hanno avuto episodi di pre-morte. Ma nel film questo aspetto non esiste. Non è minimamente accennato. C'è solo il dolore che provano quelli che restano. Il marito, il padre. Il film si dedica esclusivamente a quel primo aspetto, indiretto, che la morte ha sugli altri.
La sua attenzione è talmente esclusiva che solo e solamente l'aspetto del dolore che la morte di qualcuno provoca a quelli che restano viene affrontato.
La morte come evento di esperienza dell'io semplicemente non c'è. Non ci sono pensieri, parole che ne parlino, non ci sono immagini che la rappresentino.
Il film in questo è immensamente, umanamente, tragico.
E in fondo anche massimamente onesto. Perché c'è sempre un momento in cui davanti alla morte, veramente, noi ci sentiamo assolutamente impotenti e incapaci di accettare e capire.
Perché non ci è più data (dalla scuola, dalla cultura, dallo stato, da...) la capacità di comprendere la morte.
E spesso restiamo solo invischiati nel dolore della mancanza che essa ci porta.
Parla di noi.
Del fatto che di fronte alla morte siamo poveri, estremamente poveri. Restiamo muti.

E' un film che mi ha stupito.

Il film chiaramente ha una risoluzione. Ma anche questa non è definita. E' accennata. E' un atto che riavvicina il protagonista alla vita che c'è ancora qui. Ma non c'è nessuna risoluzione del rapporto col defunto. C'è una sostituzione. Una nuova donna, un nuovo amore.

Capisco perché le valutazioni non siano lusinghiere.
Non è una commedia d'amore.
E' un film sulla morte.
Può toccare corde delicate. E il suo silenzio, la sua impotenza circa molte cose non dette e non capite può far risuonare qualcosa.

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/10/2010 12.27.18
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Izivs  @  05/09/2010 15:03:36
   3½ / 10
altro che limoni aspri......ti vengono due palle come due cocomeri....la noia regna sovrana.....la Aniston in caduta libera....forse sarebbe ora che smettesse di fare ruoli da perenne pulzella in cerca del principe....ottimo per dormire.

corbi91  @  02/09/2010 18:02:18
   5½ / 10
nn un gran chè ma si puo guardare...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  02/09/2010 10:23:40
   4½ / 10
Mamma mia che noia, questo film non ha proprio nulla di speciale ma tutto è prevedibile con ampio anticipo.
Anche i due protagonisti hanno personaggi eccessivamente stereotipati e a tratti irritanti.
Adatto al passaggio televisivo più che a quello in sala.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  01/09/2010 15:51:37
   6 / 10
Pellicola passabile questo "Qualcosa Di Speciale" con come protagonisti due ottimi attori.Il film punta molto sui sentimenti umani,il coraggio delle forze per sconfiggere il dolore che assale dopo la perdita di qualcuno.Il regista a mio modo di vedere tratta alcune situazioni in modo patetico e forzatamente strappalacrime.

megalus  @  28/08/2010 13:46:33
   6½ / 10
film carino, bravo aaron eckhart...ma notate che alla aniston fanno fare sempre parti della donna incasinata, impacciata e sfortunata in amore...è un ruolo che sarà simile alla sua vita reale??

ellisweb  @  25/08/2010 14:09:15
   5 / 10
melodramma che non vale la pena rivedere

frankb  @  24/08/2010 08:36:12
   4 / 10
Ho visto il film per caso e devo dire che non merita assolutamente!!
Ormai di film ne fanno troppi e le storie necessariamente si assomigliano sempre di più. Questo film non ha nulla, dagli attori alla loro interpretazione, dalla storia al suo sviluppo, che, a mio modo di vedere, possa dare allo spettatore qualche motivo di soddisfazione

Mik_94  @  23/08/2010 09:10:08
   6½ / 10
Discreto melodramma che affronta, seppur non in maniera originale, temi come il dolore e il rimorso con sensibilità e leggerezza.

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