priscilla, la regina del deserto (1994)

Oggi l'ho rivisto per l'ennesima volta... Film bellissimo frizzante e drammatico allo stesso tempo. Emerge un duplice contesto, geografico e psicologico in cui si svolge. I tre protagonisti si trovano a passare dalla cosmopolita e gayissima Sydney all'entroterra omofobicamente arretrato e MERAVIGLIOSAMENTE BELLO dell'Australia (un giorno ci metterò piede!) e, in parallelo a compiere un viaggio interiore alla scoperta e rielaborazione della propria identità. Mitzi si ritrova a fare i conti col passato: una moglie, un figlio il pericolo di un giudizio imminente che potrebbe incombere su di lui e distruggerlo; per questo esorcizzato con la sua esistenza frivola e apparentemente disincantata. Felicia, la pazza isterica del trio, si libera di parte della sua incoscienza e tasta con mano i problemidi una vita da cui prendeva solo ciò di più paillettato. La STUPENDA Bernadette, vedova in bianco, ironica, superba e che si fa sempre rispettare, altro non è che una fragile anima bisognosa di amore e di un marito che la sappia amare per quello che è. Viaggio nell'outback dei sentimenti, incorniciato dalla magnifica colonna sonora. Un cult per la comunità GLBT. Otto e mezzo.