primo amore regia di Matteo Garrone Italia 2004
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primo amore (2004)

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locandina del film PRIMO AMORE

Titolo Originale: PRIMO AMORE

RegiaMatteo Garrone

InterpretiVitaliano Trevisan, Michela Cescon

Durata: h 1.40
NazionalitàItalia 2004
Generedrammatico
Tratto dal libro "Il cacciatore di anoressiche" di Marco Mariolini
Al cinema nel Febbraio 2004

•  Altri film di Matteo Garrone

Trama del film Primo amore

Vittorio cerca una donna che corrisponda al suo ideale. Attraverso un annuncio incontra Sonia, una ragazza dolce, simpatica, intelligente, ma che pesa 57kg, troppi. Lui, che di mestiere fa l'orafo, vorrebbe modellare il suo corpo e la sua mente come il fuoco fa con l'oro dei suoi gioielli. Lei, resta prigioniera di quel vincolo amoroso che si trasforma, quasi inavvertitamente, in un reciproco gioco al massacro. In una torretta circondata dal verde delle colline venete due amanti si isolano perdendo progressivamente il contatto con la realtà e con il resto del mondo.

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Voto Visitatori:   7,14 / 10 (64 voti)7,14Grafico
Miglior colonna sonora
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior colonna sonora
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Voti e commenti su Primo amore, 64 opinioni inserite

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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  07/10/2007 17:03:16
   8 / 10
Ottimo sul piano e tecnico e dei contenuti. "Primo Amore" conferma sia le abilità di Garrone alla regia, sia le sua predilezione per quei temi o quelle situazioni tipicamente border-line che lo stesso riesce a raccontare con sì tanta efficacia; non è un caso, infatti, se questa pellicola riesce nell'intento di trasmettere un forte senso di angoscia, di inquietudine, nonchè di oppressione (aspetti riscontrabili, peraltro, anche nella pellicola precedente). Garrone raggiunge tale obiettivo anzitutto attraverso dei personaggi magistralmente delineati dalla convincente prova recitativa di Trevisan e della Cescon e, successivamente, immergendo gli stessi in un decisamente credibile realismo ottenuto in gran parte attraverso l’uso della presa diretta. Scelta quest’ultima che, per contro, va detto, rende le voci e più in generale l’audio non troppo limpidi tanto che a tratti si fa fatica a seguire i dialoghi. Ciò, invero, è dovuto anche al marcato e non sempre comprensibile dialetto che altro non è che un ulteriore effetto collaterale della ricerca di realismo.
Questi in realtà, proprio perché effetti collaterali di un aspetto assolutamente efficace ed essenziale della pellicola, sono comunque trascurabili e l’unico vero difetto è forse il non approfondimento, almeno inizialmente, dei motivi alla base di una dipendenza così totale da parte di Sonia nei confronti di Vittorio.

Ciò detto, ribadisco che questa resta una pellicola assolutamente riuscita e che, anzi, può vantare delle sequenze davvero ben costruite, in termini sia di regia, sia di sceneggiatura, sia di fotografia.

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Ultima risposta 07/10/2007 18.48.49
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ds1hm  @  04/09/2006 12:45:52
   9 / 10
ancora un film cupo, triste di Garrone.
conosci una persona, chiudi il mondo alle tue spalle e ti rivolgi alla Tua storia, non pensando più a nulla, a nessuna distinzione tra corpo e mente, distinzione che lui fa continuamente, mentre lei si lascia coinvolgere.
Travolgere in quel teorema assurdo ...."dopo aver tolto tutto si può iniziare a raschiare e poi bruciare e poi fondere le ceneri, solo allora resta ciò che è prezioso, ciò che conta davvero...."
così lei si spegne, e mentre lui la isola in quel verde silenzioso della campagna, le porta via chili su chili, le porta via il sorriso, la ragione, la voce (la sua bella voce all'inizio del film diventa debole, insicura), come i suoi occhi che non sanno più stare fermi durante le sedute del nudo artistico.
ho apprezzato Garrone che dalla periferia della Campania se ne va al nord, e seppur senza l'ambiente asfissiante e ambiguo dell'Imbalsamatore riesce a racchiudere tutta l'ansia del racconto sul volto di questo strano cacciatore che vuole trasformare le cose e le persone per paura di essere lui a cedere, di essere lui a vedersi plasmato, trasformato.

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Ultima risposta 04/09/2006 14.05.30
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The Legend  @  05/08/2006 02:33:55
   6½ / 10
Appena visto, su Italia Uno (purtroppo, vedere ultima frase).

Cupa e angosciante favola nera ben diretta dal giovane regista Matteo Garrone, un vortice di emozioni e di inquietitudine che ci respinge e ci attrae, allo stesso tempo.

Vitaliano Trevisan e Michela Cescon perfetti nei propri ruoli, immersi in un racconto che seduce e fa stare incollati allo schermo, peccato che lo spunto, alla base, sia cosi’ inverosimile (quale ragazza - sana di mente - accetterebbe una simile e dolorosa schiavitu’?).

Se l’avvilita Sonia e’ costretta a digiunare e a mangiar solo verdure, ci pensa ItalIa Uno a farci ingozzare – di pubblicita’ – dal primo all’ultimo minuto del film, con una vera e propria abbuffata. Un ossimoro sorprendente e magistrale.

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Ultima risposta 31/08/2006 13.22.17
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orsetto_bundi  @  13/05/2006 12:09:39
   9½ / 10
Sapendo ke avevo preso 'sto film in Mediateca, Irene mi fa "Ti dirò....io l'ho trovato bello, ma...." ........poi è arrivato Jesus (il tipo ke la suddetta Irene si tromba) e non sono riuscito a kapire ke volesse dire quel "ma".....ovviamente appena la ribekko glielo kiederò, soprattutto perkè sekondo me questo è un film SENZA alkun "ma".......
è semplicemente uno dei più bei film italiani degli ultimi anni...e non ci sono "ma" ke tengano....bisogna solo spellarsi le mani ad applaudire....ke film straordinario, mado'.......
la storia è intensa, bellissima, tokkante, skonvolgente......gli attori so' due mostri......la fotografia lascia spesso a bokka aperta......i dialoghi (in presa diretta !!!) so' a dir poko meravigliosi......e la musika......bhe, è la klassika ciliegina sulla torta........e ke torta, mado'........
direi ke è un tiramisù guarnito kon panna e skaglie di ciokkolato, cioè- almeno per me- quasi il massimo della vita......ehehehehheh......
Voglio solo aggiungere ke la scena nella kucina del ristorante mi ha fatto venire la pelle d'oka: una delle più straordinarie e tokkanti scene "cinefile" ke mi sia mai kapitato di vedere in assoluto !!!!!!!!

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Ultima risposta 13/05/2006 13.59.20
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  07/01/2006 17:58:26
   6½ / 10
Il film presenta dei tratti indiscutibilmente fascinosi. In primis la splendida fotografia e la magistrale tecnica usata nelle riprese (applausi a scena aperta per il bravissimo operatore che mette a fuoco i personaggi sfuocando lo sfondo).
Un ulteriore ovazione alla bravissima M. Cescon e alle belle musiche della banda Osiris.
Il film ha però delle pecche davvero grandi, soprattutto dal punto di vista della sceneggiatura.
Orrenda la scena fantozziana nel ristorante e l'inizio molto stentato.
In generale credo che si possa ritenere Garrone uno dei migliori autori italiani emergenti.

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Ultima risposta 22/12/2006 11.04.26
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Invia una mail all'autore del commento abacab  @  21/08/2004 00:25:02
   5 / 10
E' un film inverosimile. Una ragazza praticamente normale, anche carina, si metterebbe insieme ad un disturbato mentale come il protagonista che andrebbe bene come protagonista in un film di Dario Argento? Una ragazza dei nostri giorni? E si farebbe plagiare in quel modo dimagrendo pur di piacergli? Ma andiamo dai! Qualsiasi donna presente in sala, uno così lo avrebbe mangato a c****e alla prima storia... hai mangiato il biscotto... ammettilo... dimmi che hai mangiato un biscotto. Garrone è un furbetto che si sta specializzando in film morbosetti a tema psichiatrico. Pessimo l'audio in presa diretta. Interessanti i particolari sull'artigianato orafo. E basta.

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Ultima risposta 09/01/2005 11.59.12
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  31/03/2004 01:45:06
   8 / 10
"Togliere tutto, bruciare tutto, bruciare le ceneri. Alla fine rimane solo ciò che conta".
Primo Amore


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Ultima risposta 15/02/2005 12.53.01
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Consu  @  22/02/2004 15:57:18
   7 / 10
Se andate a vedere questo film fate attenzione hai dialoghi, non sembrano nemmeno scritti.
Sicuramente un film per palati forti.

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Ultima risposta 24/02/2004 08.27.19
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vincent-hanna  @  18/02/2004 16:14:53
   4 / 10
E' un vero peccato che un regista non così incapace come Garrone si cimenti con delle storie inutili e inesistenti. E' vero che lo stesso regista ammette di cercare nelle storie solo un pretesto per girare, ma non è una scusa sufficente. Insomma i quattro vocaboli utilizzati nella sceneggiatura sono un po' pochini, e per giunta sono pure in vicentino.

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Ultima risposta 27/02/2004 10.48.00
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andreapau  @  16/02/2004 14:56:30
   6 / 10
sono andato a vederlo pieno di entusiasmo...quello che mi aveve trasmesso l'imbalsamatore.purtroppo sono rimasto deluso perchè dell'opera precedente mi colpì proprio la crescita continua e graduale del rapporto tra i protagonisti,che mi permise di entrare dentro il film.primo amore parte da una conoscenza tra i due attraverso un annuncio,seguita da un fugace incontro colmo di reciproca diffidenza,che si concretizza in una immotivata e prematura convivenza...perchè?nessuna spiegazione,nessun crescendo sentimentale e soprattutto non capisco perchè una ragazza apparentemente sana e intelligente dovrebbe sottomettersi al plagio di un uomo palesemente sgradevole e mentalmente disturbato...inverosimile.i tentativi di spiegare il punto di vista del protagonisti sono affidati ai dialoghi con il terapeuta,ma ne vengono fuori giustificazioni puerili e a mio avviso poco profonde.cioè,un individuo che vuole plasmarne un altro,almeno in un film dovrebbe essere piu' sofisticato...purtroppo garrone ha fatto un passo indietro tornando a quel cinema italiano volutamente poco comunicativo dove tanto è dato per scontato,e l'emozione è dovuta come stato d'animo di partenza per la visione del film......non va bene,l'emozione bisogna saperla suscitare e non pretenderla...vale pero' la pena di vederlo a parte l'audio fastidioso...va benissimo l'audio in presa diretta ma il fonico dovrebbe preoccuparsi di far sentire le voci e non i rumori d'ambiente

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Ultima risposta 17/02/2004 09.13.01
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Filippo  @  15/02/2004 00:38:30
   9 / 10
Film supremo, musiche bellissime. Garrone conferma la sua straordinaria tensione verso un cinema che, prima di tutto, è esplorazione epidermica.
In quanto a Ciccio, autore del primo commento: vorrei tanto sapere cosa c'era di tanto interessante ne "L'acqua e il fuoco" della Ferilli che hai tanto lodato. Si vede che nn ne capisci proprio di cinema. Vergognati TU Ciccio e risparmia questo sito dei tuoi inutili commenti

3 risposte al commento
Ultima risposta 17/02/2004 10.56.42
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Invia una mail all'autore del commento raffaellag  @  14/02/2004 00:18:26
   9 / 10
in risposta al commento che mi precede: siamo ancora ai film che devono mandare un messaggio? per favore.

4 risposte al commento
Ultima risposta 07/03/2004 23.26.24
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Ciccio  @  13/02/2004 21:40:40
   1 / 10
Signori è il caso di fare qualcosa ! Dico seriamente! Scriviamo a qualcuno... Queste cose non possono passare inosservate, anche se forse sarebbe meglio così non si fa troppa pubblicità intorno ad uno sterco di topo come GARRONE! PROCACCI vergognati! PROCACCI vergognati! PROCACCI vergognati... Finanzi un malato mentale! PROCACCI vergognati che messaggio dai ai giovani! Idiota tu e quel pazzo di GARRONE! Ragazzi non vi fate ingannare non è un film è un tentativo COMMERCIALE di usare il cinema facendo leva su perversioni e fragilità di alcuni maniaci! PROCACCI vergognati! Sognori non buttati soldi e anima su questo filmaccio! L'ho visto solo perché qualcuno mi aveva parlato dell'Imbalsamatore... Che ancora non ho visto. Ma questo film va denunciato alle autorità! VERGOGNATI PROCACCI

5 risposte al commento
Ultima risposta 23/03/2004 20.46.20
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