pioggia di ricordi regia di Isao Takahata Giappone 1991
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pioggia di ricordi (1991)

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locandina del film PIOGGIA DI RICORDI

Titolo Originale: OMOHIDE PORO PORO

RegiaIsao Takahata

Interpreti: -

Durata: h 1.58
NazionalitàGiappone 1991
Genereanimazione
Al cinema nel Luglio 1991

•  Altri film di Isao Takahata

Trama del film Pioggia di ricordi

Il viaggio spirituale di Taeko Okajima, un'impiegata vicina ai trent'anni che, tornando nei luoghi dove è nata e cresciuta ricorda gli accadimenti legati alla sua infanzia, scoprendo un lato di sé che la routine quotidiana aveva cancellato.

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Voto Visitatori:   8,34 / 10 (16 voti)8,34Grafico
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Voti e commenti su Pioggia di ricordi, 16 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

zerimor  @  25/01/2023 18:47:38
   8 / 10
Probabilmente uno degli apici del compianto regista giapponese Isao Takahata, "Pioggia di ricordi" è un film bellissimo.
Non lo metto sullo stesso livello delle altre opere di Takahata che ho visto sinora ("Una tomba per le lucciole" e "La storia della principessa splendete") ma devo ammettere che è davvero un gran bel film. Anche qui, come in Kaguya-hime, la narrazione esplode e si intensifica esponenzialmente solo dalla seconda metà in poi.
Ho trovato "Only yesterday" una visione piacevole con un finale dolcissimo, ma ho fatto un po' di fatica nella prima ora. Da quando poi Taeko giunge in campagna il film mi ha regalato belle emozioni, anche lato artistico.
C'è solo una cosa che non mi è proprio garbata, ovvero alcune animazioni facciali, in particolare quella della protagonista adulta che ad ogni ogni sorriso/risata diventava immediatamente 60enne (a quanto pare la causa è da ricercare nel fatto che hanno utilizzato la mimica dei doppiatori originali per le animazioni facciali).
Però dai, è un film "ganzo".

Filman  @  04/01/2021 13:21:06
   9 / 10
Mettere in sena una normale storia di una persona comune rendendola catartica e unica per mezzo dei piccoli momenti quotidiani che ne segnano la vita è una novità del cinema moderno/post-moderno, un modo di raccontare la società contemporanea attraverso l'abbandono di ogni orpello, un modo di fare del cinema profondo con la sola lente psicoanalitica.
Per l'animazione è una novità assoluta ma in generale OMOHIDE PORO PORO (Pioggia di Ricordi) brucia le tappe, non accorgendosi di essere un film psicologico e post-moderno, in questo senso.
Isao Takahata inizia a trovare la sua forma espressiva propria con questi disegni evanescenti e a pastello che rendono perfettamente il senso di nostalgia e fanno vivere allo spettatore delle sensazioni malinconiche inequivocabili, contrapposti poi al realismo del disegno d'avanguardia, usato per narrare il presente.
Un capolavoro dell'epica post-moderna, che racconta grandi storie dove non ci sono grandi storie.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  31/05/2018 20:56:25
   7½ / 10
Film d'animazione molto bello in cui la protagonista - caso abbastanza atipico, si tratta di una donna trentenne - inizia a ricordare la sua infanzia mentre si reca in campagna. Una pioggia di ricordi, appunto. Sempre belli i lavori animati dallo Studio Ghibli.

Peanuts02  @  22/05/2018 23:26:55
   9 / 10
Ho visto questo film qualche settimana fa, per commemorare il Maestro Takahata che purtroppo ci ha lasciati questo 5 aprile.
Allora, assieme a La storia della principessa splendente, si tratta del solo film dello Studio Ghibli a godere di un 100% su Rotten Tomatoes, sbaragliando persino La città incantata.
E a cosa è dovuta questa accoglienza positiva all'unanime?
Il film non ha pretese. Vuole mostrarci un frammento di vita al quale si collegano più episodi, e farci entrare in sintonia con questa giovane donna di nome Taeko. Punto, non serve aggiungere altro.
Si tratta di un film troppo naif e semplicista? Naif forse, e di certo non per il comparto tecnico che è tra i più belli dello studio, ma semplicista per niente.
Prima però vorrei spendere due parole in merito all'animazione. Io ADORO quei film in cui lo stile visivo cambia all'improvviso a seconda del contesto. Avevo amato la principessa splendente anche per questo (la scena della fuga è un capolavoro da far impallidire Avatar di Cameron), e qui troviamo questo concetto al quadrato.
Le sequenze ambientate nel 1982 presentano il realismo e la cura dei dettagli tipici del Ghibli. La scelta dei colori che ti trasporta subito in quei campi di cartamo, le comparse poste strategicamente per caratterizzare al meglio ogni ambiente, e soprattutto uno studio del labiale incredibile. Non vedo l'ora di recuperare il film in lingua originale per godere del pre-recording in tutto il suo splendore. Per intenderci, il pre-recording sarebbe la tecnica di registrare i dialoghi prima di animare il tutto così da avere un labiale perfetto.
Le sequenze dei ricordi che danno il titolo al film invece ti fanno sentire una leggera stretta al cuore (in senso buono). Non importa quando tu sia vissuto/a, se è stato negli anni 10, 20, 30, 40, 50 e così via (ma considererei anche il Paleolitico per quanto mi riguarda), perché dentro di te è in quel modo che rivedi quell'infanzia che vive solo grazie ai tuoi ricordi, della quale non restano foto o registrazioni: soltanto disegni trasognanti che si muovono negli angoli della memoria, pronti a riaffiorare ogni poco. I tratti semplici, la fotografia patinata e soffusa, gli ambienti stilizzati... La mente si fa film.

Il ritmo è di per se lento, e si mantiene tale per tutta la durata, senza alcun picco improvviso. E detto onestamente, tutto ciò è perfetto. Una storia simile non doveva avere sequenze o risvolti che cercassero di catturare lo spettatore, doveva solo invitarti con il suo stile ad entrare nella vita di Taeko, a conoscerne il passato ma anche il presente così da riflettere sul suo futuro e sulle sue decisioni.
E' proprio come approcciarsi ad una persona molto silenziosa e riservata, ma che ha tantissime cose splendide in serbo per te.

Quindi si tratta di una perla, che OVVIAMENTE è dovuta giungere in Italia con un ritardo aberrante e con un adattamento curato dal nostro Cannarsi, che ci dona frasi di apprezzamento sul re della frutta, ovvero la banana, una cosiddetta "agricoltura ganza" che vuol dire... niente, non vuol dire niente. I doppiatori sono bravissimi, per carità, e si vede che fanno del loro meglio per rendere naturali quei dialoghi che di naturale hanno ben poco, ma purtroppo secondo Cannarsi i film del Ghibli sono ambientati in una realtà parallela in cui la popolazione italiana non sa più usare la sintassi.

Adattamento a parte, vi intimo solo di una cosa: non togliete il film prima dei titoli di coda. Il film infatti non finisce ed è proprio mentre scorrono i crediti finali che assistiamo ad un finale costruito A REGOLA D'ARTE. Un perfetto connubio tra nostalgia, ricordi, maturazione e crescita, tutte tematiche per cui il Ghibli è amato in tutto il mondo

adrmb  @  22/03/2016 00:36:24
   10 / 10
Questo è un capolavoro assoluto, limpido esempio di come un maestro assoluto del cinema orientale - già regista di quelle gemme di 'Heidi', 'Anna dai capelli rossi' e 'La tomba delle lucciole'. - riesca a dare ampio respiro a dei banalissimi slice of life infantili di provenienza da un manga complementandoli nella parte adulta assolutamente perfetta, sofisticata e tratteggiata col giusto dinamismo (



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ).

Vincenti le scelte stilistiche per differenziare passato e presente (con colori molto accesi e caldi per quest'ultimo), spaccato socioculturale assolutamente rigoroso del Giappone anni '60, pur coi soliti temi universali e l'ennesimo encomiabile lavoro di psicologia di ogni personaggio.
E poi ancora, assolutamente geniale l'uso delle musiche, i cui testi vengono strumentalizzati per enfatizzare le scene correnti, per essendo perfettamente integrate al contesto.

Bellissimo poi l'epilogo al termine di tutto, l'immagine della Taeko bimba che scuote delicatamente la se stessa adulta spingendola alla reazione me la porterò dietro per molto tempo.

10 risposte al commento
Ultima risposta 25/03/2016 12.13.53
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Kaneda95  @  09/01/2016 11:03:10
   9 / 10
VIsto poco tempo fa, che dire, sublime, affascinate, emozionate, film sottovalutato, è inconcepibile che abbia avuto così poco successo e che in Italia sia arrivato solo lo scorso Dicembre nelle sale cinematografiche. Un'opera di elevato spessore da vedere assolutamente!

bacci88  @  09/01/2016 00:48:54
   10 / 10
Credo sia una delle esperienze più sublimi che si possa cercare di avere guardando un film animato. Come altre opere di Takahata e dello studio Ghibli è una medicina per le noie e le brutture della vita fare un salto ogni tanto in mondi animati come questo in cui si può ritrovare una sensibilità tutta speciale di trattare temi come l'infanzia, il ricordo, l'attesa. La rappresentazione dell'infanzia di questo film è veramente fantastica, in poche parole è da vedere assolutamente.

topsecret  @  27/07/2015 17:06:31
   6½ / 10
Una lunga nuotata nel mare dei ricordi.
Un film semplice questo di Takahata, costruito con linearità e con dosi massicce di sentimento, tra tutti la nostalgia e il ricordo di tempi passati sono quelli che influenzano tutta la storia. Una storia un po' lenta nella prima metà ma che poi si riprende, garbatamente e con una certa cura fino alla fine, dove si consuma il ricordo di una bambina che lascia il posto al futuro di una donna che si appresta a costruire nuovi ricordi.
Un film discreto ma forse poco accattivante per come congegnato, comunque graficamente ben fatto.

horror83  @  14/05/2014 12:10:58
   7 / 10
COMMENTO SPOILEROSO

Altro buon cartone di Takahata, certo non siamo ai livelli di "una tomba per le lucciole" ma anche questo anime mi è piaciuto molto. Io non riesco a capire come facciano i registi giapponesi a fare questi bei cartoni, anche con una storia semplicissima riescono ad appassionarti e a farti provare delle belle emozioni, non sono mai banali e insegnano sempre qualcosa. Ma come fanno? Forse sono di parte, forse ci vedo solo il buono, ma io sono proprio entusiasta da questi anime. E la cosa che mi colpisce è che non sono quasi mai infantili, cioè sono fatti più che altro per un pubblico adulto. Parlando di questo anime dico che la storia è semplice, ben costruita, che parla di una ragazza di 27 anni, che per le vacanze, ritorna nel luogo dove viveva da piccola, (in campagna), e gli ritornano in mente i ricordi della sua infanzia. In più, senza che se lo aspetta, conoscerà anche l'amore, Toshio, un ragazzo di poco più giovane di lei, ma maturo per la sua età. Lei "zitella" e lavoratrice a Tokyo, deciderà di trasferirsi in campagna, sia per stare con Toshio, sia perché preferisce la campagna alla città. Disegni e colori buoni, e alla fine si rimane soddisfatti della visione.
Ps: Toshio l'ho trovato molto carino, mi sarei innamorata pure io!
L'unica polemica è che è inedito in Italia, quindi lo trovate solo in giapponese con i sottotitoli. (capirai che novità, le belle cose, in Italia, fanno fatica ad arrivare).

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  09/11/2013 14:53:10
   7 / 10
Non è un capolavoro. Ma resta sempre un buon film.

_Hollow_  @  18/10/2012 01:50:37
   10 / 10
All'inizio spiazza totalmente, il tema è veramente inusuale. Però ... anche se non si è donne e non si ha all'incirca trent'anni, basta un minimo di maturità per capire la profondità di questo film.
È come se Ozu avesse incontrato il Sergio Leone di "C'era una volta in America."
L'ennesima riprova che un film d'animazione sia semplicemente una diversa modalità e scelta espressiva che nulla deve invidiare.
E le musiche ...
やった Studio Ghibli

Lory_noir  @  13/06/2011 11:38:34
   6 / 10
Anche se tocca temi veramente belli è troppo lungo e lento.

BlackNight90  @  27/12/2008 20:21:10
   7½ / 10
Arriva un momento nella vita di ognuno in cui bisogna confrontarsi sul serio con se stessi. E' quello che fa la protagonista di questo delicatissimo anime, intreprende un doppio viaggio, un ritorno ai tempi e ai luoghi dell'infanzia velato di malinconia e nostalgia, ma in fondo di spensierata allegria, e un viaggio dalla città alla campagna, due realtà così diverse, ma dalla stessa importanza per lei.
I problemi a scuola, la scoperta del proprio corpo, dell'amore, i difficili rapporti con la famiglia, tutte cose così comuni per tutti, ma che hanno una grande forza se ti assalgono sotto forma di ricordi, sono affrontati con dolcezza e grazia quasi femminile, forse troppo, come dice quadruplo sotto, per una sensibilità maschile.
Nonostante alcuni momenti un po' statici, è un bel anime introspettivo e delicato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  08/12/2008 19:10:32
   8 / 10
Il sempre allegro Takahata ci regala un anime in bilico tra la nostalgia per l'infanzia passata e le incertezze di una vita in un punto di svolta.

Impossibile non rivedersi nella protagonista; forse troveranno meno affinità i maschietti ma la storia presenta situazioni che ognuno di noi ha vissuto almeno una volta.
Peccato che in alcuni momenti il pathos venga meno, rimane comunque un film consigliatissimo per una serata nostalgica e riflessiva.

TIGER FRANK  @  06/11/2008 23:30:07
   10 / 10
Meno popolare e conosciuto del precedente capolavoro una tomba per le lucciole. Questo omoide poro poro (only yesterday come fu tradotto in America dove lo vidi)
non delude le aspettative e si becca un bel 10 pure lui.
Delicato,intenso,poetico,romantico,triste ma anche divertente.....giuro tutto nello stesso film.
vedetevelo e fatemi sapere se alla fine pure a voi non v'e' scappato il luccicone di commozione.......ma quello col sorriso!!!!
Bellissimo.

6 risposte al commento
Ultima risposta 07/11/2008 09.17.29
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  13/10/2008 20:19:32
   9 / 10
Un tenue acquerello in un oceano d'amara speranza... Gocce di memoria, lacrime preziose, ricordi da consolare.

11 risposte al commento
Ultima risposta 14/10/2008 14.53.42
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