pingpong (2006)

Quattro personaggi ed un cane in un'unica location dove l'arrivo inaspettato del nipote Paul produrrà gradualmente l'implosione di un microcosmo familiare già presente sottopelle. Un marito assente spesso per il lavoro, una madre piuttosto autoritaria che mette sotto costante pressione il cugino per un'audizione di pianoforte. Il ragazzo porta con sè il peso del suicidio senza apparente ragione di suo padre, cercando comunque di essere utile. La sua presenza e l'attrazione verso sua zia sarà costante ed inevitabile, ma che scemerà con il ritorno dello zio, instillando rancore verso il ragazzo e la progressa tendenza all'autodistruzione del cugino. Un film freddo e glaciale, dalla narrazione molto solida e sostenuta da buoni attori e dialoghi mai banali.