pi greco - il teorema del delirio regia di Darren Aronofsky USA 1998
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pi greco - il teorema del delirio (1998)

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locandina del film PI GRECO - IL TEOREMA DEL DELIRIO

Titolo Originale: PI

RegiaDarren Aronofsky

InterpretiSean Gullette, Mark Margolis, Ben Shenkman, Pamela Hart, Stephen Pearlman, Samia Shoaib, Ajay Naidu

Durata: h 1.24
NazionalitàUSA 1998
Generethriller
Al cinema nel Settembre 1998

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Trama del film Pi greco - il teorema del delirio

Max Cohen sin da ragazzo è un genio matematico, le sue nuove teorie riguardanti leggi matematiche in grado di dare una spiegazione all'esistenza umana, fanno gola a molti tra cui Wall Street e una setta di ebrei ortodossi.

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Voto Visitatori:   7,44 / 10 (166 voti)7,44Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
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Voti e commenti su Pi greco - il teorema del delirio, 166 opinioni inserite

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metal_psyche  @  11/04/2015 16:52:15
   2 / 10
Orribile. Mi son fatto due palle così.

Datemi addosso, ma questo fillm è un vaneggio unico. Può piacere solo se sul momento sei in acido.

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Ultima risposta 22/04/2015 23.48.28
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ferzbox  @  03/03/2015 17:47:59
   8½ / 10
Quello che può fregare di questo film è il genere; vedere che si tratta di un Thriller(insieme all'anno di produzione relativamente recente),possono indurre in tentazione gli amanti di questa tipologia di pellicole....poi lo stesso titolo,insieme alla locandina,fanno il resto,dato che un pizzico di curiosità è normale che venga fuori....
Tuttavia il film è quello che dice di essere: un Thriller; magari un pò fuori dagli schemi,questo sicuramente,ma sempre di unThriller si parla.

Il protagonista di questa assurda pellicola,tale Max Cohen, è un giovane matematico dalle capacità di calcolo mostruose.
Quando era bambino,dopo aver osservato il sole per parecchio tempo,subì un danno oculare piuttosto grave che lo rese infermo per un lungo periodo,al termine del quale,una volta riacquistata la vista,lo resero un calcolatore umano,capace di affrontare qualsiasi tipo di operazione matematica complessa nello stesso modo in cui era in grado di farlo una calcolatrice(con tanto di numeri dopo la virgola).....
Questo ragazzo,tramite alcuni ragionamenti legati alla logica esistenziale,dove si presume che la matematica sia ovunque in natura,riesce a capire che ogni cosa,per quanto complessa o infinita,segue sempre uno schema preciso; sarà da questa scoperta che arriverà a capire e scovare una serie di numeri consequenziali importanti per l'ordine delle cose e dell'intera esistenza.
Sembrerebbe un concept piuttosto pretenzioso...e da un certo punto di vista in effeti lo è,però il film non segue un criterio classico; non è ne girato ne raccontato come un qualsiasi film; anche in questo caso si assite ad una sorta di sperimentazione da parte del regista Darren Aronofsky,probabilmente ispirato a tante pellicole bizzarre e grottesche come quelle di Lynch o del regista giapponese Shinya Tsukamoto (tanto per capirci...).
La pellicola oltre ad essere totalmente girata in bianco e nero,mostra anche uno stile notevolmente visionario e disturbante,incentrato sulle crisi esistenziali e fisiche del giovane protagonista(misogeno,paranoico,esaurito e ossessionato dall'importanza della matematica nell'universo).
Tuttavia l'ho trovato un prodotto molto ben curato ed interessantissimo nei dialoghi; i vari personaggi che si conoscono durante la visione hanno una potenza notevole,riuscendo ad accendere un buon coinvolgimento allo spettatore(allo stesso tempo disorientato dalle scene oniriche e allucinogene legate alle condizioni fisiche di Max).
Il grande segreto che Max riuscirà a scoprire,attirerà l'interesse di diverse persone intriganti in termini di trama(Ebrei,potenti multinazionali e un luminare della matematica,suo ex insegnante),portando l'intera visione a livelli inaspettati; insomma,si parla di un film molto particolare,fuori dall'ordinario ma ben concepito nella sua struttura sperimentale.
Io l'ho trovato molto accattivante.....ma è anche vero che a me piacciono gli esperimenti registici...quando fatti con criterio come in questo caso,ovvio.

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Ultima risposta 04/03/2015 00.15.00
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Gabrielendil  @  14/05/2012 18:15:58
   8 / 10
primo e unico film visto di aronofsky e devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso, la scelta della soundtrack è forse ancora più spettacolare del fim in sé, penso abbiano inciso in maniera decisiva nel tenermi incollato allo schermo.

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Ultima risposta 28/06/2012 17.53.49
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  14/03/2012 15:32:17
   8 / 10
Grande film. Aronofsky dimostra già alla prima regia bravura tecnica: montaggi sonori e inquadrature splendide che vedremo anche in "Requiem for a dream"; bianco/nero angosciante con quel pizzico di "Eraserhead"; monologhi ben scritti.
L'attore protagonista è eccezionale. E' grazie a lui e alla perizia tecnica del regista che in alcuni momenti dovevo contorcermi dall'ansia che il film mi provocava.
Ho gradito meno la logica che c'è dietro ai 216 numeri, ma pazienza, il film si fa apprezzare davvero.

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Ultima risposta 15/03/2012 21.46.35
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Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  31/07/2011 02:32:14
   10 / 10
Girato in un b/n ad alto contrasto, con diverse tecniche innovative, Ħ IL TEOREMA DEL DELIRIO rievoca le paranoie di Kafka e di Poe in una sfuocata struttura fantascientifica. Aronofsky lascia molte questioni in sospeso fino alla fine della pellicola. Tenere all'oscuro lo spettatore é un altro modo per aumentare l'atmosfera caotica, entusiasmante, spesso grandiosa dell'opera. La sua abilità nel catturare le scariche di adrenalina e la confusione di chi corre lungo una linea del tempo verso l'infinito, per poi finire in un vicolo cieco, fa di questo film un'opera du grande effetto e dai contenuti inquietanti.

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Ultima risposta 11/09/2011 12.18.30
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draghetta1989  @  21/05/2011 09:30:25
   8½ / 10
probabilmente uno dei primi film di Aronofsky o il suo primo in assoluto; beh grande inizio direi Pi greco è un film che non può non impressionare fin dal primo minuto... delirante, schizoide, claustrofobico, ossessivo, allucinato...strano!!! ecco è un prodotto decisamente "strano" e atipico, la scelta del bianco e nero è perfetta, è stata la scelta migliore e azzeccatissima per rendere l'idea del delirio del suo protagonista e crea la giusta dose di angoscia, così come le riprese , specie quelle nella metro, così "disturbate". se l'intento del film era quello di far venire il mal di testa e di far letteralmente delirare lo spettatore insieme al povero Max ci riesce alla grande!! al contrario di quanto detto da altri io trovo che il regista abbia fatto bene a non approfondire più di tanto le teorie matematiche, ne sarebbe risultato qualcosa di troppo troppo pesante e indigeribile, e già così il film sembra un mattone...poi visto il mio innato odio verso la materia trattata è meglio così. ho apprezzato moltissimo l'idea di base di questo film, che non è del tutto originale ma credo cmq di non aver mai visto un'altra pellicola che trattasse questi temi allo stesso modo: è interessante d'idea di dell'ossessione che attanaglia tutta la società, che si ripercuote sulle persone in diversi modi, la stessa ossessione folle che porta Max sul baratro al fine di trovare uno schema matematico che descriva e predica l'andamento della Borsa, l'ossessione dei capitalisti affinchè lo stesso Max porti a termine il suo obiettivo e glielo "venda", pronti a uccidere pur di averlo, l'ossessione dei religiosi di trovare il numero che apra le porte per la scoperta di Dio... tutti cercano la stessa cosa, lo stesso numero che soddisfi la rispettiva "follia". il finale mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca forse poteva essere un po' meno frettoloso; nonostante questo davvero un ottimo film.

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Ultima risposta 22/05/2011 14.26.13
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  22/09/2010 17:18:35
   8 / 10
Un bianco e nero sgranato, ma dai nettissimi chiaroscuri,ci sommerge nell'esistenza ossessionante ed ossessionata di Max,giovane matematico ben interpretato da Sean Gullette.
Darren Aronofsky, qui al suo primo lungometraggio, si affida ad un lavoro non originale nei temi cardine ma spiazzante (in positivo) per ciò che ne riguarda la trattazione.Il protagonista è uomo asociale,incapace di corrispondenze con la realtà che lo circonda.Rinchiuso nel suo fatiscente appartamento infestato da ogni corbelleria tecnologica ed affetto da una dolorosa malattia,Max vive in compagnia delle sue manie e di un gruppetto di odiate formiche,insetti notoriamente dediti alla collettività e quindi contrastanti con il suo microcosmo.
La paranoia del protagonista si focalizza nel voler trovare ad ogni costo l'essenza della vita mediante schemi matematici,risolvere la consistenza della materia attraverso i numeri dimostrando un ordine non ricavabile con l'ausilio della sola intelligenza umana.Meno ingarbugliato di quanto si possa pensare,per quanto non facilmente decriptabile in ogni sua sfumatura, "Pi Greco" è un thriller che partendo dall'alienazione di un uomo racconta di follia e brama di potere utilizzando uno stile visivo di straordinaria potenza.
Accelerazioni improvvise,disorientanti movimenti di macchina,musiche martellanti,rumori,parole e gesti riproposti più volte,inquietanti inserti onirici,come se il Lynch post-industriale di "Eraserhead" e l'artigianalità di Svankmajer abbiano aderito ai connubi uomo-macchina di Cronenberg e Tsukamoto.Aronofsky stupisce,l'ambizioso e delirante fine tocca vette di pregiatissimo interesse.
Un'opera difficilmente filmabile nella sua teoria numerica,eppure geniale nel tradurre in immagini anche ciò che è intangibile.La disquisizione davanti alla tavoletta "Goban" tra Max ed il suo mentore è quanto di più semplice ci sia per esporre i due opposti punti di vista,quello legato al caos universale e quello ad un razionale ordinamento cosmico.
Giocato per intero su piani (sur)reali e teorico/paranoici trova risoluzione in un'impossibilità accettata con un sorriso,l'unico concesso dal protagonista.

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Ultima risposta 23/09/2010 09.23.39
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  20/07/2009 23:06:17
   6½ / 10
Buon esordio per Aronofsky.Il film è originale,a tratti però veramente troppo pesante e il fatto che sia in bianco e nero non aiuta lo spettatore.Paranoico e schizzato in molte sue scene,va consigliato perchè è comunque una pellicola molto sperimentale e inoltre indipendente quindi alcune cose(come il bianco e nero)andrebbero perdonate.La trama,per quanto originale,non prende molto a differenza di alcune scene di completa pazzia del protagonista,lì Aronofsky è veramente molto bravo.Non lo rivedrei una seconda volta,un film che non ti rimane dentro.Poi la matematica non la sopporto!

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Ultima risposta 07/08/2009 12.09.53
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Bathory  @  29/05/2008 20:58:26
   4 / 10
Ci ho pensato molto prima di dare un voto a questo film, ma davvero non riesco ad andare oltre il 4..
Il film parte da un'idea molto interessante, ma lo svolgimento è quanto di più sconclusionato e assurdo sulla faccia della terra..

Valutare la regia è molto arduo, perchè è palese la volontà di Afonosky di creare un ambiente claustrofobico, malato, folle come lo è la mente del protagonista, ma ha suscitato nel sottoscritto un fastidio indescrivibile, pari solo all'ascolto dell'album Twin Infinitivies dei Royal Trux (lo so non c'entra niente ma vi sfido ad ascoltarlo e riuscirete a comprendere il paragone)..
Lo scopo di Afonosky forse era quello di disturbare lo spettatore, quasi di violentarlo psicologicamente, lui con me ci è riuscito alla grande, con esiti clamorosamente negativi.

Per poter disturbare lo spettatore e riuscire allo stesso tempo a far apprezzare la propria opera ci vuole classe, talento, genio. In questa opera di Afonosky queste caratteristiche non le ho viste...

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Ultima risposta 26/01/2011 17.02.03
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Tauron  @  28/03/2008 14:11:30
   9½ / 10
la matematica rivela quello che il tao tè ching ha impresso nelle sue pagine,un capolavoro,per chi riesce a comprenderlo ovviamente..

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Ultima risposta 19/04/2008 16.17.47
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  10/03/2008 17:27:31
   7 / 10
Un film che a suo modo è un piccolo capolavoro, l'ho trovato molto interessante, malsano e claustrofobico, confezionato in quell'elegante bianco e nero che non fa altro che moltiplicarne l'effetto. La storia è geniale, è la classica idea che avrei voluto avere io, ma la resa è assolutamente grandiosa, così visionari da sembrare reale. Ho notato solo alcuni momenti di stanca e parti un po' troppo confuse. Non sono una cima in matematica ma i principi su cui si basa il film sono stati già trattati in altre opere artistiche, vedi il romanzo di Eco di cui mi sfugge il nome.

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Ultima risposta 26/08/2010 11.01.49
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Mauro Lanari  @  19/09/2007 22:49:43
   1 / 10
Un matematico numerologo si fa irretire dal veterotestamentario fondamentalismo dei qabbalisti dimenticando così il segreto di Pulcinella. Ossia che, con il Nuovo Testamento e la numerazione cristiana dell’intera Bibbia, π/pi greco nel libro dell’Esodo corrisponde al Nome rivelato: “’ehæyeh ’äsher ’ehæyeh” (appunto Esodo 3, 14).

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Ultima risposta 11/09/2008 23.38.04
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  03/06/2007 20:37:49
   7½ / 10
Ottimo e suggestivo esordio del buon Aronowsky, che gioca tutto su un protagonista sconvolto e disturbato ed atmosfere opprimenti e claustrofobiche, perfettamente rese da una fotografia che strizza l'occhio al Lynch di Eraserhead.
Molti i temi in ballo (numerologia, misticismo, arrivismo, follia, genio), di cui forse il regista perde un po' le fila nel finale.

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Ultima risposta 25/03/2008 19.05.31
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Titty@  @  10/05/2007 20:19:30
   3 / 10
Fil pesante e oltretutto in biaconero. Sconsigliato

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Ultima risposta 31/05/2009 23.28.54
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phemt  @  09/02/2007 09:38:44
   7 / 10
Affascinante e originale opera d’esordio di Aronofsky… Bianco e nero rovinato, poche locations, budget infimo, stile registico ricercato ma riuscito (evidente l’influenza di Tsukamoto), gran montaggio, ottima fotografia, colonna sonora appropriata e un senso di claustrofobia costante per tutta la (comunque ridotta) durata del film… L’idea che sta alla base della sceneggiatura è ottima, ma la storia non sempre avanza in modo originale… Certo l’inserimento di due elementi come il capitalismo e l’integralismo religioso entrambi alla ricerca del numero (chi per prevedere l’andamento della borsa e chi per sapere il nome di Dio) è ottima, ma sembra che il regista si faccia scappare un po’ la situazione di mano con l’avanzare della vicenda… Il finale per esempio non mi ha convinto del tutto, ma onestamente penso che forse quello era l’unico modo di far finire il film…
Film forse un pelo complesso, si basa più sull’immagine che sulla narrazione, e infatti rimane un’opera assolutamente da recuperare, metaforica e piena di spunti interessanti… Bravissimo il protagonista che in certi momenti mi ha ricordato Adrien Brody…

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Ultima risposta 09/02/2007 10.07.54
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  26/01/2007 00:16:30
   7½ / 10
L'ho appena finito di vedere: è la pellicola più originale che abbia mai visto e il regista di Brooklyn è stato un vero fenomeno nel creare un ambientazione claustrofobica e angosciante con quel bianco e nero e quelle inquadrature pazzesche.
Però è molto cervellotico e ho capito poco il finale.

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Ultima risposta 09/02/2007 20.40.47
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  03/12/2006 01:52:20
   5½ / 10
Dal punto di vista tecnico il voto è sicuramente alto: ottima fotografia, azzeccato l'uso del bianco e nero, belle le immagini frenetiche che riescono a dare l'idea della schizofrenia del protagonista, ottimamente interpretato da tale Sean Gullette. La colonna sonora (musica elettronica di GRANDI artisti) in alcuni punti si sposa perfettamente alle immagini, in altri meno(specialmente la drum'n'bass).
Se però devo giudicare il film, il voto scende drasticamente.
Finita l'ammirazione verso il regista per avere cosi bene rappresentato lo stato mentale del matematico (questo accedeva più o meno dopo 20 minuti), il film l'ho trovato di una noia pazzesca!!Pur essendo breve (neanche un'ora e mezza), ho fatto veramente fatica a finirlo. La trama è banale con uno proseguio molto prevedibile. Il concetto che l'agognato numero è cercato dagli estremi del capitalismo (le multinazionali) e della religione (gli integralisti) è interessante ma buttato là in maniera superficiale.
Ho sentito toni entusiastici da parte di matematici su questo film ma io ho trovato la matematica trattata in maniera abbastanza ridicola, cioè come la trattano i vari settimanali di curiosità o gossip, facendo leva più sulla suggestione di queste sequenze numeriche "misteriose", di questi grafici pieni di numeri e di funzioni complicate che sui concetti stessi. Non ha caso la sequenza di FIbonacci è nominata sia qua che nel Codice da Vinci...

Il regista sicuramente c'è, il film meno.

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Ultima risposta 04/06/2007 13.21.14
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  23/11/2006 23:12:20
   5 / 10
Film che in alcuni punti e' veramente interessante ( soprattutto l idea di base della matematica e i suoi misteri ) ma in altri risulta essere un tantino noiosa, con scene al limite della sopportabilita' che fanno un tantino irritare (es. il telefono che squilla di continuo). L Idea della realizzazione in bianco e nero inoltre l ho trovato non appropriato.
Mediocre.5.

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Ultima risposta 14/12/2006 20.08.31
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641660  @  04/01/2006 01:51:54
   10 / 10
Adoro la matematica e credo nei numeri. Questo film è essenziale nella sua realizzazione, ma devastante nei suoi punti cardine. Guardandolo non posso non pensare alla vita di ETTORE MAJORANA, forse il più grande genio della storia umana, ritiratosi dal mondo, una volta messa a fuoco la pericolosità della sua immensa visione. Questa una brevissima introduzione alla sua vita:"...La sua capacità di calcolo era poi strabiliante. Non solo faceva completamente a memoria calcoli numerici complessi, ma eseguiva a memoria, in venti o trenta secondi, anche il calcolo letterale di integrali definiti sufficientemente complicati da richiedere per un abile matematico un notevole numero di passaggi: eseguiva anche la sostituzione dei limiti letterali e numerici e dava direttamente i risultati finali...".
Maggiori informazioni a questo link:
http://xoomer.virgilio.it/llpassal/majoranabio.html

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Ultima risposta 17/01/2006 21.36.18
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AlessandroDeRom  @  21/07/2005 22:09:05
   7 / 10
Bello, particolare fotografia, musica e storia perfetti. Film sconosciuto ai più, assolutamente da vedere.

Ore 11............. Premo invio

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Ultima risposta 22/01/2007 03.26.56
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lupocattivooooo  @  24/02/2005 17:25:25
   6 / 10
Concordo quasi completamente con lotito.
Ora: avendolo visto appena uscito, posso anche permettermi di compiere uno strafalcione....ma se la memoria non mi inganna, il numero tanto acclamato e' la sezione aurea e non il pigrego ....!
Comunque per chi ha una mente alucinata e un pochino psicadelica, il film si lascia guardare.


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Ultima risposta 24/02/2005 19.59.35
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  24/02/2005 15:40:16
   7 / 10
Pseudo thriller malato e angosciante; notevoli le sequenze sui disturbi del protagonista, molto bravo tra l'altro, in una parte non facile. Abbastanza debole invece la trama, tira in ballo un pò di misteri, tra il nozionismo e l'ammiccamento. Nel complesso comunque piacevole, buono spunto per aspettarsi altri lavori originali dal regista.

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Ultima risposta 24/02/2005 19.17.44
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  08/01/2005 09:21:02
   9 / 10
Un film allucinato, veramente molto pessimista e pieno di spunti di riflessione.
Aronofsky è un giovane regista molto promettente ed è autore di questo piccolo capolavoro, con un bianco e nero sgranato che rimane nella memoria, piani sequenza vertiginosi , movimenti molto virtuosistici o soggettive mozzafiato. Ottima anche la colonna sonora.
Aronosky sembra essere andato a lezione da Orson walles, ma quello che importa è che tutto ciò è al sevizio di una storia veramente molto interessente e originale.

Questo "PI greco" come "Cube - il cubo" è vero gioello uno di quei film che quando sono usciti sono stati trattati in modo pessimo dalla distribuzione, ma che col tempo diventeranno dei veri piccoli cult.
Nessun paragone col successivo film del regista, "requiem for a dream", che al contrario di quanto è stato affermato precedentemente è nettamente inferiore a questo. Qui tutto questo sfoggio di tecnica e virtuosismi è al servizio di qualcosa e pone degli interogativi (Può l'uomo controllare la natura? Come può farlo? Tutto Il mondo segue un modello matematico? E cosa succede alla persona che tenta di scoprirlo?).
In "Requiem for a dream" questo manca e i piani sequenza, la bella colonna sonora e tutti i virtuosismi sono fini a se stessi, al servizio della solita storia di droga e di ragazzi tossicodipendenti. Un po' come in alcuni degli ultimi film di De Palma, c'è tutto un impianto tecnico che denota capacità notevoli al servizio di una sceneggiatura vuota e già fatta.

Guardatevi perciò questo "PI GRECO" (che tra l'altro viene PRIMA E NON DOPO "requiem for a dream"), e lasciate perdere il successivo film di Aronosky.

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Ultima risposta 01/06/2009 00.05.32
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