Dopo la fine della guerra di secessione americana le sorelle March dovranno affrontare problemi economici, sentimentali e sociali. Tra tutte spicca la figura di Jo, determinata a trovare la propria libertà e indipendenza, spronando anche le sorelle a dare spazio al proprio talento, nonostante le rigide imposizioni della società di quel periodo.
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Direi che in questo grandissima riedizione del romanzo la cosa più importante è il montaggio avanti e indietro (senza confondere) rispetto al romanzo e lo sfrutta a livello narrativo per correlare cose che succedono in entrambi i momenti. Questo evidenzia anche la natura dei personaggi che cambia (vedi la figura di Amy). Grande scrittura anche ne personaggio di Jo che è quasi narratrice esterna (e in questo il finale lascia un punto interrogativo/ribalta tutto). Bello il modo in cui tratta il femminismo e bellissimo il ritmo modernissimo per un film in costume. Il cast è davvero in palla e la regia secondo me è sofisticata in quello, ovvero riuscire a far recitare tutti in maniera perfetta. Florence Pugh e Saoirse Ronan sugli scudi, ma anche Chalamet è bravissimo nel suo ruolo. Ma anche la Streep, la Dern ecc. hanno tutte il giusto ruolo nella vicenda. Costumi belli ma mai troppo sfarzosi. Scenografia sempre accogliente con cui si fa presto familiarità, soprattutto la casa di queste 4 sorelle. Bravissima Greta Gerwig, un volto che vedremo sempre di più.