paura nella notte (1972)

Più brillante come sceneggiatore che come regista,Sangster alla sua terza prova dirige un thriller elegante e ben confezionato, convincente nel tratteggio delle psicologie dei personaggi ma privo di particolari sorprese ed eccessivamente sbrigativo nel finale ( che comunque non è che sia da buttare).
Ritmo lento,da sottolineare una buona costruzione della suspence.
Bene la Collins,senza infamia e senza lode Bates e la Geeson,troppo marginale Cushing.
Nonostante tutti i suoi limiti è un lavoro decente,tra i meno conosciuti della Hammer ( qui ormai in piena decadenza),meritevole di una visione da parte degli amanti del genere.

Pur essendo un grande fan della Hammer ammetto che non conoscevo questo gioiellino del thriller psicologico di ambientazione moderna (realizzato in un periodo, i primi anni 70, in cui la famosa casa cinematografica britannica era in crisi e stava tentando di svecchiarsi). Quel geniaccio di Jimmy Sangster scrive e dirige una storia apparentemente semplice e invece piena di sfaccettature, con una sceneggiatura ad orologeria, che all'inizio mostra un particolare di cui durante il film ci dimentichiamo e fino alla fine tiene in sospeso facendoci letteralmente morire dalla curiosità di sapere cosa è accaduto. La leva è quella dell'universo femminile, delle malattie mentali, dell'isterismo; pur non trattandosi di una pellicola gotica ed abbastanza solare, le atmosfere hammeriane sono sempre presenti e funziona alla perfezione lo scenario di una scuola ancora vuota...con quella sgradevole sensazione che mette addosso che ci sia qualcosa di strano. Ci sono un paio di situazioni davvero macabre e la claustrofobica trovata di pochi personaggi chiusi in un loro microcosmo. Bravissimo Ralph Bates, bellissima la Collins e Cushing che fà sempre la sua figura. Da non perdere!