pathfinder - la leggenda del guerriero vichingo (2006)

Se si vuole avere l'idea realistica di cosa sia "un cesso di film", eccolo qua.
L'unica cosa che si salva è l'estetica - ma SOLO l'estetica- dei vichinghi.
Per il resto, sono stati caratterizzati come degli ebeti, dei mentecatti che neanche il più stupido dei cattivoni dei film d'azione di serie Z americani fa peggio. Degli imbecilli che vengono fregati con delle strategie da bambini senza cervello.
I nativi, invece, di una perfezione direi abbagliante (per non dire fastidiosa).
Già questo gli varrebbe lo ZERO.
Capisco che sia una versione fantasiosa di entrambe le fazioni (di storico non ha nulla, non so dove lo vediate o pensiate di vederlo), ma rendere il tutto caricaturale e saturare questa sensazione al massimo non può fare altro che male.
Ma ci limitassimo a questo!
Il resto del film è una sequela di baggianate inconcludenti, senza capo né coda, senza un filo logico. I dialoghi pressoché inesistenti nella loro consistenza, sono controbilanciati da splendide scene d'azione in cui non si capisce nulla, perché girato con i piedi (o forse volutamente girato male per non far vedere qualche magagna a livello di scenografie/effetti/coreografie).
Il livello di recitazione è inferiore a quello che avevamo io e i miei compagnucci di asilo quando facevamo la recita di Natale.
Il tutto è messo insieme da un non-regista, Marcus Nispel, che da dopo il remake di Non Aprite Quella Porta (guardabile, ma mi sa che lo fosse solo perché bastava copiare con qualche piccola variazione sul tema), ha realizzato solo pellicole di fattura inferiore al sopportabile. Di queste, Pathfinder è sicuramente la peggiore che ho visto (quelle che mi mancano me le risparmio).
Film da far scomparire dalla filmografia internazionale.
Indegno ed offensivo per lo spettatore.