parla con lei regia di Pedro Almodovar Spagna 2001
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parla con lei (2001)

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locandina del film PARLA CON LEI

Titolo Originale: HABLE CON ELLA

RegiaPedro Almodovar

InterpretiJavier Camara, Leonor Watling, Dario Grandinetti, Geraldine Chaplin

Durata: h 1.52
NazionalitàSpagna 2001
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2002

•  Altri film di Pedro Almodovar

Trama del film Parla con lei

Benigno e Marco sono due uomini molto diversi, uniti dal destino e dalla imprevista lunga convalescenza delle donne che amano o di cui comunque si occupano: Lydia e Alicia. La clinica "El Bosque" li vedrà fianco a fianco vivere una esperienza comune, tra passato e futuro, e scoprire un'amicizia e sentimenti non comuni a tutti...

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Voto Visitatori:   7,93 / 10 (136 voti)7,93Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Migliore sceneggiatura originale
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore sceneggiatura originale
Miglior film dell'unione europea
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film dell'unione europea
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Parla con lei, 136 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

bulldog  @  09/10/2010 11:37:57
   3½ / 10
Che brutto.
Che Almodovar sia capacissimo a lavorare dietro la macchina da presa e montare alla grande le scene che ha in testa, non lo scopro certo io.
Ma il film in sé è socialmente buffo, sia nelle relazioni che nei comportamenti tra gli attori.
Tenta di essere etereo ed intenso ma non ci riesce e le musiche, sempre e costantemente a servizio dell’emotività, fanno venire il prurito su tutto il corpo.

Un prodottino profumato e autocelebrativo.
Che dire, oramai da quanto vedo è la moda degli ultimi anni, vedasi Sorrentino e Co, ovvero metter in scena “storie strane” montate ad effetto ma di un vuoto di fondo sconcertante.
L’inserto impressionista è il solito specchiettino per le allodole, è bastato quest’ultimo a far gridare alla genialità il cinefilo medio.

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Ultima risposta 31/01/2011 12.59.04
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  28/03/2009 22:28:58
   9 / 10
Che film ragazzi ! Indescrivibile.
Secondo di Almodovar che vedo e già il regista si ritaglia un posto tra i miei preferiti. Nessuno come lui sa giocare con i personaggi, come un burattinaio con le sue marionette, intrecciare le corde o scioglierne i nodi, ed inoltre è rimasto uno dei pochi capace ancora di creare un linguaggio cinematografico poetico, specie attraverso i corpi.
L'inserimento poi del pornofilm surrealista Amante Menguante (film che a questo punto è d'obbligo procurarsi) è un colpo di genio unico che consegna definitivamente Parla con lei alla storia, del cinema e dell'arte.
Non trovo altre parole. Meraviglioso.

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Ultima risposta 14/10/2010 12.32.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  14/03/2008 16:04:54
   9½ / 10
"Bisogna credere ai miracoli, altrimenti potrebbe capitarne uno e non ce ne accorgeremmo."
Il cinema di Almodovar ha il pregio di trattare le tematiche più complesse con grande stile ed eleganza, coinvolgendo, stupendo, emozionando. Una pellicola raffinata "Hable con ella", che mette in grande evidenza le abilità artistiche del nostro regista, capace di arrivare delicatamente al cuore dello spettatore senza dare sfoggio del solito campionario di retorica e buoni sentimenti. Lentamente ed inesorabilmente, istante dopo istante, tale meraviglia per gli occhi riesce ad entrarti dentro, a scatenare emozioni, a suscitare reazioni, a far pensare. Non si tratta di un'opera facilmente digeribile, né di una pellicola puramente fine a sè stessa, "Parla con lei" è una storia d'amore, di amicizia, di tradimenti, di dolori. Un film capace di tratteggiare splendidamente ogni singolo personaggio, capace di farcene innamorare, di renderci partecipi della sua storia, delle sue frustrazioni, dei suoi pensieri. "Hable con ella" da la parola a chi non può parlare, ma solo ascoltare, a chi non è cosciente, ma riesce a comunicare, a chi dorme, ma non può svegliarsi. Ecco il vero grande miracolo di Almodovar.
Pura poesia...

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1 risposta al commento
Ultima risposta 24/06/2008 12.49.35
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Invia una mail all'autore del commento sweetflashback  @  26/06/2006 15:01:31
   9 / 10
"Parla con lei" non è sicuramente un film adatto a tutti. E' un film drammatico e toccante che io ho amato da subito. Sicuramente non è neanche un film leggero, sia per il tema trattato che per i sentimenti che tira in ballo. E' poetico, anche quando cade nel grottesco. Riesce a non essere mai volgare, anche quando il limite è sottile e a caderci basterebbe poco. Merito di una grandissima regia.
Il film comincia e finisce con le immagini del "Café Muller", teatrodanza di Pina Bausch. Un tocco d'arte che rende il film lirico. E' in questo contesto che le vite di Benigno e Marco si incroceranno per la prima volta e riveleranno le loro diversità fin dal primo momento, permettendoci di delineare già dall'inizio i profili dei due protagonisti.
Da Benigno impareremo l'amore nella sua completa dedizione, un amore dettato dalla solitudine che lo porterà a varcare alcuni limiti e lo porterà a scelte al limite con la pazzia.
Da Marco impareremo il self control e la capacità di rialzarsi dai dolori della vita fuggendo lontano, ma soprattutto impareremo il valore dell'amicizia.
Il personaggio di Benigno è sicuramente la figura principale a cui ruota attorno tutto il film. La sua ingenuità e la sua completa dedizione ad Alicia non lo renderanno mai completamente colpevole di fronte agli occhi dello spettatore. La sua lettera indirizzata a Marco rappresenta il suo ultimo ed estremo tentativo per avvicinarsi alla sua Alicia.
Struggente Caetano Veloso nell'interpretazione della canzone "Cuccuruccucù Paloma".
Geniale e di un poetico che non sfiora mai il volgare, il film muto raccontato da Benigno.
Originale l'intreccio dei personaggi, caratterizzato dai nomi che appaiono sullo schermo, quasi a voler sottolineare un nuovo legame che nasce.
Un film che esalta l'importanza del dialogo in qualunque tipo di rapporto.
Un film da vedere con gli occhi della sensibilità.

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Ultima risposta 18/09/2007 01.46.37
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  23/06/2006 10:40:07
   9 / 10
Forse il migliore film di Almodòvar, non ho ancora capito se lo preferisco a "Tutto su mia madre", certamente in questo c'è il personaggio almodovariano da me più amato, Benigno. Descritto con una delicatezza unica, la sua storia entra silenziosa dentro di noi e ci emoziona. Per la prima volta il regista ci racconta gli uomini, attraverso l'amicizia tra due di loro, nata casualmente per un comune destino di dolore-amore; per la prima volta questi uomini parlano, si confidano, si mostrano.
Film delicato e sconcertante, con sviluppi imprevedibili, ci offre due momenti sublimi: il muto, film dentro al film , e la Paloma di Veloso.

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Ultima risposta 23/06/2006 13.14.51
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  23/06/2006 08:17:53
   8 / 10
Il film è tutto nell'inserto espressionista, geniale, lucido e toccante.

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Ultima risposta 29/06/2006 12.07.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  21/06/2006 13:41:39
   8 / 10
una trama davvero originale,personaggi nuovi che ti sorprendono con ogni loro mossa,regia impeccabile insomma un film assolutamente da vedere...
come critica(piccolissima)direi che è un po lento a svilupparsi nella parte iniziale mentre poi corre nella parte finale dove succedono troppe cose...
grande almodovar

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Ultima risposta 23/06/2006 13.18.51
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  21/06/2006 13:24:01
   10 / 10
Dei film che ho visto di Almodòvar, questo è senz'altro tra i più belli (insieme a "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" e "Tutto su mia madre".

Per un attimo ho temuto che tutto il film si sarebbe svolto su tori, arene e ferimenti. Per fortuna non è stato così.

Due storie che si intrecciano, tragiche e commoventi. Una amicizia che travalica anche l'amore omosessuale, sempre latente.
"Tagliale i capelli corti" - "Glieli taglio come quando è entrata. Così quando si sveglia sarà come se niente fosse successo".
Quattro anni di coma... ma Benigno non perde mai la speranza. Di sicuro non è una persona 'normale', ma altrettanto certamente è innocente, pulito dentro, ingenuo e innamorato.
"Ma ha aperto gli occhi!" - "E quando sbadigliano? Un'impressione...".
Caetano Veloso offre una magnifica, intensissima interpretazione della canzone 'Cuccuruccucù Paloma'..."Ay, ay, ay cantava, ay ay ay es mia, de pasion non moria... che è una paloma triste...".
"Questi ultimi anni sono stati quelli più belli. Con Alicia" - "Io non riesco nemmeno a vederla così" - "Parla con lei...".
Bellissimo, e persino divertente, il film in bianco e nero che conduce Benigno...

Bravissimo Almodòvar nella scelta dei suoi personaggi e ottime le interpretazioni. Il tema, che poteva risultare pesante, è trattato con leggerezza, sempre con grande delicatezza. Il finale struggente. Qualche lacrima non è esclusa, ma non perché Almodòvar vada alla ricerca del pianto facile, solo per malinconia.

Da vedere assolutamente. Inutile cercare di descriverlo.

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9 risposte al commento
Ultima risposta 23/06/2006 14.13.25
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Mpo1  @  23/12/2004 23:35:50
   7 / 10
Il problema dei film di Almodovar è questo: i suoi primi film sono molto belli e interessanti ma sgangherati da un punto di vista formale, mentre i suoi ultimi film (come questo) sono impeccabili formalmente ma meno interessanti riguardo al contenuto. Il primo Almodovar era "trasgressivo" e originale, l'Almodovar di adesso sembra essere interessato solo a cercare la tragedia a tutti i costi. Cmq sono divertenti le battute anticlericali sui missionari (un elemento del "vecchio" Almodovar). Insomma un film fatto molto bene, ma io continuo a preferire i suoi film degli anni '80, fino a Légami! compreso. Mi sembra cmq ridicolo che qualcuno si scandalizzi o addirittura ritenga Parla con lei un film "morboso": questo è uno dei film più "casti" e contenuti di Almodovar, anzi forse proprio questo è uno dei suoi difetti. Il finale poi è un po' banale e retorico. Il successivo La Mala Educacion è sicuramente un film più interessante.

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Ultima risposta 27/02/2016 00.06.30
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  13/10/2004 16:52:59
   5 / 10
Riprendo le mie stesse parole riguardo al film inserite in un altro post:

<<...è probabile che mi sbagli di grosso, che abbia colto erroneamente l'"ideologia" di Almodovar, ma fare di un violentatore una specie di eroe patetico, quasi epico, per cui versare la lacrimuccia finale, io non l'ho proprio digerito. Detto così sembra banale, bigottamente moralistico, o che io venga fuori da Comunione e liberazione... Tutt'altro.
Il protagonista di Parla con lei ha evidentemente qualche problema di "socialità", mettiamola su questo punto, che naturalmente gli deriva da problemi comportamentali suoi ecc. Lui ama di nascosto questa ragazza, la desidera, poi l'incidente gli dà la possibilità di averla finalmente vicina e di conoscere a fondo il suo corpo tanto desiderato; ma la conoscenza è univoca, ovviamente, non ricambiabile e - immaginiamo - non voluta (in condizioni normali la donna non se lo sarebbe filato manco di striscio). Ora, trombarsi una persona contro la sua volontà è +o- uno stupro, ma non è tanto questo il punto. Qui l'atto sessuale diventa, quasi romanticamente, un atto d'amore, e Almodovar toglie accuratamente ogni istanza legata al sopruso, alla "violenza", semplicemente omettendola. Piuttosto che mostrarci l'atto, la copulazione quasi necrofila, che sarebbe stato rivelatore del gesto "poco legale", Almodovar ci mostra metaforicamente l'incontro di una donna gigante e un uomo miniaturizzato che la penetra entrando direttamente in lei con tutto se stesso (donazione estrema di sè?), in una situazione surreale da film muto in b/n. E tutto sembra più romantico...
Mah!, probabilmente è un desiderio recondito e malaticcio di ogni uomo approfittare della donna non cosciente e priva di reazioni, soprattutto se si tratta della donna desiderata ma irraggiungibile. Dove il corpo femminile è puramente oggetto.
Non so, a me è sembrato che in quella struttura ci fosse molta ipocrisia, volendo far passare l'abuso come amore e fonte di vita (va bene coi paradossi, ma ruffianare su 'sta cosa, cercare il consenso lacrimoso del pubblico mi sembra eccesivo e inaccettabile), volendo rendere un personaggio colpevole un eroe innocente e ingiustamente incompreso, cercando forzatamente di far passare al grande pubblico un messaggio sovversivo (i messaggi sovversivi devono essere crudi e sinceri, non zuccherati, ruffiani e ipocriti, altrimenti diventano reazionari, come in questo caso).
E che ci fosse un alto tasso di misoginia in tutto il film, a dispetto della delicatezza "insopportabilmente" falsa della regia.
Sarebbe stato molto più sincero se avesse mostrato l'atto sessuale, ma ciò avrebbe sconvolto completamente i piani ideologici del regista.">> (...)


3 risposte al commento
Ultima risposta 18/08/2006 13.53.41
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maurizio  @  13/01/2004 02:37:23
   9 / 10
Bellissimo, una storia d'amore intensa, originale e commovente.
Gli tolgo un punto solo perché appoggia le corride.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/04/2004 10.22.55
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