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Aldilà del titolo,schiaffato giusto per attirare un po' l'attenzione non ha niente a che vedere con la brutta ed infinita saga di "Paranormal Activity", è un mockumentary come tanti altri,privo d'originalità e caratterizzato dai soliti difetti tipici del genere d'appartenenza ( a partire dai personaggi ridicoli,per arrivare ai telefonato jumpscare). Perlomeno può contare su una buona fotografia e su una pregevole ambientazione innevata,poca roba certo ma elementi che permettono un minimo di distinguerlo nel marasma dei prodotti dello stesso genere. Nulla di che ma almeno si fa vedere senza risultare troppo irritante.
Preso come film estraneo alla saga non è così malamente, non ci sono le telecamere fisse che avevano contraddistinto quello diretto da Oren Peli e successivi, le riprese sono più chiare e ben realizzate. La storia è sempre la stessa, ambientazione stavolta in una piccola comunità amish che nasconde un temibile segreto. La giovane protagonista Margot decide di realizzare un documentario sul suo passato, la madre membro della comunità l'aveva abbandonata quando era ancora in fasce. Certi segreti però alle volte è meglio lasciarli tali. Ambientazione efficace con lampade ad olio e candele che completano la scena. Come sempre l'utilizzo di telecamere in alcune situazioni dove non servirebbero è abbastanza paradossale.
Discreto horror. Bella la location molto suggestiva.La storia è la solita già vista in migliaia di film. Nel conplesso non è un film da buttare, il finale è un pò confuso.
Con DIMENSIONE FANTASMA gli autori ci avevano detto che sarebbe stato l'ultimo capitolo della saga, ma non ci avevano messi in guardia dagli spin-off. E dire che con IL SEGNATO qualche campanello d'allarme era pure evidente. PARENTE PROSSIMO non segue nessuno dei capitoli precedenti ma sembra essere uno spin-off come lo era IL SEGNATO, ma questa volta si sono mischiati i generi e le pellicole a cui ispirarsi. Dal found footage in stile BLAIR WITCH alla location che fa tanto MIDSOMMAR (o THE WICKER), fino alla creatura in stile REC. Insomma, originalità vicina allo 0, sceneggiatura per lunghi tratti inconsistente, anche se l'atmosfera respirata ha una certa preparazione per quello che avviene nel finale, e qualche jumpscares assestato qua e là, giusto per non farsi mancare nulla. Vedibile senza grossi fastidi.
Mi sono domandato come sia possibile che continuino a produrre sequel di Pararmal Activity e la risposta mi è arrivata guardandolo: non c'entra nulla con la saga iniziata da Oren Peli, ci hanno inserito il nome nel titolo giusto per attrarre leggermente l'attenzione. Anche in questo caso abbiamo la sagra del banale, del già visto, del prevedibile e ripetitivo con scene telefonate. L'idea di base è quella sfruttatissima della setta, poi abbiamo scene tediose dove il massimo è udire qualche scricchiolio, fatte con l'unico scopo di allungare la durata del film ed il finale di rito concitato e tutto di corsa.
C'è la solita trovata che i membri della setta che sembravano i pazzi cattivi invece avevano ragione ed era meglio lasciarli fare. Cosa vista e rivista in centinaia di film. E pure il mostro è sempre uguale: una specie di Gollum magrissimo e capellone
Anche come mokcumentario è fatto male nel senso che la regia è decente e ciò paradossalmente lo allontana dal mockumentario, dato che ha scene ben montate, controcampi e tanto di colonna sonora. Se volete vedere un horror diverso ed originale allora NON guardate questa roba.