paddleton (2019)

L'essenza del film è quel gioco un po' assurdo, il paddleton, da loro ideato e di cui sono unici praticanti. In un contesto molto minimalista, questo film osserva la quotidianeità di due persone, giornate quasi sempre uguali, scandite senza particolari scossoni. La malattia di Michael cambia tutto, è lo scossone, è la perdita per entrambi: la vita del'uno, il punto di riferimento per l'altro. E' un lavoro che conta su due attori molto bravi, che ti fanno sentire i personaggi, che porta alla luce la loro profonda umanità. La sceneggiatura è solida e non priva in alcuni momenti di una certa ironia, come l'episodio della vedova che vedi i due come due omosessuali. Molto bella l'ultima parte del film, toccante senza essere smielata.

Storia di un'amicizia.
Un film dai toni discreti molto ben interpretato.
Dialoghi essenziali ed empatici.
Gradevole.

Dramedy Netflix dalle atmosfere grigie, commistione tra amicizia, morte e solitudine, con piccoli spiragli di speranza.
Una buonissima prova dei due protagonisti, con un Ray Romano inedito (per me) in un ruolo dimesso e drammatico, una sceneggiatura minimale ma di forte impatto, fondata su dialoghi precisi ed emozioni tangibili, una regia essenziale e un ritmo narrativo senza cali.
A mio avviso, un prodotto discreto.