omicidio! regia di Alfred Hitchcock Gran Bretagna 1930
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omicidio! (1930)

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locandina del film OMICIDIO!

Titolo Originale: MURDER!

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiPhyllis Konstam, Norah Baring, Edward Chapman, Herbert Marshall

Durata: h 1.48
NazionalitàGran Bretagna 1930
Generegiallo
Al cinema nell'Aprile 1930

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Trama del film Omicidio!

Un'attrice è condannata, innocente, per omicidio. Un famoso attore, membro della giuria, ha molti dubbi e comincia un'indagine personale, riuscendo a scoprire il vero colpevole.

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Voto Visitatori:   7,30 / 10 (10 voti)7,30Grafico
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Voti e commenti su Omicidio!, 10 opinioni inserite

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Godbluff2  @  28/03/2023 21:12:11
   7½ / 10
In ogni film è sempre una delizia cercare e trovare le tante invenzioni e il fiume di idee di regia e di narrazione che immancabilmente Alfred Hitchcock spargeva in praticamente ogni suo film, al di la che questo fosse più o meno valido (di solito era "più", ovviamente); il suo genio nel creare la narrazione del film, nel dispiegarla davanti agli occhi dello spettatore in modo tanto efficace e universale attraverso l'intuizione visiva e l'uso tanto acuto del mezzo cinematografico più che per mezzo della sceneggiatura ha avuto pochi eguali nella storia del cinema.
Anche "Murder!" non fa eccezione: Hitchcock sfrutta la macchina da presa e l'intuizione visiva per plasmare la narrazione, per sviluppare la storia e dare tutte le informazioni necessarie allo spettatore (emblematica la sequenza dell'ombra del cappio che, stacco dopo stacco, alternata alle inquadrature di lei che cammina ansiosa per la cella, sale sempre di più sul muro, completando la figura del patibolo che attende la condannata, sempre più vicino, dando il senso del tempo che scorre e dell'imminente tragedia, con la sola immagine Hitchcock ci dice tutto ciò che deve dire mettendo al centro la forza e la bellezza estetica ed emotiva del cinema); Hitchcock ha fatto sua la lezione tedesca del decennio precedente, ha conservato quell'idea di cinema, mettendola in pratica con le proprie intuizioni e la propria padronanza tecnico-narrativa. L'esposizione di fatti e personaggi nella sequenza introduttiva è praticamente perfetta, con la messa in scena, l'illuminazione, la scenografia che ancora mi riportano in mente le atmosfere dell'Espressionismo. Narrativamente, quel prologo è perfetto.
Ecco, ci sono tante piccole perle così sparse per il film, che pure non è perfetto. "Murder!" è uno dei primi film sonori di un regista che si, aveva subito capito perfettamente come utilizzare il sonoro per i suoi scopi (qui utilizza la voce-pensiero per esplicitare allo spettatore il flusso di ragionamenti del protagonista) ma è un film che allo stesso tempo soffre di quelle insicurezze, tecniche ed espressive, che il cinema stava affrontando negli anni "di passaggio" tra un modo d'essere e l'altro.
Nel bene e nel male Hitchcock sperimenta sempre (ha provato-disse a Truffaut nella loro fondamentale intervista-chiacchierata-a fare improvvisare i dialoghi agli attori, del tutto incapaci di affrontare quella forma di recitazione, andò malissimo), affronta tematiche coraggiose (il film "nasconde" una tematica omosessuale che nel 1930 in Inghilterra non era da tutti provare ad esprimere in un proprio film) e trasforma in un laboratorio di cinema un film che avrebbe di base-e in parte conserva-un'impostazione molto teatrale, ed è legato a doppio filo al tema del teatro e della simulazione per tutto il tempo, in modo molto interessante, con tanto di sequenza chiave con citazione shakespeariana-amletica e di sipario che si chiude sul film nell'ultima inquadratura.
Visto in originale, l'insicurezza del primo sonoro si avverte tutta e se Herbert Marshall si dimostra adeguato al nuovo stile di recitazione, Norah Baring è abbastanza inascoltabile e spesso i dialoghi tra i personaggi appaiono un po' stentati, farraginosi nella naturalezza.
Ma Hitchcock era uno che già giocava e costruiva splendidamente con il sonoro, nella scena allo specchio con il monologo interiore c'è l'accompagnamento dell'orchestra, registrata proprio sul momento dal vivo (per via dell'impossibilità di montare la traccia sonora successivamente) e l'effetto è comunque convincente.
Pur non seguendo lo schema narrativo favorito da Hitchcock (è un "whodunit" un indagine per scoprire il vero colpevole, del tutto ignoto anche agli spettatori e non segue il meccanismo della suspence) per me resta uno dei suoi film più riusciti e interessanti del periodo inglese, imperfetto ma pieno di gioielli di grande creatività da parte di uno che aveva l'occhio del Genio, lo sappiamo bene.

Filman  @  07/03/2017 14:34:06
   9 / 10
Nato ma non sbocciato, il giallo cinematografico pescato a piene mani dalla letteratura inglese, scopre la propria primitiva anatomia già prima degli anni '30, periodo significativo per il genere nel quale MURDER! rappresenta un caso eccezionale non solo per le priorità che assegna alla narrazione, circoscritta alle indagini, ma anche per l'originalità che la prospettiva investigativa assume, alterando lo schema delitto-prove-analisi e giungendo ad un modello più moderno, dove il protagonista diviene detective in maniera casuale, in quanto smosso da un senso d'angoscia interiore, che conduce alla disperata ricerca della verità. Questo ennesimo capolavoro "mistery", appartenente al periodo britannico di Alfred Hitchcock, successivamente alla fase muta, scopre la sua identità antesignana scandendo una versione del thriller all'avanguardia ed esplodendo di genialità con la sua costruzione meta-recitativa, che inscena uno spettacolo di maschere sotto altre maschere, esprimendo livelli teorici altissimi, asservito a una messinscena perfetta e artisticamente innovativa.

4 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2017 12.31.22
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ZanoDenis  @  17/11/2013 04:13:20
   8½ / 10
Cioe scherziamo? Un film del genere ha così pochi commenti e una media così bassa? E vengo a sentire che è un film minore di Hitchcock, beh in effetti, anche la cappella sistina e la gioconda sono opere minori, forse, in confronto ai grandi capolavori del maestro. Però adesso apparte gli scherzi, siamo di fronte ad un giallo eccezzionale, si tratta del primo film sonoro di Hitchcock dove lui sfrutta al massimo la nuova capacità di poter far parlare gli attori, infatti il film è pieno di dialoghi e scorre che è una meraviglia, per non parlare di alcune scene assurde, in cui rimanevo totalmente agghiacciato. A mio parere uno dei migliori gialli di quei tempi. E un film che non ha nulla da invidiare ai vari grandi film di zio Alfred.

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Goldust  @  05/09/2011 18:04:42
   7 / 10
Omicidio! è un giallo classico, abbastanza raro nella filmografia hitchcockiana, che prevede la scoperta del colpevole con un colpo di scena finale. Il grande regista inglese non li amava molto, perchè secondo lui distoglievano l'attenzione dello spettatore dallo svolgimento della storia per soffermarsi appunto sul finale. Questo ovviamente non significa che non li sapesse realizzare, ed infatti siamo di fronte ad un buon prodotto, un pò troppo parlato forse - ma nel '30 il sonoro era una novità - e senza dubbio ottimamente recitato. Rivisto oggi appare un pò datato, ma sa ancora coinvolgere.

Crazymo  @  31/07/2011 17:53:38
   6 / 10
Trovato in un cestone del supermarket, film senza pretese, però il doppiaggio in italiano è veramente penoso... e anche gli attori sono piuttosto scarsi...
Carina l'idea del finale...

Mallyandcompany  @  13/08/2010 10:59:45
   7 / 10
L'ho trovato in un Cestone dell'usato a 1 Euro... non mi è sembrato niente male, anche se il Finale mi ha lasciato un po' perplesso.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  14/09/2008 09:57:19
   7 / 10
In "Omicidio" Hitchcock tratta esplicitamente il concetto che la realtà possa superare la fantasia, con una pellicola che è anche una riflessione sull'arte -cinema, tratro, circo- in stretta correlazione alla vita reale; il regista contrappone la sequenza di un backstage di teatro con quella del processo, dove i difensori, o i giudici, sono agghindati e incipriati tanto quanto gli attori di una commedia teatrale. "L'arte si rifà alla vita, e la vita si rifà all' arte", anche per risolvere un caso di omicidio. Sembrava un film dall' ottima fattura, peccato per il finale un pò sbrigativo, ma non manca quella che sarà una delle carte vincenti di questo autore: un giallo fortemente impregnato dalle introspezioni psicologiche; certo, forse quì è ancora un pò tutto acerbo, ma la sceneggiatura non è niente male, alcuni degli interrogativi in camera dei giurati saranno ripresi e completamente analizzati da Lumet nel suo esordio, e, anche solo la scena -metafora del destino dell' uomo- del rappresentante della giuria che rischia di sbagliare la conta delle votazioni, fa venire decisamente la pelle d' oca. Personalmente l'ho trovato un buon prodotto.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  27/05/2008 21:57:09
   6½ / 10
Non è certo uno dei migliori film gialli di Hitchcock. Sicuramente è abbastanza convenzionale. Si basa comunque sempre sull’assunto che le apparenze ingannano: mai fidarsi degli indizi “schiaccianti”. Basta approfondire un pochino, lavorare di fantasia ed ecco che il quadro assume un aspetto inaspettato e si giunge a rivedere i ruoli di innocente/colpevole che erano già stati così facilmente assegnati. Si indulge anche sull’operato delle giurie dei processi, con risvolti comici. Poi interviene anche qui la “perversione” umana, quale principale causa dei delitti. In questo caso la causa scatenante era la paura che si volesse rivelare l’omosessualità di un attore di una compagnia teatrale.
Il fatto che si parli di teatro e di arte in genere, serve a Hitchcock quasi come nobilitazione del ruolo del teatro o del cinema. L’arte, grazie al maggiore approfondimento dei meccanismi dell’animo umano, può arrivare meglio a capire la realtà. Guarda caso nel film chi si ostina ad arrivare alla verità, chi ci tiene a salvare una vita umana considerata innocente, non è un uomo delle istituzioni, ma un famoso attore di teatro.
I difetti del film sono però molti. Prima di tutto l’eccessiva lunghezza dei dialoghi e la staticità delle scene, ma ciò è dovuto al fatto che è uno dei primi film sonori. Poi la poca consistenza dell’impianto narrativo. E’ fin troppo facile arrivare al colpevole. I caratteri poi non sono ben sviluppati e rimangono piuttosto sul superficiale. Insomma, Hitchcock ha fatto di molto meglio.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  22/08/2006 17:55:44
   6½ / 10
Tra i film di serie b di Hitchcock, visto che non funziona in tutto e per tutto come al solito. Ad ogni modo un 6,5 se lo merita.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  12/05/2005 15:11:29
   8 / 10
Primo film sonoro inglese e di Hitchcock.
Intrigo perfetto, con una storia classicamente hitchcockiana.
Con una storia simile comunque il regista ne farà anche di molto migliori. A partire da "giovane e innocente".

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/09/2008 09.36.33
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