omega doom (1996)

Rutger Hauer in un film di fantscienza a basso costo che vuole essere Matrix, Blade, Terminator, Blade Runner ecc. senza essere nemmeno l'unghia dei piedi di chi girava le luci in uno di questi set.
Si parla in continuazione e quel poco di azione che c'è è girata male e con effetti posticci.

L'introduzione alla pellicola tramite voce fuori campo promette bene,la speranza però di assistere a un avvincente battaglia tra robot e umani in stile "Terminator" svanisce ben presto.Basta attendere pochi istanti per trovarsi davanti a un improponibile sfondo digitale,presagio poco allettante di ciò che di lì a poco ci si dovrà sorbire."Omega Doom" è un film brutto,dalle scarsissime risorse tra l'altro sfruttate senza alcun talento o idea valida da Albert Pyun,regista giustamente rimasto nell'anonimato.
Effetti speciali da recita oratoriale e combattimenti sporadici dalle coreografie imbarazzanti per una trama davvero indegna.Rutger Hauer ammicca disperatamente,unico volto noto di uno scialbo cast utilizzato malissimo.
Una sola location e un pugno di personaggi suddivisi in letali Rom e combattivi androidi,due fazioni robotiche coinvolte in una disputa intestina tra macchine.La lotta si limita ad uno snervante studio dell'avversario,in attesa di scoprire un leggendario sito dove trovare armi all'avanguardia per dare il colpo di grazia agli umani.Ridicola la pistola che a un certo punto fa capolino,più che un avanzatissimo mezzo di distruzione sembra un ferrovecchio preso da qualche vetusto film western,del resto "Omega Doom" è zeppo di momenti involontariamente esilaranti oltre che di clamorose contraddizioni.
I Rom ricordano nel look i personaggi di "Matrix" (chissà che i Wachowski Brothers non abbiano visto questo filmetto),mentre la figura di Hauer è chiaramente ispirata a "La sfida del samurai" in seguito riadattata anche in un "Pugno di dollari".In questo caso però abbiamo un pacificatore dagli obiettivi quanto meno presuntuosi,totalmente assurdo ed inserito in una trama sciagurata di cui alla fine è l'elemento più meritevole di scherno.

Una sorta di western leggero tra bande di robot, il tutto su uno sfondo post atomico. Il carismatico Rutger Hauer da buon straniero senza nome non si comprende psicologicamente fino in fondo e al pari del Beowoulf di Lambert il film necessisa di un seguito. Effetti e cast televisivi ma per il tempo sufficienti, Weisser nella parte della testa adattabile è a mio avviso il migliore.