oltre la notte (2017)

Il film si suddivide in capitoli e il regista abusa ampiamente di forzature accentuate nel secondo, intitolato "La Giustizia", dove però raggiunge lo scopo di infervorare i sentimenti e i malanimi dello spettatore, portandolo per forza di cose a un coinvolgimento totale, esasperando l'attesa e la suspense nelle dinamiche raccontate. Per quanto mi riguarda premio con un voto positivo OLTRE LA NOTTE per le emozioni che è riuscito a tirarmi fuori, ma non sono assolutamente d'accordo con il regista per l'epilogo scelto.
Brava la Kruger.

Dopo un inizio lento che mi ha preoccupato (pensavo di vedere questa donna triste guardare la pioggia dalla finestra per tutta la durata del film), il film diventa una bella visione, un po' pesante perché l'argomento non è leggero, ma resta comunque interessante.

Il tema della giustizia attreverso alcune sfaccettature, quella umana formata da giudici che a volte puo' sbagliare e quella animale che cerca una vendetta in stile occhio per occhio, che sbaglia sempre.
Mettersi pero' nei panni della protagonista non è facile. Ha perso tutto, ha allontanato gli amici, il suo unico obbiettivo è quello di fare luce sul perche sia stata distrutta l'unica cosa che gli importava veramente.
Un film realizzato bene che puo' vantare l'ottima prova della sua protagonista che riesce a trasmettere la sua angoscia sullo spettatore.
Peccato non aver avuto un punto di vista piu' libero, avrei preferito vivere con il dubbio sui colpevoli che invece sappiamo essere loro.
Comunque avvincente.

Film particolare che nonostante la trama facilmente intuibile va a raschiere nel profondo dei sentimenti di chi perdento tutto non ha più nulla da chiedere .. soprattutto nella seconda parte l'introspezione e i silenzi la fanno da padrone e quindi il regista anche nel durissimo finale lascia molto spazio di giudizio allo spettatore . Grande prova quasi solista della Kruger.

Non mi ha stravolto, ottime intenzioni e buona recitazione ma niente più.

Film serio con un finale veramente triste, simbolico, ma duro da mandare giù. Sicuramente ben recitato. Non è un film leggero o avvincente; è a tratti difficile, sicuramente triste, un film per chi voglia pensare e riflettere. Tema drammatico. Comunque da vedere. Definirlo commovente non sarebbe un errore, ma la sensazione che da' è di smarrimento, pesantezza, abbattimento se ci si compenetra con la protagonista e la sua disperazione. Ribadisco l'ottima interpretazione di questa attrice tedesca. Per questo un mezzo voto in più.

E' un film da prendere con le molle. Non facile da giudicare in quanto, senza dubbio il finale stesso, spiazzante e oltremodo inquietante perchè oltre a rimanere impresso, scatena tutta una serie di implicazioni e riflessioni da ponderare bene. Akin in fondo ha fatto quello che ritengo (fra quelli visti ovviamente), il suo film più di genere. Una donna che perde tutto, dalla famiglia al senso di giustizia, ma che oltre la patina di genere, bene al centro c'è la tematica della multiculturalità. Un progressivo sgretolarsi di certezze che colpiscono ed affondano il concetto stesso di multiculturalità. La morte del marito e del figlio provoca l'allontanamento dalla propria famiglia d'origine e quella del marito, fino a quel gesto finale così tragicamente comune in tempi recenti. Ben sostenuto dalla Krueger, è un film che ha non pochi difetti, ma certamente un finale che non lascia indifferenti.

L'interpretazione della Kruger è da brividi e da sola vale il prezzo del biglietto.
Buona la sceneggiatura, solo una debolezza che metto negli spoiler. Non mi è piaciuto tanto il messaggio finale (vedi spoiler). Comunque davvero bello.

SPOILER

bah....non mi ha lasciato molto. mi aspettavo davvero di più da questo regista che mi aveva decisamente colpito con "la sposa turca".