oltre il giardino regia di Hal Ashby USA 1979
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oltre il giardino (1979)

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locandina del film OLTRE IL GIARDINO

Titolo Originale: BEING THERE

RegiaHal Ashby

InterpretiPeter Sellers, Shirley MacLaine, Melvyn Douglas, Jack Warden, Richard Dysart, Richard Basehart, Ruth Attaway, David Clennon, Fran Brill, Denise DuBarry, Alice Hirson, Jerome Hellman, John Harkins, James Noble, Hal Ashby

Durata: h 2.08
NazionalitàUSA 1979
Generecommedia drammatica
Al cinema nel Novembre 1979

•  Altri film di Hal Ashby

Trama del film Oltre il giardino

Chance ha vissuto sempre presso l'uomo che l'ha accolto da bambino: è buono, sa solo di giardinaggio e il resto lo conosce unicamente attraverso la Tv. Quando muore il suo benefattore e gli eredi lo buttano sulla strada, viene accolto in casa di un ricchissimo finanziere, consigliere del Presidente. Le sue frasi sul giardinaggio sono credute profonde metafore, ed eccolo al centro dell'attenzione economico-politica.

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Voto Visitatori:   8,08 / 10 (44 voti)8,08Grafico
Miglior attore non protagonista (Melvyn Douglas)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior attore non protagonista (Melvyn Douglas)
Miglior attore in un film commedia o musicale (Peter Sellers)Miglior attore non protagonista (Melvyn Douglas)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior attore in un film commedia o musicale (Peter Sellers), Miglior attore non protagonista (Melvyn Douglas)
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Voti e commenti su Oltre il giardino, 44 opinioni inserite

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BigHatLogan91  @  02/03/2024 14:48:56
   8 / 10
Geniale nella sua semplicità.

cort  @  23/05/2021 15:51:36
   7 / 10
Ironico e profondo inizia molto sottotono ed i personaggi per una buona oretta non incidono. Ma superata la metà e con tutti gli attori sul palco prende forza stupendo! La trama è spesso forzata per raggiungere il paradosso finale ma attori(soprattutto la MacLaine) fanno un ottimo lavoro e coprono! Molti anni dopo un film con lo stesso incipit vincerà un botto di Oscar(spoiler)

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Goldust  @  06/04/2020 15:39:08
   7½ / 10
Una brillante satira sociale sul potere affabulatorio delle tv e sulla volontà spasmodica di trovarsi dei modelli da seguire, anche se questi sono vuoti o misteriosi come il protagonista. Il gioco degli equivoci si protrae magicamente fino alla fine e passa indenne le situazioni più improbabili: merito di una sceneggiatura che non ha fretta di bruciarsi le proprie carte - tra scene esilaranti ed altre di disincanto o riflessione totali - anche grazie ad un cast eccellente dove Sellers gioca magnificamente di sottrazione come quasi mai gli è capitato in carriera e dove la MacLaine gli regge il gioco a meraviglia. Per i fan dei due attori è un film imprescindibile.

DarkRareMirko  @  20/06/2019 23:19:02
   9 / 10
Un ottimo film studiato al millimetro, con un Sellers memorabile (la MacLaine è una buona spalla).

E' una variante della rappresentazione del soggetto diverso calato in un mondo per lui nuovo.

Favolistico, religioso, tecnicamente curato, con finale a sorpresa, è per me il miglior lavoro dell'altalenante Ashby.

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dagon  @  31/05/2019 18:31:13
   9 / 10
Un gioiello questo film di Hasby, con un Peter Sellers grandioso e un cast scintillante. Sceneggiatura raffinatissima che, con il tono della commedia agrodolce, si snoda come una potente satira della società vista come idiocrazia televisiva. Dopo 40 anni, è un film, ahimè, ancora attualissimo.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  24/06/2018 17:10:47
   8 / 10
Pellicola deliziosa. Una sorta di commedia degli equivoci che si rivela una delicata satira sociale contro la società americana e il generale idiotismo teleguidato. Assolutamente memorabile Peter Sellers.

DogDayAfternoon  @  02/11/2016 13:37:39
   7 / 10
Un film simpatico e originale con il duo Peter Seller e Shirley MacLaine sugli scudi. Il personaggio di Chance suscita tenerezza, anche se alla lunga il film risulta un po' pesantino e gli avvenimenti sono un po' troppo forzati.

Non un capolavoro, ma da vedere.

Testu  @  29/08/2014 03:22:34
   7½ / 10
Una sorpresa, all'inizio parte lento, fino all'arrivo nella nuova abitazione e non pensavo mi avrebbe divertito tanto nonostante alcuni elementi tutt'alro che superficiali o resi in modo risibile. Tra questi spunti non vi è solo la morte ma anche gli intrighi di potere e i suoi aspetti nascosti. Per descrivere la formula del film... la definirei un mix di Forrest Gump e di Adriano Celentano in Innamorato pazzo, chi ricorda il pranzo filosofico con le figure politiche può capire ciò che intendo. Invero, per mio gusto personale avrei gradito un tono un po più leggerino, ma in questo caso la contrapposizione è la vera chiave dell'intrattenimento. La cameriera all'inizio del film e metà è probabilmente il personaggio più realistico e genuino, una brava persona fondamentalmente, ma che non vuole impicci non necessari ed è capace di parole velenose se infastidita. Il cast è su livelli più che buoni, Sellers in forma, triste pensare che sia stato il suo penultimo lavoro.

Gualty  @  10/08/2014 01:15:48
   8½ / 10
Dolce e divertente, etereo come il protagonista, fanciullo mai cresciuto che non è che uno specchio generoso delle migliori intenzioni, per quanto vacue e vane.
Una sottile ironia pervade l'intera opera, da un lato una semplice apoteosi della semplicità, (in totale contrasto con la villa e i suoi ingranaggi servili), dall'altro una satira della nostra elìte, messa in ginocchio da un analfabeta dai tratti messianici.
Si può forse imputare alla pellicola una mancanza di coraggio, cede spesso a tentazioni commerciali, dalle gag più o meno azzeccate, si può forse rimpiangere un tocco più deciso in chiave intimamente delicata. Si può invece accettare un ottimo compromesso, originale e memorabile, un monsieur Hulot che naviga tra i potenti senza lasciarsi contaminare.

BlueBlaster  @  30/07/2014 02:08:47
   6 / 10
Commedia amara e cinica che si può sicuramente dire riuscita nel suo genere...fondata interamente su un equivoco surreale che rende il tutto grottesco.
I temi dominanti toccano varie sfere che vanno dalla politica-economia alle lotte di classe passando per i disagi sociali ed infine il nefasto tema della morte.
Visto proprio questo ultimo argomento affrontato pare quasi un testamento lasciato da Peter Sellers visto che morì improvvisamente l'anno seguente...un ruolo atipico per l'attore che si dimostra piuttosto capace anche con questo personaggio particolare, simbolo della genuinità e dell'innocenza.
Benissimo pure il restante cast con Shirley MacLaine come sempre molto dolce.
Come ho detto la storia è piuttosto assurda e lascia perplessi, per vari motivi non l'ho trovata una sceneggiatura di alto livello che faccia meritare al film lo status di capolavoro.
La comicità è molto fine e british style, il ritmo va a rilento e la regia non colpisce.
Un film che non rimpiango di aver visto ma che nemmeno mi ha entusiasmato poi molto.

wallace'89  @  29/07/2014 02:51:55
   8 / 10
Direttamente dalla visione de "il cinema sotto le stelle" di Bologna in Piazza Maggiore, un film divertente e toccante. Hashby ha sicuramente sviluppato lungo la sua carriera un tocco e un tono particolare, riconoscibile nella maggior parte dei suoi film, ed è quanto rende il film leggiadro e profondo pur stando sempre sul filo della satira paradossale, ma senza trasformarsi in mero scherzo e trattenendo invece una sotterranea vena drammatica di fondo.
Diversi, comunque, i momenti divertenti come la "particolare" prestazione erotica di Shirley Maclaine per il protagonista indifferente.
Memorabile Sellers e la sua performance misurata, così come l'iconico e simbolico finale.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  10/07/2014 18:27:05
   7½ / 10
Con "Oltre il giardino" Ashby porta idealmente a compimento il ciclo di grandi film da lui diretti, i quali trattano tutti più o meno il tema del desiderio di liberazione del singolo individuo dai vincoli imposti dalla società.
La conclusione è in qualche maniera amara e pessimista: il desiderio è destinato a rimanere inappagato, in quanto i singoli non sono più in grado di liberarsi dai condizionamenti sociali, ormai vedono tutto solo tramite stereotipi acquisiti. Sono solo alla ricerca di paradossi da consumare, qualcosa di diverso che gli aiuti a vincere la noia, indipendentemente dalla qualità e dal valore di questo "diversivo".
Ashby usa qui l'arma acuta e molto efficace del sarcasmo e dell'ironia per illustrare questa sua triste considerazione. Del resto fa parte del suo affascinante stile cinematrografico illustrare storie con levità, leggerezza, ironia e sguardo affettuoso e disincantato allo stesso tempo (con l'eccezione di "Tornando a casa" più serioso).
Un'ironia puntuta che si rivolge verso tutti nessuno escluso. Infatti anche il protagonista Chance, preso a modello da un'intera società, è mostrato ironicamente invece come una persona molto limitata, di animo mite ma in realtà indifferente a tutto quello che lo circonda. Usa i sentimenti in maniera quasi meccanica e riflessa, mediata dallo strumento con il quale vive, cioè la televisione. Chance diventa così una metafora di come un essere buono e semplice possa letteralmente diventare dipendente e identificarsi in un oggetto tecnologico e consumistico. Il risultato in questo caso è la quasi assoluta indifferenza a tutto e a tutti. Prova sì dolore e dispiacere, ma è come se non sapesse come collocarlo in quel mondo fatto di quiz, ricette e spettacolo.
Figura peggiore la fanno le persone e il mondo povero e ricco con cui Chance si trova per caso (potenza del nome inglese il quale vuol dire sia "caso" che "occasione") ad avere a che fare. Tutti prigionieri di visioni distorte e condizionate del reale, ognuno alla ricerca di un oggetto su cui sfogare aspettative, insicurezze, elucubrazioni, frustrazioni. Insomma nessuno appare "sano" in questo film o libero da condizionamenti.
Rimane infine da considerare lo strano finale. Si vuole esaltare Chance come dotato di una semplicità, purezza di cuore quasi divine, oppure in maniera malignamente ironica si prendono in giro le aspettative messianiche che la società sembra riversare sull'individuo "speciale"? E' comunque un finale che lascia un po' spiazzati e che forse va preso come una burla verso lo spettatore.
Bravissimo Sellers nell'interpretare un personaggio non facile.
Però personalmente a me il film non ha molto preso. Sarà che non sono entrato in sintonia con il personaggio di Chance. Odio la televisione e ho odiato tutte le scene in questa invadeva e rovinava i contesti. Effettivamente è un po' prolisso e lento. Non ho saputo frenare un po' di fastidio nel vedere tutti pendere da una persona che non aveva i requisiti per farlo. Lo so che è un film volutamente paradossale e sarcastico e che il reale attuale non se ne discosta poi molto, ma l'aspetto riflessivo non ha saputo vincere su quello emotivo.

pak7  @  07/07/2014 19:19:22
   7½ / 10
Forse un pò lunghetto, riesce comunque ad essere interessante e simpatico fino alla fine. La semplicità della vita di un giardiniere e la sua "ignoranza" possono essere confusi per genialità? Grande intepretazione di Peter Sellers.

guidox  @  18/05/2014 18:25:34
   9 / 10
ecco un film poco conosciuto che invece per me andrebbe riconsiderato, dal momento che è di una profondità disarmante.
a parte le meravigliose interpretazioni, prima su tutte quella di Sellers, è il significato che permea tutta la pellicola il vero pezzo forte, visto che ci sono un'infinità di chiavi di lettura sulla natura del personaggio principale e un sacco di riflessioni più o meno esplicite sulla nostra società.
per di più è anche molto divertente, con alcune scene degne della miglior commedia, come quando il giardiniere esce di casa per la prima volta.
finale spiazzante ed intenso.
recuperatelo, non vi pentirete.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/02/2013 12:28:49
   7½ / 10
"IL" ruolo drammatico di Peter Sellers che impersona questo "Forrest Gump" giardiniere che vede la vita come se fosse un semplice giardino da coltivare, che è poi l'unica occupazione che ha avuto fin'ora.
Questa sua semplicita' entra finalmente nel Mondo con la morte del padrone e il suo status viene ad incocciare con un sistema politico non piu' abituato a questi messaggi cosi semplici e diretti.
Magari è un po sempliciotto e irreale ma l'accostamento finale al Cristo lancia un messaggio chiaro.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  24/04/2012 00:39:33
   8½ / 10
Questo è un grande film. Ottima sceneggiatura grottesca, grandi attori, buona regia, ma soprattutto godibilissimo, leggero come la mente del protagonista. Consigliatissimo a tutti.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  02/04/2012 17:20:06
   9 / 10
Notevole esempio di cinema totale..... gusto, intelligenza, passione, magia e interpreti adeguati... quasi un testamento celebrativo per Sellers. Incantato...

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  22/10/2011 00:17:02
   9 / 10
Chance Giardiniere, questo sì che è un vero outsider dell'era contemporanea. L'uomo comune un pò ritardato, dalla battuta sospesa e dallo sguardo amabile, un animo candido assurto a moda in una società che ha bisogno di idoli. Una parabola impietosa e memorabile su tutto quello che l'occhio non riesce a cogliere (e che i mass media vogliono ignorare).
Film di bellezza naturale, il migliore del tenue Ashby, con tre grandissimi attori in una partita unica, Sellers (già gravemente malato) regala una delle interpretazioni più belle della storia del cinema.

TheLegend  @  24/08/2011 23:29:48
   6½ / 10
Ottimi gli spunti di riflessioni che suscita ma troppo piatto per poter emozionare lo spettatore in qualche modo,il cinema dovrebbe essere anche questo a mio avviso.

Oskarsson88  @  24/01/2011 20:18:31
   6½ / 10
l'idea di base è valida, peccato che non si realizzi poi un granchè bene... un po' troppo piatto

rob.k  @  12/07/2010 22:05:22
   4½ / 10
Lunghissimo e pieno di tempi morti, il film sembra prendere una piega piacevole all'inizio. Il gioco dell'equivoco funziona però solo per pochi minuti, poi diventa talmente surreale e ridicolo da far perdere ogni interesse per la trama, che diventa prevedibile (idem il finale) fin da subito. Si poteva far funzionare l'equivoco mantenendo un minimo di credibilità.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  20/04/2010 11:21:39
   8½ / 10
Una commedia incredibile. Elegante e raffinata racconta in maniera ironica e sarcastica la storia di Chance il giardiniere. Un uomo semplice, dal volto perbene, dai modi gentili e dai gesti apparentemente naif che vengono scambiati per acuti messaggi filosofici. Un immenso Sellers in un ruolo straordinariamente scritto. Ottime prove anche del resto del cast.

topsecret  @  27/03/2010 15:38:55
   8 / 10
Una commedia brillante più che discreta, semplice ma elegante, capace di critica e riflessione sociale.
Una storia che parte lieve, quasi senza colpo ferire, ma che poi si rivela essere di grande vigore comico che gioca sul paradosso, in bilico tra genialità e comicità esilarante.
Le superbe interpretazioni dei protagonisti rappresentano le classiche ciliegine su di una torta succulenta e visivamente golosa, tutta da gustare.
Di grande garbo anche la regia, attenta e molto curata.
E' un film che mi è piaciuto parecchio e che mi sento di consigliare.

gandyovo  @  05/02/2010 00:15:51
   7½ / 10
una bella commedia degli equivoci che fa riflettere e sorridere. davvero consigliato.

BrundleFly  @  19/10/2009 21:50:11
   7½ / 10
Un film di una tenerezza e delicatezza incredibili. Bisogna prenderlo per quello che è: una favola al confine tra realtà e fantasia. Un Forrest Gump degli anni '80, che ci fa vedere la politica e la finanza attraverso gli occhi di un uomo unico.
Peter Sellers magnifico, come sempre. Bellissima Shirley MacLaine.
Forse un po' troppo sopravvalutato, anche per il fatto che è l'ultimo film di Sellers.
Assolutamente consigliata la visione!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  29/07/2009 22:00:26
   9½ / 10
In fondo ha una struttura abbastanza semplice di una commedia degli equivoci, ma l'intento certamente non è quello di far ridere a suon di gag ma di far riflettere profondamente. In realtà è un'apologo amaro di una società senza certezze, alla continua ricerca di conferme che rimane allibita dall'innocenza di Chance, specchio su cui si riflettono le debolezze dei personaggi. Immenso Peter Sellers, ma straordinario anche una vecchia gloria come Melvin Douglas.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  25/07/2009 20:45:24
   7 / 10
Non saprei proprio come valutarlo. Da un lato c'è il tentativo del regista di far spiccare questa figura che somiglia ad un D.io sceso sulla terra

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e far notare come il mondo intero lo veneri non accorgendosi del suo stato mentale ( che in realtà è il cuore del film ); dall'altro lato invece c'è la poca credibilità di questo soggetto, troppo pretenzioso e irreale per poter appassionare davvero. Gli attori sono comunque memorabili ( Peter sellers su tutti ) e il film, tecnicamente, è realizzato molto bene.

alexp79  @  07/07/2009 00:31:13
   6½ / 10
film un po sopravvalutato nei giudizi che ho letto. non che sia sgradevole, ma a me non ha divertito. pieno di buoni spunti, ma ritmo leggermente lento, ne sarebbe uscito un ottimo film da 90 minuti.

The Monia 84  @  31/03/2009 21:32:45
   9 / 10
In questo capolavoro indiscusso, il genio di Peter Sellers dà corpo a un personaggio che senza volerlo squarcia il velo dell'apparenza. La realtà è un equivoco e la televisione rappresenta la consapevole strumentalizzazione di quell'equivoco. Ma stavolta è lo scemo a strumentalizzare la televisione, che così svela la sua natura di veicolo di stupidità.

gabbo  @  24/02/2009 22:30:59
   8 / 10
Veramente bello, è forse più un film drammatico che una commedia, però devo dire che (nonostante un'inizio incespicante) è veramente ben riuscito.

Molto bella la scena finale...

Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  07/02/2008 23:05:31
   8 / 10
Leggiadro ed ingenuo, il personaggio di Chans Giardiniere, per troppo tempo tenuto in naftalina, irrompe sulla scena ed incanta con la propria semplicità e con una divertita, "intontita" e fanciullesca ignoranza.
Il viso candido di Chans, lo sguardo quasi assente e le frasi bambinesche pronunciate con pochi e pesati monosillabi, smascherano le pecche di una società che si contorce dietro il mistero dell'algido ed ignoto uomo d'affari, costruendo vuoti ed ambigui castelli di carta, quando, invece, non ci si avvede della coltre di conformismo e di arrivismo che impedisce di comprendere finanche quello che, alla resa dei conti, è e resta un dolce ma povero inetto che cura i giardini!

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  18/12/2007 12:02:59
   9 / 10
Incantevole commedia dal sarcasmo graffiante, nascosto dietro un'aura di poesia e condito da dialoghi veramente surreali.
Non stupisce che il regista sia lo stesso di "Harold e Maude": vi si respira la stessa levità eppure si percepisce chiaramente la disincantata satira su una società che scambia un tenero giardiniere analfabeta per un saggio imprenditore che parla per elevate metafore, scomodando tutti i canali ufficiali e non per cercare un inesistente identità.
Tutto si regge sul paradosso e sull'incredibile volto di Peter Sellers, capace di mantenere un'espressione impassibile anche quando si esibisce in scambi assurdi come quello sull'ascensore.
Assolutamente da non perdere, per sorridere ma anche riflettere.

7 risposte al commento
Ultima risposta 19/12/2007 15.35.59
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Crimson  @  08/12/2007 01:40:32
   8½ / 10
Tra i film, assieme a 'stardust memories' di Allen e pochi altri, capaci di farmi sghignazzare e rendermi malinconico allo stesso tempo.
Raffinato ed elegante, ad immagine e somiglianza del suo protagonista, un magistrale Peter Sellers alla penultima prova prima della prematura scomparsa.
'Oltre il giardino' ha molte sfaccettature, non è solo satira politica, mediatica e sociale, ma funge anche da chiave intimista che penetra nei risvolti più profondi dei rapporti umani e nell'assurdo che regola la nostra esistenza.
Ciò che di certo rimane, personalmente, è un senso di profonda amarezza, eppure velata di un sorriso tenue e pacato, proprio come quello dell'indimenticabile 'oggetto-soggetto misterioso', Chance Giardiniere.
"La vita è uno stato mentale"

Dick  @  03/06/2007 22:26:28
   8 / 10
Film proprio carino e divertente che si diverte a prendere in giro il potere della televisione attraverso anche il simpatico ed ingenuo protagonista che non legge i giornali (neanche se non erro sà leggere) e che certe volte imita quello che vede.
Mamma mia la scena con la MacLaine nella camera da letto di Sellers.
Ma il finale? Cioè, ma chi è costui? Mah!

G_luca77  @  16/04/2007 23:30:33
   8½ / 10
Bah.....questo film mi è un pò indecifrabile.......mi aspettavo un film profondo e invece la trama si regge su un malintesto collettivo cha, a tratti, assume contorni paradossali ed assurdi. Più che il carattere drammatico ne sottolinerei quello comico e sarcastico, della serie "ma chi è più pazzo? il pazzo o chi va dietro al pazzo!". Alcuni passaggi sono degni del miglior Benigni in film come "Johnny Stecchino" e "Il mostro".
Il voto, comunque alto, dipende dall'ottima interpretazione di peter sellers e dal fatto che mi ha divertito.......mi ha sorpreso

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Ultima risposta 18/12/2007 11.55.21
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Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  31/03/2007 23:21:06
   8½ / 10
Bellissima tragi-commedia interpretata da un magnifico Peter Sellers.
La possibilità di osservare il mondo dell’alta borghesia, del potere politico e finanziario attraverso lo sguardo ingenuo e disarmante del giardiniere (moderno apostolo), un a figura apparsa dal nulla e probabilmente destinata ad andarsene tra il silenzio, ma non prima di irradiare le coscienze di una società alla disperata ricerca di certezze, di messaggi positivi e confortanti ..alcune scene sono davvero sublimi, con dialoghi ironici, pungenti ed allo stesso tempo profondi e ricchi di amare riflessioni ..nella candida purezza di quel personaggio ogni interlocutore ritrova la semplicità, l’armonia del vivere in simbiosi con le stagioni.
Il ritmo è volutamente lento, accompagnato da una bellissima colonna sonora, ma anche costellato da situazioni ironiche e paradossali, con un costante filo di amarezza che sottende la narrazione ma che alla fine diventa solo pace, l’unica sensazione che al termine della visione ti avvolge dolcemente ..la sequenza conclusiva rappresenta il vero colpo di genio, una intuizione forte ma emblematica.
Davvero magnifica l’interpretazione di un grandissimo Peter Sellers (che avrebbe meritato senza ombra di dubbio l’Oscar), con espressioni mimiche, posture e una camminata che da ancora più spessore al suo già caratterizzato ed affascinate personaggio. Ma non bisogna dimenticare anche la prova di due bravissimi artisti come Shirley MacLaine e Melvyn Douglas, che sicuramente non sfigurano accanto al bravissimo protagonista ..non eccelsa ma diligente la regia di Hal Ashby, che dopo quest’opera di è perso in produzioni scarsamente incisive.
Una piccola perla del cinema degli anni ’70, purtroppo oggi colpevolmente dimenticato ..vivamente consigliato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  11/03/2007 15:25:30
   8 / 10
Un Forrest Gump ante litteram e soprattutto con un attore protagonista superiore al pur bravo Hanks. Non è almeno a mio avviso un capolavoro, ma è poesia in molte sequenze come il dialogo col politico che crede alle semplici frasi del giardiniere come a delle metafore politico-economiche, per non parlare della sua reazione allo stato di eccitazione di Shirley Mclaine (da rotolarsi per terra) quando cerca di fare l'amore con lui.
E poi l'epitaffio finale con la frase rimasta nella memoria "la vita è uno stato mentale", una frase che può sembrare criptica ma che io interpreto così: l'unico universo che conta per noi, non è quello reale, ma quello che ci costruiamo giorno per giorno interpetando fatti ed eventi in modo che ci appaiano accettabili e comprensibili. Se riusciamo in questo tentativo creiamo un equilibrio interiore che ci permette di vivere serenamente con noi stessi anche se siamo emarginati o completamente all'oscuro dei tremendi codici di comportamento del vivere sociale, e nel caso del protagonista a farsi apprezzare anche di più dagli altri nella sua sincerità e semplicità.

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Titto  @  11/03/2007 14:54:29
   8 / 10
Se fosse stato leggermente meno lento sarebbe un film cult più di quanto già lo sia. Eccezionale la prova di sellers che tiene in mano tutto il film, bellissimo il finale. Sicuramente il doppiaggio italiano ha peggiorato la credibilità di molte situazioni quindi consiglio di vderlo in originale con i sott. ...se lo trovate.

Da vedere sicuramente, nonostante il film sia molto lento e con scene interminabii c'è una sorta di curiosità che non fa pesare le due ore.

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Ultima risposta 03/06/2007 22.29.08
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  19/08/2006 00:04:48
   8 / 10
La prima volta che lo vidi, al cinema, dovevo avere proprio 12 anni, e non mi colpì particolarmente. Fortunatamente, allo spettatore indifesso e precoce è data una seconda possibilità...


Il regista non desiste purtroppo dalla tentazione di fare del personaggio una sorta di Cristo ingenuo, come nella famosa sequenza di Chance che cammina nelle acque...
pero' cio' non toglie che a questo film e a questo personaggio non si puo' voler altro che bene, e in un certo senso egli è una sorta di versione angelica dell'Alex di Clockwork orange, ossia di un'elemento atto a preservare, da sfruttato, le pochezze della società e dell'estabilishment politico.
E in un certo senso io vedo ancora nel rapporto quasi fraterno tra Chance e il finanziere (un memorabile Melvyn Douglas) una sorta di esperienza diretta con la purezza preservata di questo etereo e ottimista individuo, pronto a "potare e annaffiare i fiori perchè crescano".

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento maremare  @  24/05/2006 21:33:05
   10 / 10
"Quando ero bambino, mi dissero che dio ci aveva fatto a propria immagine e somiglianza. fu allora che decisi di costruire specchi. un lavoro, una famiglia e un meritato riposo. tutto quello che voglio un giorno l'avro ottenuto. la vita è uno stato mentale".

Così si conclude, con queste parole che ancora ricordo a memoria, uno dei film che ha segnato la mia vita.

Cult

HrundiBakshi  @  24/05/2006 17:48:36
   10 / 10
Beh, che dire...film di tale eleganza non se ne producono più da molti anni. Di una semplicità disarmante, poetico, raffinato...indubbiamente un capolavoro del cinema, non averlo visto è imperdonabile. Sellers, come spesso è accaduto nella sua breve e fulgida cariera, è meraviglioso e commuove con una interpretazione perfetta ed esaltante. Un grande attore. Un grande film.

frangipani79  @  23/05/2006 12:32:47
   9½ / 10
Oltre il giardino è una di quelle piccole gemme che troppo pochi hanno visto, ma tutti dovrebbero vedere.

Il film è sorprendentemente lento, ma nel contempo ironico, sarcastico e incisivo nel rappresentare l'Alta società, di cui Chance (P. Sellers) di certo ha vissuto all'ombra, senza però mai appartenervi. Quel suo essere distaccato (pur inconsciamente) da tutte le brame e gli intrighi di potere, è sia divertente che profondo, e poi la caratterizzazione stessa del personaggio, così british e flemmatico, è semplicemente irresistibile.
Scena finale da annali del cinema.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  23/05/2006 09:00:38
   9 / 10
Sottile e divertente, incanta e fa riflettere, magistrale sellers.

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/07/2006 22.12.45
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Marmot  @  06/02/2006 09:04:33
   10 / 10
Un film delicato e commovente, soprattutto grazie all'interpretazione geniale di Peter Sellers.

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