non lasciarmi regia di Mark Romanek USA, Gran Bretagna 2010
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non lasciarmi (2010)

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locandina del film NON LASCIARMI

Titolo Originale: NEVER LET ME GO

RegiaMark Romanek

InterpretiCarey Mulligan, Andrew Garfield, Keira Knightley, Sally Hawkins, Charlotte Rampling, Andrea Riseborough, Nathalie Richard, Domnhall Gleeson, Charlie Rowe, Izzy Meikle-Small, Ella Purnell, Kate Bowes Renna, Hannah Sharp, Christina Carrafiell, Oliver Parson

Durata: h 1.43
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 2010
Generedrammatico
Tratto dal libro "Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro
Al cinema nel Marzo 2011

•  Altri film di Mark Romanek

Trama del film Non lasciarmi

Tommy e Ruth vivono in un mondo e in un tempo che ci sembrano familiari, ma che in realtà non sono vicini a nulla che conosciamo. Trascorrono la loro infanzia ad Hailsham, un apparente idilliaco collegio inglese. Quando lasciano il rifugio della scuola e una terribile verità del loro destino si rivela a loro, devono anche confrontarsi con i profondi sentimenti di amore, gelosia e tradimento che minacciano di separarli.

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Voto Visitatori:   7,08 / 10 (126 voti)7,08Grafico
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Voti e commenti su Non lasciarmi, 126 opinioni inserite

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  23/04/2022 00:31:40
   7 / 10
Buon film, inglesissimo fino al midollo, che ha gli stessi pregi del romanzo da cui è tratto, ma anche gli stessi limiti: la storia è quindi splendida, ma narrata con un distacco che non aiuta molto la partecipazione e ascia un po' freddini. Bravissimi i tre protagonisti.

topsecret  @  18/10/2015 14:08:52
   7 / 10
Un concept in cui la mancanza di umanità colpisce duramente lo spettatore, lascia presto il posto ad eventi che invece sono densi di sentimento, forte e disperato, come di chi sa di non avere mai avuto nè tempo nè speranza.
NON LASCIARMI è un film particolare, capace di mostrare una crudezza di base non indifferente ma è anche una storia che colpisce e fa riflettere, coinvolgendo chi guarda e instaurando un contatto diretto con mente e cuore. Merito anche di una regia discreta, una fotografia apprezzabile, un ritmo cadenzato e una prova interpretativa convincente. E le piccole forzature in alcune situazioni non risultano così evidenti da far storcere il naso.
Da vedere.

eruyomè  @  14/05/2015 15:36:41
   8 / 10
Non avevo aspettative così alte, mi ha stupito.

Cupo, atroce, crudele, disumano e senza speranza. Mi ha fatto riflettere parecchio, è uno di quei film che ti crea tante domande, tanti dubbi, e zero certezze. Forse, sono i film migliori.

E forse il finale è qualcosa in più, una riflessione sul tempo, una metafora sulla vita, che va oltre la storia nello specifico e, alla luce di ciò, si può riguardare il tutto da prospettiva in più, ancora diversa, più ampia e, se non più felice, almeno che lasci l'animo più sereno, pur rassegnato all'inevitabile, che tocca tutti, indistintamente.

MonkeyIsland  @  20/02/2015 01:54:30
   7 / 10
Nonostante sulla carta sia una pellicola semi romantica sono dell'idea che questo film vada visto da soli visto che in coppia può rivelarsi troppo "mattone" e deprimente.
Ottima la regia di Romanek che riesce a donare alla pellicola un atmosfera opprimente e in linea con quanto scorre a schermo che a tratti (solo a tratti) mi ha ricordato per queste sensazioni il magnifico "Film Blu" di Kieslowski.
Bene il cast specie la Mulligan come al solito molto brava e pure la Knightley quando non recita sopra le righe sa essere convincente, Garfield non male ma ho come l'impressione che la sua performance in Boy A sia stata un fuoco di paglia.
Bella pellicola comunque.

BrundleFly  @  27/09/2014 11:51:59
   6 / 10
Punto di forza del film: l'atmosfera, davvero cupa e deprimente.
Punti deboli: uno sviluppo, secondo me, troppo piatto (non c'è mai un crescendo, ma ci si sofferma solo sul triangolo amoroso) e alcuni buchi di sceneggiatura che lasciano aperti troppi interrogativi.
Magari chi ha letto il romanzo può aiutarea far chiarezza:

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3 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2014 13.17.51
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  31/07/2014 20:47:25
   8 / 10
Ucronia distopica che può innescare interessanti discussioni filosofiche, in particolar modo bioetiche.
Nei primi minuti sembra un banale film coi soliti ragazzini in collegio, ma tutto d'un tratto rivela la sua particolarità.
Film molto buono, racconta una storia molto triste senza essere lacrimoso. Da vedere.

BlueBlaster  @  28/04/2014 02:49:57
   6 / 10
Film straziante nel suo pessimismo inesorabile!
Atmosfera opprimente e narrazione contemplativa per questa storia d'amore priva di qualsivoglia speranza...
Inutile dire che la storia ricorda "The Island" di Michael Bay ma con tutt'altro spirito, purtroppo però questa sceneggiatura non è impeccabile e lascia delle perplessità.
Ad esempio non ho capito per quale motivo nessuno poteva sottrarsi a quel destino!? Scappare, lottare o qualsivoglia altro modo di evitare questa fine.
Benino il cast ma non irresistibile anche perché Carey Mulligan sembra una apatica come al suo solito ed Andrew Garfield è una faccia da schiaffi.
A mio gusto nulla di che ma anzi una piccola agonia per via del ritmo che latita e dei temi tristi...comunque ha qualcosa da dire per nulla superficiale e per questo la sufficienza.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  09/11/2013 18:24:34
   7½ / 10
Molto triste ed angosciante. La storia è bella e ben sviluppata. Un pugno nello stomaco ma mi è piaciuto molto, merita assolutamente la visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  31/10/2013 23:28:31
   8 / 10
Spazza via ogni speranza. Terribile.
Un tema difficile e spaventoso che non ha bisogno di colpi di scena per centrare il segno, infatti il racconto è sobrio e solo il contesto inorridisce. Sembra una storia vera. Ottimi i protagonisti e la colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  18/03/2013 17:00:18
   7½ / 10
Voti e giudizi forse un po' troppo lusinghieri, per quello che comunque è un bel film. Soprattutto è la consacrazione di Carey Mulligan come l'attrice più interessante del cinema di oggi (insieme ad Ellen Page, che però ha uno stile completamente diverso). La Mulligan incarna questa storia, è così oltre il significato tradizionale di recitazione, e al contempo così addentro alla tradizione del metodo, che alla fine forse dedichiamo più attenzione a lei, alla sua meravigliosa e compassata espressività, che al film e alla storia in sé. Rimane una fotografia splendida, e tanti punti su cui amerei sollevare qualche dubbio. La storia vuole essere una distopia normalizzata. Eliminare i barocchismi di Orwell e Huxley (Bradbury non lo cito nemmeno perché non merita, oddio l'ho citato) e puntando tutto sul lato emozionale e sentimentale di questa macchina narrativa mostruosa. L'effetto è promettente, ma lascia un sentimento di inappetente normalità. Tutta questa tristezza... per cosa in fondo? L'idea concettuale di base, il tema del romanzo, l'ho indovinato dopo venti minuti. Il problema, la questione che si pone la Mulligan alla fine, in un memorabile e dolce solipsismo narrante, ovvero se siano due vite così differenti, le loro e quelle dei privilegiati, è interessante quanto scontato. Il delicato e quasi impercettibile, quanto sapiente slittamento delle personalità di questi alienati fragili, per cui intuiamo una diversità che corre sotterranea, ma non riusciamo a vederci nulla di troppo diverso rispetto a noi, è il pezzo forte. Ma ribadisco che per fare un film che dia la sensazione di appagante pienezza del "capolavoro" avrei messo a posto qualcosa. Anche se sono più propenso a credere che ci siano storie che non nascono per essere capolavori, che puoi cambiare ogni organo interno, ma rimarranno sempre film che arrivano fin lì, e oltre non vanno. Ossessiva e invasiva, nonché retorica la colonna sonora, inguardabile Keira, inguardabile lui.

InvictuSteele  @  10/03/2013 21:15:51
   7 / 10
Film delicato e poetico, a tratti lento e poco chiaro ma mai superficiale. Sicuramente un'opera interessante e particolare. Buono.

Badu D. Lynch  @  10/03/2013 18:46:38
   7 / 10
Un bel film, mi è piaciuto.. E' una storia particolare, delicata.. Mi piace il fatto che non vengono utilizzati troppi sotterfugi hollywoodiani.. Sai no, lacrima facile, immagini dirette ed esplicite, ecc.. Ciò che colpisce è anche quello che non viene detto e quello che non viene visto. Anche la regia asciutta non è male.. Non si entra eccessivamente dentro la sostanza del film.. Ma si rimane affascinati dalla forma, si vive il tutto con un certo distacco.. Un distacco che comunque ti colpisce e, forse, un pò ti sfiora dentro.. C'è anche un leggero accenno di "risvolto filosofico".. Soprattutto nella parte finale..

Dracula  @  08/03/2013 11:15:01
   9 / 10
Un film che definirei opprimente, asfissiante, angosciante e soffocante più che triste, perché va ben oltre la semplice tristezza.
Emotivamente parlando il film è diviso in due parti: la prima parte (50 min ca.) è alquanto prolissa e prevalentemente priva di pathos, scorre ma senza coinvolgere troppo; la parte restante è molto più emozionante e coinvolgente oltre che spaventosamente opprimente.
Soffuso e tremendamente delicato. Un buonissimo prodotto!


Invia una mail all'autore del commento luca986  @  28/01/2013 13:12:15
   7 / 10
Molto triste. Un buon film comunque.

dano  @  13/01/2013 16:42:45
   7 / 10
Bello ma terribilmente triste. Condivido che durante tutto il film si vorrebbe gridare in faccia ai protagonisti: "Ma vi volete ribellare??!!". Ma non è facile sottrarsi a un destino che l'intera società ha costruito per noi.
Allo stesso modo hanno poco senso le riflessioni di chi ritiene impossibile che tutto il resto dell'umanità accetti una cosa del genere. Non viene forse accettata praticamente senza battere ciglio la sorte che tocca a milioni di animali in tutto il mondo (tra cui scimmie e cani), allevati in massa, torturati e uccisi non solo per ricerche mediche ma pure per la produzione di cosmetici? Ci si abitua a qualsiasi cosa...

eletar  @  07/12/2012 17:00:28
   7½ / 10
Ho l'impressione che la maggior parte dei recensori che hanno stroncato la pellicola facciano leva sul fatto che non ritengono verosimile che questi "bovini" non si ribellino al proprio destino; come altri hanno tentato di spiegare, il punto focale è l'educazione: guardate con attenzione gli indizi seminati soprattutto ad inizio film, come si accenni ai racconti spaventosi che gli educatori lasciano circolare, tanto che una palla caduta al di la dello steccato viene immediatamente abbandonata dai bambini. Questi, cresciuti in cattività, sono costantemente sotto controllo (fate attenzione ai bracciali) e senza una vera identità: scappando dove potrebbero andare? Quale di loro da solo avrebbe la forza per ribellarsi contro un'intera società? Come coalizzarsi visto che sono costantemente separati e rimescolati? Immedesimandomi in questo ipotetico scenario mi viene da pensare che ben pochi cloni potrebbero avere la forza d'animo per ribellarsi, e ancora più difficilmente questo non li porterebbe a conseguenze ancora più nefaste del loro già macabro destino. D'altro canto il film non parla di ribellioni; narra invece la tragica storia di tre ragazzi "per bene", che accettano il loro destino in virtù della loro "buona educazione"; e non senza domande, non nascondendo il loro smarrimento... Al contrario: il film forse suggerisce che la loro angoscia di fronte ai loro rimpianti, ad una fine già così vicina e ad una vita così inquadrata, non sia dissimile da quella che provano, forse solo in parte, alcuni di noi, per le medesime ragioni e nonostante il nostro ipotetico libero arbitrio. Il film è lento, è vero, ma anche toccante e dà molto da pensare;dopo l'atroce scoperta del destino di questi ragazzini, mi sono lasciata prendere dai loro discorsi, dai loro sogni, dalle loro emozioni e dalla loro illusione di poterla scampare. Fame di vita spinta al limite. Tutto questo fino al poeticamente atroce finale. La protagonista Carey Mulligan è di una tenerezza e di un'umanità che spezza il cuore. Se l'intento di questo film era di attirare la mia attenzione e farmi stare male... c'è riuscito in pieno. Bello, intenso, commovente ma non so se riuscirei a vederlo una seconda volta.... è decisamente sopra la media degli ultimi film che ho visto; a mio avviso il confronto con "The Island" è assolutamente da evitare (quest'ultimo non è altro che la solita frittata hollywoodiana).

AlexGlee87  @  16/10/2012 18:16:13
   7 / 10
Anni '60, in un istituto inglese chiamato Hailsham, vengono dati alla luce vari cloni da allevare in perfetta salute e destinati a essere utilizzati come donatori di organi per la gente malata. Qui tre ragazzini, Kathy, Tommy e Ruth, intrecceranno i propri destini fra amicizia, amori e delusioni, creando un forte legame fra loro. Il film si svolge in tre tipi di situazioni, la loro infanzia al collegio, la loro adolescenza nei cottages di preparazione e il loro completamento in età ormai adulta. La storia è tanto ben sviluppata, quanto forte, triste e anche crudele. Nonostante queste vite sian solo dei cloni, viene mostrato come anche loro abbiano un'anima e una triste vita dato il loro utilizzo. A rendere le emozioni ancora più forti c'è la buona interpretazione dei tre attori principali, sopratutto quella della Knightley e di Andrew Garfield. La regia è a tratti lenta e a tratti confusa, però riesce a trasmettere allo spettatore le giuste emozioni, arrivando a far commuovere anche tanto. Ci sono varie pecche e salti di sceneggiatura improvvisi, sopratutto negli stacchi da un periodo all'altro, ma ciò non intacca così tanto la qualità del film. Di certo non ai livello del romanzo da cui è tratto, ma è un film che merita sicuramente la visione . Consigliato. Voto: 7/10

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  28/07/2012 12:45:08
   8 / 10
Non lasciarmi è un morso allo stomaco. E' il cuore che palpita, il corpo che piange dolorante. E' una riflessione certo non originale ma rappresentata con pacata desolazione. Un indagare sull'anima dei suoi protagonisti che però mette alla prova anche quella dello spettatore.
La fotografia, livida come il cielo britannico, rende perfettamente la sensazione di oppressione che si respira per tutta la durata del film, soffocante e senza via d'uscita proprio come la contrapposizione tra interni e esterni, i primi grigi e scarni ma rassicuranti, i secondi immensi ma inaccessibili e insondabili.

Mark Romanek, con il suo stile asciutto, rimane sullo sfondo lasciando che i suoi personaggi prendano vita e forma, percorrendo una strada già segnata ma non per questo meno sorprendente.
Non si distacca dal romanzo, lasciando alla voce di Kathy monologhi memorabili tra cui quello finale. Non sembra nemmeno voler dare un insegnamento morale, nè trovare una soluzione al dilemma etico che il romanzo pone: mette semplicemente in evidenza il meccanismo di un mondo distopico caratterizzato da luci ed ombre. Ad aiutarlo, le prove di fantastici attori (persino la Knightley è in parte nel suo essere odiosa).

A fine visione rimane una sensazione di desolante impotenza, lo strazio di un'umanità negata, di sentimenti spezzati che però non svaniscono nel nulla. E forse il cuore si incrina un pochino.
E' assurdo come spesso il concetto di dolore coincida con quello bellezza. O di arte.

folco44  @  09/07/2012 17:08:38
   7 / 10
Ottima fotografia, ottimi attori, colonna sonora appropriata e ... ti mette addosso una sottile angoscia e sconforto.
L'argomento è già stato sviscerato da gli altri commenti.
L'amaro in bocca resta perché per il normale essere umano (quale credo di essere), è difficile comprendere la totale mancanza del libero arbitrio.

JOKER1926  @  07/07/2012 20:04:49
   6½ / 10
Dallo stesso regista de "One hour photo" germoglia, nel 2010, un nuovo film, "Non lasciarmi".
Per chi ha visto il primo film della regia il disegno potrebbe apparire abbastanza chiaro.
Con Mark Romanek a salire in cattedra è quell'emotività e quella solitudine del personaggio (o dei personaggi), come è capitato con "One hour photo" , ove le atmosfere erano asettiche e particolari, capita ciò con "Non lasciarmi".
Il film del 2010 prende forma da una storia non consueta in cui si respira un' evanescente fantascienza. Insomma il contesto si genera da un qualcosa di (eufemismo) strano che, col tempo, lascia spazio al vero obiettivo della regia, ovvero quello di mettere in scena situazioni drammatiche intersecate con l'amore, il vero e puro sentimento.
A questo punto "Non lasciarmi" può anche esser etichettato come prodotto "furbo", ma, in linea di massima, la regia di Romanek ha ben chiare le idee, trovare difetti in questa produzione rimane veramente un'impresa. La sceneggiatura infatti è creata per impressionare , e possibilmente, commuovere fino in fondo. I protagonisti vivono in un "futuro" già scritto. E' pur sempre legittimo aspettare un colpo di scena. Regia scaltra.
Impresa impossibile, quella di muovere critiche negative, se poi andiamo a spulciare il lato tecnico ove la fotografia , le ambientazioni e le atmosfere svolgono funzioni mastodontiche. Su questa scia da segnalare il cast, all'altezza della situazione.

JOKER1926

James Kirk  @  30/06/2012 00:11:26
   7½ / 10
Ho guardato questo film sconoscendone completamente trama e derivazione letteraria e devo ammettere che mi ha piacevolmente sorpreso. Piacevolmente in senso metaforico, visto che il sentimento che mi ha accompagnato per tutto il film è stato una sorta di persistente disagio.

Condivido le perplessità che in molti hanno già espresso, effettivamente

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Eppure il film mi è piaciuto. Ho provato tristezza per questi agnelli sacrificali, per loro disarmante ingenuità. Molto del merito va agli interpreti. Veramente bravo il novello uomo ragno, che ho visto recitare per la prima volta e che mi aveva invece suscitato una naturale antipatia nei trailer del blockbuster con il quale raggiungerà presto la fama mondiale. Ho anche molto apprezzato questo universo distopico veramente disturbante nonostante sostanzialmente non ci venga mostrata alcuna violenza o scena ad effetto. In certi momenti si respirava un'atmosfera paradossale, kafkiana,


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Tutto sembra incredibilmente normale nonostante sia incredibilmente sbagliato, come in un episodio riuscito di "ai confini della realtà".
In definitiva pur percependo evidenti limiti generali, quello che mi è piaciuto di qeusto film è stato l'impatto emotivo nel conoscere la storia di questi sfortunati personaggi, e forse era proprio questo quello che il regista, e l'autore del libro prima di lui, si erano prefissati.

Insomma non un capolavoro, ma un film che mi sentirei di consigliare sicuramente.

Macs  @  17/06/2012 13:49:37
   7 / 10
Il film punta a commuovere attraverso l'immedesimazione in personaggi che potrebbero essere ciascuno di noi, solo nati in un mondo parallelo. Ci riesce abbastanza bene, grazie alla recitazione efficace, la fotografia pungente, la colonna sonora angosciante. La trama è ovviamente da "Twilight Zone" e quindi non realista, forse nemmeno verosimile, ma è soltanto un pretesto per proporre interrogativi che, se non hanno niente di nuovo, comunque affascinano sempre perché toccano le corde più profonde del nostro essere uomini.

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nyc93  @  09/05/2012 19:28:04
   10 / 10
Bellissimo, da vedere assolutamente.

kira  @  29/04/2012 20:24:27
   7½ / 10
Questo film dal trailer mi aveva incuriosito e forse mi aveva caricato di aspettative che poi purtroppo sono state un pò deluse...il film non è male ma secondo il mio parere era un pò superficiale poco elaborato...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  24/04/2012 18:30:44
   6½ / 10
Mi ricordo come il trailer di questo film m'incuriosi' parecchio per la sua aurea misteriosa che mi ricordava "Pic-nic an Hangick Roack"...
Invece nel film "vero" il dilemma viene svelato quasi subito in maniera anche deludente...dopo questo si assiste ad una versione melodrammatica di "The island" di Bay uscito qualche tempo fa e che mostra il colpo di scena con i tempi giusti!
Il film riesce comunque ad emozionare,grazie alla bravura di tutti e sei i protagonisti...
Piu' riuscita secondo me la prima parte dove è molto forte il contrasto tra l'innocenza infantile e il tragico destino che gli viene imposto davanti a loro!
Nella seconda si dilatano i tempi che diventano un po' morti e le reazioni dei tre ragazzi appaiono troppo inverosimili per la loro debolezza e rassegnazione...

Sassykath  @  22/04/2012 04:35:57
   6 / 10
Sufficienza modesta data per la sceneggiatura, la fotografia e il personaggio di Kathy che pur essendo assolutamente insipido riesce a trasmettere molta dolcezza. Chi non vede in questo film un parallelismo con the island può anche aver ragione, nel senso che almeno quello nel contesto di appartenenza può essere credibile. Non lasciarmi si atteggia da film impegnato ricco di sentimentalismi inutili e stucchevoli. Non metto in dubbio che il libro, come sempre, sia molto più bello del film, o meglio lo spero.
---> COMMENTO POTENZIALMENTE SPOILER
Dei cloni vengono creati (non viene spiegato come) perché diventino poi materiale da donazione per gli umani di cui sono copie. Uguale a the island. Non viene spiegato bene se sono davvero copie di persone dei bassifondi (tossici e prostitute come dice ruth) oppure copie di persone facoltose che se lo potrebbero permettere. Non penso che negli anni 70/80 i barboni potessero permettersi di farsi fare un clone... Comunque, assurdità incredibile: ai cloni viene detto dalla cara sig.ra lucy, fin da bambini che diverranno carne da macello ma invece di serpeggiare il panico che tutti ci aspetteremmo, questi bambini non sono minimamente preoccupati dalla cosa ma preferiscono curarsi di inutili gelosie infantili e di rincorrere una palla in cortile. Da grandi non tentano di sfuggire al loro destino di manzi ma un po' si lagnano e un po' no accettando di esser fatti a pezzi come se fosse una roba normale.. Ma stiamo scherzando? Perfino quella tonna del personaggio di scarlett di the island ad un certo punto ha capito che forse stava per lasciarci le penne, dai.
Hanno possibilità di movimento, macchine e probabilmente qualche soldo... E non ditemi che non se ne vanno perché sanno che è il loro compito e che lo accettano con rassegnazione perché l'istinto di conservazione ce lo abbiamo tutti, poche balle.
Lui è monoespressivo, Kathy è dolce ma per tutto il film ha la medesima faccia lagnosa alla Jen di Dawson's creek e La knightley recita allo stesso modo qualsiasi progetto cinematografico si trovi ad affrontare. Il personaggio di ruth e quello ce interpreta in the hole sono identici, solo che ruth ha la frangia.
I due personaggi principali si svegliano perché scoprono di amarsi e sono allora chiedono sto Benedetto rinvio. Quando gli viene negato prendono la cosa con tranquillità, Kathy lo guarda pure mentre se lo macellano, se ne sbattono di ruth che nel mentre è morta sola come ha vissuto e si limitano ad un abbraccio per strada. Non vivete più in un collegio, vivete fuori fra la gente normale, andatevene, levatevi quel braccialetto..... Questo film è pura follia. Forzato, melenso, esagerato, l'attore che interpreta tommy ha venire male agli occhi da quanto è inappropriato per la parte. Mi dispiace perché vedo un sacco di commenti positivi e rispetto molto la vostra opinione ma con un materiale così si sarebbe potuto fare un capolavoro da Oscar, peccato.

Oskarsson88  @  12/02/2012 12:15:52
   7½ / 10
interessante film sulla distopia, un po' lento ma da ambienti, immagini e musiche suggestive. Resta tutto comunque molto vago, e non tutti i passaggi vengono spiegati...comunque positivo

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  09/02/2012 11:12:01
   8 / 10
questo film mi ha veramente sconvolto. il commento contiene SPOILER.la storia è veramente aghiacciante: storia di un allevamento di umani che servono come ricambi di organi.la cosa sconvolgente è che questa storia la collocano negli anni 50 mentre la nostra storia si svolge negli anni 70.quindi ormai è prassi consolidata da almeno 20 anni . sia gli umani da macello, sia i macellai e la lobby che si può permettere di mantenere il clone, danno una sensazione di rassegnata normalità e di routine a questo ciclo ,è terribilmente triste vedere con che rassegnazione apprendono il loro essere semplicemente dei pezzi di carne da ricambio.l'insegnante lucy viene epurata dalla scuola quando li mette davanti il loro destino nella sua spietatezza, mentre invece si vuole che vivano in una dimensione idilliaca prima di macellarli, quando hanno raggiunto la piena maturazione fisica.bello il triangolo d'amicizia-amore-odio che s'instaura tra i protagonisti.le scene più strazianti le ho trovate nella morte di ruth( l'espianto e l'abbandono e la noncuranza del corpo, trattato come involucro) e nel colloquio di tommy e kate con madame per poter allungare la vita e rimandare la donazione, come se fosse scelta loro donare,facendo vedere che hanno un'anima ma che non servirà a niente xkè il loro destino è segnato.veramente straziante.splendido.

selvatiçax  @  08/01/2012 09:36:25
   10 / 10
Come mai una media così bassa per quest'opera? Questo è un film meraviglioso e allo stesso tempo struggente come pochi. Interpretato divinamente, e alla fine è impossibile rimanere impassibili. Poesia allo stato puro!

mark0  @  02/01/2012 18:29:07
   9½ / 10
Film terribilmente struggente e angosciante, ben interpretato da tutto il cast. Davvero convincente.

vale1984  @  27/12/2011 09:50:33
   7 / 10
un film molto particolare che già dall'inizio stupisce per la trama e la particolarità degli eventi...sembra partire banale invece diventanta interessante, tenero e toccante...drammatico e fantascientifico alla fine coinvolge e appassiona.bello.

calso  @  27/12/2011 08:47:48
   7½ / 10
Un film di grande interesse, toccante e ben realizzato...tutto sembra in una realtà parallela, in una specie di sogno...nella prima parte non è chiaro cosa stia succedendo, ma una volta che uno lo capisce , beh c'è molto da riflettere...un film con l'obiettivo di far riflettere, e ci riesce veramente in pieno...da vedere assolutamente...

farfy  @  04/11/2011 10:12:35
   8½ / 10
Bellissimo e toccante, molto originale. All'inizio sei spaesato, perché non capisci dove si stra districando la trama del film....poi dopo circa mezz'ora capisci tutto, e inizi a riflettere sul senso della vita, del tempo, dell'amore, della decisione e dell'inevitabilità del destino. A volte sprechiamo le nostre esistenze senza neanche che ce ne accorgiamo, e facciamo che i problemi giornalieri divorino la nostra esistenza. C'è una riflessione bella sui progressi della scienza, la loro natura poco etica, e anche su come i rapporti fra persone siano sempre complessi, intrisi di invidia e competizione. Lo consiglio a tutti.

marco86  @  31/10/2011 21:00:53
   7½ / 10
[non so cosa sto per scrivere, ma di sicuro ci metterò degli spoiler, siete avvisati]

ed eccoci qua, a commentare una storia che c'ha lasciato senza fiato per la commozione :(

oltre ad aver visto questo bel film, ho anche letto il libro di Ishiguro: non è un capolavoro, ma è davvero bello, e se letto nel momento giusto, può risultare sconvolgente.
voglio intanto dire una cosa a chi accusa film e libro di sfruttare una storia trita e ritrita: questa non è una storia sugli androidi. la fantascienza c'entra davvero poco.
il libro di Ishiguro è in realtà un romanzo esistenziale: la storia dei cloni, che ricordano un pò gli androidi di Blade Runner, è solo uno stratagemma narrativo per parlare dell'esistenza umana.
nel libro questo è lasciato sottinteso, mentre nel film viene esplicitamente detto da Kathy nella scena finale: gli uomini, così come i cloni, vivono per morire. e questa morte non si realizza soltanto alla fine del "ciclo", ma è una morte intrinsecamente presente nella vita stessa, per esempio nel momento dei rimpianti e dei rimorsi, come avviene a Kathy e Tommy. nel libro, alcune tra le pagine più strazianti sono quelle in cui i due finalmente si uniscono, ma provano un profondo senso di tristezza per i 10 anni persi. ed è ancora più straziante il loro disperato tentativo di prolungare la loro esistenza di appena 3 anni, come se questi 3 anni fossero l'eternità.

quindi penso che la storia vada vista come un modo particolare di mostrarci la nostra condizione, e non come una storia di fantascienza.
questa è la mia chiave di lettura generale. ci sono poi ovviamente vari altri piccoli spunti di riflessione, come quello sull'infanzia: il personaggio di Miss Lucy (mi pare si chiami così) viene allontanato da Hailsham per i suoi tentativi di rendere più consapevoli i cloni della propria situazione, del proprio destino, ovvero del fatto che sono destinati a spegnersi. questo mi ricorda quella bella frase (di cui però non ricordo mai l'autore) che dice che l'infanzia finisce nel momento in cui diventi consapevole che dovrai morire.
ecco, le altre insegnanti, che si oppongono a Miss Lucy, vogliono semplicemente permettere ai bambini di essere felici nella propria infanzia spensierata, cosa che non sarebbe possibile se loro sapessero da subito cosa li aspetta.
in relazione a questo, ricordo che nel libro i ragazzi si interrogano sul senso della loro istruzione, della loro arte, della loro cultura, se tanto ciò che sono e ciò che fanno è destinato a finire.
ecco, loro sono come noi. le loro domande, sono le nostre domande.

vabbè, per non farla lunga, direi che il film è bello, ben fatto, con delle atmosfere molto malinconiche suggerite da una fotografia tendente al grigio.
se c'è un limite che ho riscontrato nel libro, è quello di non collegare emotivamente bene le prime due parti con la terza. ovvero, nelle prime due parti non ci si affeziona forse abbastanza ai personaggi per poi potersi lasciar trasportare appieno dalle loro vicende nella terza parte. questo non mi ha ovviamente impedito di avere le lacrime agli occhi, ma diciamo che il risultato avrebbe potuto essere più coinvolgente.
il limite del film è simile: scorre via troppo veloce nelle prime due parti, ovvero infanzia e adolescenza, mentre la terza mi è sembrata migliore.

basta così.

nick9001  @  30/09/2011 14:44:52
   7 / 10
Il film è triste, la storia originale, secondo me è da vedere.
Nel finale quella tizia fa giardinaggio con le scarpe con i tacchi... strano!

trickortreat  @  15/09/2011 17:11:21
   8½ / 10
Un dramma toccante come pochi, davvero. Una storia splendida raccontata con delicatezza ed interpretata da tre ottimi giovani attori. Tristissimo!

kako  @  01/09/2011 19:19:17
   7 / 10
storia interessante e ottima idea, rallenta un po' e si perde nella parte centrale ma non si compromette il film che reste un dramma di buona intensità e toccante in alcune scene. Molto brava Keira Knightley, in quella che secondo me è la sua migliore interpretazione

floyd80  @  29/08/2011 16:14:18
   7 / 10
Una pellicola angosciosa che negli occhi dei (bravi) protagonisti mette tutto il suo potenziale.
Un'ottima regia che segue i personaggi nella loro, a tratti allucinante, discesa verso il nulla.
Un film che spesso gira a vuoto senza avere ne capo e ne coda ma che alla fine lascia nello spettatore un senso di tristezza e angoscia che difficilmente nelle ore a seguire riuscirà a mandare via.

valmont  @  18/08/2011 01:33:18
   8 / 10
Un film di ragione e sentimento.
Un film che non lascia margine alla speranza o che forse spinge a vivere senza freni.
Un film a tratti lento, ma che ti tiene incollato allo schermo con un senso di dramma, tristezza e angoscia in cui spiccano il finale e la scena dell'ultimo disperato abbraccio.

Gli attori che impersonano i bambini sono molto bravi.
Curioso di leggere il libro.

isaber  @  17/08/2011 10:32:21
   8 / 10
La luce fredda, l'ambientazione impersonale, i dialoghi sommessi, una fotografia eccellente, tutto concorre a creare quell'atmosfera tragica che grava sui personaggi. Ragazzi destinati ad un destino "speciale", un destino gravoso, ma che nonostante questo non possono impedirsi di vivere come adolescenti normali le gelosie e i turbamenti della loro età. Ottimi gli interpreti, specialmente Carey Mulligan.
Un'operazione ambiziosa quella di portare sullo schermo il complicato romanzo di Ishiguro (a chiunque sia piaciuto il film, leggetelo assolutamente), ma il regista si dimostra all'altezza, anche se trascura alcuni elementi del libro che, a mio parere, avrebbero meglio illustrato i personaggi e i loro stati d'animo, il perchè delle loro azioni. Buon risultato comunque.

Invia una mail all'autore del commento Michylino  @  12/08/2011 16:52:14
   8½ / 10
Ho appena terminato la visione del film. Vi assicuro che mi ha lasciato qualcosa dentro. Sensazioni, amarezze, senso di perdizione, ma anche tante riflessioni positive.

Mi inorgoglisce la presenza di commenti negativi, che non hanno trovato nulla di speciale in questa pellicola: ritengo un onore far parte di quella schiera che lo ha apprezzato appieno...fotogramma per fotogramma!

Alex2782  @  25/07/2011 02:43:17
   6 / 10
film molto difficile sia da fare che da giudicare, interpretato abbastanza bene anche se un filino lento, la sufficienza c'e ma non mi sento di dare di piu'

guidox  @  24/07/2011 22:10:14
   8 / 10
uno dei pochi film usciti di recente che ho guardato con diverse aspettative e che non ha tradito.
a parte l'ottimo comparto tecnico (con una fotografia di altissimo livello), mi ha convinto in tutto e per tutto la storia ed il modo delicato e metaforico con cui è raccontata.
vedevo in altri commenti il parallelo con The island: ebbene, effettivamente le somiglianze ci sono sui temi trattati, ma sinceramente questo film, a livello di contenuti, l'altro se lo mastica e lo risputa.
sempre personalmente parlando, ovvio.

cory  @  24/07/2011 17:06:15
   9½ / 10
film bellissimo , e difficilissimo fare una recensione senza che involontariamente si dica cose che rovinino la visione del film stesso.
un film da vedere, l'amore prima di tutto , prima anche della ..................

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alastar  @  11/07/2011 17:04:42
   6½ / 10
Mi aspettavo molto di più alla luce di vari commenti letti e ascoltati.Purtroppo il film mi ha deluso non tanto per la trama e l'idea della storia che invece mi sembra molto bella,quanto per una sceneggiatura carente e un impatto emozionale ben al di sotto di quanto mi aspettassi di riscontrare.Non mi è piaciuto affatto il personaggio di Tommy (Andrew Garfield),molto freddo e per nulla coinvolto emotivamente nell'ostacolata storia d'amore con l'incantevole Kathy.A parte questo il film poteva essere sviluppato molto meglio,l'idea degli esseri umani/cloni nati solamente per donare organi è un'idea vincente,peccato che non si è riusciti a spiegare bene il lato umano di queste persone con un proprio cuore,dei sentimenti e un'anima.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  10/07/2011 23:02:46
   8½ / 10
ATTENZIONE. Il commento contiene spoiler.
Film di algida, raggelante, bellezza.
Non riscalda il cuore ma tende così a raffreddarlo che ogni piccola emozione regalata divampa con ancor maggior intensità.
"Non lasciarmi" è un film quasi unico nel suo genere, capace di trattare tematiche importantissime in una maniera mai vista in precedenza. Certo il merito va al grande talento di Ishiguro (l'autore del romanzo) ma anche la trasposizione filmica di Romanek è straordinaria.
Distopia sì, ma distopia assolutamente sui generis. Non si parla di un' indesiderabile futuro possibile, ma di vicende (non)accadute nel passato. Se da un lato tale scelta ci mette sin dall'inizio in una condizione di irrealtà, dall'altro rende ancor più coinvolgente e "fastidiosa" la vicenda, perchè riguarda noi, la nostra generazione, il nostro passato prossimo e il nostro presente.

"Bisogna sempre fare la domanda giusta" dice Woo-jin ad Oh Dae-soo. "La domanda giusta non è perchè ti ho imprigionato, ma perchè ti ho lasciato andare".

La domanda giusta, già. In "Non lasciarmi" è inutile chiedersi perchè i ragazzi non scappino, perchè nessuno si ribelli, perchè non ci sia nemmeno una voce dal coro, perchè tengano così "rapprese" le proprie emozioni.

La domanda giusta è: "di cosa parla Non Lasciarmi?".
E così ci accorgeremo che accanto alla miriade di tematiche forti, come il senso della vita e dell'amore, il cinismo umano e la ricerca delle emozioni, c'è un altro tema, minore, ma decisivo, quello dell' Educazione, l'educazione così "totale", continua e psicologicamente devastante (chiamarla plagio?) che porta i ragazzini di Hailsham a credere soltanto quello che altri vogliono fargli credere. Per questi ragazzi la fuga è inconcepibile, il sottrarsi al proprio ruolo "sacrificale" neanche preso in considerazione. L'unico mondo conosciuto, fisico e no, è quello che gli è stato creato intorno. Non ci sono soltanto le recinzioni oltre le quali non si può andare ( "protette" da terribili leggende come in The Village) ma tante piccole recinzioni mentali per quei ragazzi. Capendo questo tante domande avranno le proprie risposte.

Il modo freddo, apparentemente "piatto" con il quale viene narrata la vicenda è in perfetto connubio con la materia trattata, quasi che alla regia ci fosse proprio uno dei ragazzi di Hailsham. Come in Lourdes, credo che non poteva esser stata fatta scelta migliore.
Per restare alla filmografia presente c'è un pò del già citato The Village, un pò di Moon (il cinismo del programma di sfruttamento dei cloni), di Repo Men ( il miglioramento scientifico della vita degli uomini a scapito dell'uomo stesso), di Apri gli Occhi (l'illusione di una vita che in realtà non è tale) e di Dogtooth (riguardo il plagio di cui sopra).
Romanek si prende tutta la meglio gioventù del cinema britannico e la porta in una pellicola nella quale l'eccellenza di recitazione, specie quella di sottrazione, è assolutamente basilare. Su tutti una meravigliosa Mulligan, con quel viso che trasmette al tempo dolcezza e malinconia, un'attrice che farà la fortuna di parecchi cineasti. La scena in cui lei e Garfield sono seduti sul divano di casa Madame sarà forse recuperata tra 20 anni per ricordare gli esordi di una coppia di attori straordinaria. Quasi non parlano, ma il loro piano d'ascolto è di un livello assolutamente sublime.

Tornando al film, è il meraviglioso monologo finale a svelarci del tutto l'anima della pellicola e a darci il maggior insegnamento.
Tutte le vite hanno una scadenza, più o meno lunga, più o meno conosciuta, più o meno segnata.
Kathy ce lo dice, non conta tanto il "quanto abbiamo vissuto?", ma il "come abbiamo vissuto?".
La domanda giusta, ricordate?
Il tempo è relativo, quel che conta è come questo tempo viene speso. I pochi momenti passati insieme, immersi in un amore di cui neanche loro conoscono probabilmente il significato, un amore vero, naturale, che non ha le nostre convenzioni e derive (quelle che un pò noi stessi, un pò la società in cui viviamo ci portano a vivere), un amore puro come solo quello che un uomo e una donna fuori dal mondo e dal tempo possono provare, forse, quel sentimento ha reso la loro vita lunga abbastanza per renderli felici.
Con un unico rimorso però, quello che Kathy (come fa con tutte le proprie emozioni e pensieri) non esplicita chiaramente: se non fosse fuggita sarebbero stati anni, e non soltanto giorni, meravigliosi
"Non lasciarmi", avrebbe potuto dire al tempo Kathy a Tommy.
"Non lasciarmi", avrebbe potuto dire al tempo Tommy a Kathy.
E sarebbero stati insieme vivendo al massimo una vita innaturale, una vita che l'Uomo per il proprio progresso e cinismo aveva creato per loro.
Lo stesso Uomo, quell'uomo che sperimenta a scapito di suoi simili, se non si fossero lasciati loro lo avrebbero sbeffeggiato ancora di più. Tenetevi i votri 100 anni, tenetevi i tumori debellati, tenetevi la scienza, tenetevi il cinico progresso. Noi, teniamo le nostre mani intrecciate tra loro.

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Ultima risposta 13/08/2011 10.43.35
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-Uskebasi-  @  10/07/2011 15:05:44
   8 / 10
COMMENTO SPOILEROSO

Il vero significato del film è racchiuso nelle ultime parole di Kathy.

"Non sono sicura che le nostre vite siano tanto diverse da quelle delle persone che salviamo...tutti completiamo un ciclo. Forse nessuno ha compreso veramente la propria vita, nè sente di aver vissuto abbastanza".

Come dargli torto...

In un passato riscritto, la medicina ha raggiunto massimi livelli tanto da garantire la vita oltre i 100 anni. Questo grazie soprattutto all'utilizzo di cloni, destinati alla donazione di organi per la sopravvivenza degli originali. Cloni non vuol dire Robot, ma semplicemente persone, tali e quali a tutte le altre, identiche esteriormente ad una in particolare, ma pur sempre un'altra persona con propri sentimenti. Non dovrebbe servire un test attraverso l'arte per capire ciò. Questo tetro scenario disumano è (come dice un mio amico) quanto appare in superficie.
In realtà il film è una gigantesca metafora della vita, sul senso dell'esistenza, quando inizi a renderti conto che il ciclo si accorcia e il passato ormai è passato, non si recupera. Ognuno cerca una proiezione di sé, il possibile "se stesso", sperando che sia una persona importante e non un rifiuto della società. La sua condizione ci trasmetterebbe felicità o sofferenza, fin quando non ci renderemo conto che in realtà non ci appartiene, e che il tempo per vivere la nostra vita si consuma ogni secondo di più.
E' l'Amore che può dare un senso a tutto. Non potrà dilatare il tempo, o posticipare la nostra morte, ma solo con questo la vita vale la pena di essere vissuta...

Azrharn  @  17/06/2011 16:56:37
   6½ / 10
Una trama molto interessante per un film triste ed un pò surreale. Ottimo cast e fotografia. Peccato che lasci molte domande aperte (ma fa parte del surreale).

jb333  @  02/06/2011 08:32:07
   7½ / 10
il film e veramente ottimo! bravi gli attori, ottime scene, dialogi insomma un bel film! l'unico problema e che alla fine ti restano troppe domande irrisolte,che rovinano un tantino il film.. cmq da vedere!

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Ultima risposta 24/09/2011 17.42.14
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michela.muscio  @  02/06/2011 02:58:41
   10 / 10
Poesia allo stato puro.
Emozionante e commovente.
Un film memorabile.
Attori davvero bravissimi.
La perfezione!

DiReCtOr  @  31/05/2011 03:39:26
   7 / 10
Ottima fotografia, buona regia, buoni gli attori, bellissime le musiche.
Un bel film, molto curato e con una storia molto "profonda" sullo stile orientale dell'autore che risente però una sorta di castrazione dalla produzione tutta occidentale. Comunque ottimo e da vedere.
Scena di nota:

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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  21/05/2011 00:18:03
   8½ / 10
Prima o poi dovrò farlo, lo commento ora, a quasi due mesi di distanza dalla visione del film e dalla lettura dell'omonimo, bellissimo romanzo di Ishiguro. E sono a disagio. Perché una distopia tanto brutale, estrema e amorale mi ha lasciato completamente turbato.
Questa specie di negazione della vita camuffata da dono prestigioso rappresenta la più tragica riflessione sui limiti da imporre alla sperimentazione scientifica. Ma ciò che più mi ha commosso è il racconto di questi tre splendidi ragazzi che sono costretti ad accettare una situazione che non meritano (che nessuno merita e che non dovrebbe esistere).
Romanek crea un cinema di gesti, di atteggiamenti, di sguardi, di sospiri, senza indugiare nel pietismo ed accentuando il transfert empatico tra spettatore e pubblico attraverso una regia limpida, calda e glaciale in egual misura. Che poi la sceneggiatura non renda perfettamente la pagina scritta è un peccato veniale da sempre riscontrabile nelle trasposizioni letterarie.
Il film merita di essere visto e vissuto per ciò che ha da dire e per come lo mette in scena, con una sensibilità e una delicatezza che lasciano tramortiti.
Sensazionali i tre protagonisti principali, tra i migliori attori della nuova generazione.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  12/05/2011 11:01:42
   7½ / 10
Basato sull'omonimo romanzo di Ishiguro, propone in maniera sentita ed efficace una riflessione invero non proprio originale. Accostando la distopia all'uopo creata alla realtà, veste quest'ultima con la stessa tristezza, la colora con tinte che vanno dal grigio al nero e restituisce, al termine, una sensazione a metà tra consapevolezza e sconforto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  11/05/2011 11:02:37
   7½ / 10
Tre vite,tre ragazzi che intrecciano i loro percorsi esistenziali sin dall'infanzia,momento in cui Ruth,Kathy e Tommy,allievi del college di Hailsham, cominciano a instaurare un profondo legame avviato a durare negli anni.
Dall'omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro un'asfissiante riflessione sul destino dell'uomo,qui simboleggiato dalle vite di tre cloni,pezzi di ricambio umani per gente ammalata che così potrà alimentare l'illusione di poter ripudiare quel momento di completamento,come definito dai protagonisti,atto finale di qualsiasi essere vivente.
Le implicazioni morali indugiano sullo sfondo,la denuncia non è assente ma il film si polarizza sull'evoluzione del vincolo creatosi tra i ragazzi andando a toccare corde che confluendo nel melodramma riescono ad affrontare e trattare con delicatezza il tema dell'inevitabile caducità.
L'apatica rassegnazione dei protagonisti è quella dell'uomo dinnanzi all'ineluttabile,almeno fin quando la loro rigorosa formazione non viene messa in discussione dall'amore.La speranza di avere più tempo,cercare di sopravvivere al suo scorrere sempre troppo spietato,trattenerlo senza che scivoli dalle mani nel tentativo di trasformare i rimpianti in una realtà appagante fa detonare tutta l'umanità dei protagonisti,non più serbatoi genetici,ma persone a tutti gli effetti,desiderose di legittimare la loro troppo breve esistenza.
Dialoghi di lancinante malinconia colgono un'intimità angosciata da una consapevolezza che diventa monito utopico,dover evitare il rimpianto in un lasso più breve rispetto la media di una vita "normale" assume peso impellente,anche se,come lasciano intendere i dubbi di Kathy,probabilmente non vi è differenza alcuna,la felicità è fugace e il rammarico fa parte dell'essere.
Mark Romanek si affida ad una splendida fotografia dai colori soffocati mentre dissotterra l'anima dei suoi protagonisti,riportandoli a una condizione antropica volutamente ignorata da un mondo che non vuole tornare a fare i conti con malattie terminali o degenerative.
Il film patisce una certa frammentarietà narrativa,esibisce una freddezza che induce una laboriosa empatia con i protagonisti,lascia le implicazioni più scottanti a un'interpretazione personale, ma arde di passione nella fase finale quando i ragazzi raggiungono la piena consapevolezza tentando disperatamente di conquistare una possibilità, transitoria quanto si vuole,ma tremendamente umana.

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Ultima risposta 12/05/2011 19.16.55
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pipizanzibar  @  03/05/2011 23:44:15
   7 / 10
film ben girato ma la costante sensazione è che tutto sia troppo veloce e ti manchi costantemente qualche dettaglio...coinvolgente dall'inizio alla fine, ma si poteva fare molto di meglio

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  02/05/2011 20:18:24
   8 / 10
Attenzione, è tutto uni spoiler qui sotto.

Con un film dallo stile asciuttissimo e distaccato, scivoliamo lentamente in un universo distopico apparentemente non dissimile da quello in cui viviamo, ma nel quale il significato dell'essere umani è profondamente diverso, eppure con la sensazione che l'esistenza di "pezzi di ricambio" per umani più fortunati non sia un concetto così distante dalla realtà che viviamo.
Il fatto che "Non lasciarmi" sia ambientato in un mondo del tutto paragonabile a quello reale è ciò che mi ha maggiormente colpita nel film: seguiamo la vita dei bambini come fossero reali, la loro presa di coscienza è ineluttabile e con lo stesso stato d'animo di rassegnazione entriamo nelle loro vite a perdere, che hanno una data di scadenza come tutte quante, con l'unica differenza che le "povere creature" sanno come e quando moriranno.
Sconvolgente è che il loro desiderio più grande non sia di spezzare le catene e scappare cercando di vivere una vita vera, ma semplicemente di procrastinare per qualche anno la loro vita, o per meglio dire la loro esistenza in vita, dimostrando di amare davvero qualcuno, naturalmente qualcuno dei loro simili, poiché il resto del mondo è loro precluso da vincoli psicologici che vanno ben oltre il braccialetto elettronico cui sono collegati.
Non stupisce che nel film si accenni al fatto che le "scuole" successive a Hailsham siano semplicemente degli allevamenti di cloni: la medicina progredisce, e con essa la standardizzazione della cura. Non stupirebbe perciò che i cloni successivi a quelli che impariamo a conoscere fossero ancora più rassegnati, quasi regrediti mentre le cure per gli altri diventano più sofisticate ed efficaci.
Romanek lascia fuori dall'inquadratura il resto del mondo, coinvolgendoci nella piccola storia di tre dei ragazzi, una storia quasi banale, fatta di amori infantili, gelosie e ingenue speranze. Il suo sguardo focalizzato rende ancora più profondo il baratro che separa l'umanità dai suoi pezzi di ricambio.
A suo modo un film sconvolgente, pur nell'apparente piattezza della narrazione, e i bambini sono davvero struggenti.

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Ultima risposta 05/07/2011 12.44.36
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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  30/04/2011 15:48:20
   8 / 10
Le vite dei personaggi si snoda con un ritmo rilassato e pacato. I protagonisti conoscono il loro ruolo e nonostante il loro destino si muovono nella vita con una spaventosa calma.
Nessuno sfugge, nessuno si auto commisera, nessuno si ribella.

Testimoni del loro viaggio attendiamo la data di scadenza dei tre ragazzi e con l'avanzare della storia scopriamo che sono in grado di rispondere al loro destino, in grado di sognare e, forse, di capire il loro ruolo fondamentale sperimentando la paura, la gelosia e l'invidia; generando una propria identità.

Storia dell'animo umano elegantemente raccontato, girato con stile e con un cast eccellente.

jiko  @  27/04/2011 11:22:39
   9½ / 10
Un film che riesce a trasmettere stati d'animo contrastanti, caratterizzato da una forte sensibilità e pervaso da un profondo senso di malinconia e rassegnazione, la realtà che viene rappresentata è agghiacciante e inquietante. Una storia dal ritmo lento, cadenzato, sicuramente non per tutti, bravissimo Mark Romanek a trasportare la vicenda raccontata verso un piano sempre più astratto e metaforico. Da vedere

Xavier666  @  26/04/2011 17:23:15
   8 / 10
Andrew Garfield mi era molto piaciuto in quel piccolo capolavoro di Boy A. Stessa espressione smarrita, tenera, ottima per un protagonista con cui bisogna avere l'empatia necessaria per trovare un film commovente. La Mulligan ormai una certezza e leggermente inferiore ai primi due la bellissima Knightley.
Considerazioni sul film: onestamente in certi punti l'ho trovato molto descrittivo il che lo ha reso un po' pesante, mi ha invece colpito la vicenda, il 1978 alternativo, un film di fantacienza che di fantascienza aveva poco, un film che oltre a raccontare la triste storia di questi alunni speciali, si sofferma un po' troppo sulla storia, sul triangolo amoroso dei tre protagonisti (in effetti gli altri attori presenti sono solo contorno e nient'altro)
Per cui se lo prendiamo come film drammatico è proprio un gran bel film.
(E ripeto: la Mulligan è strepitosa)
La fantascienza invece ... A quella ci ha già pensato Michael Bay.
(Non riesco a collegare un film come questo alla fantascienza vera di Carpenter, proprio no, questa è una storia maledetta di un amore struggente, Carpenter denunciava la società!)

forzalube  @  26/04/2011 06:10:02
   7 / 10
Suggestivo ed inquietante. Io l'ho trovato interessante e non noioso però non mi ha convinto del tutto. Forse è troppo patinato, forse troppe ellissi narrative.

Bertasa  @  26/04/2011 01:05:48
   9 / 10
Normalmente non sono una ragazza che piange come una fontana davanti ai film ma questa volta...
Questo film è davvero pesante.
Bellissimo e coinvolgente.

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Ultima risposta 26/04/2011 14.40.05
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lullaby2009  @  23/04/2011 12:54:21
   9 / 10
Film sconvolgente e toccante, che investe lo spettatore con una forte carica emotiva, in maniera lenta e inesorabile. Una inquietante riflessione sull'etica della clonazione, che pone di fronte a più di un interrogativo. Bellissima anche la fotografia, che riesce a rendere ancora meglio la rappresentazione della realtà terribile e angosciante in cui si trovano i protagonisti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  16/04/2011 20:10:37
   8½ / 10
Un film che pur arrivando molto in ritardo, entra prepotentemente a pieno merito nell'ottima, e sottolineo ottima, stagione cinematografica fin qui vissuta.

Il tema della pellicola si presta molto a riflessioni ingombranti, prima fra tutte quella dell'uomo trasformato in risorsa per la sua razza. Una sorta di scenario apocalittico dove alcuni vengono cresciuti come bestie d'allevamento e dove altri comprano " pezzi di ricambio " come se il corpo umano fosse l'equivalente di una station wagon un pò datata.

Leggo commenti che attaccano la poca originalità del testo, ma per come vedo io il cinema, trovo molto difficile non riuscire a farsi convolgere da una storia del genere, narrata e interpretata in maniera pressochè perfetta, con momenti tanto struggenti quanto ben calibrati e riusciti. Basta una sequenza -l'urlo di Tommy verso la fine - a sintetizzare quel mix di rabbia e sgomento trascinante che accompagna lo spettatore davanti tutta la visione del film.

Attuale e non meno politico del capolavoro di Orwell, Never let me go è un bell'esempio di fantascienza intelligente e minimalista, l'unica ancora possibile dopo l'abuso della tecnologia da blockbuster, carico di un gusto retrò fuori dal comune, asettico come non succedeva dai tempi di Gattaca. E se a farla da padrone sono i temi e le domande poste dal romanzo di Ishiguro, nella versione cinematografica va sottolineata la grandissima prova dei tre protagonisti, meravigliosi in egual misura, ma soprattutto capaci di sintetizzare al meglio un malessere interiore carico di mille sfaccettature.

E'un film dal quale si esce completamente a pezzi. Mi ha ricordato tantissime cose, da Blede Runner a Cronenbergh passando per Dick. 8.1/2 ma probabilmente rivedendolo potrei dare anche di più.

13 risposte al commento
Ultima risposta 23/04/2011 16.45.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  15/04/2011 05:56:48
   9 / 10
Mi convinco sempre di più che un bravo regista dirotta la sua opera esattamente dove lo spettatore teme d'essere trascinato. "Non lasciarmi" è un quasi-capolavoro scomodo, terribile e straordinario. Romanek dirige con partecipazione trattenuta e sgomenta, ma soprattutto ritorna ad un cinema di volti. Indugia sui gesti e le espressioni dei tre bambini e poi dei tre ragazzi, ci costringe ad annotarne le fattezze fino a non sentircene più estranei. Si arriva all'epilogo smezzati, atterriti e arrabbiati. L'urlo straziante di Tommy è forse banale ma puntualissimo. Fortunatamente questa sincronia emozionale non si rompe, al contrario si realizza compiutamente nel finale. Il pensiero che mi aveva assillato per gran parte della visione, che speravo tanto venisse dipanato in qualche modo, trova sfogo nelle ultime parole di Kathy. Una riflessione essenziale e limpida, una chiusura pressoché perfetta.

donzauken  @  10/04/2011 12:19:50
   9 / 10
Film intenso, dolente, struggente, ricco di simbolismi e metafore sul senso della vita. Bellissime le atmosfere rarefatte che si respirano soprattutto nella seconda parte del film, merito di una fotografia davvero notevole. Film di forte impatto emotivo che scuote le coscienze e fa riflettere. Da vedere.

micia74  @  10/04/2011 03:34:48
   8½ / 10
seppur un film di fantascienza, credibilissimo nonostante la trama, spinge lo spettatore a farsi domande il chè per un film è il massimo, in me ha scatenato diverese emozioni, la prevalente era rabbia mista ad ansia. Gli attori sono bravissimi si mescolano talento e tecnica, originale la regia, veramente consigliabile,anche se non per tutti

Invia una mail all'autore del commento kossarr  @  05/04/2011 03:58:30
   9 / 10
La trama è senz' altro originale per quanto inverosimile.
Detto questo le atmosfere, le musiche e le interpretazioni degli attori sono di altissimo livello.
Suscita commozione, amarezza e rabbia.
Davvero una bella sorpresa.
Lo consiglio a tutti.
Magnifico!

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Ultima risposta 10/04/2011 15.28.35
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spoonji  @  04/04/2011 17:25:43
   6½ / 10
Mi è piaciuto, non c'è che dire, girato bene, attori ottimi, atmosfera cupa al punto giusto, ma mi ha deluso nel suo complesso, troppo freddo secondo me. Il 7 lo manca perché con in mano una storia così si poteva fare molto di più...

Ma forse è anche colpa dello strzo che avevo dietro che mi ha rovinato l'atmosfera commentando ogni scena finché non l'ho insultato.

suzuki71  @  04/04/2011 16:00:01
   8 / 10
Film emotivamente teso, supportato da tre bravissimi protagonisti che esprimono molto bene le atmosfere fredde e particolarmente profonde del libro: tipicamente giapponese quest'ultimo, perfettamente anglosassone il film. Bellissimo.

Rand  @  03/04/2011 23:35:12
   8 / 10
Può un libro essere trasposto in un film di identica forza? A volte è possibile, in questo caso Mark Romanek riesce a trasporre l'opera di Ishiguro in un film ugualmente efficace, ugualmente realistico, e ugualmente triste. Carey Muligan si conferma un attrice versatile ed estremamente dotata, lo stesso dicasi di Andrew Garfield. Paradossalmente propio la Knightley rimane ai margini con un interpretazione a tratti monocorde, probabilmente a causa del personaggio. Un film certo non facile, in cui i problemi di etica ed umanità fanno da sfondo a interrogativi che saranno sempre più esplicit mano a mano che il film prosegue.

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Ma soprattutto i "donatori" hanno la stessa anima dei "possibili"?

Cos'è un anima? Ciò che unisce i sentimenti ai ricordi?
Never, never let mi go...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  03/04/2011 13:28:30
   8 / 10
A guardare il trailer potrebbe sembrare uno di quei classici filmetti sentimentali e smielati, ed invece ci troviamo di fronte ad un prodotto delicato, profondo e ricco di riflessioni sulla vita e sulla morte. Era da tempo che non mi commuovevo al cinema. Bravi i tre protagonisti.

Fenderigo  @  03/04/2011 03:57:33
   9 / 10
oh mio dio che film.Pazzesco...non piangevo da almeno una decina di film...

Weamar  @  03/04/2011 02:30:34
   8 / 10
Quando uscì "Non Lasciarmi", un romanzo dello scrittore nippo-britannico Kazuo Ishiguro, lo comprai senza pensarci due volte e lo lessi alla svelta. A quasi quattro anni, ne esce fuori un film che visto poche ore.
E mi è rimasta la stessa sensazione addosso; perché in altre parole, io saprei descrivervi le emozioni che questo film ti suscita. Talmente tanto delicato che ti sfiora continuamente, con grazie e delicatezza. E' un amore che si evince in ogni fotogramma e che si evolve in perfetta sincronia con i paesaggi (meravigliosi, oserei aggiungere).
Un cammino lento, mai banale, che svolge alla perfezione il martirio interiore di un'ottima Mullingan. Una prospettiva, insomma, che è vista non anormale (come potrebbe apparire, invece, allo spettatore) ma come quotidiana, abitudinaria.
Dove anche un piccolo oggetto, rotto e vecchio, precede il finale. Te lo scoprono velo dopo velo, senza nessun mistero. Uno schiaffo morale alla società, sempre pronta a schiacciare il più debole per ricostituirsi e vivere la sua vita. Uno schiaffo morale all'amore che sebbene ciclico, non è in grado di distruggere un destino segnato dall'uomo.

E' questo ciò che rappresa il film di Romanek e sicuramente migliore del libro. E va metabolizzata, come cosa. Magari canticchiando proprio quella canzone: *Kiss me, never … never … never let me go!*

PS Un encomio alla prima parte che, sebbene poco sfruttata, è una bellezza per gli occhi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/04/2011 02.31.32
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aleintothewild  @  03/04/2011 02:19:40
   10 / 10
Attori strepitosi, trama originale, ma poco credibile. Tanto la credibilità non è lo scopo...Invece fa riflettere sulla vita e lascia parecchio tristi. Commovente all'inverosimile!

EdwardBaker  @  01/04/2011 14:27:13
   9 / 10
Never let me go è un film che suscita grandissime emozioni e porta lo spettatore a riflettere profondamente sulla vita.

cecy82  @  01/04/2011 10:43:24
   7 / 10
bello ma manca qualcosa

TheLegend  @  31/03/2011 19:58:39
   8 / 10
Film che sprigiona poesia,che fa emozionare e riflettere.
Riesce a comunicare con lo spettatore,con la sua anima,e ad aprirgli il cuore.

werther  @  31/03/2011 09:44:40
   7 / 10
Una trasposizione cinematografica di un libro che premetto di non aver letto,il film è sicuramente toccante in alcuni punti e fa riflettere sul senso della vita in generale portando lo spettatore a farsi delle domande che scavano nel profondo della propria coscienza e del proprio animo,il film ha comunque come punto debole una sceneggiatura estremamente lenta e compassata,sicuramente adatta al suo genere ma che nella prima parte annoia un pò.Ottima prova di tutto il cast,veramente ben scelto e che ha offerto una recitazione quasi impeccabile.

paolomagna  @  31/03/2011 09:04:18
   10 / 10
A questo film, secondo il mio modestissimo parere non si puo dare che un bel 10 e peccato che non si possa dare la lode.Voglio iniziare con una frase del film " SE CERCHI IL TUO POSSIBILE CERCALO BENE...MA TRA I RIFIUTI....E' DA LI CHE VENIAMO".Frase molto forte ma che racchiude il senso di tutto il film......Film intenso e commovente che in alcune scene ti fa davvero piangere perchè entri nella condizione emotiva dei personaggi.Io ho letto il libro e devo dire che è molto fedele al testo e le emozioni che ho provato leggendo Romanek è riuscito a trasportarle nella pellicola....tanto di cappello a lui e agli attori.L'unica cosa che ha tagliato rispetto al film è la parte che riguarda il college, ma questo è relativo rispetto alla grandezza del film. Dicevo che il film è stupendo perchè riesce a farti sentire i sentimenti le illusioni l'angoscia la tristezza dei protagonisti.Devo dire che il film tocca delle corde dentro di noi che ti colpiscono l'anima e sappiamo che non è mai facile riuscire a fare questo, e questo è anche merito alle parole che sono fondamentali in questo film oltre che ai grandi silenzi allle scenografie ai quadri di vita di ogni personaggio.Condizione terribile per questi ragazzi che gli viene svelata dall'insegnante Lucy in una scena memorabile.....fa venire la pelle d'oca....e il silenzio che segue con il rumore della pioggia è davvero d'effetto.Di effetto pure l'urlo di disperazione di Tommy alla fine del film...cavolo li rappresenta tutta la sua anima....complimenti davvero......Quello che viene fuori dalla pellicola è l'accettazione incondizionata del proprio destino al quale non possiamo sottrarsi...non c'è l'idea di fuggire perchè non servirebbe a nulla, non possiamo scappare dal nostro destino anche se nella vita reale ne siamo inconsapevoli mentre qui i protagonisti arrivano alla consapevolezza di cio ma allo stesso modo non possono porvi rimedio....Bellissimi le inquadrature come ho gia detto..come dire sembra che tu riesca a vivere quei momenti a sentire il freddo del vento gli odori della campagna della brezza marina la tristezza che ti mettono alcuni paesaggi...una sensazione strana....devo dire che sono uscito dalla sala un po turbato colpito nell'anima...un film che lascia il segno.Altro da dire non c'è solo che dovete andarlo a vedere.


Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  31/03/2011 00:10:18
   8 / 10
Credo che questa sia una delle migliore annate cinematografiche da tanto tempo a questa parte.
Ho letto il romanzo di Ishiguro, non l' ho apprezzato fino in fondo, perchè l' idea meravigliosa da cui parte non mi è sembrata sviluppata nel modo migliore. Ho notato una certa reticenza, un pudore quasi artefatto, un distacco che mi ha dato la pessima impressione che l' autore non volesse concedere nulla al genere scelto per il suo romanzo.
Il film è tutt' altra cosa. E' un film di fantascienza distopica forte e glaciale allo stesso tempo, che non trascura la cornice in cui si muovono i tre protagonisti, ma semplicemente si limita a mostrarcela attraverso la loro prospettiva, quindi dandola per scontata e assolutamente normale.
Il dolore profondo che questi ragazzi provano, si stempera in un' altrettanto profonda rassegnazione che, al contrario di quanto accadeva nel libro, non ci rende indifferenti alla loro vicenda, ma ce li rende ancora più vicini, così simili a noi, così supini nell' accettare una condizione imposta e da cui non c'è via d'uscita.
E in fondo, come dice la splendida Carey Mulligan, tra noi e loro non c'è differenza.

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