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Trama contorta e valida (sono sicuro che se l'avessero girato in Italia sarebbero riuscito a rovinare la storia drasticamente), un tocco poetico ad aleggiare nei contorni, azione dosata ma soprattutto ben curata. Ci sono parecchi motivi per volgere lo sguardo verso questa pellicola francese che riesce ad impressionare nella sua dinamicità e nel suo puzzle dove tutti sembrano implicati in qualche modo (sarà davvero così?). La prima parte del film semina il campo bene bene in attesa dei frutti che immancabili arriveranno abbastanza velocemente uno dietro l'altro a raffica. Il passato e ferite che non possono chiudersi, l'affetto verso le persone amate e le azioni che siamo portati a fare in casi di emergenza quando è l'istinto a ragionare, il volere credere all'impossibile, ci sono parecchi spunti alla base di "Non dirlo a nessuno", un film che va oltre il semplice thriller con un trama si vincente ma povero di altro.
Mi è piaciuta molto la regia delle scene svolte in "zona lago", sia in apertura che in chiusura. Impossibile non apprezzare poi il momento matrimonio/funerale in apertura e la rocambolesca fuga di un protagonista che deve assolutamente arrivare in tempo per un appuntamento speciale.
Vedere "Non dirlo a nessuno" è come sorseggiare un buon vino rosso non troppo sofisticato.