non conosci papicha (2019)

Papicha è un buona opera d'esordio sulla condizione femminnile nel mondo, specialmente quando all'interno di un contesto dove è presente l'ascesa delle frange più fondamentaliste la giovane e brava protagonista vuole organizzare una sfilata di moda in piena regola. E' una sfidas aperta della libertà individuale di fronte all'oscurantismo religioso. Il regista mette bene a fuoco il contesto, rendendo tangibile la deriva verso un terrore più crescente dove il soffocamento della volontà femminile è all'ordine del giorno. Una regia solida che si concede anche qualche escursione nel genere, nel momento della sfilata. Un film che merita la visione se non altro per ribadire come la religione, tutte le religioni, sono uno dei tumori più gravi dell'umanità.

Storia forte, dura e diretta in quello che racconta, in una Algeria degli anni '90 dove era sempre più imperante l'esaltazione religiosa integralista della guerra civile.
Il film però soffre di una caratterizzazione un po' troppo enfatica, con personaggi che cadono in contraddizioni e dinamiche troppo impegnate a mettere l'accento sulla loro drammaticità e poco propense a risultare lineari.
Il cast se la cava bene ma la storia non mi è sembrata costruita in modo ordinato, la regia, all'esordio, non ha grandi meriti da evidenziare ma il ritmo della narrazione appare abbastanza fluido, così da permettere una visione discretamente valida, anche se non perfetta.