non aprite quella porta: l'inizio (2006)

Agli stessi livelli del remake di Nispel di due anni prima mantenendo il cast originale della sadica famiglia Hewitt con l'eccellente R. Lee Ermey, il terribile sergente maggiore Hartman di "Full Metal Jacket". La nascita di Leatherface che viene "adottato" dalla capofamiglia Luda May. la chiusura del mattatotio fonte primaria della contea di Travis e la conseguente dedizione al cannibalisno della famiglia assassina. Tommy "Leatherface" non potrebbe aver avuto migliori educatori per diventare il serial killer con la motosega... Aumento di scene splatter e la scream queen di turno Jordana Brewster già nota per la saga di "Fast & Furious". Ambientazione rurale texana che mantiene sempre quell'alone di sudicio e malsano carateristico. Non mi è dispiaciuto nonostante molti commenti negativi.

A me ha intrattenuto e non poco!
Spietato e cinico al punto giusto!

Buon prequel ma sicuramente poteva essere fatto meglio. La trama è buona come gli attori e l'ambientazione cupa gioca un ruolo fondamentale ed è riuscita molto bene.

La moda americana di produrre reboot, sequel e remake mi è sempre stata indigesta.
L'ho sempre considerato come un allarme rosso, un' esplicita dichiarazione di incapacità nell'offrire un qualcosa di nuovo al pubblico.
3 anni fa votai l'originale film di Hooper con un ingiusto 5, ma questo film mi ha permesso di rivalutare la figura di Leatherface e di tutta la sua allegra famigliola.
Il film, ma questo si sapeva, non offre assolutamente nessun guizzo di sceneggiatura, nè tantomeno colpi di scena da ricordare ai posteri.
I punti di forza di questo prequel sono da ricercarsi nella fotografia estremamente cupa, capace di trasmettere con efficacia un'atmosfera malsana , ma anche nella corposa componente splatter.
La violenza non è affatto edulcorata e si erge a protagonista indiscussa della vicenda, riuscendo a bypassare (furbescamente) le penurie di sceneggiatura e le performance attoriali non eccelse.
Da sottolineare l'impressionante presenza scenica di Leatherface, ma soprattutto l'ottima interpretazione di Ermey nei panni dello sceriffo Hoyt.
"Non aprite quella porta: l'inizio" è un film molto violento, che vive e muore delle sue atmosfere morbose e malate, ma non porta in dote nessuna morale di fondo.
Parliamo di un horror che deve trasmettere tensione e intrattenere; il filosofo che cerca domande esistenziali è pregato di passare ad altro.

Così così, nulla di particolarmente eclatante. Buono splatter e non noioso.
Il finale non mi ha convinto molto...
Mezzo punto in più per la grassona lardosa a metà del film, mi ha fatto sganasciare.

Discreto film horror del 2006 diretto da Jonathan Liebesman.
La trama non è nulla di originale e anche il suo sviluppo è molto prevedibile ma alla fine il film grazie ad una dose piuttosto elevata di splatter realizzato molto bene e grazie ad un ritmo piuttosto elevato intrattiene senza annoiare.
Regia e recitazione nella media.

Uno dei miei film horror preferiti in assoluto, mi ricordo che ai tempi di megaupload mi ero scaricato tutta la serie dei ''non aprite quella porta'', e questo fu l'unico vhe mi piacque veramente tanto. Forse anche piu del remake del 2003...

SPOILER

Carino ma niente di che. Io questi film con violenza gratuita non è che non li gradisca però quando comincia ad esserci troppa violenza e troppo splatter diventano film insensati a parte qualche eccezione. Il film si presenta come un prequel del film originale del 1974 e quest'idea era anche carina. Il film parte abbastanza bene, poi da quando cominciano ad esserci tutte quelle uccisioni splatterose, il film cade nel ridicolo e diventa prevedibile. Attori mediocri, sceneggiatura appena passabile. Le cose migliori sono le scene splatter fatte bene e l'idea del prequel. Per il resto è un film mediocre. Buona anche la scenografia.

magnifico! questo è il film della saga Non aprite quella porta che preferisco in assoluto! veramente ben fatto e crudele la punto giusto! per me è un gioiellino! peccato che non riprendere la vera storia del film 1974 ma per quello hanno fatto già il remake del 2003! cmq questo è il più sadico di tutti! consigliato a chi gli piacciono i film horror che sono fatti bene!

Sono tre gli elementi che mi portano a dare la sufficienza a questo prequel:
1- Le scene splatter, crude e davvero ben fatte;
2- La sempre piacevole presenza del "sergente Hartman";
3- La sequenza finale.
Per il resto sa tutto di gia' visto.

Horror leggermente inferiore ai livelli del primo che godeva della presenza di Jessica Biel, per il resto questo episodio è più cattivo e con un finale completamente nero.

Per chi ha apprezzato il precedente, in questo troverà la spiegazione e l'origine di molte cose.

Più che sufficiente, tiene più o meno alta la nomea di una delle saghe horror più riuscite, pur essendo un pò meno ben diretto e patinato rispetto al remake (nonostante i nomi coinvolti più o meno siano gli stessi).

Iperviolento e sanguinoso, perlomeno ripropone la scena cult della cena (e pure il finale con la fuga ricorda molto il capostipite) e si lascia guardare senza stancare.

Più che un prequel di un remake, è un prequel di una saga che tenta di rispondere a domanda dovute; qualche scena rimane impressa (leggasi martellate in faccia) ed un'operazione rischiosa è uscita fuori in modo più che valido.

Praticamente l'unico della saga ad esser legato in qualcosa agli altri episodi, visto che la maggior parte di quest ultimi seguono sottoscript indipendenti; un film cattivo e sporco che si può vedere.

Non male, anzi, oserei dire anche migliore del primo capitolo in chiave moderna. Ottime scene splatter e storia ben raccontata... finalmente capiamo come è nato il nostro caro Latherface.

Aumenta ancora la cattiveria e la violenza...ci vengono mostrate scene raccapriccianti e la nascita del MOSTRO...Perde però un pò di freschezza e di atmosfera ma rimane un film più che guardabile anche se non memorabile.

L'originalità non era nelle intenzioni del regista, che puntava più alle atmosfere ansiogene e malate create dalla famiglia assassina portata alla ribalta da Hooper nel lontano 1974, riuscendo ad essere inquietante quanto basta per proporre al pubblico una storia di sangue e horror che tenga incollati al video fino alla fine, senza grandi incertezze ed in maniera sufficientemente coinvolgente.

La violenza c'è come è giusto che sia e fa anche effetto, ma mancano quell'inquietudine e quel certo grado di tensione che caratterizzarono il precedente. Metto 6 giusto perchè apprezzo il genere, che in fondo vale poco (lo ammetto).

Ottimo prequel.Gli ingredienti sono sempre gli stessi ; Violenza,sadismo e tanto sangue. In questo film la figura dello sceriffo è messa maggiormente in evidenza sottolineando il suo lato sadico con battute ironiche e ciniche. La tensione è al massimo e non si riesce a staccare gli occhi dallo schermo. Consigliatissimo per gli appassionati di Leatherface.

Difetto: non è un vero e proprio "beginning", perchè dell'infanzia di Leatherface vengono mostrate solo poche scene nei primi minuti (a differenza dello straordinario remake di halloween di rob zombie): è giusto una scusa per poi tornare alla solita solfa dei ragazzi che capitano lì per sbaglio e vengono fatti fuori uno dopo l'altro..
Pregi: Atmosfera sporca e malsana, angoscia per tutta la durata del film; Splatter alle stelle; e inoltre fantastica l'idea di aver

SPOILER

Nulla di nuovo,ma se si vuol vedere scorrere un po'di sangue senza tante menate questo è l'indirizzo giusto.La messa in scena acuisce poi lo squallore,tutto è buio,nero e non c'è alcun tipo di speranza..un film sufficientemente divertente e cattiva.
Grande R. Lee Ermey !

Accipicchia che bel prequel!!forse anche un peletto superiore al remake di Niespel...da amante del gore direi che mi ha soddisfatto pienamente...qui il regista ci dà un pò più giù con lo splatter rispetto al suo predecessore....promosso a pieni voti direi!

Mah,così così. I "non aprite quella porta" sono alcuni dei poci horror che mi angosciano,forse perchè l'originale è stato uno dei miei primi film horror. Questo è un punto in più,però ho trovato il film abbastanza noiosetto e vuoto. Comunque si merita una sufficienza e mezzo! :)

Non male questo prequel, senza grosse pretese e con un R. Lee Ermey bastardo come solo lui sa essere.

Inferiore al remake del 2003, questa pellicola racconta l'inizio di uno dei personaggi di horror più spaventosi: Leatherface.
Consigliato solo ai fan della saga

praticamente la fotocopia del remake... togliendo la parte iniziale.

COMMENTO UN PO' SPOILEROSO

Molto simile al film che lo precede e forse ancora più cruento, ma pieno zeppo di comportamenti al limite della realtà possibile. Ragazzi che hanno l'occasione di scappare o chiamare soccorsi ma non lo fanno, ragazza su una macchina che si fa raggiungere da un bestione a piedi, la scena delle flessioni, quella del taglio delle gambe con il vecchio che soffre come se gli avessero dato uno schiaffo e tante altre. Che dire poi della reiterata frase finale che vuole far credere che sono fatti realmente accaduti, insopportabile e inspiegabile.
Va bè, comunque il suo effetto lo fa, riuscendo più volte a far distogliere lo sguardo ai più deboli o a far venire qualche smorfia di disgusto ai più abituati, sempre grazie a Leatherface che in questo film però si vede rubare la scena dallo Sceriffo capace anche di strappare qualche sorriso con le sue battute.
Più 6 che 6,5, ma mezzo punto l'ho regalato a quasi tutti.

Prequel di ottima fattura. Cattivo, malsano e con una splendida fotografia.
Leatherface ha la camminata un po' troppo fashion, ma nel complesso rimane ottimo.

Voto e commento questo perché l'ho rivisto più recentemente, ma lo stesso voto e sostanzialmente lo stesso commento vale anche per il remake dell'originale fatto poco tempo prima, poiché i due film sono praticamente identici e ciò che vale per l'uno vale più o meno in tutto anche per l'altro (al remake avrei forse dato mezzo punto in più giusto perché c'era Jessica Biel, in questi tipi di film conta in effetti anche chi deve farsi massacrare ;-) ).
Questo restyling anni duemila che poco ha da spartire con l'originale polveroso, urlante e ossuto di Hooper che visto oggi, come dice King, fa capire che il mondo "è andato avanti" (vedete voi se in bene o in male), supera la (mia) visione a pieni voti. Al contrario di quello che è stato fatto con Nightmare, qui si può parlare di "lavoro riuscito".
L'idiozia non manca (arriva lo sceriffo che come prima cosa spara alla motociclista e non ti sorgono dei dubbi? A quanto pare no, tranquilli con lui in macchina... E come può un ventenne venire sopraffatto in quel modo da un ultrasessantenne acciaccato?... cose di questo tipo), ma tralasciando questo fatto il film si regge su basi solide e regala splatter per palati domenicali, belle scene in famiglia, cena con ospiti compresa, tutto condito da un sottofondo d'ironia che amo in questi film.
Non si fa mancare nemmeno la scena finale all'apice del ridicolo...


SPOILER

Come aspettarsi i miracoli sulla storia di Leatherface prima degli eventi mi sembra una perdita di tempo, hanno voluto presentare un bambinone brutto e turbato che ha passto tutta l'infanzia a macellare carne... più che sufficiente, non ha senso andare a cercare chissà che. Lo si vuole vedere a cucire le maschere per la festa, mica chiacchiere.
Bella la fotografia, bella anche la casa, ci vivrei volentieri.
In definitiva questo è Non aprite quella porta trasportato ai giorni nostri, usa tecniche diverse, è diverso dall'originale come deve essere e trasporta nel mondo caldo, brutto e malato della famiglia di Leatherface dove regna solo il rumore della motosega con uno stile che mi è piaciuto e che ho trovato di livello nel cinema attuale.

Uno dei migliori horror del decennio, ottimo prequel di "Non aprite quella Porta", si respira l'atmosfera malsana del film di Hooper, poi c'è una bellissima fotografia; il film risulta più violento rispetto al film precedente (il remake), e qui R. Lee Ermey è il protagonista assoluto del film, l'antieroe per eccellenza, davvero un ottima intepretazione (in alcuni momenti mi ha ricordato il Sergente di Full Metal Jacket), e qui Leatherface è più grezzo e tamarro che mai. Da vedere e rivedere.

Bellissimo, raggiunge quasi i livelli del grande film "Non aprite quella porta" del 2003, da cui comunque si distacca per diversi aspetti. Un horror che mette veramente paura e brividi. Gli amanti del genere dovrebbero vederlo perchè ne vale la pena.

Bello quasi quanto il remake di Nispel.

Un buon film, ben girato, in cui la dose di violenza e di tensione è molto alta. Come al solito fantastiche le scenografie, buona la fotografia e interessante la recitazione.

Promosso.

Prequel di un remake (!) che dà l'idea di come l'industria americana a volte possa diventare tanto palesemente commerciale da mandare al diavolo tutto il resto e da non aver bisogno di nasconderlo.
In questo caso le aspettative non erano altissime,il primo film di Hooper sarebbe rimasto comunque insuperabile a prescindere e quel The beginning che vuole raccontare la storia di Latherface dura pochissimo. Poi il lavoro di tale Jonathan Liebesman diventa ciò che non poteva non essere: squartamenti,litri di sangue non-stop e trama nulla. Approfondimenti psicologici neanche a parlarne,chiaramente. Quindi inutile dire che è un prequel di cui non si sentiva il bisogno,ma allo stesso tempo funziona più del remake di qualche annetto fa con Jessica Biel.
La fotografia ottima tende sul giallognolo ed evidenzia uno squallore non indifferente,come slasher credo sia tra i migliori prodotti commerciali in giro. Oramai i produttori (tra cui quell'incapace di Bay) hanno capito che basta riesumare i mostri amati dal pubblico e farli diventare personaggi iconici per fare soldi e allora si fa il tifo anche per Faccia di cuoio,tanto oramai... Ma il vero motivo per vederlo è quell'ironia e quell'humor nero che non guastano,almeno in questo particolare caso dove di scene violente ce ne sono davvero tante. Da segnalare la scena davvero tosta


SPOILER

Latherface però se ne sta molto in disparte,almeno all'inizio,allora l'unico elemento carismatico di questo ennesimo capitolo della serie è un grande Lee Ermey che qui scimmiotta il suo sergente Hartman spesso e fa alzare di mezzo voto.

Molto simile a quello precedente,molto più violento e con una storia interessante.C'è molto horror,molto sangue,tutto ciò che uno vuol trovare in un horror.

Non sappiamo se considerarlo un voto alto, ma sotto la sufficienza non ci andiamo solo per la presenza di Leatherface. Tolto il primo pezzo veramente breve del film dove vengono svelate le origini, il resto è ripetitivo e non aggiunge assolutamente nulla a quello che viene detto negli altri.

sono stato molto soddisfatto di questo non aprite quella porta. abbastanza lontano dal sadismo dell'originale (a mio parere bellissimo), questo prequel è comunque un buon film.

Niente di che certo ma poi non è tanto male, si fa guardare e scorre piacevolmente. Poi sono interessanti gli episodi iniziatici della storia, la macelleria, lo "sceriffo" più cattivo della contea, la mamma inquietantissima...

a parte la pecca di tagliare alcune scene che umanizzano la famiglia Hewitt, tipico del cinema italiano, il film è delirante e angosciante fino all'ultimo. la scena finale di lui che cammina da solo sul ciglio della strada è toccante, un incompreso sempre escluso che si prende la sua vendetta.

R. Lee Ermey è un idolo :-)

nnt male....lo splatter cè ma la storia è smp la stexxa.....

A me piace il genere,mi è piaciuto tantissimo il film precedente e non sono rimasta per niente delusa da questo,anche se in fin dei conti si sapeva come sarebbe andata a finire,altrimenti il film con la Biel non avrebbe avuto senso..era scontato che in questo faccia di cuio avrebbe dovuto farla franca..comunque è bella l'idea di vedere l'origine della sua follia

Prequel del remake fatto nel 2003 di buona qualità nonostante sia l'ennesima trovata commerciale che ha sfatato il mito di leatherface.Gli attori se la sono cavata più o meno tutti.Una delle note positive è che nel film è presente R.Lee Ermey,mitico sergente maggiore in Full Metal Jacket.C'è molto splatter, il cheè può essere considerato positivo o negativa,a seconda dello spettatore.Ve lo consiglio se volete completare la saga e vi piacciono gli splatter;niente di più,sa di visto e stravisto.

Prima di schiacciare play bisogna prepararsi ad un'ora e quaranta minuti di film con lo stomaco rinforzato e il cuore saldo.Se siete pronti vi immergerete in un turbinio di salti dalla sedia,scene esplicitamente disgustose e atmosfere volutamente sporche e nauseabondi.Nessuna storia complicata,nessuna recitazione eccelsa...ma la smorfia che si ha o nel pensare"mai + nella mia vita" o"che finale ka**o!!!" a fine film durerà per dei giorni...peccato l'abbia superato[Rec]..ma rimarrà per adesso il secondo film horror che mi ha + colpito nell'adolescenza..(la sto vivendo ancora adex l'adolescenza,non ho superato i vent'anni)

SPOILER

Molto più violento e sanguinolento del remake...Si d'accordo sembra fatto per sfruttare la buona riuscita del remake ma questo a tratti sembra fatto anche meglio,sopratutto per le torture inflitte. Piccola chicca: ora capisco perchè lo zio della famiglia sta su una sedia a rotelle...Macabro.

violento e cruento,torture e sangue a go-go...non consigliato per i deboli di cuore,personalmente il miglior rifacimento anche se si parla di the beginning..

Sarà anche il solito inutile horror, ma tutto sommato questo prequel non mi è dispiaciuto affatto.
Una buona dose di violenza, sangue e tensione lo rendono più che degno di almeno una visione da parte degli amanti del genere, pur con la consapevolezza che non ha niente di estremamente esaltante, anzi.

non è per niente male anke se ormai sa di "visto e rivisto"..ma per 1 serie che dicono che sia tratto da "1 storia vera" c'è poco da fare..comunque a mio parere è il più cruento per le scene esplicite ed è molto meno noioso e recitato male di certi capitoli precedenti.
molto bello.

carino dà... non così bello come m'aspettavo... sinceramente si può fare di meglio...

classico

Prima domanda...ma il "beginning" di cui parla il titolo dura 5 minuti?
si perche dopo l'inizio dove vediamo la nascita e il ragazzo ai primi "lavori" il film torna sui binari gia visti nei precedenti film della serie...in particolare questo episodio ricalca molto il film uscito nel 2003 a sua volta remake del film di Tobe!
quindi questo è semplicemete un remake di un remake!
Però devo ammettere che ancora una volta la famiglia maledetta continua a conquistarmi e a spaventarmi...certo il sadico finto sceriffo toglie,ancora una volta,la scena a quello che dovrebbe essere il vero protagonista:Leatherface(si scrive cosi'?).
Togliendo la ,solita,inutile prima parte poi si viaggia nell'incubo grazie anche a degli effetti splatter molto efficaci!
Non male in fondo ma niente di nuovo...

in generale non è male come sequel..si può vedere

Bell'idea quella di spiegare le origini del massacro( ai fan del primo o ai curiosi piacerà sicuramente). La pellicola conserva sempre i momenti di tensione( di meno rispetto al precedente) e aumenta la dose di splatter.

SPOILER

L’unica pecca, anzi “non pregio”, che si può attribuire a “Non aprite quella porta: l’inizio” è la mancanza di una vera personalità artistica dietro l’opera, che viene diretta da Jonathan Liebesman ( “Al calare delle tenebre” e il corto “Rings”, prequel di “The Ring 2” ) sulla mera imitazione della precedente pellicola di Marcus Nispel, con conseguente identica resa di marciume e disgusto unita ad una curatissima fotografia desaturata di Lukas Ettlin. Per il resto è puro divertissement al sangue che i fans di Leatherface non possono mancare di apprezzare. Voto : 8+

SPOILER

questo mi è piaciuto +di "nn aprite quella porta l'inizio" anche se ala fine come storia nn cambia...peccato il finale!

il segreto della saggezza é nella saggezza in se stessa e ....nella strada che conduce ad essa.
la strada é lunga ...le radici amare ma il frutto é dolce

niente di che in più del precedente

come prequel ci sta bene eccome, magari qualche piccolo miglioramento e ci sarebbe stato ancora meglio però è + ke decente come film horror...

Mostrare l'infanzia di leatherface era solo una scusa per mettere in scena il solito film scontato dall'inizio alla fine, potevano anche far a meno di girarlo

Il film è una copia dell'ultimo "Non aprite quella porta"... nulla di più e nulla di meno. Le scene sono pertanto scontate, MA... (e qui spiego il motivo del mio voto) ho avuto un'ansia e un mal di stomaco per tutto il film e pure dopo... scene davvero cruente. Quindi alla fine è un film che si lascia guardare...

Ottimo horror,si intreccia alla perfezione col remake del suo predecessore!

a me questo genere di film se girati bene piacciono. il prequel del remake di non aprite quella porta, girato ancora bene, agli inizi di leatherface!! cruento! ho il dvd senza censura!! ottimo!!!

Buon film horror,con la tensione sempre al massimo!

la curiosità di come nasceva il tutto c'è,ma dopo 20 min e scontato fino alla fine

mammamia che film... non so come fate a criticarlo.. cmq bisogna vedere cosa si cerca in un film quando si va a vedere... io cercavo violenza e trash e questo il film me lo ha dato... voto 10

Questo film è bellissimo. E' più splatter di Non aprite quella Porta.

Il failm è abbastanza carino,ma meno rispetto al film antecedente.

Il film non è male, tuttavia di "prequel" non ha nulla (e vabbè possiamo sorvolare) ma soprattutto sa tutto di già visto.

horror carino.. tutto sommato riesce a creare tensione, abbondano scene splatter e sangue.costituisce un buon prequel del noto quasi omonimo film anche se tuttosommato non presenta particolari idee innovative, a parte il fatto di spiegare l'origine dei personaggi!

Buon film horror/thriller, non eccezionale, ma comunque da vedere.

statididiso ha ragione..."bisogna vedere cosa si cerca in un film"...a questo proposito io do un bel 9 a questo film...non propone nulla di originale su questo sono d'accordo pero appena finito di vederlo la prima cosa ke mi sono detto e stata-"ke ****ta"...nel film non manca certo la violenza...e se e il primo capitolo ke vedete di questa saga...be...non fatevi troppe domande sul fatto...ma qua sono tutti pazzi!?!
Voto: 9

il film di liebesman mi aveva fatto un buonissimo effetto la prima volta che l'ho visto, ed anche ad una visione successiva queste impressioni sono state confermate.
le finalità dell'operazione non erano certo nobili, dato che l'ennesima spendita del nome del texas chainsaw massacre muove i passi da una operazione non 'anche' commerciale, come in ogni film, ma 'solo' commerciale.
perchè, siamo sinceri, non me ne frega una beneamata mazza di quando gli si sono rotte le acque alla mamma di leatherface o che quel cattivone del titolare del mattatoio gli strillava sempre dietro e gli faceva venire i complessi.
a me, come a tutti, in uno slasher piace vedere lame che infilzano nei modi più svariati e un ritmo serrato, senza tregua.
quindi, seppur 'the beginning' suoni come l'ennesimo rabbocco di brodo per un minestrone ormai indigesto, bisogna pure riconoscere che tutto funzia alla perfezione.
la tensione c'è, le penetrazioni di leatherface con la sua mcculloch idem, e, come ciliegina, il clima goliardico di molti horror con battutina scema/squartamento; battutina scema/due tiri di canna/squartamento e così via è abbandonato a favore di una storia truce, cattiva, tesa e veloce.


SPOILER

Un buon film..per carità nulla di nuovo rispetto alla saga del massacro del texas..comunque per gli amanti del genere e della saga stessa è un film che non può non piacere. All'inizio viene spiegata la nascita di Thomas (l'energumeno ritardato) e poi come il propietario della fattoria prenda le vesti di sceriffo..il film si fa vedere..soprattutto per gli amanti dello splatter.

Voto:7

il film varrebbe 1. non aggiunge niente di nuovo alla storia originale, casomai il contrario. a mio avviso, il fascino di personaggi come leatherface è quello di essere avvolti nel mistero; cercare di caratterizzarlo, costruendogli un background alle spalle, rischia di banalizzarlo.
xò, se dovessi dare un voto x il trash, beh..
10!! L
ps: i voti sono soggettivi, bisogna vedere cosa si cerca in un film.

Altra prova di Jonathan Liebesman, autore del dignitoso “Al calare delle tenebre”. Sembra che lui abbia una predilezione nel girare i film horror, e per quello ci riesce abbastanza bene. Questo nuovo “Texas Chainsaw Massacre” non è malaccio… tutto è amalgamato benino, con attori sufficientemente bravi, molto molto sangue, scenografie e fotografie che sanno di putrido, l’atmosfera che aleggia inquietante, musiche adatte e la storia sicuramente stra-sfruttata. In parole più semplici il solito horror con ogni cliché.
Il film si può vedere. Senza grandi aspettative.

Vorrei avere di fronte quel tale, che mi pare chiamino affettuosamente "tommy", per splatterarlo a colpi di fucile a pompa (prima che lui affetti me con la motosega, si intende).

Inoltre vorrei rinchiudere in una stanza 3x3 con oblò, per qualche ora, i seguenti personaggi:

1) il suddetto
2) quello del "collezionista di occhi"
3) Jason
4) il pazzo (immaginario) di "Alta tensione"

Voi chi aggiungereste...? (Mi raccomando, gente come Hulk non vale... li schianterebbe in 3 secondi sbattendo le mani)

Mi spiace davvero quando capita , tra le tante produzioni odierne, che tirano in ballo i classici degli anni '70, di assistere a un film molto bello come questo , snobbato malamente dai più.
Qui ai '70 non siamo nemmeno arrivati. La vicenda dei 4 ragazzi che per primi incontrarono la famiglia del Texas, prima dei fatti narrati dal capolavoro di Tobe Hooper, si svolge alla fine detgli anni '60 e i protagonisti sono soldati in partenza per il Vietman con rispettive ragazze.

Il film di Liebesman parte come uno dei tanti remake-fotocopia tipo l'orribile remake di Marcus Nispel, ma poi diventa un film dell'orrore fuori dagli standard di oggi, non a caso ambientato alla fine degli anni '60, con non a caso protagonisti dei giovani indecisi se scappare in Messico o andare in Vietman.

Cupissimo, cattivissimo, senza nessuna via d'uscita.
Non c'è nessuna novità, ma qui comunque c'è un'ora e mezza di altissima tensione e di ottimo cinema.
Il regista si riscatta del precedente orribile film che ha fatto.

Si intende, solo per fan. Tutti gli altri si devono per forza astenere.

La sufficienza se la merita per l'atmosfera cupa, sudicia e folle che il regista ha creato.......la colonna sonora poteva esser migliore visto i grandissimi pezzi sfornati alla fine anni '60 / inizi '70 (bisogna anche dire che il viaggio dei quattro è durato pochissimo). La storia......beh la stessa noiosissima trama, un gruppo di bellocci che cade nelle mani dei cattivi della situazione e son troppo stupidi per salvarsi........

Non si sentiva davvero il bisogno dell’ennesimo capitolo tratto dalla nota sanguinaria saga creata da Tobe Hooper,ma nonostante un evidente inutilita’ di fondo del progetto devo ammettere che questo ennesimo capitolo di “Non aprite quelle porta” non mi è affatto dispiaciuto.
La pellicola si discosta infatti dai soliti teen-horror edulcorati ed innocui,pestando giu’ duro su violenza e sangue dispendiati in grande quantita’.A convincere pero’ è soprattutto la cattiveria che trasuda dalla pellicola insieme al lerciume delle location ed alla folle pazzia della famiglia cannibale.
Chi è avvezzo allo splatter piu’ estremo non storcera’ certamente il naso di fronte a questo prodotto che è comunque pensato come opera commerciale,ma si potra’ comunque notare quanto la pellicola riesca a trasmettere una sorta di sadismo di fondo,sfruttando anche la grande interpretazione mefistofelica di R.Lee Ermey che nei panni dello sceriffo Hoyt si rivelera’ la vera mente perversa del gruppo,riducendo il ruolo di Leatherface a quello di braccio armato.
Ovvio che la sceneggiatura non sia un granche’,il regista ha le mani piuttosto legate da questo punto di vista e non è che possa sbizzarrirsi eccessivamente,anche se riesce a convincere nell’unico totale momento di liberta’ interpretativa, vale a dire la genesi di Leatherface e dei suoi “simpatici” famigliari.
La pellicola risulta ben ritmata,sin dai primi minuti si entra subito nel vivo con scene grandguignolesche,non senza pero’ tralasciare un discreto approfondimento dei protagonisti,nettamente superiore a quello a cui siamo solitamente abituati in queste pellicole.
Finalmente un film dotato di una certa cattiveria,ben distante da quella sorta di giocattoloni inguardabili come Hostel o Saw,piu’ vicino al modo di fare cinema di Rob Zombie(anche se “The devil’s reject”rimane una chicca inarrivabile),ma che comunque esula dai soliti horror soporiferi.
Interessante notare il miglioramente del regista,Jonathan Liebesman,che dopo il pessimo “Al calar delle tenebre” propone un horror degno di questo aggettivo,curando con efficacia anche location e fotografia.

Un prequel sostanzialmente inutile,ma estremamente superiore alle aspettative.Simo di fronte ad una nuova e scontata variazione sul tema riportato a galla da Nispel nel 2003,nessuna novita'degna di nota,sempre la stessa pappa:gruppo di bellocci in fuga con famiglia "macellaia"alle calcagna....come giustificazione dell'operazione,ce'la gustosa genesi della famiglia texana risolta brillantemente nella prima parte,ma tutto sembra un pretesto per batter cassa.E'un prodotto cmq ben confezionato:efficace l'apparato scenografico,accurata la fotografia,ottimi gli effetti speciali,buona la regia con una sceneggiatura che a parte qualche caduta di tono,funziona a dovere.Fondamentale e straordinaria come al solito la presenza del grande R.Lee Ermey.In conclusione direi una volta dimenticata la mancanza di originalita'qualche"risata"ci scappa.

più o meno paragonabile a quello uscito nel 2004, la storia non cambia tanto.

fa schifo...troppo schifo...violento al massimo...solo il sangue che vi scorre in qst film lo rende un horror vero!
Quel porco affettacristiani mi mette una paura unica...e' il personaggio piu' schifoso, folle che abbia mai visto in qualsiasi film...
LO CONSIGLIO SOLO AGLI AMANTI DEL GENERE HORROR...E DICO HORROR HORROR...

SPOILER

A differenza del film di Nispel in questo film diretto da Liebesman viene messa in risalto veramente ai confini della realtà la follia e la pazzia della famiglia Hewitt...
Il film a mio giudizio è molto più violento del film del 2003 cmq è fatto abbastanza bene da meritarsi più della sufficienza...