noi regia di Jordan Peele Usa 2019
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noi (2019)

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locandina del film NOI

Titolo Originale: US

RegiaJordan Peele

InterpretiLupita Nyong'o, Winston Duke, Elisabeth Moss, Anna Diop, Kara Hayward, Tim Heidecker, Yahya Abdul-Mateen II, Evan Alex, Emile Alex, Shahadi Wright-Joseph, Cali Sheldon, Noelle Sheldon, Duke Nicholson

Durata: h 1.56
NazionalitàUsa 2019
Generehorror
Al cinema nell'Aprile 2019

•  Altri film di Jordan Peele

Trama del film Noi

Tormentata da un trauma irrisolto del suo passato e sconvolta da una serie di inquietanti coincidenze, Adelaide sente crescere e materializzarsi la sua ossessione e capisce che qualcosa di brutto sta per accadere alla sua famiglia. Dopo un'intensa giornata trascorsa in spiaggia con i loro amici, Adelaide e la sua famiglia tornano a casa. Quando cala l'oscurità, i Wilson vedono sul vialetto di casa la sagoma di quattro figure che si tengono per mano...

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Voto Visitatori:   6,16 / 10 (64 voti)6,16Grafico
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Voti e commenti su Noi, 64 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

biosman2010  @  28/12/2023 18:51:51
   5½ / 10
Come detto sotto, nulla a che vedere con "get out" e trama confusionaria e pasticciata.
Neanche perdo tempo per cercare spiegazioni nel finale..
Jordan Peele mi ricorda un pò Shyamalan, parte in quarta e poi si perde per strada..
Spero di no..

Signor Wolf  @  14/11/2022 07:28:53
   5 / 10
horror Slascher poco brillante, con colpi di scena telefonatissimi anche se logicamente errati

non basta il tema impegnato per fare un buon film, Noi e'un passo falso di Peele

mauro84  @  12/10/2022 23:03:11
   7 / 10
Stasera mi son visto questo gran bel film "horror", thriller, originale sin dal suo principio e alla sua conclusione, non ovvia, ma quasi di aperta veduta.
Location tipiche americane, buona fotografia e colonna sonora ben gestita.

Il cast, si conferma ottimo nel suo assoluto complesso, ed è ben gestita l'aspetto "famiglia".. tutti servono, tutti son stati scelti e recitano per un Motivo.
Soprattutto le attrici hanno qualità, potranno emergere nel cinema,

Il regista, si conferma, con questa pellicola horror, Originale, che ha la visione del cinema a 360*. Confeziona un ottimo prodotto, violento il giusto, che sà quasi divertire, intrattenere.. Sceglie nuovamente un cast tutto di colore, ma in modo all'altezza e questo viene ricompensato.
La conferma di Peele, il regista visionario d'oggi. Ne farai di strada!!

NOI, uno dei migliori prodotti horror d'oggi. Visionario!! Consigliato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  25/08/2022 19:14:15
   7 / 10
Jordan Peele dimostra nuovamente il suo stile: horror con messaggi sociali, molta angoscia e personaggi dai comportamenti anormali.
Accuratezza nella regia, musiche e colpi di scena. Alcuni momenti sono infatti molto riusciti: mi ha terrorizzato il racconto bisbigliato durante la home invasion, ad esempio.
Finale ben fatto. Ma capisco che può non piacere.

Light-Alex  @  31/07/2022 10:05:22
   5½ / 10
Film con un'ottima Nyong'o, che parte con buone promesse, poi verso metà film pare approdare in un po' deludente stile Home Invasion, recupera un po' a seguire perché lascia un'aura di mistero da svelare che aiuta ad incuriosire e ad arrivare fino alla fine della visione.

Tuttavia la conclusione non lascia del tutto convinti, lascia troppi interrogativi e non giustifica a pieno i fatti narrati.
Il film si conclude così con la sensazione di non essersi troppo annoiati, di aver visto anche qualcosa di buono, ma niente di entusiasmante.

BenRichard  @  01/05/2022 19:38:23
   5 / 10
"Scappa - Get out" mi era piaciuto ma qui Jordan Peele ma ha un tantino deluso. Capisco le citazioni e i vari riferimenti ad altre peliccole, generi e sottogeneri, ma il risultato complessivo non mi ha soddisfatto. Finale che oltretutto (personalmente) mi ha guastato tutto quello visto prima. Comunque sempre buona la regia di Peele, ma non mi basta quello per concedere la sufficienza.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  18/03/2022 21:24:58
   6 / 10
Alterna alti e bassi. Abbassanza originale ma il capolavoro e' lontano.
Sufficiente.

Lucio 1982  @  01/02/2022 23:36:01
   5 / 10
Non sono un fan di Jordan è ovvio
Però se nel primo c'era qualcosa di positivo e ben fatto,qua ci trovo poco sinceramente.....
Il primo film andava oltre la sufficienza nel complesso per le tematiche e la regia
Qui si salva solo l'interpretazione della protagonista e il colpo di scena finale che può migliorare il mio giudizio
Nel complesso però il film è di una assurdità unica e vuole fare troppo rispetto a quello che fa insomma....un finale interessante non risolleva un film lento e modesto ...
Era da un po' che nn mi annoiavo già a metà filme questo influisce sul mio giudizio..
Come idea poteva starci però come realizzazione secondo me no , è troppo esagerato e troppo confusionario
Va bene il messaggio di fondo e tutto il resto ..ma io film è troppo contorto e pretenzioso
Credo che nn possa raggiungere più di una tirata sufficienza...ma proprio a stare larghi e a regalare qualcosa !
Ho preferito di gran lunga il primo anche se nn lo considero un capolavoro come molti invece affermano che sia

Oskarsson88  @  28/12/2021 14:29:25
   5½ / 10
Nulla a che vedere col bellissimo Get Out. Cioè, per carità, la fotografia e lo stile non dispiacciono, ma la trama mi ha convinto meno di zero e anche a livello di intrattenimento non è un granchè. Va bene la denuncia sociale, tra fortunati e sfortunati, e la riflessione su ciò che saremmo potuti essere se... ma ciò non basta per far di ciò un film riuscito. Oltretutto

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Mic Hey  @  29/05/2021 03:51:52
   8 / 10
J.Peele NON fallisce la sua seconda prova (del fuoco?) con un horror addirittura socio-politico(!) tecnicamente ottimo, classico nella realizzazione (no mockumentary no camere tremolanti etc..). Breve prologo inquietante e misterioso e poi si parte a mille con una home-invasion sublime terrificante con la giusta dose di jumpscare! Ritmo costante e serrato, qualche tocco comico (geniale la frecciata all'Alexa di Amazon) e via così fino alla didascalica "spiega" finale fin troppo saccente e pretestuosa che ha fatto indignare molti anche giustamente second me :)
Il "twist" finale, seppur prevedibile (ehm non da me però), merita sicuramente un approfondimento: non è tanto geniale il "twist" stesso quanto ciò che rappresenta anche rapportato al mondo di oggi.. anche quello politico dove la meschinità umana e evidente quando una volta raggiunto il potere/la fatidica poltrona si dimenticano in fretta le proprie radici e la condizione di prima (il "mondo di sotto").. ed è vero pure il contrario, colui che da una condizione "privilegiata" ("mondo di sopra") dovesse ahimè precipitare "di sotto" perderebbe in un attimo la propria condizione per assuefarsi e omologarsi agli "inferiori"..alle "bestie"..alle "ombre".
"US" dunque è un film che oltre a difendersi più che bene come esponente del genere horror, letteralmente "spicca il volo" se ne consideriamo la componente metaforica/sociologica con l'unico difetto di una rivelazione finale ingenua e ridondante .

John Carpenter  @  12/04/2021 12:12:19
   7 / 10
Meglio "Get Out" ma Jordan Peele si riconferma un regista interessante, e con qualcosa da dire, seppur sopravvalutato a causa delle tematiche black dei suoi film.

Jolly Roger  @  26/12/2020 18:33:22
   7 / 10


_________________Commento SPOILEROSO ed AMMAZZAFILM___________________


US – ovvero NOI – non è un film facile da giudicare. E' un film che può prestarsi a diverse letture, nessuna delle quali particolarmente convincente, se non forse quella che descriverò in seguito.

Partiamo dando per scontato che conosciamo il colpo di scena finale, che poi, come colpo, non è nemmeno così "colpente": Adelaide e Red si sono scambiate da bambine – o meglio, l'"Ombra" (o la Clone) ha preso il posto della ragazzina "Reale", rimasta poi imprigionata sottoterra.
Detto questo, il film US si propone uno scopo immane, quello di rappresentare in modo allegorico la società reale in una visione quasi documentaristica, quanto più possibile scevra da ideologie e/o visioni politiche / sociologiche di sorta, nel tentativo di proporre quanto di crudo, di rabbioso e spietato (leggi: quanto di "brutto") - e, nel contempo, quanto di vitale, di sorprendente e altrettanto spietato (leggi: quanto di "buono") ci sia nella realtà sociale. Di rappresentare quanto di buono e quanto di cattivo si rapportino come elementi (o classi) per natura confliggenti di un sillogismo che sfocia, come risultato, in una continua evoluzione del modello sociale, un progresso così lento da sembrare impercettibile nel breve orizzonte della nostra vita.
Le classi sono fondamentalmente due: chi sta al comando (classe trainante) e chi non sta al comando (chi segue). I primi vivono la vita vera e tirano la carretta, i secondi seguono le fila, imitando (e scimmiottando) i primi, esattamente come le Ombre sottoterra scimmiottano gli stessi movimenti (in modo impacciato e grottesco) dei "Reali" che stanno sopra (curioso notare, a proposito, questa cosa: la parola "reale". Essa significa qualcosa di vero ed esistente e, nel contempo, qualcosa di superiore, di nobiliare, di regale).

L'Anima sta nei Reali, non nelle ombre. L'Anima, quel qualcosa che ti rende a pieno un umano, che ti rende in grado di sentire la vita, di prendere decisioni per te e per gli altri e di godere delle cose, sta solo da una parte della società, quella di chi traina la carretta e tiene le redini.
Per le Ombre, l'Anima è solo un miraggio, qualcosa che forse un giorno arriverà. Forse.
E, di fatto, a volte, l'Anima passa da un piatto della bilancia all'altro, dall'alto precipita verso il basso o viceversa. In questo caso, ciò accade tra le due bambine, quando la bimba Ombra, così desiderosa della vita vera, strangola la bambina Reale e la rinchiude sottoterra, sostituendosi ad essa. D'improvviso, una bambina vuota che non sa nemmeno parlare si trova nel paradiso del mondo reale, mentre una bambina reale piomba "sottoterra", nel mondo infernale dei derelitti e dei cloni.
Ed è per questo che la bambina Reale conserverà la propria anima, anche sottoterra, e la userà per incantare le Ombre attraverso la bellezza del ballo, per fomentarle, per dirigerle ed organizzarle come truppe in vista del Giorno del Giudizio (vedi anche il versetto 11.11 di Geremia, più volte citato nel film), gionro nel quale finalmente le Ombre distruggeranno i Reali per prenderne il posto. Ella diventerà Red, la regina dei Cloni rivoltosi: i quali, non senza riferimenti politici, vestono di rosso, il colore del proletariato. Anche le loro armi sono semplici e dirette (le forbici) e in un certo senso simboliche, perché rappresentano la volontà di tagliare le corde che imprigionano, di recidere il cordone ombelicale sociale, di tagliare la Testa del Serpente.

Di contraltare a Red, sta invece la Adelaide Ombra, bambina "senz'anima" (geniale il raffronto tra la voce di Red, che dopo tanti anni sottoterra ha comunque conservato, ma molto a stento, la propria capacità di parlare, mentre Adelaide, seppur abbia imparato a parlare, a volte non riesca a reggere una conversazione lunga o troppo articolata - come quando, in spiaggia, risponde all'amica bionda, che la incalza di domande, di non essere avvezza a lunghe conversazioni).
Adelaide imparerà a parlare ed avrà una vita normale, un bel marito e dei bei figli, godendosi il proprio "meritato" posto al sole. Con buona pace delle altre Ombre. Perché quando arrivi in cima e mangi la torta, ti dimentichi da dove sei arrivato e del fatto che fino a ieri mangiavi solo briciole. Lo stomaco pieno inebria il cervello e stempera i ricordi. Ed infatti, quando le Ombre inizieranno la loro sanguinaria rivolta, Adelaide (pur essendo una di loro e, nel profondo, sapendo di esserlo) non avrà mai il minimo senso di comprensione e di solidarietà verso le Ombre, anzi…le combatterà con ferrea determinazione.

Mai e poi mai il suo agire sarà scandito dal minimo dubbio.

Ma questo non è altro che la rappresentazione di qualcosa che in realtà accade nella vita reale: persone incapaci, inette e vuote vengono catapultate (o si arrampicano) in alto, ai vertici delle istituzioni o ai ruoli apicali della carriera, mentre persone capaci e brave si trovano a precipitare nella miseria, magari per quel piccolo ed imprevisto errore che ti costa una carriera, o il lavoro, o peggio la vita.
E' la vita, davvero. E' una ruota che gira. Si scende e si sale.
E non è detto che sia sbagliato: perché non importa se ti trovi in alto "senza meritarlo" o in basso "senza meritarlo", l'importante è soltanto aver le capacità di restare in alto o la possibilità di arrivarci. Attraverso questi rimescolamenti, quest'Anima sfuggente che permea i nostri corpo si muove lentamente, ma inesorabilmente, come un'immensa onda, nel letame umano, dall'altro verso il basso e dal basso verso l'alto, da Adelaide a Red e da Red ad Adelaide, dai Reali alle Ombre desiderose di rivalsa, gonfiandosi piano piano, fino a generare uno tsunami che sfocia nella rivolta, e la rivolta sfocia in un catartico spargimento di sangue.
Come sempre è stato.
E come è sempre stato, la rivolta di Red, seppur fondata su ragioni che paiono idealistiche, si perderà nel nulla: perché tutti i grandi ideali, nella storia umana, contano davvero poco. I grandi ideali non fanno la Storia. Sono sempre le persone, con le proprie piccole pulsioni, a scriverla. Ed in questo caso, infatti, tutto il presunto idealismo di giustizia sociale si riduce alla minimale, rabbiosa, bestiale voglia di rivalsa e di vendetta personale che Red nutre verso Adelaide, la sua Ombra usurpatrice. Questo aspetto degradante ed animalesco della rivalsa è ben rappresentato nelle scene finali, quando Red (che ben avrebbe più occasioni di uccidere il bambino di Adelaide e di uccidere la stessa Adelaide), la butta invece sulla spettacolarizzazione tragicomica della propria rivincita, combattendo la rivale con mosse danzanti, come un elegante nobile efebo decaduto di fronte ad un mercante borghesotto arricchito, verso il quale il primo nutre un disprezzo così totale da rimanerne offuscato e non riconoscerne l'estrema tenacia.
Red finisce per perdere, questa volta definitivamente e come non poteva essere altrimenti, la propria Anima.

Di contraltare, Adelaide se la guadagna definitivamente e meritatamente.
Emblematica in questo senso è l'ultima scena: il figlio di Adelaide, provato dal trauma, non parla più. In quel momento, Adelaide ricorda sé stessa, quando, dopo essere "emersa" da bambina nella vita reale, non era in grado di parlare. E lo sguardo di Adelaide, per un attimo, si fa cupo e spaventato: e se quel bambino che ha lì accanto non fosse il proprio figlio, ma il figlio di Red? Sa Red avesse sostituito i due bimbi per regalare una vita normale al proprio? Se quindi quel bambino fosse, in realtà, il bambino Ombra?!
Il sangue di Adelaide ghiaccia nelle sue vene, così come il nostro, mentre il dubbio ci coglie. Nemmeno per un attimo Adelaide vorrebbe crescere un figlio Ombra (Ombra come di fatto lei stessa è era in origine). Lei vuole il proprio figlio Reale (cioè ovviamente vuole il proprio vero figlio).
Ma ecco che il dubbio si dissipa: il bambino solleva la maschera e, sotto di essa, appare un viso normale. E Adelaide capisce che il bambino è davvero il proprio vero figlio: lo capisce perché un viso normale, mentre il corrispondente bambino Ombra aveva il volto deturpato dalle ustioni del fuoco.
Insomma, Adelaide sorride - perché vince e merita di vincere. Non c'è alcun ideale e nessun motivo per cui alcune persone vincono e altre perdono la battaglia con la vita. La selezione naturale si spiega di per sé stessa e non ha nessuno da dover convincere.

Sotto questi aspetti, US, in quanto film socio-metaforico, non è comunque così distante dalla realtà, soprattutto se si pensa al recente populismo che ha invaso il mondo negli ultimi dieci anni. Basta pensare all'Italia, dove milioni di persone di poca cultura si sono lasciate impappinare il cervello all'inebriante suono di "Honestà" e di "Vaf.fan.****". Una rivolta sociale in cui persone incapaci si sono rese capaci di guadagnarsi il proprio posto al sole e persone capaci non sono state abbastanza capaci da mantenerlo. I vari Red che ci hanno messo la faccia ce la rimetteranno e torneranno nei bassifondi a cui appartengono. I Red più furbi invece si sono mescolati ai Reali. Con buona pace di tutti gli altri, che per un secondo si consoleranno stringendosi le mani in una catena umana chilometrica, che si dissolverà a breve come neve al sole, nella calma piatta della risacca post-tsunami, senza lasciare niente.
Ma nonostante le somiglianze ed attinenze del film con la situazione socio-politica, il film (considerando anche i riferimenti politici e quelli all'evento "Hands Across America"") rischia di proporre una dicotomia fin troppo inflazionata e ormai anacronistica, quella degli abbienti contro i derelitti, delle classi dirigenti avvero le classi inferiori. Tuttavia, nel mondo di oggi, soprattutto nel mondo occidentale, nessuno muore più di fame e ognuno ha le proprie possibilità di farsi una vita migliore. Non ci sono classi rigide o caste come un tempo (ci sono forse più nella testa dei facinorosi infarciti di propaganda), perciò riproporre questa visione socio-politica significa non capire il mondo attuale, che ormai vi sfugge. La dicotomia, oggi, non è tra classi diverse e non ha una direzione socio-economica verticale, ma orizzontale e trasversale tra le classi: tra chi, animato da spirito di rivalsa, vuole distruggere, uccidere e bruciare (come il bimbo incendiario) e tra chi, animato dalla stesso spirito di rivalsa (come l'Adelaide ex-Ombra) vuole invece vivere e creare. Ma, ancor di più, è una battaglia che si consuma non solo all'interno della società, ma addirittura all'interno di ognuno di noi, perché ognuno di noi ha una propria parte "buona" e una parte diabolica ed "infernale" che se ne sta sottopelle (sottoterra), e ciò che siamo ogni giorno è il frutto di una lotta tra queste due anime, in cui una ha prevalso sull'altra. Il bravo lavoratore e cittadino modello deve sopprimere in modo spietato i propri istinti assassini come altrettanto spietatamente l'assassino deve sopprimere i propri rimorsi e sensi di colpa. La parte dove stiamo dipende dal nostro libero arbitrio - o forse no, o non del tutto, forse è anche il frutto di forze misteriose che sfuggono al nostro controllo - fatto sta che riusciamo facilmente a riconoscere, fra noi, chi ha scelto di stare dalla nostra stessa parte, ma allo stesso modo riusciamo a leggere (e capire) dentro coloro hanno scelto la pare opposta, perché alla fine riconosciamo in tutti gli altri la nostra stessa dicotomia, siamo tutti US - NOI.

Se quanto detto sopra aprirebbe le porte ad una valutazione moto alta - al netto della forzata pretenziosità del film - non si può non sorvolare sul decadimento che il film ha nella seconda parte, quando tenta di dare una spiegazione razionale agli avvenimenti.
Se uno vuole fare un film metaforico / allegorico, deve fare un film metaforico / allegorico fino in fondo. E' una tautologia. Deve sfumare i concetti, in una sorta di vedo non-vedo. Quello che certamente non deve fare è cedere ad intentare una spiegazione razionale ad ogni cosa e ad ogni costo. Non serve, è un film allegorico! Ma se anche la vuoi dare, deve essere ragionevole, non può sfondare le barriere dell'impossibile. Va bene che in un horror lo spettatore propende per la sospensione dell'incredulità, ma non puoi arrivare a sostenere che, nel retro di una giostra della spiaggia. c'è una scala mobile (sigh!) che porta ad un laboratorio sotterraneo (!! ) in cui gli scienziati HANNO REPLICATO IL GENERE UMANO (!!!) per "CONTROLLARE QUELLI DI SOPRA" (!!!!). C'è un limite a tutto, non si possono trattare gli spettatori come mandrie di mucche ubriache senza cervello.
Piuttosto era più credibile dire che sottoterra c'è l'inferno.
Anzi sarebbe stato meglio non dire niente. Ognuno sarebbe stato libero di darsi una spiegazione o un senso (un po' come io ho fatto sopra).
Invece no; il film finisce col peccare di grandezza (e un po' di ingenuità) e per pis.ciare fuori dal vaso.

Da un punto di vista tecnico, US è perfetto. Molto buono il ritmo, ben dosata e distribuita la suspense e ottima la commistione di sottogeneri horror. Si parte come un Home-Invasion (qualche rimando a Funny Games, ad esempio nella scena del dialogo sui divani) per poi diventare un Apocalittico-Zombesco alla 28 Giorni Dopo (con qualche rimando a quel gioiellino di Pontypool) e sfociare infine nel Survival Horror nella parte finale.
Prodotto ben confezionato, bello da vedere, ma, come detto, pretenzioso ed ingenuamente assurdo nelle spiegazioni. Bello quindi, ma non capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  18/04/2020 14:31:28
   8 / 10
Innegabile che parecchie stroncature a questo film arrivino direttamente da chi non si è sforzato minimamente di cogliere il lato metaforico della storia o il messaggio che Jordan Peele cercava di comunicare. Aggiungo che una frase che di solito non uso mai tipo "non è un film per tutti" qui calza maledettamente a pennello. Strepitosa la messa in scena e l'uso della telecamera. Un 8 spaccato solo perchè meno fresco e meno immediato di Get Out.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/04/2020 00:25:51
   7 / 10
Il mix di generi che aveva anche portato al successo del precedente film qui viene messo da parte per lasciare spazio al solo horror. Un film che ha nella sua parte finale la critica sociale che eleva la pellicola di Jordan Peele al di sopra della solita famiglia terrorizzata dalla solita mandria di psicopatici.
Avvincente, convincente e con un bel colpo di scena finale ma soprattutto inquietante al punto giusto.
Una sorta di "matrix" in versione horror.

Junipher  @  06/04/2020 01:39:59
   6 / 10
Film a dir poco pretenzioso, privo dell'estro e della lucidità di Get Out... Peele si conferma comunque regista da tenere d'occhio...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  03/04/2020 01:11:56
   6½ / 10
Finalmente sono riuscito a guardare una delle due pellicole di Peele, regista abbastanza acclamato dalla ciritica soprattutto per suo il film precedente, Get Out.
"Noi" andrebbe visto, ma anche rivisto. Si presta a più letture, anche personalizzabili. La grande metafora è lo specchio pronto a riflettere il mostro che abita in tutti noi. Davvero originale, interessante, persino educativo.
Con il film "Noi", il regista Jordan Peele tenta una strada diversa per determinare le nostre paure più profonde, scaturite ormai dalle solite case infestate dai fantasmi, dai morti che resuscitano dall'oltretomba o dai serial killer, tipo di trovate che hanno praticamente reso saturo il genere horror.
L'operazione è adeguatamente riuscita: tutto sommato regge bene, inquieta e sospende la tensione come un thriller, ed intrattiene, per poi alla fine assestarci un ultimo colpo, quello che ci fa rivalutare in maniera coerente le criticità che ha sollevato fino a quel momento, sprofondandoci in un baratro.
Ma i difetti ci sono eccome: alcuni dialoghi sono veramente fastidiosi, ci sono battute talmente stupide da chiederti se stai guardando un comico oppure un horror/ thriller! stessa cosa vale anche per delle scene molto importanti, in un contesto di tensione si inseriscono delle situazioni comiche, parecchio fastidiose e fuori luogo.
Anche la prova degli attori è ricca di pregi è difetti: se da una parte il sesso femminile risulta credibile e accattivante (capitanato da una bravissima e convincente Lupita Nyong'o), il sesso maschile non ha convinto per nulla, sia nei panni dei "buoni" sia nei panni dei "cattivi", il peggiore di certo è Winston Duke nei panni di Gabe Wilson e Abraham.
Un film con degli alti è bassi, ma tutto sommato godibile, un visione è consigliata.

everyray  @  01/04/2020 16:36:12
   5 / 10
Una buona idea sviluppata in maniera pasticciata e confusionaria, piena zeppa di errori tipici dei film di serie B.
Peccato davvero perché il film parte bene e l'idea dietro alla sceneggiatura non è affatto male, ma è a mio avviso troppo debole per reggere e questo fa calare l'attenzione dello spettatore che ormai è abituato a film simili con finali simili e spesso banali!

JOKER1926  @  26/03/2020 18:59:22
   5½ / 10
Le idee nell'ottica degli horror, scemano sempre di più. Le cause sono varie, il genere in questione soffre di una scarsa (ma fisiologica) possibilità di inventiva.

L'horror difficilmente può attingere novità all'infinito, le stesse idee sono state consumate, cambiate e dunque non sono più inedite.

Gli horror americani, in modo particolare, ormai, sembrano essere tutti omologati nel nome di piccole e mediocri regole, un po' di splatter, un po' di slasher e poco altro.

"Noi", di Jordan Peele arriva al pubblico in maniera leggermente diversa, insomma, sembrerebbe rappresentare qualcosa di nuovo e di intrigante.
Il plot adoperato dal regista non offre garanzie particolari, lo spettatore è nuovamente posto davanti ad una storia standard con i soliti cliché disseminati un po' ovunque, la casa isolata e le figure/killer pronte ad entrare in azione.
Esclusa una primissima parte abbastanza dignitosa, "Noi", non perde tempo a calarsi nell'omologazione becera dell'horror all'americana. Si assiste a sequenze di splatter e roba del genere per buona parte del tempo. Nell'ultimo spezzone di film, invece, la regia cerca di svoltare e propone una situazione più "profonda", subordinata, anch'essa, ad un inevitabile colpo di scena.
"Noi", analizzato per i due terzi della sua proiezione, non ha nulla da invidiare ai peggiori film del genere; analizzando, poi, l'ultima parte della pellicola, il giudizio potrebbe leggermente cambiare.
Jordan Peele prepara il terreno per una sorta di colpo di scena, nulla di estremamente geniale, però nel frangente, cambiano le atmosfere ed emerge uno straccio di logica, utile a salvare il salvabile di un film ancorato, globalmente, ad un grigiore contenutistico di fondo, fra dinamiche di fantascienza sociologica e pornografica filosofia.


"Noi" è il meglio del peggio, ennesimo film (possibilmente) da evitare.

JOKER1926

alex94  @  11/03/2020 01:03:10
   6 / 10
Idea interessante sulla carta, peccato però non supportata da una sceneggiatura all'altezza, confusionaria e con qualche sbavatura di troppo, per non parlare poi dello spiegone finale assolutamente fuori luogo.
Resta comunque un film ben diretto con una prima parte (la sequenza del home invasion) di altissimo livello, peccato che poi vada a perdersi quasi del tutto....
Non ho ancora visto il precedente lavoro di questo regista, quindi non posso fare paragoni,per ora personalmente posso dire che Peele ha talento ma che questo film non mi è piaciuto, speriamo che Get Out sia veramente migliore.

farfy  @  04/02/2020 23:15:15
   8½ / 10
Mi è piaciuto, trama molto originale dal fascino psicologico.
Inverosimile? Sicuramente, fa comunque riflettere sugli esperimenti disumani, sulla fragilità dell' essere, sull' ipocrisia della società.
Finale motivante

Jokerizzo  @  28/01/2020 08:58:54
   9½ / 10
Peele non smi smentisce nemmeno stavolta. "Noi" è un film horror molto particolare, ironico, politico, inquietante. lupita N'Yopngo e Winston Duke dominano, la regia è ipeccabile e la scrittura regge bene per quasi tutto il film. l'unico difetto è un finale che si asserve all'esigenza del pubblico di sapere tutto, con spiegoni pocop convincenti e un'improvvisa necessità di dare una spiegazione anche a quello che non ne necessitava una. Nonostante questo, il film è da vedere assolutamente.

Noodles71  @  06/01/2020 17:53:30
   6½ / 10
Come con il precedente "Get Out", Peele affronta tematiche politiche e sociali a tinte horror e thriller. Il primo era stato una piacevole sorpresa, "Us" resta a mio parere un lavoro incompiuto, il film finisce senza dare spiegazioni plausibili alla storia di base. Brava Lupita Nyong'o a intrepretare le due "diverse" Adelaide. Con il terzo film vediamo cosa si inventa Peele.....

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  31/12/2019 00:06:10
   5 / 10
Soggetto interessante ma sviluppo farigginoso, pare prodotto da menti autistiche....il messaggio, se c'è, arriva male, anche i due "spiegoni" durante il film alla fine non spiegano un *****...... pellicola non riuscita... nonostante la bravura di Lupita....

antoeboli  @  19/11/2019 00:31:17
   3 / 10
Do il voto solo per l idea di base,che secondo me è stata sviluppata male e in un thriller che appare fin troppo spesso sopra le righe.
Dialoghi stupidi e personaggi che ti viene voglia di picchiarli subito,come quello del padre di famiglia sono solo l antipasto di un film piatto che forse trova un poco di liberazione nel finale dove qualcosa della trama ti viene spiegato,visto che per buona parte si naviga non capendo un beneamato nulla-
So che la critica lo ha apprezzato ma per me è No!

Thorondir  @  05/11/2019 14:32:05
   5½ / 10
Con "Us" Jordan Peele abbandona il semplice film di genere senza troppi fronzoli di "Get out" e si addentra nel territorio più complesso del film politico con evidenti aspirazioni autoriali. Il risultato è ambiguo.

Se è vero che rimangono alcuni elementi tematici dell'opera precedente (il razzismo, la manipolazione della mente da parte del potere), questo film è più squisitamente politico, più di "Get out" senza dovercelo chiarire fin da subito. È infatti il modo con cui Peele arriva al "messaggio" che affronta vie traverse. In bilico perenne tra thriller e horror, tra home invasion e pulsioni quasi sci-fi, il lavoro di Peele ci rende metafora il mondo degli emarginati e degli esclusi nell'America contemporanea, quelli che sappiamo esistere ma che volutamente ignoriamo, lasciamo confinati in ambienti di cui non ci fidiamo e che preferiamo non conoscere. Insomma, mettere la polvere sotto il tappeto e far finta che non esista. Invece questi emarginati esistono eccome e "Us" è un film sulla rivoluzione, sulla presa di coscienza, si sarebbe detto qualche decennio fa. Il problema è che un'idea molto interessante viene resa attraverso una scrittura costantemente tra il bambinesco e la voluta confusione, con scene e soluzioni che qua e là lasciano veramente interdetti (le sequenze sulla barca, tutto lo screentime dedicato alla casa dei loro amici). Insomma, nel momento di concretizzare in film le sue aspirazione Pelle non sembra avere la giusta mano per gestire veramente la politicizzazione. E francamente ho trovato fastidiose le battute infantili del padre della famiglia: il film è chiaramente a "vista di bambino" (vedere per credere le soggettive e il posizionamento della telecamera) ma spesso sembra più un espediente per ridestare lo spettatore dall'anima autoriale e riportarlo nell'ambito del classico film d'intrattenimento americano.

Potenziale buttato via.

Kyo_Kusanagi  @  25/10/2019 15:36:56
   6 / 10
Sicuramente inferiore alla straordinaria sorpresa che è stata la precedente pellicola di questo regista, un film comunque non male. La storia si presta a diverse chiavi di lettura,riferimenti e temi sociali si nascondono dietro questo surreale e inquietante racconto. Particolare applauso a Lupita Nyong'o, incredibilmente brava nel doppio ruolo. Merita una visione

Macs  @  12/10/2019 13:40:31
   5 / 10
No non ci siamo. Avevo aspettative abbastanza alte dopo il più che buono "Get Out", invece Peele qui realizza un film altamente pretenzioso, tipico esempio di un autore che si è montato la testa. Condivido in pieno l'analisi dell'utente Marco247 qui sotto. Registicamente è anche valido, seppure ci siano anche dal punto di vista tecnico diverse magagne: troppe, troppissime scene girate al buio in cui si fatica a comprendere la dinamica delle azioni spesso concitate. La protagonista spesso fa cose senza senso, per esempio le volte (più d'una) in cui scende dalla macchina e fa cose inutili, anziché starsene chiusa lì dentro al sicuro. Quel motoscafo poi è una trappola in cui Peele si infila e ci gira delle scene senza costrutto.
I veri problemi comunque stanno nella sceneggiatura. Anziché puntare ad un'opera strettamente allegorica e simbolica, in un certo senso anche soprannaturale, Peele si lascia infinocchiare dal suo solito vizio di voler spiegare tutto razionalmente - e qui casca l'asino, perché il finale con lo spiegone razionale della storia rivoluziona il concetto del film e inquina gran parte dei significati assegnati a quanto avvenuto fino a quel momento. In pratica, il castello di carte crolla, perché quel finale sconfessa troppo dello sviluppo precedente della trama. Meglio sarebbe stato, per salvaguardare la coerenza narrativa, lasciare un senso allegorico/soprannaturale a tutto il film (sono tutte ombre, incarnazioni dell'oppressione dei ricchi sui poveri) che consentiva di giustificare più o meno tutto quanto viene mostrato. Perché se una storia è soprannaturale o comunque simbolica, tutto va bene, tutto fa brodo - non c'è molto da spiegare. Invece volendo presentare tutto come razionale e logico, si devono giustificare tutti i passaggi del film, tutti i buchi di sceneggiatura, tutte le numerosissime incongruenze e fallacie narrative. Che provo ad elencare nello Spoiler, ma di sicuro mi perdo qualcosa perché sono troppe da ricordare. Comunque good try Jordan, alla prossima!

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BlueBlaster  @  08/10/2019 14:52:04
   5 / 10
Parte bene, diventa una porcata e finisce discretamente...
Bene regia, cast ed atmosfere dark della prima parte ma la sceneggiatura (tutta metaforica, visionaria ed intellettuale) l'ho trovata grottesca oltre che stupida nel suo voler essere "impegnata".
Un film che mi ha fatto più ridere che paura (in alcuni momenti ne sono stato anche contento) e che mi ha annoiato, peccato perché l'inizio era intrigante e l'home invasion piacevole a vedersi.
Jordan Peele si è montato la testa ed è passato dal fare un filmone a firmare una baracconata.
Capisco che possa piacere comunque ma a me no!
Sarebbe da 4 ma mezzo voto in più per l'inizio e altro mezzo voto per la sequenza finale.

TheLegend  @  22/09/2019 20:42:51
   5 / 10
Ha iniziato a stancarmi verso la metà.

DankoCardi  @  13/09/2019 11:29:11
   6 / 10
Ero rimasto davvero entusiasta dal geniale "Scappa-get out" quindi non vedevo l'ora di vedere il nuovo film di Jordan Peele. Stavolta però il regista fa il passo più lungo della gamba; intendiamoci, come nella precedente pellicola ha dalla sua parte una storia parecchio originale ed una splendida fattura tecnica che innalza di molto il tono dell'opera e lui come regista è un piccolo mago (tutti gli onori anche agli interpreti). Quello che lascia non del tutto soddisfatti è la sceneggiatura che risulta a tratti incompiuta, il ritmo non viene mai meno e la suspance è incalzante...ma in conclusione risulta alquanto fine a se stessa visto che non viene spiegato quasi niente di ciò che si vede sullo schermo. Il fumo è molto, ma l'arrosto è poco: avrebbe dovuto concentrarsi maggiormente sugli aspetti psicologico-sociali della vicenda piuttosto che riempire il tutto di scene ad effetto che però poi non vengono giustificate. Troppo viene lasciato in sospeso. E poi c'è un odioso pezzetto comico che a parer mio smorza troppo la tensione. Non me la sento di dargli meno della sufficienza...ma consideratelo pure un 6 politico!

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  26/08/2019 17:44:56
   7 / 10
Nell'insieme un bel film, anche se inferiore a Get out (che nella sua maggiore semplicità era molto più efficace). Solite sbavature di scrittura di Peele, ma anche solita perizia registica.

the saint  @  26/08/2019 12:59:01
   4½ / 10
Ho provato quasi a farmelo piacere leggendo in qua e in la..
http://www.anonimacinefili.it/2019/04/07/noi-us-spiegazione-significato-finale/
Niente, nonostante le varie letture ed approfondimenti cinefili, a mio modesto parere,
nonostante il regista abbia azzeccato il primo film, questo è una C.a.g.a.t.a M.o.s.t.r.u.o.s.a

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/08/2019 14:45:23
   7 / 10
Jordan Peele con Us ha diretto un film meno solido e non privo di qualche incongruenza di fondo, ma certamente più ambizioso di Get Out. Se il primo film prendeva di petto la questione razziale, in questo caso Us è un'enorme allegoria dell'America attuale. Sdoppiata fra ricchi e poveri, tra disuguaglianze sociali ed una coscienza ormai scissa e che si ribella con forza e brutalità, nei confronti degli "originali", inconsciamente colpevoli di tale deriva. La bravura di Peele è quella di utilizzare il genere per fare un discorso apertamente politico, come pochi registi sono in grado di fare. Pecca in qualche schematismo, tuttavia ha delle trovate ed intuizioni, anche visive, molto indovinate ed efficaci. Un film dalla lettura molto più complessa e stratificata rispetto alla sua opera prima. Un'opera seconda che pur non raggiungendo i livelli di Get Out, rimane comunque un film di tutto rispetto.

markos  @  17/08/2019 14:30:26
   7½ / 10
Devo riconoscerlo, film particolare...
Ho apprezzato il messaggio del regista.

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maxi82  @  04/08/2019 19:00:04
   5 / 10
Get out aveva un suo perché ed è stata una sorpresa;Questo secondo lungometraggio del regista mi ha abbastanza deluso...immaginavo che tutto ciò aveva una motivazione...ecco...la motivazione è il finale è brutto insensato nonostante un buon ritmo per tutto il film...rimandato

Marco247  @  24/07/2019 00:03:11
   4½ / 10
Se Get Out era leggermente sopravvalutato ma restava un buon film, questo qua sa tanto di ciofeca. Cast di primissimo livello per un film con una storia ed uno sviluppo sciocco ed irritante.
A livello tecnico alcune buone sequenze, ma davvero non basta.
E non venitemi a parlare di "denuncia sociale", non è che se c'è una denuncia sociale di fondo il film debba essere bello per forza....



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Ultima risposta 26/08/2019 20.43.33
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  02/07/2019 11:49:57
   7 / 10
Un buon film
Inquietante al punto giusto, buona la tensione per tutta la durata.
Grandiosi i protagonisti.
Unica pecca forse il finale; comunque da vedere.

Alex2782  @  01/07/2019 01:30:37
   5½ / 10
Che sia ben diretto e recitato non ci piove, ma qui il regista ha davvero esagerato a spingerei un tantino oltre, a differenza di Get Out per il quale l'effetto sorpresa è stato giusto e commisurato

federicoM  @  26/06/2019 21:16:10
   3 / 10
Dopo mezzora questo film non ha più niente da dire.

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  24/06/2019 19:12:00
   4 / 10
Boh! Leggo commenti entusiastici... successo al botteghino (in realtà ha incassato quanto Get Out, con la differenza che Get Out aveva un budget di 4,5 milioni di dollari, mentre US ha un budget di 20 milioni.. comunque superato lo scoglio di un incasso minimo pari al quadruplo del budget il film è un successo!).
A me personalmente questo film mi ha annoiato. Trovo che abbia un soggetto più consono a un cortometraggio e comunque, pur restando sul lungometraggio, si poteva tagliare una mezz'ora abbondante senza nulla togliere all'impianto narrativo. Il twist, che ha sorpreso alcuni, per me era palese fin dal principio, quindi nessuna sorpresa. Comunque in riferimento al citato twist riconosco la correttezza e l'onestà narrativa di Peele.
Già come Get Out il film mi ha dato un senso continuo di déjà vu, con la differenza che i referenti narrativi del primo mi erano chiarissimi, mentre in Us non li ho individuati ad eccezione a quelli mostrati dallo stesso Peele tipo CHUD.
Il mio giudizio comunque discende dal fatto che questo film non mi ha dato nulla né tanto meno mi ha intrattenuto, anzi mi ha profondamente annoiato. Ho trovato la trama poco consistente e che non soddisfa neppure alcune delle domande base che vengono poste normalmente all'autore di una sceneggiatura (e qui stiamo parlando di un autore premio Oscar... mah?). la prima domanda cui l'autore di una sceneggiatura deve saper rispondere (e non a voce, ma nel film stesso) è: perché l'azione si svolge adesso? (non scordiamoci che l'azione non coinvolge solo la protagonista ma, come è dimostrato, si svolge contemporaneamente su amplissima scala).
I tanto decantati contenuti socialmetaforicoallegorici sono di una banalità sconcertante (ricordo chi criticava Essi Vivono di Carpenter, che invece era una denuncia sociale potente con un impianto narrativo invidiabile).
In breve, la qualità della messa in scena è buona, gli attori sono bravi... una confezione senza nessun particolare difetto, ma la storia, invece, non mi ha coinvolto, non mi ha spaventato né mi ha trasmesso nessuna emozione, non ha mai creato tensione né sorpresa, non vi ho trovato nessuno spunto originale di riflessione e la stessa progressione narrativa è lenta e stopposa, infarcita di scene lunghe e sostanzialmente inutili che in nessun modo spingono in avanti la storia né sviluppano differenti archi di trasformazione dei protagonisti. Non avrei saputo apprezzarlo neppure se fosse stato un low budget senza pretese, sempre a causa della inconsistenza e della fallacia dell'impianto narrativo.
Personalmente reputo di aver perso un paio d'ore della mia vita.

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Ultima risposta 27/08/2019 15.14.21
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david briar  @  19/06/2019 20:20:00
   8½ / 10
Film abbastanza impressionante e piuttosto terrificante: non tutto è sensato, come alcune scelte del terzo atto, ma prevale comunque la potenza del cinema di Peele nel mettere in scena le paranoie più intime e profonde del genere umano, e soprattutto degli americani. Perchè, come viene detto ad un certo punto, "noi siamo americani".
Il film è veramente ambizioso e rappresenta un azzardo rispetto all'ottimo Get Out, che aveva un meccanismo drammaturgico molto più semplice e funzionale.
Peele si lancia in plot twist piuttosto rischiosi, fortunatamente supportati dall'utilizzo del montaggio parallelo, che consiglio davvero di studiare. Come il "Distretto 13" di Carpenter crea un film sulla disperazione dell'omologazione messa in scena come se fosse una partitura musicale; come Romero c'è una sovrapposizione fra il mostro e l'uomo originale; come Aronofsky esiste un dualismo basato sull'ambizione di vivere.
Uno dei film più belli dell'anno, capace di parlare al presente, al futuro e al passato. E mi dispiace aver constatato una certa delusione da critica e pubblico italiani. Forse "Us" ci dà sensazioni che in questo momento storico non vogliamo provare, e ci parla di una situazione sociale di cui non vogliamo ammettere l'esistenza...

VincVega  @  28/05/2019 17:29:27
   7 / 10
Idea interessante e svolgimento coinvolgente, ma il risultato finale non è come ci si aspettava (almeno io), soprattutto dopo l'esplosione sorprendentemente positiva della critica statunitense, che ha osannato oltremodo questo "Us", innalzandolo a nuovo capolavoro horror. A mio avviso un passo indietro rispetto a "Get Out", ma la pellicola risulta comunque più che godibile, ammettendo che non c'è nemmeno un attimo di noia.

Budojo Jocan  @  26/05/2019 10:55:10
   7 / 10
D'accordo che i pop corn con qualche schizzo di sangue siano più gustosi, ma Peele, se volevi spararci un horror di denuncia socio-politica o come volete chiamarlo, dovevi tagliare la lunga parte centrale splatter, altrimenti ci si confonde e non si capisce dove vuoi andare a parare.
Tolto questo pelo dall'uovo, il film mi è piaciuto, è realizzato in modo originale e la rivelazione finale dà un bel brividino. Migliore del precedente, bravo Peele.

AMERICANFREE  @  24/05/2019 20:51:08
   6½ / 10
Un passo indietro per Peele, il film ha una buona trama ma in alcuni momenti lascia a desiderare. Inizia bene, si perde un po' nella parte centrale che risulta noiosa e ripetitiva. Ottima recitazione, la location molto bella. Il finale mi e' piaciuto, mezzo voto in piu'

topsecret  @  24/05/2019 19:01:57
   7 / 10
Secondo film da regista per Peele che dopo GET OUT, confeziona un altro film interessante dalle tematiche profonde che attingono da leggende e da realtà sociali. La leggenda del doppelganger, il simbolismo delle forbici e la critica verso una società che diversifica ricchezze e opportunità che tendono a incattivire e distruggere.
La messa in scena del film è molto buona, anche se alcuni passaggi appaiono un po' deboli e intuibili, come il finale, ma nel complesso NOI è teso, inquietante e carico di atmosfere coinvolgenti che non si fatica ad apprezzare in toto.
Buona anche la prova del cast, credibile e preciso, e della regia, abile in inquadrature e scene di grande presa.
Un altro buon film firmato da Peele, a mio avviso, migliore del precedente GET OUT.

florence  @  23/05/2019 20:21:53
   7½ / 10
Peele piega le regole del genere per attaccare Trump, senza dimenticarsi che un horror deve fare paura e divertire.

ValeGo  @  29/04/2019 20:11:46
   8 / 10
A me è piaciuto molto! Questa volontà di denuncia politica di Peele tramite un genere diciamo "insolito" è molto intrigante. Se in Get Out il filo conduttore del film era la discriminazione razziale in questo capitolo il filo conduttore del film è il nazionalismo e il populismo, Per rivendicare i propri (legittimi) diritti, gli oppressi e gli emarginati della società possono trasformare la loro battaglia sociale in una vera e propria vendetta con tanto di legittimazione di atti violenti, conditi da rabbia e invidia, contro "i più fortunati". Tema che non solo ha avuto riscontro in molti periodi storici ma che risulta quanto mai attuale e, purtroppo, dilagante e pericoloso ai giorni nostri.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  28/04/2019 18:19:10
   7 / 10
Non c'è la genialità del precedente film di Peele ma in questo noi dimostra ancora di saperci fare dietro la macchina da presa.
Ottima la messa in scena, bravissimi gli attori purtroppo la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti e non ha la stessa forza di Get it out.

Ad ogni modo per essere un horror americano funziona abbastanza.

marcogiannelli  @  27/04/2019 09:29:31
   7½ / 10
Jordan Peele si conferma un gran bel regista e un gran bel sceneggiatore.
Siamo di fronte alla sua opera seconda, dopo il grandissimo Get Out, un film probabilmente più bello di questo e in cui la svolta metaforica arriva subito allo spettatore.
Us invece ha un sacco di buchi logici, una serie infinita di sbavature e cose che funzionano meno, anche se c'è da dire che il messaggio è ancora più forte che in Get Out.
Ovviamente non è un horror classico, possiamo intravedere più anime, tra cui una parte thriller, una parte home invasion, una parte slasher, una parte carpenteriana.
Una caratteristica fondamentale di Jordan Peele è la sua provenienza, ovvero il comedian. E il fatto di essere un comico influisce sui suoi film, impregnati di una sana ironia. Ma mentre in Get Out il personaggio che faceva dello humour era l'amico del protagonista, un personaggio fuori dagli eventi criminali che stavano succedendo, qui è uno dei personaggi coinvolti nell'azione. E questo non stempera la tensione, anzi, ma rende il tutto più ridicolo e meno credibile. Forse è questo il difetto principale di un film che ha veramente tanto.
Ha un prologo stupendo, fotografato come il signore comanda (e qui Jordan fa vedere quanto sia bravo tecnicamente).
Ha dei titoli di testa significativi, con la colonna sonora forse dell'anno e con la scelta di mostrare dei conigli, che torneranno dopo.
Ha una protagonista magnifica, una Lupita Nyong'o bellissima e allo stesso tempo terrificante. In generale incredibili anche i bambini.
E poi c'è quel titolo che significa "Noi", ma anche "United States", quasi a dire che questo film parli dell'America, la più grande nazione del mondo, che si basa su grosse contraddizioni e sul sangue, sul marcio, sul nascosto.
E secondo me prende le parti di chi sta sotto, di chi è vittima, contro chi, in teoria, sarebbe chi dobbiamo tifare nel film. Pensare al bambino di sotto è terrificante, così come alla donna la cui controparte senziente si è rifatta il volto.
Ma forse parla anche a noi, noi che ci facciamo plagiare dalla società che ci circonda tirando fuori il lato peggiore di noi.
Incredibile anche la critica a una fetta di popolazione afroamericana, benestante, che nonostante debba baciare a terra per la sua posizione di privilegio, è comunque invidiosa del bianco, che ha di più, che ha la macchina più grossa, la barca più grossa ecc.
Comunque un bel film, da vedere.

PS: ma vedo un pò di negatività qui sul sito, partono più voti negativi che positivi, che succede :D



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pak7  @  16/04/2019 22:46:22
   6 / 10
Uno di quei film sui quali ho avuto, per forza di cose, bisogno di riflettere.
Parte come horror, si dipana poi per quello che è, un thriller inquietante ma senza poi troppi brividi, meno di quelli che promette il trailer.
La sceneggiatura, ben scritta ma ripetitiva, inizia a scricchiolare proprio nel finale, che non ho trovato così sconvolgente, o almeno, in tono minore di quanto avevo letto. Senza cadere in inutili spoiler, posso tranquillamente dire che la spiegazione/rivelazione finale del tutto non mi ha convinto, frettolosa e fuori contesto.
Regia comunque spettacolare, ed è per questo che Jordan Peele merita applausi, perchè ha provato a raccontare qualcosa di diverso e con radici ben più profonde del solito horror americano.
Il fatto che abbia convinto o meno, che la sua pellicola sia piaciuta e che abbia così tanto diviso il pubblico al suo secondo film, o che ancora del suo finale se ne sia parlato per settimane può essere un motivo d'orgoglio per un regista che permane tra i prospetti più interessanti del nuovo cinema.

dagon  @  16/04/2019 21:27:09
   5½ / 10
Peele continua la sua strada di horror (?) con metafora, ma, stavolta, a differenza di "Get out" non centra il bersaglio. Sì, ok, il messaggio è chiaro, ma questo non può far chiudere gli occhi su una vicenda sviluppata male piena di incoerenze e di cose che non tornano. Siamo un po' dalle parti di Shyamalan, regia abbastanza abile, bella atmosfera, twist, però troppe cose, ripeto, soprattutto se ci si ripensa a mente fredda, non tornano. Carino il suggerimento subliminale su una certa impostazione del film, dato dalla videocassetta di CHUD messa al lato sinistro del televisore.

Manticora  @  15/04/2019 09:44:24
   8½ / 10
Con la seconda opera cinematografica Jordan Peele si conferma come uno dei pochi registi capaci di far virare il cinema di genere in questo caso l'horror verso canoni non standardizzati ma soprattutto imprevedibili. Il pubblico italiano(anche un pelino razzista secondo me) non ha voluto non capire, ma affrontare il tema principe di Noi. Il nostro doppio, nascosta nelle piaghe non tanto velate della nostra mentalità,coscienza o che dir si voglia vi è celata una parte oscura, primitiva,feroce e crudele. In fondo non siamo noi stessi i mostri che danno la caccia ad altri mostri?
Il nostro doppio potrebbe sostituire ciò che siamo, divenire non più la nostra ombra, ma la VERA parte di noi stessi. Comunque stò divagando, ma è lecito ogni tanto venire sorpresi da un piccolo film, che affronta la provincia americana, in questo caso la casa sul lago, in una bella location, con una cittadina con annesso luna park dove i nostri protagonisti dovranno affrontare le loro stesse ombre. Il cast è ottimo, con una sottovalutata LupitaNyong'o che dimostra di poter gareggiare in bravura con altre attrici anche più famose e blasonate.Il marito Winston Duke già visto nel mondo filmico degli avengers e i giovani figli Jason( nome non casuale dato che il bambino porta quasi sempre una maschera)e Zora, ragazza spigliata che ascolta quasi sempre musica al cellulare. I loro doppi irrompono nella loro casa, guidati da Red, il doppelganger di Adelaide, l'unica che sà parlare

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Comincia così un gioco al massacro che potrebbe risultare prevedibile, anche perchè i doppi nonostante ferocia e sadismo sono limitati probabilmente nell'intelletto e soprattutto essendo semplicemente ombre viventi

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La violenza non è mai gratuita e Peele dimostra di sapere esattamente dove vuole andare a parare, seguendo la famiglia di colore Wilson. Nella seconda parte poi senza forzature le spiegazioni della società del sottosuolo avranno l'effetto catartico soprattutto quando arriveremo a scoprire

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Non si sfugge alla contraddizione che Peele spinge continuamente sotto gli occhi degli spettatori, alla fine anche i doppi sono come le loro controparti
"una famiglia americana".
Il tutto accompagnato da un finale che non è certo un happy end...

Crystal_89  @  12/04/2019 08:37:05
   6 / 10
Per gran parte della durata, il film si rivela un thriller-horror inquietante, disturbante e relativamente imprevedibile.
Si distingue in modo positivo nel sottogenere "home invasion" grazie ad un elemento soprannaturale (la presenza dei doppelganger).

Purtroppo, quando si arriva alla "spiegazione" finale (si fa per dire, visto che comunque non è chiarissimo), sono rimasto molto deluso. Non disdegno a prescindere l'impegno politico di un regista ma, almeno in questo caso, il messaggio è di una banalità disarmante, a prescindere dalle opinioni personali. Senza esagerare, lo spessore del messaggio è più o meno pari a quello degli slogan dei manifestanti nei cortei (è colpa di salveeni!1).
Se alla fine di "Profondo rosso" si fosse scoperto che i crimini erano causati dalla politica della DC, non ci sareste rimasti un pò male?

Wilding  @  11/04/2019 21:12:06
   5 / 10
Si arriva sino alla fine perchè così è per questo genere di filmetti. Ma è poca roba davvero! Un minestrone di idee e deliri senza capo nè coda.

76mm  @  11/04/2019 11:53:45
   5 / 10
POSSIBILI SPOILER

Questo Jordan Peele è un gran furbacchione ed ha anche una discreta dose di sederino (che non guasta mai).
Quello che si dice l'uomo giusto al momento giusto.
Sono più di 50 anni che il genere horror viene regolarmente usato come veicolo di messaggi politici più o meno espliciti, dal grande Romero giù giù fino ai più anonimi mestieranti…poi arriva lui, fa un film banalotto scopiazzando a destra e a manca fra riferimenti alti (Polanski) e bassi (hostel e co.), ha la geniale ed innovativa intuizione di inserire il rivoluzionario discorso dello sfruttamento dei neri da parte dei bianchi ed il gioco è fatto…si becca l'oscar più inspiegabile dai tempi di Nic Cage in "Via da Las Vegas" e viene nominato alfiere del "nuovo" filone politico del genere horror.
Bene, bravo, bis.
Ed ecco infatti arrivare puntuale il bis…stessa ricetta del precedente: due cucchiaiate di home invasion, un pizzico di doppelganger, bambini inquietanti q.b., il tutto condito con un bel twist finale con inversione dei ruoli ed obbligo di rilettura a posteriori dei fatti…tutta roba di primissima mano eh.
Però, anche stavolta, ha il colpo di genio che salva la baracca…mette in bocca alla doppia cattiva (che poi si scoprirà essere l'originale buona diventata cattiva, mentre la doppia cattiva salendo in superficie è diventata buona…sic…) una battuta che ribadisce, qualora non si fosse ancora capito, il suo grande impegno politico…"WE ARE AMERICANS"…eh sì, chi ha orecchie per intendere intenda…e ancora giù fiumi di entusiasmo e critici in solluchero…che sia in arrivo un altro Oscar per la migliore catena umana?
Un vero genio…del marketing in particolar modo…e io pirla ancora qui ad aspettare qualcuno che riesca finalmente a portare una ventata di aria nuova al genere.
Dunque, alla fine dei conti, c'è qualcosa di veramente originale in questo film?
Come dite? La sceneggiatura colabrodo e i clamorosi buchi logici?
No, purtroppo anche quelli hanno origini ben più antiche.

marquez93  @  10/04/2019 22:35:49
   3 / 10
a volte ci si domanda perchè certi film debbano poter avere cittadinanza qui da noi in Italia........ la risposta immediata è "per far soldi, baby"
ok, facciamo soldi, tutti d'accordo ma a che prezzo????? è mai possibile che io debba spendere danari sudati col sudore della mia fronte per pagare il biglietto e ritrovarmi davanti una straporcheria di questo tipo????
cioè, rendiamoci conto del livello cui si è giunti ultimamente nel già penoso e sopravvalutato cinema horror, rendiamocene conto, senza fare gli ultras che difendono a spada tratta queste ciofechine da 4 soldini
un film in cui non accade nulla per tutto il santo cavolo di tempo, insulso, stupido, noiooooosooooo alla massima potenza, senza storia e senza attori degni di questo epiteto;
palloso, borioso, non fa paura nemmeno ai feti non ancora nati.... però ha fatto paura ai bambini di 30 e 40 anni """"esperti di cinema"""" uhuhuhhuuhuhuhuhuh
dai, non voglio menare il torrone, il film è sopravvalutato ed è l'esempio perfetto della degenerazione del genere horror. Murnau si stara rivoltando nella sua tomba, poveraccio.

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Ultima risposta 10/04/2019 22.39.09
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anima79  @  09/04/2019 18:26:00
   1 / 10
Trama davvero insulsa e recitazione pessima. Non capisco i voti alti a questa ciofeca. Il "colpo di scena" finale? Lo si capisce da subito. Mi sono addormentato 2 volte prima di finirlo.

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Ultima risposta 26/07/2020 23.14.16
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venetoplus  @  08/04/2019 17:43:04
   7 / 10
Uscito dalla sala ero abbastanza perplesso su che giudizio dare al film. Certo, il colpo di scena finale vale da solo un punto pieno, ma alla fine a parte l'ottima interpretazione, la fotografia e la colonna sonora rimane ben poco.. La sceneggiatura "a gruviera" lascia alquanto a desiderare. Sufficienza piena comunque

Hukuro  @  08/04/2019 08:51:29
   6 / 10
Per me, la Corrazzata Potemkin è una ****** pazzesca!

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Spera  @  08/04/2019 08:27:18
   6 / 10
Questa volta non mi è piaciuto.
Dopo il fresco e intrigante "Scappa - Get Out" Peele torna con il suo secondo film.
Devo ammettere che mi aspettavo di meglio.
Gira bene e sa il fatto suo anche in termini di sceneggiatura ma stavolta l'evoluzione della storia non mi ha per niente coinvolto, un po' perchè il tema è parecchio abusato un po' perchè non ci ho visto poi niente di particolarmente significativo se non una buona idea su cui far ruotare il tutto.
La cosa peggiore è che non fa paura.
Gli attori peró sono validi e la colonna sonora anche di più quindi arrivo tranquillamente alla sufficienza.
Nota positiva per il colpo di scena finale che peró, per quanto mi riguarda, non basta a dare un ottimo voto a questa storia che ho trovato un po' stupidotta e quasi banale nel suo svolgimento.

Dopo l'ottimo esordio speravo in qualcosa di più avvincente e geniale, sopratutto con il nuovo budget a disposizione e invece dovró aspettare la prossima.

Invia una mail all'autore del commento palla78  @  08/04/2019 01:12:50
   6½ / 10
..quindi, fatemi capire:


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Boh?, un po' limitativo. Comunque il film non è male: ottime musiche, abbastanza ben congegnato


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Inoltre, altro fattore limitante, è il fatto che, a volte, i



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Boh? Non del tutto chiaro.

Darksimphony  @  07/04/2019 15:22:27
   9½ / 10
Un thriller/horror psicologico....un misto di inquietudine suspance e colpi di scena...il tutto accompagnato da un eccellente sottofondo musicale degno del miglior Hitchcock..

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horror83  @  06/04/2019 18:46:08
   8 / 10
Un film che mi è piaciuto molto, anche se è un horror molto diverso dai soliti film horror che ci sono in giro, quindi magari all'inizio si fa un po' fatica a capire il film però se poi ci si informa un po' su internet si capiscono tante cose. Davvero molto bello e pieno di significati. Questo regista è al secondo film e ha già fatto due film molto belli.
Da vedere!

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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  06/04/2019 09:49:40
   8 / 10
Inquietante, originale , profondo . Un Horror mentale che ti porterà a conoscere la tua ombra come tu non abbia mai fatto . Da vedere assolutamente bb

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