my friend dahmer regia di Marc Meyers USA 2017
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my friend dahmer (2017)

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locandina del film MY FRIEND DAHMER

Titolo Originale: MY FRIEND DAHMER

RegiaMarc Meyers

InterpretiVincent Kartheiser, Anne Heche, Alex Wolff, Dallas Roberts, Ross Lynch, Cameron McKendry, Miles Robbins, Carmen Gangale, Harrison Holzer, Tommy Nelson, Dontez James

Durata: h 1.47
NazionalitàUSA 2017
Generebiografico
Al cinema nell'Aprile 2017

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Trama del film My friend dahmer

Prima di diventare uno dei più tristemente noti serial killer, Jeffrey Dahmer è solo un adolescente solitario come tanti altri. Sebbene conduca esperimenti orribili in un improvvisato laboratorio, nessuno sembra accorgersi di lui fino a quando i suoi bizzarri comportamenti non gli procurano inaspettatamente degli amici.

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Voto Visitatori:   7,00 / 10 (4 voti)7,00Grafico
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Voti e commenti su My friend dahmer, 4 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  12/12/2022 18:47:49
   7 / 10
Buon film sulla genesi del serial killer Dahmer prima che diventi tale .
senza nessuna sequenza macabra e morbosa sulle perversioni e sadiche abitudini del personaggio il film indaga più sui fattori che hanno portato il ragazzo a diventare un mostro .
belle interpretazioni e regia solida per un film non spettacolare ma minimale e conciso nella sceneggiatura

alex94  @  08/09/2019 18:35:09
   7 / 10
Tra i lungometraggi dedicati al famoso serial killer di Milwaukee,questo è sicuramente il migliore,questo perché il regista Marc Meyers sceglie un approccio del tutto diverso alla storia,ci porta cioé a quella che è l'origine della vicenda,raccontando quella che è stata l'adolescenza di Dahmer,prendendo ovviamente spunto dalla omonima graphic novel di John Backderf.
Un approccio sicuramente interessante ed inusuale che va ad evitare la trappola del sensazionalismo,preferendo concentrasi sulla 'personalità del futuro assassino,rappresentato come un giovane alienato e solitario,vittima di una famiglia disfunzionale, e dove i segni della follia fanno capolinea solo lentamente.
Ci si concentra molto di più sul dramma che sul vero e proprio thriller evitando fortunatamente di giustificare gli istinti omicidi di Dahmer con gli atti di emarginazione e bullismo subiti.
Molto bene anche la prova del cast e sopratutto quella del protagonista Ross Lynch qui al suo primo ruolo di un certo livello.
Una pellicola non convenzionale e sobria,priva della morbosità che di solito si trova nei lavori dedicati ai serial killer,apprezzabile e riuscito.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  21/03/2018 23:54:11
   7 / 10
Un teen movie dalle tonalità drammatiche che ha nel soggetto la sua particolarità, cioé la giovinezza del futuro serial killer Jeffrey Dahmer. Più che descrivere la genesi del futuro serial killer, processo che è già in atto fin dall'inizio del film, ne mostra la sua evoluzione impercettibile in un ambito di assoluta quotidianeità. Un ragazzo che fatica ad avere rapporti sociali con gli altri, che tuttavia attira l'attenzione degli altri per il suo agire da freak, fingendo di avere attacchi epilettici in pubblico. Si crea una cerchia di amicizie, tuttavia legata esclusivamente a questo suo modo di agire. Quindi sono rapporti poco solidi che non impediranno a Dahmer un lento e progressivo scivolamento verso l'oscurità delle proprie turbe mentali, parallelamente al progressivo logoramento del matrimonio con i propri genitori, ceto medio borghese con il padre che prende la via dell'alcol ed una madre sempre più nevrotica. E' un film estremamente sobrio proprio per questo rimanere ancorato al quotidiano, sorretto dall'ottima intepretazione di Ross Lynch volto quasi sempre monoespressivo che lentamente svela i suoi tratti più inquietanti in questo sua fissità di sguardo capace di mettere realmente a disagio. Un film piuttosto riuscito sostenuto da un'angoscia sempre più crescente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  12/03/2018 11:19:16
   7 / 10
Biopic su Jeffrey Dahmer prima che diventi per tutti il famigerato "Mostro di Milwaukee", autore tra il '78 e il '91 di almeno 17 tremendi omicidi.
Si astengano gli affamati di situazioni truculente o tensive, nessun episodio violento è presente in questo film chiuso poco prima che Dahmer uccida per la prima volta. In questo lavoro viene messa in luce l'evoluzione di un ragazzo ancora adolescente e profondamente alienato a causa di disturbi psicologici regolarmente ignorati da un contesto sociale indifferente e inadeguato. Madre schizzata (grande Anne Heche), un padre distratto e istituzioni -a partire da quella scolastica- assenti, una sessualità in divenire non allineata con la maggior parte dei coetanei per un disagio che cresce a dismisura di giorno in giorno. Tuttavia non vi è alcun tentativo da parte degli autori di cedere alla comprensione, tanto meno si offrono giudizi lapidari, trattasi invece di cronaca lineare, asciutta ed incisiva, un percorso di formazione in negativo atto alla creazione del male.
Le relazioni con i coetanei sono malsane, improntate su comportamenti da buffone di corte tramite i quali il giovane Jeffrey rivendica forse un esibizionismo latente o semplicemente la necessità di sentirsi accettato e quindi considerato alla stregua degli altri; non è un caso che in alcuni momenti sembra di essere in una teen comedy venata da discreti dosi umoristiche, ovviamente rimosse nel momento in cui ci si ricorda chi è stato il Dahmer post adolescenza, ovvero un serial killer dal modus operandi altamente spietato e crudele.
Banditi i sensazionalismi resta la fredda cronaca tratta da una graphic novel firmata dall'ex compagno di scuola John Backderf, uno dei pochi capaci a riuscire ad instaurare un rapporto seppur superficiale con lo stralunato individuo, interpretato molto bene da Ross Lynch.

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