mr. & mrs. bridge (1990)

La storia ha un che di ordinario ma è confezionata così bene che si fa apprezzare in maniera quasi automatica.
Buona, ovviamente, la regia di Ivory ma un grande apporto lo offre il cast con una performance credibile, abile nel mettere sul piatto della bilancia varie sfaccettature di personaggi caratterizzati in modo essenziale, accompagnati da dialoghi intrisi di una certa emozionalità abbastanza evidente e funzionante.
Non un capolavoro ma, certamente, un prodotto che si lascia guardare senza grossi fastidi, interessando e coinvolgendo quanto basta per meritare una considerazione positiva.

Come al solito Ivory oppone una confezione formalmente impeccabile (e irritante nella sua spocchiosa finezza!) al romanticismo tardo-letterario dello script originario.
Nulla da eccepire sui coniugi Newman (con una lieve preferenza, stavolta, per Joanne Woowdard) ma è il trionfo del buonismo, del carino, del lievitato.
Sfrontatamente ammiccante, meriterebbe 4, ma tocca essere magnanimi con questo tipo di cinema, del resto realizzato egregiamente.
Un solo dubbio: ma non sarà proprio questa abilità stilistica la vera ragione per cui a volte la formula Ivoryana è tanto allergica?