missing (1982)

Un bel film di denuncia, con una sceneggiatura solida.

Interpretazioni magistrali per una pellicola che però fatica, incredibilmente, ad appassionare.
La ricerca di Charles procede verbosamente verso un finale in crescendo.
Storia vera, molto molto triste.

Quando un film riesce a toccare così in profondità le corde della rabbia e della commozione, quel film non lo si dimentica. "Missing" trae la sua forza dal dramma privato che diventa grido di denuncia di intere generazioni. Un vero colpo al cuore allo spettatore democratico che è, al contempo, anche uno straordinario esempio di cinema militante nella forma di un thriller per il grande pubblico. C'è poi l'interpretazione di Jack Lemmon, un padre alla ricerca di un figlio: ritengo che sia tra le performance attoriali più intense ed emozionanti della storia del cinema. Al suo fianco una tenera, indomita, vibrante Sissy Spacek. Registi come Costa-Gavras sono sempre più rari.

Buon film , non parte fortissimo ma nella seconda parte è molto teso e drammatico .Attualissimo ancora adesso a distanza di 40 anni ,la crudeltà delle scene dei cadeveri resta impressa e senza scorrimento di sangue è comunque un bel pugno nello stomaco .
Jack Lemmon fa la parte del leone in una delle sue migliori prove andando a sbattere contro un muro di gomma ma senza mai perdersi d'animo sino alla scena della telfonata veramnete straziante.
Costa -Gravas dirige bene uno dei suoi film migliori

A dire il vero mi aspettavo qualcosa di più, con una storia di tale portata poteva venirne fuori qualcosa di molto interessante. Il film è di qualità, nella regia, nelle interpretazioni, nelle musiche, nei dialoghi, ma non ho trovato quel coinvolgimento che avrei voluto: la ricerca di Charlie è poco appassionante, se si escludono un paio di momenti ricchi di pathos (la scena allo stadio, la stanza piena di corpi non identificati). Inoltre, per chi non conosce la storia, non è ben chiaro fin dall'inizio dove è ambientato il film e cosa ci fanno lì i protagonisti, perché c'è il coprifuoco, ecc.

Interpretazione molto intensa quella di Jack Lemmon, giustamente lodata, ma personalmente ho preferito ancor di più l'attore in altri film (Americani, I giorni del vino e delle rose, L'appartamento).

Un film da vedere e consigliare, ma non ne sono rimasto del tutto soddisfatto.

Tra i migliori film di denuncia politica di tutti i tempi. Lemmon maiuscolo, la sua interpretazione avrebbe meritato senz'altro l'oscar. Perfetta la ricostruzione del golpe cileno e del pesante e diretto coinvolgimento degli Usa di Nixon nell'operazione.

Il dramma di una nazione e il dramma personale dei suoi protagonisti, attraverso il quale Costa Gavras mostra lo scempio di una dittatura nascente e sconvolgente nelle immagini dello stadio cosparso di cadaveri. Straordinaria l'intepretazione di Lemmon.

Bellissimo film di Costa-Gavras, come purtroppo non se ne fanno più. Interpretazione di Lemmon GIGANTESCA che da sola varrebbe la visione del film. Per chi ha ancora voglia di pensare e porsi domande.

Basato su un fatto realmente accaduto, un triste e straziante dramma politico in cui Gavras ci sbatte in faccia il colpo di stato di un paese del sudamerica senza censure e con un impegno civile e morale talmente vicino alla verità da renderlo spaventosamente reale e spettacolare (e più credibile, come diceva qualche utente sotto, di un telegiornale). Tuttavia mi aspettavo qualcosina di più. Forse se avesse analizzato ancora più a fondo la disperazione e il rapporto padre-figlio, invece di dar spazio a tutto l'intrigo politico, avrebbe funzionato meglio (per me). Non importa, rimane comunque un'ottimo film ed un forte pugno allo stomaco dello spettatore. La sceneggiatura è perfetta, le disturbanti e commoventi immagini parlano da sole (le scene allo stadio e all'obitorio sono devastanti), e le musiche di Vangelis trasmettono una carica di emozioni indescrivibile, soprattutto il doloroso tema principale. Cinema impegnato, scomodo e coraggioso. Da vedere nel modo più assoluto.
Un 10 pieno (che è troppo poco) alle eccellenti interpretazioni di Lemmon (di una bravura soprannaturale) e Spacek.

Veramente splendido e toccante così come anche la ricostruzione del Cile del Golpe.
Un film forte e shoccante di una violenza mai gratuita che rende in pieno la tensione di quegl'anni.
Francamente ho trovato l'interpretazione di Jack Lemmon assolutamente superba rappresenta un personaggio a 360 gradi nella sua ideologia, dignità, decoro e sofferenza che è veramente la marcia in più di questo film che così facendo oltre la denuncia indaga anche nei rapporti padre figlio.

Costa-Gravas non le manda a dire, una delle tante pagine nere della storia americana, ogni paese ha le sue è vero, ma alcuni oltre a reiterare nei propri errori tendono anche a negarne l'esistenza

Dura requisitoria sul Cile di Pinochet ad opera di Costa-Gavras, interpretata da un Jack Lemmon in stato di grazia.

Film toccante e Lemmon fantastico nella parte del padre alla disperata ricerca del figlio desaparecido.Gavras al suo meglio meritatamente premiato a Cannes.Molto bello.

Non è detto che a tutti possa piacere Gavras: il suo cinema - a parte "Z - l'orgia del potere" vanta sia ammiratori che detrattori, e questi ultimi gli rimproverano un'eccesso di didascalismo.
Ma davanti a un film superbo come "Missing" ogni critica risulta pretestuosa e demagogica: il film è un superbo esempio di opera di denuncia sociale, le cui immagini violente e spietate mi hanno particolarmente colpito e "affondato" nei miei 15 anni, quando ero ancora inerme di fronte a vicende drammatiche come quelle del Cile.
John Shea è un "protagonista" splendido, e le prove della Spacek e di Lemmon da elogiare senza riserve.
Probabilmente Gavras non ha mai più raggiunto un simile equilibrio tra film di denuncia e pamphlet "militante", ma le sequenze di Missing (soprattutto le molteplici immagini dei cadaveri ammassati per terra) restituiscono al film un pathos e una liricità che non lascia indifferenti.
Molto più vero di tanti telegiornali

Bel film di denuncia.
Drammatico, appassionato, coinvolgente.