matrix resurrections regia di Lana Wachowski USA 2021
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matrix resurrections (2021)

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locandina del film MATRIX RESURRECTIONS

Titolo Originale: THE MATRIX RESURRECTIONS

RegiaLana Wachowski

InterpretiKeanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Yahya Abdul-Mateen II, Jonathan Groff, Jessica Henwick, Neil Patrick Harris, Jada Pinkett Smith, Priyanka Chopra, Christina Ricci, Lambert Wilson, Andrew Lewis Caldwell, Toby Onwumere, Max Riemelt, Joshua Grothe, Brian J. Smith, Eréndira Ibarra, Telma Hopkins, Ian Pirie, Etienne Vick, Mel Powell, Andrew Koponen, James D. Weston II, John Lobato, Thomas Dalby, Chad Stahelski, Tiger Hu Chen, Amadei Weiland, Stephen Dunlevy, Ellen Hollman, Daniel Bernhardt

Durata: h 2.28
NazionalitàUSA 2021
Generefantascienza
Al cinema nel Gennaio 2022

•  Altri film di Lana Wachowski

Trama del film Matrix resurrections

Il film vede Thomas Anderson aka Neo (Keanu Reeves) di nuovo nel mondo reale, ma tormentato da sogni e visioni a cui non riesce a dare un senso e che racconta al suo analista (Neil Patrick Harris), temendo di essere diventato pazzo. Nonostante sembri non ricordare molto di quanto accadutogli in precedenza, tanto da incontrare Trinity (Carrie-Anne Moss) e non riconoscerla, il signor Anderson sembra accorgersi di come le persone siano vittime della tecnologia e ancorate ai loro telefoni come un prolungamento di se stessi. Ma le visioni e la sua curiositŕ non permettono a questo uomo di capire che si trova incastrato in una falsa realtŕ, perché ogni giorno - per ragioni mediche - assume una pillola blu, che gli impedisce di "aprire la mente". L'incontro con alcuni personaggi interessanti e la sospensione dell'assunzione della pillola, inizieranno a riportare Neo alla consapevolezza che ciň che lo circonda non č quel che sembra.

Film collegati a MATRIX RESURRECTIONS

 •  MATRIX, 1999
 •  MATRIX RELOADED, 2003
 •  ANIMATRIX, 2003
 •  MATRIX REVOLUTIONS, 2003

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Voto Visitatori:   4,99 / 10 (39 voti)4,99Grafico
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Voti e commenti su Matrix resurrections, 39 opinioni inserite

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Noodles71  @  16/09/2022 17:27:44
   6 / 10
Nasce da un'idea di base pretestuosa il quarto capitolo della saga fantascientifica ideata dagli ex fratelli Wachowski. Non era necessario rientrare nel mondo virtuale di "Matrix" se non per fini economici od altro. Il buon Keanu stavolta abbastanza impassibile come figura, concordo nel ritenere abbia accettato solamente per legami di amicizia con il/la regista. Ne viene fuori una sorta di reboot o meglio requel con personaggi vecchi e nuovi della trilogia. Tra i nuovi indubbiamente "Bugs" interpretata da Jessica Henwick ha un suo carisma positivo ma la versione young di "Morpheus", la versione old di "Niobe" ed il nuovo agente "Smith" sono da dimenticare... Il primo "Matrix" unico ed inarrivabile film con la sua trama originale e la sua filosofia celata, tutti gli altri solo mere opreazioni commerciali. Una sufficienza molto stiracchiata per gli effetti speciali anche se non all'altezza dei precedenti e per la storyline di "Trinity" che qualche sussulto emotivo me lo ha dato...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  13/09/2022 14:46:22
   6 / 10
Come suggerisce il titolo il regista decide di riportare in vita la coppia Neo/Trinity fornendo un nuovo punto di partenza che puo' far storcere il naso.
E' infatti chiara la scusa "commerciale" a tutto questo che sembra dimostrare come questo/questi registi non riescano a fare altro che "Matrix" nella loro vita.

Poi pero' c'è da scrivere una sceneggiatura e cambiare qualcuno del cast. Questa è una nota dolente purtroppo perche le nuove versioni di Morpheus e agente Smith non valgono un centesimo degli originali, era meglio proprio cancellare queste figure.

La cosa migliore della pellicola è invece il voler prendere un po' in giro lo stessto matrix. L'autoironia di Neo è decisamente azzeccata, come quando tenta invano di prendere il volo.

I duelli e le scene d'azione appaiono invece piuttosto superate, i rallenty del primo film hanno fatto scuola e cambiato per sempre il mondo della fantascenza ma adesso sono passati 20 anni e si vede.

Nel complesso è un film di cui sicuramente si poteva fare a meno ma il fatto che non si prende troppo seriamente gli fa guadagnare qualche punto.

cort  @  01/07/2022 20:52:18
   6 / 10
Nel complesso meglio del secondo e terzo capitolo ma parecchio distante dal primo.

La prima ora e particolarmente poco originale ed eccessivamente rivolta alla fandom del primo, continuerà anche in seguito ma la cosa che salta più all'occhio è il mix sempre superficiale di combattimenti e spiegazioni cervellotiche.

Certo che comunque toglie i dubbi lasciati dalla fine del terzo, tipo cosa è successo all'umanità? e alle macchine? La risposta l'ho trovata verosimile ed accettabile.
Spero non ci sia un quinto.

AMERICANFREE  @  24/04/2022 12:04:09
   6½ / 10
Discreto questo nuovo capitolo di matrix, la durata forse è troppo eccessiva e ci sono delle scene un pò ripetitive. Non male il finale, mi è piaciuto. Non aggiunge nulla di nuovo nella serie però non mi sono annoiato. Bello rivedere Neo e Trinity

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  08/03/2022 18:16:25
   8 / 10
Direi che in questo caso vado decisamente controcorrente rispetto alla media. Personalmente non ero rimasto del tutto soddisfatto da "Reloaded" e "Revolutions", che comunque avevo apprezzato. Questo "Resurrections", invece, è a mio parere un grosso passo in avanti rispetto ai due predecessori (sebbene il primo rimanga comunque inarrivabile). Dopo una prima parte in cui (come ormai molti hanno detto e ridetto) il film riflette su se stesso e sul concetto di saga/franchise, giungiamo ad una seconda parte decisamente più movimentata, in cui peraltro Lana Wachowski (rimasta sola in quest'occasione) ci ricorda di saper girare parecchio bene le scene d'azione nonostante siano passati sette anni dalla sua ultima apparizione al cinema assieme alla sorella. Ci sono poi varie spinte (palesemente volontarie) sul "patetismo" e in generale il film risulta essere mai banale o scontato, ma anzi fresco e pieno di idee... forse fin troppo, dato che ben pochi l'hanno apprezzato, a quanto pare.

Filman  @  24/01/2022 13:09:40
   9 / 10
Sono stati pochi i ritorni artistici di questo tipo, pochi quelli cinematografici almeno. Sono statisticamente promettenti, tuttavia, questo tipo di operazioni. Vent'anni sono un periodo di stagionatura sufficiente per dimostrare a tutti la solidità temporale della stessa opera. E pur senza il bisogno di una controprova, arriva il quarto capitolo di Matrix, che non ripudia un solo nanosecondo di quella bipolare trilogia scritta e diretta dalle Wachowski a cavallo del nuovo millennio.
L'autoreferenzialità non è mai stata prerogativa delle due sorelle, data la loro forte e trasparente impronta pop. Eppure tutto il primo atto e altre sequenze successive sono un tripudio auto-riflessivo, una teorizzazione della stessa operazione commerciale, anche meta-produttiva, che ricicla e si auto-cita. Se il primo Matrix rifletteva filosoficamente sulla realtà, Matrix Resurrections riflette filosoficamente sulla sua realtà, suggerendoci la soluzione con l'inserimento dell'estetica di Matrix all'interno di questo nuovo contesto, così da prendersi gioco non solo di Keneau Reeves, ma anche di noi. Addirittura, senza timidezza, Lana Wachowski supera lo stesso concetto di metacinema riportando l'extra-cinematografico all'interno del film, con il programma di Matrix che impara ad usare il "bullet time", migliorandolo.
Sembra sostanzialmente che, come un virus, la trilogia di Matrix sia entrata in questo film del 2021 e quindi nella nostra realtà. E viceversa. Si può appurare (peraltro con pochi dubbi) che, con questa nuova teoria di specchi, il modello dicotomico del reale e del non reale appartenente al capolavoro del 1999 venga superato in complessità e in inventiva. Nella maniera migliore. Nell'unica maniera possibile, forse.
Coerentemente in Matrix Resurrections troviamo anche frammenti di Matrix Reloaded e Matrix Revolution, e quindi tutte le loro scorie tribal, cyber-action e fantasy/space opera, ovvero quei caratteri che in maniera molto rude cambiavano (e cambiano anche in questo quarto capitolo) registro al film, rendendolo bipolare a livello estetico, concettuale e di genere, un bipolarismo che abbiamo scoperto essere parte integrante del cinema delle Wachowski, in "Cloud Atlas" (2012), che di generi ne aveva addirittura 6. Difficile dire che un elenco di idee pop non originali e non perfette, nella loro epicità mancata, fosse un valore aggiunto ad un racconto all'insegna del metropolitano e del digitale. Ancor più difficile dirlo oggi, dove tutto questo mondo distopico cyberpunk con sprazzi di fantasy puro, fedele alla trilogia, ha il gusto di una recente moda passata, e passata anche piuttosto velocemente. Nello specifico: tutte le parti interessanti, innovative, intriganti, stupefacenti e intelligenti sono ambientate all'interno della realtà simulata Matrix; tutto ciò che non lo è, sta nell'altra realtà. Potrebbe essere una coincidenza. Ma non lo è.
Al di là di quello che era l'unico vero difetto della trilogia originale e, sempre coerentemente, di questo nuovo capitolo, ci troviamo di fronte ad una soluzione visiva dietro l'altra, una serie di invenzioni legate in un'estetica action espressionistica e con un preciso marchio di fabbrica, non coniabile. Trattasi tra l'altro di un'opera sensibile e assolutamente personale, diretta da chi sa perfettamente come rappresentare la sensazione di chi sospetta di vivere una vita e un corpo non propri, al limite della pazzia e del vuoto sotto.
Ma soprattutto stiamo parlando di un blockbuster hollywoodiano che analizza costruttivamente e attraverso sé stesso la stessa idea di blockbuster hollywoodiano, cosa che solo "Ready Player One" (Steven Spielberg, 2018) era stato capace di fare. La differenza è che, nel caso di Matrix Resurrections, si tratta proprio di un film facente parte della categoria sequel/reboot/remake che nasce forzando la sua stessa natura, giocandoci e girandoci attorno. Un evento artistico che ottimisticamente potrebbe essere importante ma che a prescindere rimane peculiare e che non può non avere in sé la definizione di capolavoro.

peppe87  @  22/01/2022 18:46:25
   6 / 10
mi pare che al botteghino è stato un flop, come sequel o rebbot direi che siamo li... il primo è un capolavoro, i 2 seguiti evitabilissimi. questo risente di una trama troppo ingarbugliata e poco coinvolgente

Manticora  @  20/01/2022 18:13:58
   8 / 10
"non è questione di scegliere, sai esattamente cosa farai"
questa battuta del "simulacro" più giovane di Morpheus a Neo rappresenta la quintessenza di MATRIX ovviamente con i suoi limiti, d'altronde se con MATRIX REVOLUTION i Wachowski avevano completato un (in)soddisfacente arco narrativo in una trilogia che sembrava completare il cerchio in effetti non era così, almeno per me.
Poteva essere migliore la trilogia, forse o forse nel 2003 le tematiche erano diverse, sicuramente più semplici. Sta di fatto che RESURRECTIONS era necessario, soprattutto per risolvere il punto nodale di tutta la vicenda che è ovviamente se Neo e Trinity potranno FINALMENTE stare insieme, al di là degli inseguimenti, combattimenti a mani nude e sparatorie la storia si riduce a questo, due esseri umani che non vogliono essere condizionati e prevaricati nel vivere un esistenza CONDIZIONATA da quello che il SISTEMA ha deciso per loro, ovvero madre "felice" con figli e marito (la vecchia controfigura del buon Keanu nonchè regista del primo John Vick) mentre il Signor Thomas Anderson è SEMPLICEMENTE una star come creatore di videogiochi, tra cui appunto MATRIX. La storia si fà paradosso, ma appunto per questo motivo c'è qualcosa che non và, il de-javu è palese, così che anche Neo si accorge che questa è l'ennesima "vita" fittizia, l'idea del modale, tra spiegoni che comunque non annoiano e azione che quando esplode non fà certo rimpiangere la trilogia alza l'asticella quel tantino in più che dovrebbe portare il pubblico a farsi domande, sentire la storia e perchè no IMMEDESIMARSI.
Ma aimè al di là di HBO max ho la netta sensazione che il pubblico USA e getta abbia come al solito deluso le aspettative, per i bimbimi@@@a lobotomizzati da social e app sembra troppo difficile sintonizzarsi su di una STORIA, d'altronde hanno premiato FREE GUY giocattolino arraffalike e fan-service mode che fa girare i personaggi in tondo semplicemente per strizzare l'occhio a Gran Thief Auto.
Comunque anche il cast funziona, Jessika Henwick buca lo schermo, senza essere ruffiana, la coniglietta dai capelli azzurri e look androgino funziona, così come il cast originale, l'unica che proprio non funziona sia per il trucco che per l'atteggiamento alquanto contraddittorio è Jada Pinkett Smith nei panni di un anziana e mezzo rinco Niobe. Per il resto l'upgrade di Smith è interessante, così come i cameo di Christina Ricci e Priyanka Chopra. Colonna sonora in linea con il passato e un finale che (ovviamente) lascia aperta una porta per un sequel che non si farà mai, va bene così. Ovviamente Matrix cita se stesso, ma d'altronde funziona così, anche se non è citazionismo fine a se stesso come il semplice fan-service.

andrea9002  @  09/01/2022 08:55:14
   9 / 10
Per i fan della serie è imperdibile ed è stato scritto e diretto per loro. In questo quarto capitolo viene sviscerata l'anima di Matrix sotto ogni punto di vista! Il primo è piaciuto molto a tutti poi dal secondo in avanti c'è chi li considera troppo complicati o disconnessi dall'originale. Non è così, quando si guarda questa quadrilogia bisognerebbe farlo seguendo i film consequenzialmente, per non perdere i dettagli nell'oblio della memoria, in quanto la ciccia sul fuoco è sempre veramente, veramente molta e se si prende un seguito a caso isolatamente si perde l'atmosfera, i dettagli, le chicche. Mi è capitato anche con Kill Bill, presi singolarmente i due capitoli sono ottimi film, visto tutto di un fiato diventa un capolavoro.
Ripeto, i veri fan della serie non rimarranno delusi, è dal secondo capitolo che la serie prosegue per loro, questa è una serie che va trattata e seguita con rispetto, da fan per l'appunto!

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marcogiannelli  @  07/01/2022 23:30:58
   7 / 10
Troppo odio immeritato per questo sequel sicuramente ispirato da necessità economiche, ma per niente così disastroso come la media farebbe pensare.
Se c'è una cosa che funziona senza dubbi è la metanarrazione, quelle riflessioni dall'interno sulla saga e sulla legacy di Matrix. Ma anche la critica al sistema reboot/remake di Hollywood. Tutto un immaginario creato dalle Wachowski che ancora oggi fa parte dell'idea della cultura cyberpunk.
Questa parte funziona quanto il desiderio di resuscitare Neo e Trinity, un modo, per Lana, di riportare in vita i genitori scomparsi qualche anno fa delle sorelle, motivo dell'assenza dalle scene di Lily. Facciamo le pippe a Sorrentino per l'uso del cinema per raccontare se stesso, la commozione di vederlo legato a dei genitori scomparsi tragicamente, credo che si possa tranquillamente partecipare anche ad un dolore più stilizzato.
Ovviamente, come è sempre stato per Matrix, narrativamente siamo di fronte ad una sceneggiatura labirintica e impervia, che piuttosto che provare a vincere facile vuole schiacciare a canestro facendo un 360. L'ambizione non sempre si traduce in qualità e ci sono delle cadute semantiche importanti.
Ma è il secondo atto, quello centrale, ad essere il più debole, con questa struttura prosaica e didascalica.
Un altro demerito del film è quello di trascurare troppo i personaggi secondari e addirittura ridurre alcuni degli storici delle macchiette. Morpheus magari ha una riscrittura più catchy ma Smith risulta solo più insipido. Il focus è tutto su Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss, ritornati in pompa magna nell'interpretazione di Neo e di Trinity, rispettivamente.
La messa in scena però funziona, non ha dei momenti tipicamente Matrix (inclusa la fotografia verdastra) ma, ad esempio, la scena dell'inseguimento nel finale è impressionante e ricorda troppo l'11/09. Mancano però le coreografie iper bizzarre a "La tigre e il dragone".
Nel Matrix originale avevamo il Millenium Bug, un mondo non pronto ad affrontare il millennio che arrivava. Matrix Resurrections trascura il problema sociale e politico per affondare nell'intimo umano. E volendo sarebbe anche autoconclusivo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/01/2022 18:23:48
   6 / 10
Matrix Resurrection porta sul tavolo un discorso non nuovo sicuramente, però abbastanza stimolante. Giocando con la mitologia stessa del format imbastisce un discorso neanche tanto banale colmo di ammiccamenti, citazioni che rimandano costantemente all'immaginario collettivo del franchise. Dei rimandi palesi e voluti ed una critica sullo spolpamento dei cosidetti franchise dell'industria hollywoodiana. Solo che si scontra con quell'ipocrisia di fondo che fa di questo stesso film un sequel/reboot tanto criticato dalle parole dei personaggi. Successivamente questa impostazione cade in maniera clamorosa, viene quasi messa da parte in modo repentino per dirigersi verso un'avventura meno dinamica di quanto mi aspettassi, dove c'è azione spettacolare, ma purtroppo rimane spesso intrappolata in uno dei mali del cinema americano, cioè la legge dello spiegone. Di conseguenza il ritmo del film ha dei cali visibili e si attorciglia in loop da cui ne esce a fatica. Non male gli attori: Reeves e la Moss rivivono i loro personaggi in maniera convincente, ma non si può dire lo stesso del nuovo Morpheus, troppo comprimario in questo film. Qualche buon innesto come Harris ed il personaggio Bugs. Questo Resurrection non pulisce nemmeno le scarpe al Matrix originale, se non altro non si addentra nei pipponi filosofici dei suoi due seguiti.

EddieVedder70  @  02/01/2022 18:29:45
   7½ / 10
i "sensate" (da "Senso8") sono il nuovo virus nella Matrice, così cast, colonna sonora e soprattutto l'essenza della famosa serie tv invadono il grande schermo. Per fortuna si tiene il buono e nei limiti si digerisce il peggio. Lena Wachowski è ormai in un loop artistico/mentale e il suo messaggio è univoco, forte e reiterato: "siamo noi ad autodeterminarci, siamo noi che scegliamo, siamo noi che decidiamo di essere chi siamo, ma per farlo dobbiamo credere in noi e negli altri, solo con la fiducia negli altri riusciamo nell'obiettivo". L'inclusività, la contaminazione, la fluidità è la salvezza. Accettate queste basi, fatta la tara al concetto e quindi alla retorica che pervade il tutto, c'è da apprezzare che la stessa Wachowski ha una buona dose di ironia e dietro la macchina da presa è davvero brava. Il film tra accelerazioni e rallenty è uno spasso visivo, con un montaggio a tratti frenetico ma sempre sotto controllo (ne consiglio la visione cinematografica, perchè altrimenti certe sequenze potrebbero apparire confusionarie). Fra citazioni scontate come ("Alien" e ovviamente "Matrix") e altre più originali ("Train to Busan" e "Deja-Vu") il nostro NEO strizza l'occhio a John Wick ritrovandosi con i poteri di Kylo Ren, ma il carrozzone è davvero spettacolare e divertente e gli si perdona una sceneggiatura tirata per i capelli, la non credibilità delle azioni, l'infantilità di base (sembra un videogioco per bambini a cui hanno tolto l'unicorno arcobaleno.
Alcune sequenze mi hanno strappato un sorriso di compiacimento e l'adrenalina ha fatto il resto

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