masters of horror: leggenda assassina (2005)

Uno dei peggiori di entrambe le serie. La figura della donna cervo non riesce ad incutere curiosità, né tantomeno angoscia, ma è solo un personaggio venuto dal nulla al quale si tenta di dare una spiegazione pseudo-razionale poco prima del finale. Finale tra l'altro degno di un film poliziesco, distante parecchie spanne dagli horror. Non mi soffermo ulteriormente sul lavoro di Landis, che è stato affrontato con estrema superficialità anche nella scelta degli attori, che sono più macchiette che interpreti.

Episodio abbastanza ridicolo e poco riuscito.

Di buono c'è lo humour e la curiosità crescente, però il finale è veramente frettoloso e inconcludente al massimo. Sufficienza.

Questo episodio della serie Masters of horror diretto da John Landis ha il merito di avere una trama semplice,originale,che riesce ad intrattenere e a divertire mescolando in modo sapiente l'horror alla commedia.
L'unico difetto della sceneggiatura è riscontrabile nel finale,troppo frettoloso e tirato via.
Buona la regia e la recitazione.
Sicuramente non è il miglior episodio della serie,però è abbastanza intrigante ed interessante,piacevole da vedere.

Bello.
Non ho idea se nella tradizione indiana esista questa leggenda, fatto sta che è macabra quanto interessante.
Il finale mi ha lasciato un pochino di amaro in bocca ma alla fin fine forse è stato meglio così. Consigliato

gli do la sufficienza perchè almeno non mi ha annoiata, la storia è carina e in certi momenti è ironica (es. le ipotesi che fa il detective, oppure il cervo che parla al casinò). e poi almeno è una storia diversa dalle solite sedute spiritiche, patti col demonio, ecc. quindi da vedere!

Delude un po' nel finale abbastanza scontato, ma gli elementi di humor presentati in corso d'opera mi sono piaciuti e hanno contribuito alla gradevolezza della storia.

Puntata di Landis che mi è piaciuto moltissimo.
Umorismo a go-go, scene veramente azzeccate ( le ipotesi-sogno su tutte ) e comunque una trama grottesca e condotta bene dal regista.
Non parlo di una trama leggendaria, perchè il tutto si riduce a due poliziotti che indagano su un misterioso assassino che sta mietendo vittime in maniera violenta.
Però ritengo Landis parecchio ispirato durante l'arco di tutta la puntata,e poi c'è una deliziosissima citazione ad " un lupo mannaro americano a Londra" girato da Landis nel 1981.
Indimenticabile la scena del cinema porno a Picadilly Circus.
Comunque consiglio vivamente questa puntata e state attenti alla donna cervo!

Più che paura fa ridere...non do meno solo per la stragnocca

più che un horror una commedia, finale fastidioso, donna cervo fantastica

Landis mischia intelligentemente Humor e un pizzico di Horror, in questo suo mediometraggio che ha la pecca di avere un plot piuttosto vago. E' ben diretto, e la citazione a "Un lupo mannaro americano a Londra" e' gustosissima, insieme alle trovate comiche!

Molto banale ma comunque simpatico,di certo non il migliore MoH ma si lascia guardare!
L'hanno già detto che la donna-cervo è una gnoccona? :D

Filmetto semplice semplice, leggero anche grazie alle trovate ironiche. Da guardare giusto per passare un'oretta.
P.S. Che gnocca la protagonista!

E' una cazzàtella come horror e con Landis è tutto previsto, ma l'ironia che spesso prende il sopravvento non riesce a mascherare la mancanza di tensione e di attenzione per una storia troppo spensierata e nel finale un pochetto irritante.

Simpatico questo lavoro di Landis che autocita Un lupo mannaro americano a Londra.
Niente di eccezionale, se si esclude la protagonista, ma passabile. Bruttino il finale.

Scorrevole e simpatico. Tra sangue, humour, autocitazioni, e le tette dell'incantevole Cinthia Moura (la perfezione), Landis confeziona un prodottino semplice e da guardare senza impegni.
Carino.

Alla fine di questo episodio, la cosa che più mi resta impressa è la bellezza della protagonista. La storia, d'altra parte, mi ha dato veramente poco altro su cui concentrarmi.
Mi si dica pure che non ho colto l'ironia del regista o la simpatia dell'episodio, ma mi risultava che la serie si chiamasse "Masters Of Horror", non "Masters Of Comedy".

Un episodio di MOH piacevole e divertente con un buon cast d'attori.

Qui Landis firma un MOH che diverte e spaventa poco. Non male, nel complesso scorre bene e risulta piacevole. Ottima la protagonista.

Horror coinvolgente e scanzonato con qualche bella scena splatterosa. Bravo Landis e molto bella la protagonista.

Qualche buona battuta e qualche momento simpatico non sollevano il film dalla mediocrità. L'attore principale è simpatico e qualche battuta è degna di nota. Per il resto nulla da segnalare di particolare.

Divertente, scanzonato e autocitazionista episodio scritto e diretto da John Landis.
Un Horror soft all'insegna dell'ironia e della spensieratezza interpretato dal simpaticissimo Brian Benben il cui personaggio ricalca, pur se da lontano, il suo MartinTupper del favoloso Dream On.
Magnifica Cinthia Moura nel ruolo della Deer Woman.
Godibilissimo e spassoso.

che tristezza infinita

Non tra i migliori della serie, ma abbastanza carino e a tratti divertente.

Non si può dire tra i migliori della serie,ma la formalità in questo caso è d'obbligo,e il tocco del regista in questione si sente tutto.ironico,una presa per il **** se vogliamo,ma divertente.poi la "donna-cervo" è talmente una fregna che varrebbe da sola la visione.

Per adesso, tra i MHO che ho visto, è l'unico dove si vede un vero e proprio tocco personale del regista.
Landis torna a quello stile che aveva fatto suo già in "Un Lupo Mannaro Americano a Londra" (film che viene anche citato in una scena, in cui si fa riferimento ad un lupo mostruoso che nell'81, a Londra, era stato ucciso vicino a Piccadilly Circus). Film più fantasy che horror, con personaggi caricaturali e una buona dose di humor nero: si pensi ala scena in cui il detective pensa ai modi in cui potrebbe essere stato ucciso il camionista.
Ci si diverte e ci si rifà gli occhi con la bellezza della "donna-cervo".

Simpatico "non-horror" che girovaga nei meandri delle assurde leggende degli indiani d'America, seguendo le tracce dell'ammaliante donna cervo e della sua infida avvenenza. Carino e gradevole, ma il genere, più che altro, è quello poliziesco, con vene di humour autocompiacente!

Landis va preso per quello che è: un bravo *****ne, tanto tanto simpatico.
Questo Deer Woman ne è l'ennesima prova.

Divertente ed ironico episodio di Landis.
Molto buono ed interessante.
Tra i migliori della serie.

Sì, carino… si lascia guardare tranquillamente, magari poteva essere più ‘horror’ ma nonostante tutto va bene anche così… buono il finale… alcuni dialoghi fanno un po’ cagher purtroppo (c’è anche una citazione fra le righe di ‘Un lupo americano a Londra’).

Piacevole medio firmato John Landis, che nella seconda serie MoH farà ancora di meglio. Il finale è un po’ buttato lì, nel senso che proprio quando si sarebbe dovuto svelare il grosso di quello che la storia lasciava all’oscuro, proprio lì il film era interrotto. Autocitazione di Landis nel corso della visione. Il regista ha fatto tutto da solo, nel senso che nella maggior parte degli altri film, l’idea nasceva da un racconto. In questo caso John ha scritto la trama con Max Landis (a proposito… chi è? Il fratello, il padre il cugino di John… chi?)

Mi è piaciuto molto questo ritorno alla regia del grande Jhon Landis, in forma smagliante. Ironia e orrore si accompagnano a vicenda, in una storia che usa l'immagine del leggendario Weddingo, creatura sovraumana, in una vendetta, dei "selvaggi indiani" contro la civiltà usa e getta. La ragazza indiana è una favola, ottimi anche gli altri interpreti. duro è ironico, con un finale che lascia molte cose in sospeso, ma anche l'idea che le elggende continuano a vivere per sempre... così come i mostri..

Landis dirige l'episodio più strano di MOH,della prima serie il più divertente e ironico.
Niente tensione nè effetti splatter particolari ma tante risate specie nella scena delle saghe mentali del detective quando rimugina su chi possa essere l'assassino.
Però il finale è abbastanza strano,inconcludente e quasi affrettato. Peccato perché avrebbe preso 7.
Comunque non il migliore MOH ma probabilmente il più divertente e "particolare".

Ottimo episodio di Landis facente leva su vecchie leggende indiane.

La donna che interpreta la protagonista è davvero qualcosa di fenomenale, sopratuttto per bellezza, e l'ironia che stempera tensione e paura c'è tutta ed è ben amalgamata col resto.

Non troppo esploitativo nemmeno il sesso presente nel mediometraggio e Landis poi farà molto di peggio con The family, quindi sotto questo punto di vista nulla da ridire.

Forse non l'episodio con più tensione ma sicuramente tra i meglio riusciti della prima serie di questi Masters of horror.

Che è un film di Landis poi si sente eccome.

Strizzatina ad An american werewolf in London nel finale?

Pò esse.

poco gore e storia a tratti noiosa ma cmq che si salva un sacco dall'insufficienza................vedibile e godibile....

questo "horror" nn è buono nemmeno per far passare un singhiozzo... peggiore persino delle pecore assassine neozelandesi... suscita solo notevoli riflessioni sul cervo mezzo topa...

Un buon episodio..carico anche d'ironia nel personaggio del detective e del suo amico poliziotto..si può vedere.

nn c'entra nulla cl lupo di londra...
proprio nn c'è paragone. 1 vaccata balorda e fine a se stessa. che porkeria

divertente, un pò banale e ridicole alcune trovate. non centra niente come master of horror però almeno è un pò fuori dai soliti schemi.

Sicuramente positivo, magari diverso dagli altri masters of horror, qua c'è un pizzico di commedia che per ora negli altri masters che ho visto non sono riuscito a trovare, però fortunatamente non cade mai nel ridicolo, e ti lascia certamente soddisfatto. Poi bisogna dire che la gnocca non manca nemmeno un pò! soprattuto la donna cervo! mazza che bona! :-)
Infine, non aspettatevi tensione oppure sangue a volontà (per carita qualcosina c'è) ma un masters un pò diverso, che comunque vi lasciera soddisfatti.

carino, consiglio caldamente la visione per vedere quella bellezza di donna cervo ke si mostra in topless,ghgh

Davvero divertente. La ragazza è stupenda e Landis era da molto che non era così in forma. Il caso analogo avvenuto a Londra nel 1981 è una citazione del suo capolavoro (indovinate quale).

SPOILER

nonostante qualche buona idea non mi ha affatto convinto...privo di suspense e senza colpi di scena

Sinceramente non l'ho trovato di grande impatto.. mi aspettavo di più da John Landis, la trama è già vista molte altre volte, oltretutto non c'è tensione, splatter o ironia... è banale è a volte anche noiosetto.
La prima delusione di questa serie.

John.

film abbastanza divertente e in tipico stile John Landis.L' horror e' praticamente assente.

SPOILER

Se ti piace l'horro canonico, con un tocco di splatter e tanta tensione, bene, questo film non fa per te. Landis è il regista dell'ironia, delle trovate esilaranti e del genio del sorriso. Una trama tra il thriller e la commedia, tra il fantastico e il demenziale. La scena delle fantasie sulla morte del camionista vale da sola il prezzo del biglietto.

Un Horror alla Landis, girato con mano esperta e concepito con tocchi di ironia e genialità caratteristiche da sempre del suo cinema. Divertente

Niente di che questo episodio dei Masters of Horror, anche se di horror non è che ce ne sia molto.
Il migliore rimane "Imprint".

Non è per niente male anche se non il migliore dei Masters. Cmq divertente.

Boh a me non è piaciuto molto...
La leggenda del cervo non ha alcun sens,o comunque speravo venisse approfondita un pò di più ,inoltre pretendevo almeno un paio di scene crude...
Niente di tutto ciò...penso sia il più scsdente tra quelli che ho visto-

Episodio dei Masters che mi è piaciuto di meno fra quelli che ho visto.Cmq interessante,ho trovato Jenifer di Argento di lunga migliore.

Era tempo che non vedevo John Landis a questi livelli. Un episodio horror pieno di quell'ironia come a i tempi del Lupo mannaro americano a Londra ed il primo (bellissimo) episodio del film Ai confini della realtà. La presenza fisica della protagonista è da cardiopalma.

Non male questo episodio dei Masters of horror firmato da Landis che con il suo tocco leggero, destreggiandosi tra divertente commedia ed horror non troppo terrorizzante ci regala un'oretta di intrattenimento e non molto altro. L'episodio è basato quasi tutto sull'auto-citazione di "Un lupo mannaro americano a Londra" del 1981. Carina l'idea del detective sospeso e reintrodotto in servizio per risolvere i casi riguardanti le aggressioni animali!

il film di Landis mantiene, x tutta la sua durata, un buon ritmo (daltronde questo è il suo genere), ma nel finale il regista sembra essere un pò a corto di idee (già l'idea di fondo non era tra le + originali, ma il finale è di un'inconcludenza e banalità unica). il film segue, in parte, le linee del suo "Un Lupo Mannaro Americano a Londra" (i cui fatti, tra l'altro, ad un certo punto del film, vengono ricordati con riferimento all'anno - il 1981). ci sono anche dei momenti di comicità che non guastano, anzi.. (vedi l'agente che si immagina le scene del delitto). discreta la recitazione. insomma, "buono" x una serie televisiva (non andrei oltre).
GODIBILE!! VOTO 6 1/2!! L

Humor nero e horror amalgamati secondo il verbo di Landis,regista che negli ultimi anni e'stato spesso relegato a produzioni televisive...sicuramente Deer Woman rimane uno dei suoi migliori lavori da molto tempo a questa parte:divertente e conivolgente,la pellicola ha il suo punto di forza nell'irresistibile protagonista e nella sua stramba indagine per scoprire il mistero che si cela dietro l'assassino(le tre diverse ricostruzioni del primo omicidio immaginate dallo strambo investigatore sono semplicemente geniali) .Privo di scene splatter Deer Woman gioca tutto sul mistero,con una protagonista femminile stupenda e una serie di comprimari tutti perfettamente funzionali(fantastici i dialoghi sulle scene del crimine).Rimane purtroppo il rammarico per un soggetto poco sviluppato(poteva essere lo spunto per un potenziale ritono di Landis al cinema),ma la pellicola e'da vedere assolutamente.

doveva essere horror ma di horror c'è ben poco...fa molto piu ridere che spaventare!
la storia non è molto originale e il finale(con quella strana sparizione)non mi ha convinto per niente!

abbastanza kitch e comunque divertente,come ci si può aspettare da un regista valido come john landis

Buon episodio di John Landis, davvero carino!

Questo episodio di Landis di horror ne ha poco, ma è un opera originale e grottesca, nel classico stile del regista… Ben diretto ed interessante, vive di alcuni momenti ironici molto ben riusciti (la già citata scena in cui il protagonista si immagina come può essere avvenuto l’assassinio per esempio), ma manca qualcosa nella sceneggiatura, forse a causa della lunghezza della pellicola per forza di cose ridotta, che non fa godere appieno dello svolgimento del film … Simpatica l’autocitazione a Un Lupo Mannaro Americano a Londra, di una bellezza incredibile l’attrice che fa la donna-cervo…

Premetto che l'ho visto in inglese senza sottotitoli e quindi potrei anche essermi perso qualcosa...
Il film non è malaccio, ma a mio avviso l'idea della donna cervo è stata in buona parte sprecata. Nessuno si domanda perchè una divinità indiana dovrebbe avercela con gli uomini, e in effetti un motivo pare non averlo (

SPOILER boh, magari la leggenda dice davvero cosi, ma sono convinto che a Landis sia sfuggito qualche particolare)
Film molto leggero quindi, ma discreto.

premettendo che questo episodio forse ha poco senso in una serie chiamata "master of horror" ma landis comq crea un film che ben si equilibria tra la commedia (divertentissima quando lo sbirro pensa al più probabile assassino) e un horror (ma leggero leggero).
come sempre e questa saga ne è l'esempio lampante i film hanno almeno una stra.fi.ga, in questo "deer woman" è a livelli massimi :)

sembra che la partecipazione a masters of horror abbia riempito di nuova linfa vitale molti dei 'grandi vecchi' e cio' non fa eccezione per landis.
il suo film si articola su una leggenda dei nativi americani e protagonista è un detective che deve fare i conti con un passato difficile da rimuovere. ma tutto è in salsa landis, con spirito ancora giocoso e ironico (in particolare quando il detective immagina come possano essere avvenuti gli omicidi è davvero impossibile non sorridere).
bello e originale.