ma quando arrivano le ragazze? regia di Pupi Avati Italia 2004
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ma quando arrivano le ragazze? (2004)

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locandina del film MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE?

Titolo Originale: MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE?

RegiaPupi Avati

InterpretiClaudio Santamaria, Vittoria Puccini, Paolo Briguglia, Johnny Dorelli, Augusto Fornari, Enrico Salimbeni, Manuela Morabito, Eliana Miglio

Durata: h 1.46
NazionalitàItalia 2004
Generecommedia
Al cinema nel Febbraio 2005

•  Altri film di Pupi Avati

Trama del film Ma quando arrivano le ragazze?

Gianca e Nick sono due ventenni bolognesi che si conoscono nel 1994 a Perugia durante lo stage per giovani musicisti di Umbria Jazz. Hanno vent'anni e entrambi sognano una carriera: Gianca suonando il sax e cercando di corrispondere alle aspettative di un padre che ha abbandonato le sue velleità artistiche per diventare un affermato commercialista, Nick dedicandosi alla sua tromba come per una sorta di rivincita su una situazione familiare squallida ed affettivamente arida. Nasce una amicizia fondata sul contrasto di due mondi ma unita dalla comune passione. Nove anni dopo essersi incontrati su quel treno Bologna-Perugia, i due ragazzi chiuderanno definitivamente la loro avventura comune al grande concerto che Nick terrà al Teatro Comunale di Bologna, e a cui Gianca, confuso tra il pubblico, assisterà turbato e commosso. Il pezzo che lui stesso aveva scritto con e per i suoi amici quando ancora ci si aspettava tutto dalla vita è ormai un successo, e legherà per sempre le storie di tutti: il suo titolo è "Ma quando arrivano le ragazze?".

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Voto Visitatori:   6,27 / 10 (55 voti)6,27Grafico
Miglior colonna sonora
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior colonna sonora
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Voti e commenti su Ma quando arrivano le ragazze?, 55 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

tavullia86  @  03/02/2007 00:11:42
   5 / 10
devo dire che non mi ha per nulla esaltato sto film. eccessivamente lento, freddo, distaccato, triste, malinconico. sconsigliato

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2007 17.01.19
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vivi79  @  10/04/2006 14:50:36
   3 / 10
guardatevi " canone inverso" tutta un'altra musica......

cmq dura 1:33....

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/06/2006 11.16.35
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  15/12/2005 16:52:48
   7½ / 10
bel film di avati, che ci regala questo film in bilico tra una delle solite e sapide commedie su psicodrammi giovanili e una sorta di "commitments" versione jazz.
Ok, nulla di nuovo sotto al sole, ma la visione è piacevolissima, la recitazione ottima e la spruzzata jazz che lo rivitalizza e lo rinvigorisce gli conferisce un'aria fresca.
di certo non rimarrà, ma per la durata della sua visione non fa rimpiangere l'ora e mezza impegnata nel vederlo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/12/2005 19.21.26
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fede  @  01/04/2005 22:22:40
   1 / 10
Un film che tocca vari argomenti, ma tutti trattati con una certa superficialità...i personaggi sono veri e propri stereotipi, pessima l'interpretazione di Vittoria Puccini, imbalsamata in un personaggio nel quale non riesce mai a calarsi totalmente. Scadente.


3 risposte al commento
Ultima risposta 03/02/2006 12.29.01
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zippo  @  31/03/2005 09:47:41
   10 / 10
Sono due giorni che mi cerco di ricordami chi è...

chi è la (bellissima) barista con cui si mettono durante il tour ?
Sono sicurissimo di averla già vista ...

se non me lo ricordo impazzisco!!


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Ultima risposta 01/09/2007 17.52.23
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Silviaaaaaaa  @  18/02/2005 21:56:36
   6 / 10
Oggi sono andata al cinema a vedere "Ma quando arrivano le ragazze?",e se devo essere sincera mi ha lasciata un po' disorientata. Non si può dire che la recitazione fosse scadente,nè che la regia fosse manchevole ,ma mi sembra doveroso ammettere che è un po' sconclusionato.Cioè,il senso di tutto qual è?Sono uscita dalla sala e ho notato che il film mi è come scivolato addosso senza lasciare granchè....Non so, è possibile che io non abbia colto o che mi sia sfuggito qualcosa...insomma : i presupposti per fare bene c'erano tutti, ma manca di sostanza.

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/02/2005 15.12.10
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Supergiaf  @  14/02/2005 19:48:56
   8 / 10
Film bellissimo del migliore regista italiano in circolazione.Film allusivo, penetrante quasi magico con quelle continue citazioni di comete.Un grande Johnny Dorelli , due esordienti all'altezza ,la bellissima Vittoria Puccini.E' chiaro il livello massimo del Cinema italiano oggi è questo:Muccino.Pupi Avati, Ozpetek e poi il nulla.Meglio di niente

GiaF

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Ultima risposta 02/03/2005 22.39.36
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barto  @  12/02/2005 14:48:44
   4 / 10
Potrebbe essere un film sui vent'enni di 40 anni fà.

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Ultima risposta 03/02/2006 12.30.41
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  11/02/2005 11:14:52
   5 / 10
"Perchè qualcosa accada veramente, devi desiderare il contrario"
Beh, ci ho provato: smuovere l'asse del tempo, e coltivare la mia grande passione per il jazz... Come negarlo? Poteva essere il piatto dove solitamente mangio. A parte che ognuno ha i suoi gusti e Avati non può dirmi che Clifford Brown vale più di Monk e Charlie Parker (questo è già campanilismo), una passione un logos che si estende tra Bologna e l'Umbria, eppure non comunica molto, non riesco a empatizzare con personaggi che sembrano usciti da fiction tv o, peggio da format: a volte sembra di assistere a una puntata di "saranno famosi", quelle cose mostruose dove uno crede di essere un cantante perchè conosce tutto della Pausina o dei Pooh (chiedi-chi-erano-i-Beatles, dicevano gli Stadio, e infatti questi scellerati non lo sanno). Avati deve aver "colto" qualcosa quando, tra i titoli di coda, coppie di innamorati pre-sanvalentino si baciano appassionatamente ignorando che il gestore del cinema sta per chiudere. Conosco i motivi per cui questo regista non mi ha sempre convinto: riserve sulla reputazione di cui gode, su appoggi incondizionati (le famose "spalle coperte") di ogni organo politico, o culturale - gongola di felicità l'aterosclerotico GianLuigi Rondi - in parte felicemente oscurati dai diversi gioielli più o meno gothic ("la casa dalle finestre che ridono", "Zeder"; "L'arcano incantatore", "Magnificat") che saranno nel tempo sicuramente rivalutati. Insomma Avati è un ottimo regista di horror, un fantavisionario mancato, e a volte pure un arguto, sarcastico autore sociale ("Impiegati", l'amarissimo "Regalo di natale" la cui "rivincita" non ha sortito lo stesso effetto acre). A volte. Come faccia a coesistere l'autore di coraggiosi sottogeneri con l'integralista della domenica, non si sa. Eppure il film appartiene a quest'ultimo filone: si respira l'aria del televisivo "jazz band" ma purtroppo anche del costosissimo fiasco "Bix", uno dei tanti infelici tentativi di sposare l'America alla provincia italiana... E' il solito problema di sempre: campanilismo emlia(paranoica)no, amicizia un pò viscida amore e tradimenti, nostalgia canaglia che - come vorrebbe il testo dell'inqualificabile canzone - finisce a tarallucci § vino. Ma confesso di aver provato un fastidio quasi fisico davanti a quella borghesia, degenere seduzione di una Bologna-bene, ipocrita e circondata solo dalla propria assurda vaquità. Ma visto che non siamo nel medioevo di Magnificat - il jazz casomai è una mosca bianca nel panorama musicale italiano purtroppo - ecco un'impro-band formata da front-leader stallone e umanamente sleale (almeno poteva risparmiarci il simbolismo fallico della pompa di benzina che "fa il pieno", un'escamotage assai grossolano) e tossico ebete come optional Un logorio alla vita moderna, questa? Peccato, perchè qualcosa non è male: la musica, ovviamente, con quel pezzo di Ortolani che scorre spesso nel mio cd-lettore, e soprattutto il personaggio del padre, un gradito ritorno di Johnny Dorelli al cinema dopo molti anni di assenza: sicuramente la figura più felice del film, con tutte le redini del suo fallimento, le delusioni, i silenzi, l'orgoglio ferito. Le velleità astrofisiche invece mi sembrano un'inutile e presuntuosa trovata di un'occasione in parte mancata: se Avati torna al vecchio amore per il jazz, è altrettanto indiscutibile, secondo me, che non sia riuscito a comunicare questo "amore" agli spettatori. Come direbbe un suo celebre film di qualche anno fa: il cuore E' altrove

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Ultima risposta 21/02/2005 16.15.44
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Nowitzki  @  07/02/2005 16:25:48
   2 / 10
Allora, io ho 20 anni, quindi questo film, dovrebbe descrivere i miei stati d'animo, le mie paure, le mie gioie...invece niente...un film piatto, banale...
il protagonista assolutamente inverosimile, un cretino totale....le storie d'amore assolutamente campate in aria, i vari personaggi si incontrano e si uniscono per grazia di dio...(non mi dite che se telefono 3 volte in 3 anni ad una donna bellissima fidanzata con un milionario, ci sarai mai qualche speranza di uscirci...ma dai!)
Trovo Avati un regista molto bravo tecnicamente, ma sui ventenni di oggi sa ben poco, e finisce per girare il film compiaciuto di se stesso.
Il finale poi, e' banale, e anche un po' scontato, con lei che gli stringe le mani come a dire "l'ho tanto amato, ma da oggi staro' per sempre al tuo fianco (anche se sei un coglio**)" perche ogni singolo sguardo della bellissima puccini (l'unica che si salva) sembra dire, ma che c'azzecca sto cretino con me, che sono donna di ben altra classe?
In sostanza un film che coi 20enni non ci prende, i dialoghi sono ridicoli, si salvano un poco gli attori, e le musiche...ma per un film di questo blasone, sinceramente, mi sembra un po' poco.

Tenetevi sette euro.

9 risposte al commento
Ultima risposta 04/03/2005 00.31.37
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Johnny Bar  @  07/02/2005 15:44:03
   10 / 10
Magica è la ’l’apparizione e poi la scomparsa della cometa Hale-Bopp ad accomunare i destini dei protagonisti nel racconto autobiografico di Pupi Avati.
Straordinarie le musiche e l’interpretazione di Paolo Bruglia (Gianca) che sa esprimere con raro talento emozioni come l’amore, l’invidia e l’amicizia.
Un film intimo e commovente che non lascia, certo, indiferrenti.
Sicuramente il più grande firmato Pupi Avati!!!!!!!!!!!!!!!!!!


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Ultima risposta 11/02/2005 21.47.45
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