malcolm x (1992)

Il film fiume di Spike Lee ci racconta la storia di Malcolm X, dall'infanzia (in verità solamente accennata qua e là) alla morte, attraverso il suo mutamento da elemento della piccola malavita dedito a tutti i vizi dei bianchi, fino al leader degli afro (e non solo). Spike Lee dirige un film multistratificato e con la solita mestria registica (inquadrature mai banali) e punta moltissimo su Washington, presente quasi sempre in scena. E se è innegabile che nel complesso il film riesce a mostrare le caratteristiche peculiari di Malcolm e e sua varie trasformazioni, è altrettanto vero che la seconda parte del film scade diverse volte nella ripetizione, indugiando su concetti che ci vengono riproposti in continuazione senza che questo aggiunga alla pellicola in sè e allo sviluppo complessivo del perosnaggio per come ci viene narrato dal regista: insomma, la lungaggine del film nella seconda parte sembra non trovare sempre giustificazione. Eppure il biopic di Spike Lee merita di essere visto, quale ottimo ritratto di una figura controversa e contraddittoria che ha animato la storia americana dei '50 e '60.